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Autore: Zayns quiff    19/11/2012    3 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Corro velocemente in giardino e vedo Zayn a terra con una mano sulla caviglia mentre Niall e Ju­stin ridono come dei matti.
«Cosa ridete» urla Zayn.
«Cos'è successo qui?» chiedo avvicinandomi al mio ragazzo e guardandogli il piede che sembra gonfiarsi ogni istante sempre di più.
«Lui... stava... caduto» cerca di dire Niall tra le risate, ma non capisco niente così guard Justin che mi sorride gentilmente.
«Stavamo facendo skate lui è caduto slogandosi la caviglia» risponde porgendo a Zayn un sacchetto di ghiaccio.
«Proprio oggi dovevi farti male? Domani partiamo» sorrido accarezzandogli i capelli dolcemente, prendo il suo telefono cercando in rubrica il numero di Paul così lo chiamo spiegandogli la situazio­ne, mi rassicura dicendo che sta per arrivare. Nel frattempo Niall e Justin hanno preso di peso Zayn che cerca di tenersi in equilibrio su una gamba sola per cercarlo di portarlo in casa, lo vedo barcol­lare lui e la stabilità sono nati in due pianeti diversi!
Guardo l'Iphone, faccio per chiudere la schermata ma un fastidioso messaggino mi appare avvicino il telefono ed vedo l'ultimo nome che mi sarei mai aspettata di trovare: Perrie Edwards rimango im­mobile fissando lo schermo senza sapere se aprire o no quel maledetto messaggio.
«Cait» mi sussurra qualcuno, sobbalzo tornando alla realtà e il telefono mi scivola via dalle mani sudate, ma Niall riesce a prenderlo al volo prima che riesca a toccare terra.
«Tutto bene?» mi dice il biondino, scuoto la testa e gli faccio segno di indicare il display lui nota il motivo della mia preoccupazione mi guarda e sparisce con il telefono in mano; sbalordita lo seguo in casa e lo vedo avvicinarsi a Zayn disteso sul divano.
«Ti è arrivato questo» gli sbatte in faccia il telefono e vedo il viso del mio ragazzo incupirsi di bot­to, sospiro ed esco fuori sedendomi a terra con le gambe incrociate sperando solo di essermi sba­gliata in ogni mio calcolo.

Pensavi che lui ti amava, però chi sei tu?
Una semplice ragazza
Esatto mentre chi è lei?
Perrie delle Little Mix
Esatto..

Ad interrompere i miei pensieri arriva Justin che si siede accanto a me senza dire una parola, ma continuando a fissare il cielo che ormai era diventato un manto nero illuminato da tantissime stelle ed è strano visto che a Los Angeles ci sono troppe luci. Lo guardo, molte persone lo criticano lo insultano, ma lui trova sempre la forza di andare avanti di vincere contro ogni pregiudizio uscendone ogni volta vittorioso.
«Questo credo che sia l'unico posto in città dove si riesce a vedere il cielo» dice, annuisco.
«Non conosco molto Zayn però io ho dovuto lottare per ottenere il successo per poter realizzare il mio sogno e so che vuol dire avere negli occhi quella luce che ti da la forza giorno dopo giorno di andare avanti nonostante tutti i pregiudizi, tutte le accuse. Guardando Zayn vedo nei suoi occhi quella forza ogni volta che incontra i tuoi.. sei come una calamita per lui, la sua ancora di salvezza» lo guardo sbalordita, ecco perché ha milioni di ragazze che lo amano lui riesce a leggere dentro alle persone dandoti quella sicurezza e fiducia che ti manca.
«Grazie» sorrido.
«Ragazzi è arrivato Paul!» urla Niall, ci alziamo ed entriamo. Paul ha preso in braccio Zayn e vista nel complesso la scena è molto divertente se non fosse per l'aria triste che ha Malik, saluto Justin e lo ringrazio per tutto poi salgo il macchina mentre Niall saluta il suo amico canadese.
Rimaniamo in silenzio mentre sento gli occhi di Zayn addosso, ma non dice niente forse per la pre­senza di Paul così appena sale Niall andiamo in ospedale dove visitano Malik fasciandogli la cavi­glia e dandogli le stampelle che dovrà portare per un giorno visto che non è nulla di grave.
Torniamo in albergo trovando gli altri nella hall tutti abbastanza stanchi in volto così ci avviciniamo e piano piano vedo sui loro volti spuntare espressioni di sorpresa e confuse alla vista di Zayn e delle sue bellissime stampelle blu.
«Cos'è successo?» chiede Liam aiutando il suo amico a sedersi.
«Il nostro Bruce Lee è caduto» risponde Niall che magicamente ha un pacchetto di patatine in mano, scoppiamo tutti a ridere mentre Zayn incrocia le braccia al petto facendo il finto offeso ho l'impulso di avvicinarmi e dargli un bacio, ma cerco di trattenermi prima mi deve spiegare la storia con Perrie.
Restiamo un po' a parlare tutti insieme scherzando e urlando finché non arriva Paul arrabbiatissimo che ci caccia tutti ordinandoci di andare di corsa a letto altrimenti.. ma nessuno volle sapere il suo altrimenti e come delle schegge corriamo in camera tutti tranne io che aiuto Zayn ad arrivare all'a­scensore.
«Sei arrabbiata?» mi chiede quando le porte si sono chiuse e siamo solo io e lui, scuoto la testa lui mi guarda e mi ripete la domanda.
«No..» sussurro abbassando lo sguardo, lo sento sbuffare poi preme un pulsante e l'ascensore si fer­ma di colpo facendomi spaventare.. odio queste cose mi è successo giù una volta quando ero piccola e sono rimasta traumatizzata anche perché soffro di claustrofobia.
«Zayn fai subito ripartire questo coso!» urlo con voce stridula iniziando a respirare affannosamente, lo vedo avvicinarsi mentre le stampelle cadono a terra e mettere le mani contro il freddo acciaio dell'ascensore impedendomi di muovermi e avvicinandosi sempre di più con il viso.
«Prima voglio che rispondi alla mia domanda» mi sussurra con le labbra vicinissime alle mie, lo guardo negli occhi e per la prima volta mi accorgo di quello che diceva Justin li vedo brillare vedo il marrone delle sue iridi farsi sempre più caldo e confortevole così sorrido senza riuscire a tratte­nermi.
«Perché ridi?» chiede sorpreso allontanandosi un po'.
«Perché aveva ragione Justin» alza un sopracciglio e sbuffa.
«Certo..lui ha sempre ragione» rido e mi avvicino a lui, questa volta sono io a spingerlo contro il freddo metallo guardandolo fisso.
«Sei geloso signor Zayn Malik?» lo provoco passandomi la lingua sulle labbra.
«G-Geloso io? Ma per favore!» esclama lui con la voce acuta, cosa che gli viene tutte le volte che mente o è troppo felice.. proprio come me.
«No? Bene allora forse credo di tornare da lui, devi finire di spiegarmi una cosa..» mi avvicino al pulsante per far ripartire l'ascensore, ma lui mi afferra la mano ridendo.
«Okay lo ammetto sono un po' geloso.. mettiamola così tu» avvicina il mio corpo al suo «sei» mi mette la mano dietro la nuca mentre con l'altra mi stringe il fianco «solo» avvicina le sue labbra alle mie «MIA» accentua la parola prima di baciarmi, sorrido mettendogli le mani tra i suoi capelli e prendendolo a baciarlo con più passione mentre il mio cuore non smettere di battere all'impazzata.
Perché ogni volta che è vicino a me, ogni volta che mi bacia, ogni volta che lo vedo con il suo sorriso perfetto stampato in volto mentre si passa la mano tra i suoi capelli neri e si avvicina con quell'espressione di "hey io sono il più figo del mondo" ogni volta che fa così mi viene un colpo al cuore come se esso facesse una capriola immensa e mi dicesse "hey bella siamo messi proprio bene se ogni volta che lo vedi ti viene un piccolo 
heart attack!"

 

 

Due mesi dopo

«Dovrai pur fare qualcosa!»
«Ma a cosa serve!»
«Serve a crescere e a vivere.. Avere un ragazzo ricco non vuol dire non lavorare!»
«Si lo so mamma, ma non c'è niente che mi appassiona..» sbuffo gettando il giornale nell'immondi­zia.
«Si invece non ti piaceva cantare?» domanda mia mamma con le mani sui fianchi guardandomi con uno sguardo speranzoso sembra la buffa imitazione di Molly Weasley in Harry Potter.
«Cantare? Si ma.. no non voglio essere troppo al centro dell'attenzione» mi alzo dallo sgabello guar­dando il calendario che indica il 11 Novembre.
«Perché infatti ora ci sei poco» farfuglia mia madre, gli lancio un'occhiataccia poi salgo in camera per accendere il pc e fare un giro su twitter. Avevo recuperato il mio vecchio account anche se ora tutti hanno capito che sono la ragazza di Zayn non la smettono di torturami, perciò faccio un giro veloce prima che il mio telefono cominci a suonare lo lascio per un po' squillare mentre la voce di Niall riempie la stanza.
«Pronto?»
«Abbiamo rapito il suo ragazzo... se vuole riaverlo indietro è costretta a pagare un milione di dolla­ri, ma non vogliamo i soldi noi vogliamo.. vogliamo.. Cosa vogliamo?»
«Louis smettila dai» scoppio a ridere gettandomi sul letto.
«TOMLINSON FAMMI PARLARE CON LA MIA RAGAZZA» sento urlare da dietro Zayn, Louis sbuffa poi mi saluta.
«Scusa amore»
«Tranquillo, come va in America?» chiedo con una nota di nostalgia. I ragazzi sono partiti di nuovo per fare delle promozioni al nuovo album che uscirà domani così sono quattro maledetti giorni che non ci vediamo e ci sentiamo solo attraverso uno stupido telefono che non fa che aumentare la di­stanza.
«La solita America.. ma mi manchi tu» mi sussurra.
«Mi manchi tu.. mi manchi tu bubu» questa volta è Harry, riconosco la sua voce Zayn si scusa un momento e sparisce lasciandomi parlare con il vuoto.
«Oh ma certo lasciatemi parlare da sola tanto..»
«Non sei sola scema!»
«NIALL!!» urlo
«Sei matta? Vuoi farmi diventare sordo? Ho una carriera da cantante io!!» rido insieme a lui per cir­ca cinque minuti poi pian piano ci calmiamo.
«Mi manchi tantissimo» sussurro.
«Anche tu scricciolo eh.. per la cronaca credo che il tuo ragazzo non tornerà a casa tutto intero, Har­ry lo sta assalendo» sghignazza rallegrandomi. Questi sono i momenti più belli di far parte di quella stupenda famiglia, ma anche i momenti peggiori perché sai che loro si stanno divertendo come matti mentre tu sei lontanissima e non fai che pensare a loro.
Resto un po' a parlare con Niall perché Louis e Zayn sono stati obbligati a fare una specie di intervi­sta così il biondino mi racconta quello che hanno fatto in tutti questi giorni e mi assicura che il disco mi piacerà tantissima, cosa su cui non avevo nessun dubbio.
Dopo un'oretta devo chiudere perché con il fuso orario qua a Londra è notte fonda, così saluto Niall e vado a letto sperando che questi due giorni passino veloci.
«Ma.. ma.. è stupendo!» sussurro alzando il volume della radio, sono in macchina con Eleanor e stiamo ascoltando il nuovo CD dei ragazzi e ogni canzone mi stupisce sempre di più.. hanno fatto un lavoro enorme e sono così fiera di loro. Hanno realizzato un disco perfetto superando un'altra volta loro stessi.
«Lo so, siamo fortunate vero?» mi chiede guardandomi, gli sorrido e lei ricambia prima di iniziare entrambe a cantare a voce altissima mentre le strade di Londra scorrono sotto di noi.
Mi arriva un sms che mi fa tremare, prendo il telefono vedendo però che è un numero che non cono­sco così lo apro.

Ciao Cait sono Beth ti va di cenare insieme sta sera? Devo parlarti.
Certo dove ci vediamo?
Ti passo a prendere io alle 8 a dopo xoxo

Guardo il telefono sorpresa.. non abbiamo mai avuto un buon rapporto e neanche una amicizia come quella che ho con Eleanor chissà cosa dovrà dirmi.



 
  
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