Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _wallflower13    19/11/2012    7 recensioni
-Tomlinson! Non dietro, davanti! Mettiti vicino a Dickens.-
-E chi cavolo é Dickens?- chiede guardandosi in giro
-La sfigatella lí davanti.- interviene Jessica.
Posso dire che l'anno é cominciato in modo meraviglioso.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap.10

 

 

Maybe I’m in the black, maybe I’m on my knees
Maybe I’m in the gap between the two trapezes
But my heart is beating and my pulses start
Cathedrals in my heart

Every teardrops is a waterfall. Coldplay

 

 

 

Cerco di rimettere in ordine i miei disordinati pensieri e le mille parole che mi sono venute in mente, camminiamo per diversi metri e nessuno dei due ha spiccato parola, c’è un imbarazzo nell’aria che si potrebbe tagliare con un coltello, ma il mio cervello è offline.  Che dico? Che faccio? Aspetto che parli lui o comincio io? A cosa pensa?                                            Mi rendo conto che sto facendo la figura della scema e apro bocca, ma mi pento immediatamente.

-Ehm, io sono Niall e tu..beh..Angie, si..- dice balbettando, si passa una mano tra i capelli e continua a guardare in basso. Se non fossi più imbarazzata di lui mi metterei quasi a ridere, ma l’unica cosa che sento è il mio cuore che batte ad una velocità pericolosa, ad un tratto mi domando se è normale per un essere umano, che il cuore gli batta così.

-Si..ecco io..- comincio a balbettare anche io finchè non ci fermiamo e comincia a fissarmi e a ridere. –Che c’è?- chiedo sorridendo.

-È che sei tremendamente buffa quando arrossisci!- dice lui tra le risate, mi rendo conto che sono molto, forse troppo, accaldata.

-Beh anche tu lo sei!- protesto io, finiamo per ridere l’uno dell’altro. Improvvisamente il cuore riprende a battere normalmente e la smetto di sudare imbarazzo da ogni poro, smettiamo di ridere e cerchiamo di parlare normalmente.

-Mmmh, suppongo che ci siano un sacco di domande che tu voglia farmi, vero?- dice passandosi di nuovo la mano tra i capelli, è evidente che ogni volta che è nervoso fa questo gesto.

-Si, che ci facevi in ospedale? E perché non hai voluto che io scoprissi chi eri?- domando cercando di trattenermi, sto per avere un collasso.

-Ecco, diciamo che non ho voluto che lo sapessi perché non credo che tu abbia un buon ricordo di me.- dice

-Non..non capisco.- balbetto ancora io

-Louis mi ha detto che hai frugato nell’archivio, avrai visto che ero nella tua scuola media, ero anche nella tua classe.- racconta

-Io non me lo ricordo, dopo il coma metà dei miei ricordi è scomparsa.- spiego

-Oh, beh comunque io mi sentivo in colpa, conoscevo Louis da molto e mi ha detto che stavi male e sono venuto in ospedale.-

-Perché mai non avrei un buon ricordo di te?- chiedo, ricomincia a farsi una gran confusione nella mia testa.

-Vedi..mentre gli altri ti prendevano in giro io me ne stavo sempre in disparte a guardare, avevo..avevo paura di loro..ed è vergognoso da dire oggi.- dice sussurrando tra se e se l’ultima frase. Vedo che ricomincia ad essere nervoso e a farfugliare qualche parola incomprensibile.

-Senti, mettiamoci una pietra sopra, ok? Come se ci fossimo conosciuti solo oggi.-dico, lui annuisce. –Bene, allora io sono Angie, tu sei?- scoppia in una risata

-Io sono Niall, piacere!- ci stringiamo la mano e dopo esserci salutati ognuno va per la sua strada.  Cavolo, ho ancora i suoi occhi fissi in mente, azzurro chiaro, mi ci tufferei dentro se potessi.

Casa di mio padre non è molto distante dalla scuola e ci arrivo a piedi dopo neanche venti minuti, mio fratello arriva più tardi, se la prende comoda con la sua ragazza, dopotutto mi piace passare un po’ di tempo da sola con mio padre. Arrivo in casa e metto la borsa sul tavolo.

-Ciao papi.- lo saluto mentre è tutto intento a cucinare, lui ricambia e mentre mi tolgo cappotto e sciarpa gli racconto della mia giornata e intanto arriva Ed.

-Mi hai detto tutto?- chiede mio padre sorseggiando un bicchiere d’acqua, avvampo improvvisamente

-Ehm..ecco..beh..io si.- comincio a balbettare

-Signorina, vorresti per favore inserirmi nelle tue faccende amorose?- chiede

-Papà! Sono cose che non ti riguardano!- sbraito cercando di sembrare seria, invano.

-Sai Angie, papà non vorrebbe trovarsi un ragazzo in casa senza nemmeno sapere come si chiama!- interviene mio fratello

-Sta zitto Ed, o vuoi che dica alla tua ragazza che ti sei tatuato una farfalla sul braccio?!- lo ricatto ricordandogli che la sua ragazza non sa di quell’orribile tatuaggio, alza le mani in segno di resa. Il discorso resta buttato lì senza conclusione, ma sono certa che mio padre lo riprenderà al più presto, oppure tenterà di drogarmi per farmi sputare via tutta la verità.

In serata io e mio fratello siamo davanti alla tv a guardare Mordimi con una bella ciotola piena di pop corn e come al solito non mancano i suoi commenti acidi sul film.

-Orribili questi film di vampiri.- dice sgranocchiando dei pop corn

-Adattati ai tempi, nonno.- lo prendo in giro

-Che simpatica, ora mi dirai che questi qui ti hanno fatto ridere.- commenta

-Ovvio.- rispondo

-Senti, ma seriamente, oggi davvero hai parlato con Niall?- chiede facendosi serio

-Si..perchè?- rispondo

-Così..- fa spallucce

-Avanti, qual è il problema?- chiedo, glielo leggo negli occhi che c’è qualcosa che non va

-È solo che non mi fido, tu non sai tutto su di lui..- dice a occhi bassi

-E invece si, ho consultato l’archivio, so tutto.- sottolineo l’ultima parola

-Sai della rapina e dell’omicidio quindi..-  dice guardandomi

-Si.- affermo –Tu ci credi davvero?-

-Le prove della rapina ci sono, ho indagato un po’ con Madison..- devo ricordare alla sua ragazza di non immischiarsi nelle mie cose, non vorrei che diventasse troppo invadente.

-Ma non quelle dell’omicidio giusto? Senti perché non lasciamo il suo passato alle spalle?- chiedo

- È solo che sapendo quello che ha tentato di fare una volta, ho paura Angie, ho paura a lasciarti da sola con lui.- racconta

-Si ma, ho un certo sesto senso con le persone, sento che non mi succederà niente.- lui si limita ad annuire, e dopo aver finito i pop corn andiamo a dormire.

Mi attende una settimana carica di verifiche e penso di arrivare a sabato tanto stremata da non sapere neanche più il mio nome. Per fortuna i miei pomeriggi sono allietati da Louis e Niall, che ultimamente mi chiedono continuamente di uscire, e mi tocca sorbirmi delle uscite a tre in cui, incredibilmente, l’incomodo sono io. Quei due parlano solo di calcio, rugby e sport, per non parlare di quando aprono l’argomento “ragazze”, roba da manicomio, tanto che una sera Niall per farsi perdonare mi manda una serie di messaggi con scritto Scusa , e io non posso fare a meno di perdonarlo.

Sono in mensa a bere un succo di frutta quando sento degli starnazzi che conosco bene, a quanto pare Jessica ha recuperato l’uso di quella fogna che definisce bocca. Vado a vedere cosa succede e vedo che Jessica è con un bicchiere in mano e di fronte a lei c’è una ragazza riccia in lacrime, con la maglia sporca.

-Sta più attenta la prossima volta, cretina! Ora mi ricomprerai il caffè.- sbraita Jessica rifilando il bicchiere vuoto alla ragazza. Lei continua a piangere a occhi bassi. È troppo anche per me e decido di intervenire.

-Ma non la finirai mai?- le grido contro, le ridò il bicchiere e porto via la ragazza sotto il suo sguardo compiaciuto, stronza.  

La ragazza ha gli occhi castani e i ricci lunghi e scuri, ha un viso pallido e rigato dalle lacrime, penso che sia del mio anno.

-Va tutto bene?- le chiedo e lei tra un singhiozzo e l’altro annuisce. –Come ti chiami?-

-Em..Emma.- risponde singhiozzando

-Io mi chiamo Angel, ma tu chiamami Angie.- lei annuisce di nuovo –E per quanto riguarda quell’oca, lasciala perdere.- le dico

-Ora mi lasci un po’ da sola per favore?- mi chiede, e io senza parlare vado via.

Jessica sembra aver cambiato preda, ma non le permetterò di far del male a questa ragazza, non la butterà giù come ha fatto con me, è il momento di smascherare quella stronza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OCCHI A ME BELLI.

Perdonatemi ancora per i miei rari aggiornamenti >_< 

Grazie a Camilletta che dice di leggere la fan fiction in

ogni angolo recondito del mondo, ad Emmanuelle che 

mi ha lasciato un sacco di recensioni e a martinasannino97

che recensisce sempre:) 

Hope u like it:)

.g

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _wallflower13