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Autore: bianfre    07/06/2007    5 recensioni
ne succedono di cose in un anno...e la stessa cosa fu x quella sera..(royxed)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nevica…
Strano in questo periodo dell’anno.
Siamo ancora ad ottobre dopotutto.
 
Alzò leggermente il colletto nero dell’impermeabile, cosi da non sentire spifferi di aria gelida sul suo corpo.
L‘ultima cosa che voleva era ammalarsi.
I suoi corti capelli neri si muovevano a contatto con quel freddo vento invernale, inumidendosi a causa della neve.
-ma per che cavolo non mi sono messo il cappello!?-domandò a se stesso, dandosi dello stupido.
Voltando a destra del viale alberato, fu sorpassato da numerose persone, giovani e anziane che chiaccheravano allegramente, entusiasmate da quello strano cambiamento climatico.
Cosa ci trovassero di così eclatante, proprio non riusciva a capirlo.
Infondo non era una cosa così inaspettata: nevicava ogni anno!
Una sottile nuvola di calore usci da sotto la sua sciarpa verde oliva,librandosi leggera nell‘aria.
Osservò il cielo.
 
“già…ogni anno…”
 
 
…………………………………………………………………………………………………………
 
 
 
Era passato uno anno da quando Alphonse riacquistò il suo corpo, cosi come Edward aveva di nuovo il suo braccio e la gamba umane. Entrambi si erano nuovamente arruolati nell’ esercito con grande entusiasmo di tutti i componenti.
Da un anno ormai il colonnello Mustang era salito di grado diventando fhurer e da allora le guerre erano come un utopia. Gli homunculus erano stati uccisi tutti, apparte Wrath, che la maestra Izumi prese con se.
Non c’erano motivi che spingessero la popolazione ad escogitare piani di conquista o rivolte.
Perfino la gente di Ishibar non arrecava problemi ai militari:si erano stabiliti in un paesello a nord di  Central city e pareva che se la cavassero abbastanza bene.
E tutto ciò rendeva il clima pacifico e tranquillo.

Una noia mortale.
Le giornate passavano lente e infinite , consumate davanti a una fila di fogli da compilare e archiviare.
Neanche leggeva ciò che c’era scritto.
Erano sempre i soliti documenti superflui che non servivano a nulla, solo a far venire l’emicrania a quei poveri malcapitati che se li dovevano subire fino alla morte.
E lui, ovviamente, era uno di questi.
 
“verbali, condanne, tasse…sempre la solita storia!”stanco di quel continuo ‘leggi-scrivi’,appoggiò  il capo sulla scrivania mentre le  lunghe ciocche bionde gli ricoprivano le guance. Chiuse le palpebre,beandosi di quel momento di relax, negatogli ormai da troppo tempo.
Lentamente, la presa della mano che impugnava la penna venne meno, facendo cadere quest’ ultima al suolo.
Non l avrebbe raccolta.
Non l avrebbe raccolta se solo il suo lavoro si svolgesse senza questa.
Sbuffò.
Stancamente si chinò per prenderla,poggiandola sulla scrivania. Si abbandonò allo schienale della sedia, osservando il bianco soffitto con qualche ragnatela qua e là.
Era stufo marcio di quel lavoro. Gli mancava viaggiare da città a città assieme a suo fratello. Gli mancava la tensione che si creava in battaglia…ma soprattutto gli mancava chi combatteva al suo fianco. Lo schiocco delle sue dita, capace di uccidere milioni e milioni di nemici, quel calore che sapeva trasmettere solo lui, la sicurezza che dava al solo sentirlo vicino…
Roy mustang.
Non sa come successe,ma un giorno si ritrovò a continuare ad osservarlo, a stargli sempre appiccicato,a continuare a pensare  a lui..
Innamorato?probabile.
-È per questo motivo che continuo a fare il mio lavoro in silenzio,senza ribattere o giudicare.
Almeno in questo modo posso stargli vicino…- pensò.
 
Si voltò a guardare l orologio:19.56
Sorrise.
Alzandosi dalla sedia si stiracchio leggermente,sbadigliando. Toltosi la divisa da militare, riordinò la scrivania dividendo i documenti finiti,in una scatola,da quelli incompleti,nel cassetto.
Usci dal suo ufficio richiudendosi la porta alle  spalle,incamminandosi così per il lungo corridoio.
“Edward-kun!”
Una mano si posò sulla sua spalla facendolo cosi voltare. Un uomo biondo sulla ventina gli sorrideva amico,con la sua solita sigaretta in bocca.
Certe volte si chiedeva che cosa avrebbe fatto quell’uomo se tutte le fabbriche di sigarette nel mondo fossero andate in rovina….
Meglio non porsi il problema.
“oh, tenente Havoc. Stavo giusto andando a cas…”
“no,aspetta Ed. Il fhurer ha detto che ti deve parlare”
Spalancò gli occhi.
 
-Roy mi vuole vedere?-
 
Erano da un anno che non si rivolgevano più di un ‘ciao’. Da quando aveva abbandonato la sua carica di colonnello, Mustang era sempre pieno col lavoro e Edward, beh, i suoi incarichi gli venivano assegnati da un altro uomo di cui non ricordava neanche il nome.
“ha detto che è una cosa urgente. Ti aspetta al pub ‘glomust’ ”e detto ciò saluto il ragazzo con un cenno della mano,augurandogli buona fortuna.
“ehi Havoc!aspetta!io non…”troppo tardi,il tenente era gia uscito dall’edificio lasciando un diciottenne perso e confuso.
“…io non so dove sia il pub ‘glomust’!!!”


Ed eccomi qui a scrivere di nuovo!sta volta mi sono organizzata(spero)e una trama in mente ce l'ho!!(se spera...)

   
 
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