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Autore: castagnola    18/11/2012    1 recensioni
La storia parla di un'adolesciente,Giulia,che è indecisa tra:il bello Nicolò,alias N o il simpatico Filippo,alias F.Non sa chi scegliere.In questa ardua impresa sarà aiutata dalla sua amica e compagna di avventura Marica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Come ogni mattina, mi vesto e scendo da casa presto(la mia casa è proprio il palazzo difronte la scuola) solo per vedere N che abita a pochi metri da me. -Eccolo,è lì!!!-continuo ad urlare molto flebile per non farmi sentire da lui che mano a mano si avvicina sempre di più a me e alla mia amica Marica. Poverina,da una parte la capisco...non deve essere facile sentire i miei urletti stinpananti.Del resto è per questo che lei è così speciale per me.È dolce, gentile e sa sempre consigliarmi.Non solo lei è buona, ma è anche carina: moderatamente alta,capelli castani e ricci,occhi marroni ed espressivi e un sorriso che ti acceca.L'amica e "la spalla" che tutte le adolescenti vorrebbero avere.Il un momento,quello più bello della giornata,in cui i nostri sguardi si incrociano e istintivamente ci sorridiamo,stava arrivando.Tutto era perfetto.A quest'ora ci siamo solo noi.I battiti del mio cuore aumentavano.Si sentiva l'effetto della suspense.N mi guardò e mi sorrise.-Com'è magnifico!! È stupendo!!- -Certo Giulia,è un vero amore.Adesso prendo la foto a cui tieni tanto,ovvero quella che hai sul diario,quella che ritrae Nicolò in piscina, e mi ci faccio un poster 20 metri per 20-.dice Marica ironicamente ammiccandomi. Le sorrisi.Ma quella mattina,nonostante tutto,ero triste.Il copione si ripeteva sempre,non cambiava di una virgola:passi lenti,suspense,sguardi,sorrisi...sempre la stessa cosa!!! Tra me e Marica c'era una buona intesa.Ci capivamo solo scambiandoci qualche sguardo,se una di noi due stava male,l'altra lo capiva subito.Così successe quella mattina.Marica capì subito che non stavo bene e capì anche il perché. -Non ti buttare giù!Ora ci penso io!- È abitudine di N andare a prendere la pizza nell'atrio della scuola poco prima di entrare in classe.Pure io la prendo nell'atrio,ma mai quando c'è lui perchè ho paura di combinare qualche disastro,come mio solito,davanti a lui.Quella mattina Marica,appena vide che N si avvicinò dal pizzettaio,mi spinse con forza verso l'atrio facendomi scontrare con lui.N si girò. Mi guardò fisso negli occhi in silenzio per qualche secondo finchè non decisi di "rompere il ghiaccio" con un flebile "ciao" accompagnato da in lento movimento di mano.Ed ecco che lui fece quello che io non mi sarei mai aspettata che facesse: mi disse un flebile "ciao Giulia". Rimasi immobile.Come faceva a sapere il mio nome? Questa domanda mi rimbombava in testa continuamente,finchè una voce acuta mi distolse da i miei profondi pensieri.Era Marica che aveva provato per più di cinque minuti a chiamarmi per avvertirmi che era arrivata la professoressa della prima ora.
  
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