I giorni passavano velocemente, le preparazioni per lo spettacolo erano ultimate. Roderich aveva dimostrato grandi capacità al pianoforte e tutti erano entusiasti di ciò.Tutto era perfetto. Unico neo: Gilbert.
Quell'uomo non faceva altro che infastidire l'austriaco, sia direttamente che indirettamente. Non smetteva mai di ronzare intorno a Elizaveta pur essendo rifiutato. Un altro giorno in quel modo e Roderich sarebbe impazzito.
Finalmente quella giornata era giunta al termine. Roderich voleva solo sdraiarsi sul suo letto e riposare. Ad un tratto sentì delle voci provenire dalla stanza di Elizaveta. Gli venne spontaneo appoggiarsi alla porta e origliare. Roderich spalancò gli occhi quando sentì la voce di Gilbert.
"Non hai idea di quanto sia difficile aspettarti, Eliza. Perchè non lasci questo posto insignificante? Non vuoi vivere una vita adagiata al mio fianco?"
Roderich aprì di poco la porta, cercando di non farsi scoprire. Elizaveta era seduta sulle gambe di Gilbert, che la teneva stretta tra le braccia.
"Gilbert, penso tu sappia già la mia risposta, ma te la ripeterò ogni volta che vuoi: No."
"Tieni a mente questo, Elizaveta, io ottengo sempre quello che voglio."
Gilbert cominciò a baciare il collo della donna, mentre Elizaveta lo guardava con un sorrisetto stampato sulle labbra.
Roderich non riusciva a sopportare quella scena. Non era più gelosia, ma rabbia.
Il prussiano distolse lo sguardo dalla donna per posarlo sull'austriaco, che inconsciamente aveva splancato la porta.
Elizaveta si voltò di scatto, assumendo un'espressione sorpresa.
"Io.. ecco.."
Roderich non trovava le parole. Voleva scomparire.
"Hai bisogno di qualcosa, pianista? Se non te ne sei accorto siamo impegnati." disse Gilbert con tono irritato.
"No, non siamo impegnati." contrabbattè Elizaveta, ricomponendosi.
La donna uscì dalla stanza, lanciando un'occhiataccia a Roderich.
Gilbert prese Roderich per la camicia, guardandolo con un'espressione colma di rabbia.
"Ascolta bene, quatrocchi. Elizaveta è mia, mi appartiene, levatela dalla testa!"
L'uomo uscì dalla stanza, lasciando solo Roderich.
Il prussiano gli aveva fatto capire chiaramente il messaggio, anche se non nel migliore dei modi.
Roderich capì che il suo avversario non avrebbe mollato, ma lo stesso valeva per lui.
Se doveva lottare per l'amore di Elizaveta, lo avrebbe fatto.
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Il quarto capitolo è qui~ *balla di fieno*
Si, ok.
Questo capitolo è incentrato su Prussia, Austria e Ungheria. Gli altri personaggi si sono presi una pausa (?).
Inoltre, contiene anche accenni (accennoni) di PruHun. Austria dovrà faticare parecchio per la fanciulla!
Buona lettura!-HikaHika