HOPE

Hold on pain end, right?

3. Tell me that it's a Joke.  (a Tragic Valentine - Third Part)

Harry tremava all'idea di dover affiancare un tipo scelto da quelle tre checche che erano i suoi amici, e sedurlo.

Lui non si riteneva per niente bravo, era un insicuro.

In più nessuno dei ragazzi gli ricordava il ragazzino che l'aveva portato a casa quando aveva ancora tredici anni. Se non l'avesse ritrovato sarebbe impazzito, ne era sicuro. Non riusciva ad amare nessuno oltre a quel ricordo. Era inutile trovare qualcuno che gli somigliasse, qualcuno con lo stesso nome. No, doveva essere lui, per forza. Il riccio questo se l'era ripromesso sin da quel giorno tanto lontano a cui pensava costantemente.

Il ragazzo che era uscito dalla Range Rover non assomigliava al suo ricordo e questo lo deludeva. Non voleva essere di nessuno che non fosse Liam.

Quel nome era indelebile da tre lunghi anni ormai.

Con questi pensieri andò in classe affranto.

Le ore erano passate con una lentezza estenuante, ma finalmente eccola. La campanella. 

Tirò un sospiro di puro sollievo e mettendo le sue cose alla bell'e meglio nella tracolla si diresse verso l'uscita. Passò dalla parte della palestra e qualcosa attirò la sua attenzione.

Una porta socchiusa. Sospiri e parole sussurrate appena.

Probabilmente non avrebbe dovuto, ma sbirciò e si dipinse un sorriso sul suo volto nel vedere il tenero Irlandese in braccio a Zayn.

Il corpo esile del biondo era avvinghiato a quello del pakistano. Si reggeva con le gambe attorno alla vita di Zayn e le braccia delicatamente adagiate sulle spalle di quest'ultimo a cingergli il collo.

Aveva sempre pensato che quei due fossero la perfezione insieme. Vedeva il loro amore e lo feriva non poter avere il suo.

Il quadro di perfezione di Harry si fece ancora più ampio quando i due, non prima di aver stampato un sorriso ebete si scambiarono un bacio appassionato al buio. 

"Amore, è il regalo più bello che tu potessi farmi" sussurrò lievemente Niall.

Harry sorrise mestamente e si diresse all'uscita un pizzico invidioso, seppur felice, dei suoi migliori amici.

Uscendo da scuola trovò Louis ad aspettarlo con un sorriso a trentadue denti.

"Ehi Hazza, hai visto i due piccioncini? Ancora non escono!"

"Lou, credo che ne avranno per un po'. Son da soli in palestra" sorrise malizioso il riccio, seguito poi dall'amico.

 "Chissà.. magari spazzano un po' per terra.." commentò Louis in modo totalmente allusivo.

"Oppure, lucidano la scrivania del prof. nell'ufficio" disse il riccio al seguito dell'altro.

Scoppiarono a ridere entrambi fino a che Louis non si fermò con un sorriso a guardare verso l'uscita scorgendo un ragazzo diretto alla sua Range Rover.

"Vai Hazza! It's your moment!" trillò il liscio spingendo il poveretto a seguire il tipo.

Il ragazzo sbuffò andando dietro a quello che sarebbe diventato forse il suo compagno.

Però quando fu a poca distanza da lui si rese effettivamente conto che non sapeva come fare ad attaccare bottone. Insomma, lui non aveva mai avuto storie, per paura di compromettere quella che aveva con Liam nella sua testa.

Filò oltre il ragazzo, toccando con un dito la vettura e fissandolo si convinse ancora di più che quello non assomigliava al ragazzino di tre anni prima.

Lui non era il Suo Liam. Aveva i capelli rosso/arancio una pelle candida e gli occhi che eran smeraldi, esattamente come i propri.

Si sforzò comunque di tentare, controvoglia. Era sicuro che comunque quel ragazzo non l'avrebbe filato.

"Bella macchina.." si ritrovò a dire facendo un mezzo sorriso, smorzato dalla voglia di andar via e dall'imbarazzo.

Quello si voltò a fissare Harry da capo a piedi leccandosi le labbra come compiaciuto.

"Che c'è vuoi farci un giro?" chiese poi ghignando.

Doveva riconoscerlo, per trovare i gay Zayn aveva un dono. Lui non l'avrebbe mai detto che un tipo del genere fosse omosessuale.

"Magari n'altra volta eh.. Ora vado" pronunciò in tono strafottente, per tenergli testa in atteggiamento.

Quello lo fermò prendendolo per la maglietta in modo delicato da dietro, costringendo l'altro a voltarsi. Faccia a faccia. 

"Mi spieghi il perché sei venuto qua a sbavare sulla mia macchina se poi non vuoi neanche salirci?" chiese quello alzando un sopracciglio.

"Speravo di esserne il conducente, non la ragazzina che si fa portare a casa" rispose Harry sogghignando mentre l'altro lo riprendeva per la maglia. Stavolta in modo forte e avvicinandosi pericolosamente al viso del riccio. Riusciva a sentire il suo respiro contro le labbra. Non gli piaceva per niente questa situazione.

"Mi faresti da tassista?" sorrise l'altro quasi sinceramente. Quasi.

Harry provò ad arretrare di un passo ma l'altro glielo impediva stringendo la presa sui suoi indumenti.

"Chi ha parlato di te? Ovviamente ti taglierei fuori e saremmo solo io e la macchina" rispose ancora in tono sicuro Hazza.

"Eppure sono convinto che è per me e non per la macchina che sei qui. Dimmi che mi sbaglio. Avanti" disse l'altro dopo aver riso alle parole del ricciolino.

"Affatto. Non sei il mio tipo. Per niente" concluse sperando lo lasciasse. Era serissimo, non provava niente per lui.

"Oh davvero? E chi sarebbe il tuo tipo? Sentiamo" sorrise beffardo il rossiccio.

Harry si sporse oltre il viso dell'altro per intravedere la massa di ragazzi. Tra i tanti che ancora uscivano uno meritò le sue attenzioni. Un profilo snello, alto. Una maglietta attillata che faceva risaltare gli addominali appena scolpiti del ragazzo. Dei capelli castano chiaro che assomigliavano tanto a quelli che ricordava costantemente da tre anni.

"Quello" indicò all'altro, che lo lasciò e si allontanò di due passi sorridendo.

Harry trovava i sorrisi di quel ragazzo davvero inquietanti. Finora non ne aveva fatto neanche uno che non fosse aspro, falso e meschino.

"Liam tesoro sono qui!" urlò a gran voce il ragazzo dai capelli carota. 

Fu un tutt'uno che Harry vide girarsi il ragazzo che aveva indicato proprio poco prima e vederlo con un sorriso raggiante raggiungerli. Era meraviglioso. 

Poi si rese conto di come l'altro l'avesse chiamato. I suoi occhi si fecero grandi e liquidi. 

"L..Liam?" sussurrò più a se stesso che all'altro mentre il ragazzo veniva incontro a loro con quel sorriso bello da mozzare il fiato.

Il castano arrivato vicino ai due appoggiò lievemente la testa contro il petto dell'altro che gli strinse i fianchi per poi cercare il suo sguardo. Trovarlo. Baciarlo appassionatamente mettendo le mani tra quei capelli sicuramente morbidi, mentre il castano diveniva rosso e delicatamente portava le braccia attorno al collo dell'altro, sotto gli occhi del piccolo riccio.

Angolo dell'Autrice
 

Eccomi dopo 12 giorni! Ebbene sì, ho aggiornato prima!

Il capitolo mi stava tentando :L era qui pronto. Mancava solo questo piccolo spazio dedicato a me che tanto non si legge praticamente nessuno di sicuro :3

Impressione mia o i capitoli stanno diventando sempre più lunghi? Boh. 

Spero non vi dispiaccia v.v 

Cooooomunque. Che ne pensate finora? Se rimanete silenziosi evito di continuare :c che senso ha altrimenti? Non capisco dove migliorare.

E' apparso Liiiiiam *-* ed il riccio ha capito che quasi sicuramente si tratta del SUO Liam, anche se per ora è del misterioso ragazzo Rossiccio che Harry dovrebbe conquistare.

Piccolo :c è proprio sfortunato Hazza.

Concludo dicendovi che sono strafelice che Venerdì vado a prendere i biglietti per il concerto dei 1D al Mediolanum Forum di Milano a Siena *-*

E che ovviamente urlerò anche per tutte quelle povere ragazze che non potranno esserci.

Spero che il capitolo vi piaccia e di ricevere almeno 2 recensioni stavolta :c 

Ciao :*

P.S.: Ci tengo a ringraziare chiunque abbia messo la storia tra le Preferite, Seguite o Ricordate e anche chi legge silenziosamente!