Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: M Mi C Chiamo Li Lidya    19/11/2012    1 recensioni
Demetria White, Demi per gli “amici”, Signorina White per i professori e stronza per mezzo mondo.
Vivo in California, si voi la conoscete come belle ragazze, tutte tette e culo, ma io non sono così, ma quanto vorrei esserlo, non sono grassa no, semplicemente in un po’ carne, ma la gente giudica, e noi non ci possiamo fare assolutamente niente!
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#5
Sono passati tre giorni dalle audizioni. Appena sono uscita dalla sala sono corsa in hotel e ho raccontato tutto a Lucy che non smetteva di ridere e mi incitava ad andare avanti anche quando era finita la storia, quanto era stupida! Il giorno dopo sarebbero usciti i risultati, quella sera c’era la cena con tutti i partecipanti, per ringraziarli della partecipazione ovviamente. Non sapevo che mettermi, non avevo vestiti eleganti, quindi andai in giro per qualche negozio. Costava tutto moltissimo. Dopo circa un ora vidi un piccolo negozietto, “le petit bon bon”. Che nome dolce, pensai subito, così decisi di entrare. Mi aggirai tra i vestiti, li toccai uno per uno, erano così morbidi, e di ognuno ce n’era soltanto uno. Cercai molto finché non vidi un vestito lilla, molto carino, mi avvicinai piano come se potessi romperlo e lo sfiorai delicatamente. Era fatto di morbida e liscia seta viola, e sopra c’era un leggero e sottile telo, che rendeva il colore più una sfumatura di lilla. Una donna sui 50 anni si avvicinò.
“Ooh, ma che bella signorina, che ne dice di provarlo? E’ un pezzo unico, fatto proprio da queste mani” detto questo mi agitò davanti al viso due mani rugose ma bellissime allo stesso tempo. Prese il vestito e me lo portò in cabina. Lo indossai, era meraviglioso, poi senza parlare della spalline ricadenti. Solo una cosa era sbagliata. Troppo corto, avevo gambe troppo grosse, secondo me, e sicuramente un occhio anche poco attento avrebbe notato i tagli, senza parlare di quello di Lucy. Poi però pensai che magari delle calze e con del fondotinta potevo fare miracoli e decisi di comprarlo.
“Grazie mille bella ragazza, portalo con onore” Sorrisi all’anziana signora e accennando un ‘arrivederci’ uscii fuori con la mia borsa in mano. Quando arrivai in hotel notai che era tardi, Lucy era già pronta, aveva messo un vestitino rosa chiarissimo e si era fatta una coda alta e boccolosa. Poi con quel trucco leggero era meravigliosa, l’esatto contrario della sottoscritta.
“Demetria White, sei in ritardo cazzo” No, se mi chiamava per nome intero più cognome non si prediceva niente di buono!
“Scusa, non trovavo niente di adatto, ma ora rispondi di si e ti amerò per sempre” La guardavo come un bambino guarda la mamma che sta per dirli che gli avrebbe comprato il nuovo gioco Pokemon.
“Eh, chiedi”
“Hai quelle calza nere che metti spesso sotto le gonne?” Dimmi di si, dimmi di si.
“Aah, si ce le ho” Le saltai al collo, e le sbaciucchiai la guancia lasciando una macchiolina bagnata.
“Ti amoooooooooo”
“Sono etero” urlò. Risi come una pazza, non era normale, ecco perché era il mio tutto.
Mi vestii in fretta e controllai che i tagli non si intravedessero, perfetto. Poi misi anche le scarpe viola con poco tacco, si volevo essere elegante, dopotutto se non venivo ammessa volevo che si ricordassero di me, la ragazza che ha insultato, diciamo, Justin Bieber.
Mi truccai praticamente in cinque minuti, quindi potete immagine la quantità! Poi presi i ciuffi davanti dei capelli e li riunii dietro con una mollettina viola a forma di farfallina.
Eravamo pronte, salimmo su un taxi e ci avviammo verso questo locale.
Era davvero grande, salimmo per delle scale ricoperte di velluto nero e con i bordi dorati. Poi un pinguino versione umana, no, okai, un cameriere ci chiese nome e cognome. Entrammo, una grande locale con le pareti ricoperte di carta dorata con motivi floreali neri ogni tanto, c’erano dei tavoli per tutto il bordo della sala con tavoli sempre d’oro. Ci sedemmo ad un tavolo molto vicino a quello più grande che si trovava davanti ad un piccolo soppalco. Tutte le ragazze erano bellissime, magre come non so cosa e aveva tutte gambe scoperte e vestiti cortissimi. Mi sentivo la diversa, l’alternativa. In più ero obbligata a portare questi braccialettini neri per coprire le cicatrici, anche se erano tre mesi che non mi tagliavo i polsi le cicatrici rimangono, e questa è la cosa peggiore.
Notai che c’erano molti ragazzi, ma prima non c’era nessuno nelle sale delle audizioni, bho magari i giorni erano diversi, comunque non capisco il motivo di questo maschilismo.
Dopo circa dieci minuti arrivarono anche i giudici, che da quel che aveva sentito blaterare tra due ragazze al tavolo affianco erano anche i maestri della scuola.
Aspettate un attimo, quindi se entravo dovevo sorbirmi delle lezioni di ballo con capo Justin Bieber? Di certo non mi sarebbe dispiaciuto dato che so ogni sua fottuta canzone a memoria, dato che conosco ogni cosa che fa, dato che è il mio idolo da 14 anni. Comunque dopo il modo in cui lo avevo trattato non mi avrebbe ammesso. Mi venne un colpo al cuore solo al pensiero di quelle parole.
“Lucy” chiamai la mia compagna intenta ad ammirare un ragazzo poco lontano.
“Si?”
“Seconde te anche se fossi bravissima, dato che ho come dire..”
“Insultato Justin Bieber?” mi chiese con molta calma. Ma come aveva capito? Magia **
“Ehm si”
‘’ Non credo che siano così stronzi, dopotutto cosa c’entra?”
“Non lo so, ho paura, anche se forse non lo mostro..io ecco ci tengo a questa scuola” mi nascosi la faccia. Sentivo il suo sguardo sorpreso, la immagina già con il suo sorrisino da ‘lo sapevo’.
Quando finimmo di mangiare partì una lenta Musica. Non riuscivo a capire da dove proveniva, così mi guardai in torno e vidi una piccolo soppalco più basso e al riparo con un dj vestito sempre da pinguino. Li cominciai a ridere come una rincoglionita. Cioè i dj erano quelle persone con i capelli swaggie, le felpone  e i pantaloni larghi, non quella sottospecie di volatile senza ali!
Quando partì Tell me something I don’t know di Selena non mi feci ripetere due volte la richiesta e mi alzai per ballare insieme a Lucy e alle nuove ‘amiche’ che aveva conosciuto. Ci stavamo scatenando molto quando mi si avvicinò un ragazzo. Ehi aspettate un attimo..non un semplice ragazzo ma lui, si lui il ragazzo che avevo offeso..Justin Bieber.
“Mi offri questo ballo, per farti perdonare” Sorrisi, e arrossi..poi ripensai alle parole. ‘per farti perdonare’. Cosa? Che sfacciato! Glielo facevo vedere io il perdono. Andai vicino al pingui- oh al dj e cercai tra le sue hit una canzone difficile. Ecco. Un tango. Non avrebbe mai saputo ballarlo, e io ci avrei fatto una bella figura!
Partì la canzone e…



Ciaoo :)
Vi ho lasciate con l'ansia di vedere che diavolo succederà? No? 
Va beh me lo aspettavo..comunque ringrazio tanttismo chi ha recensito...VI AMO <3
Non ho molo da dirvi, solo che aggiornerò il più presto possibile e non vedo l'ora di scrivere
il prossimo capitolo perchè sono sicura che mi gaserò un sacco!
lasciate perdere non sono normale!
Comunque vi lascio, le recensioni sono sempre gradite. ciao bellezze 
-lidyaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa .-. 
  
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