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Autore: hello_crazy    20/11/2012    2 recensioni
-L’amore è una grande cazzata.-disse Marco al suo migliore amico.
-Jessica tu che pensi dell’amore?-chiese Giorgia alla sua amica.
-Non lo so… è crudele, questo è certo.-disse la ragazza alzando gli occhi dal libro di fisica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Tornando a casa Jessica iniziò a domandarsi cosa stesse facendo e se fosse la cosa giusta…
-Ehy tu…
-Dici a me?-disse Jessica fermandosi per strada.
-Certo e a che se no?-era una ragazza che l’aveva fermata.
-Ci conosciamo?-chiese Jessica.
-No ma abbiamo una cosa in comune…-fece una breva pausa.-Marco.
-Ah…
-Ascoltami, lui non è innamorato di te, dalle ragazze cerca solo una cosa e adesso la cerca da te… ma finirà… non illuderti.
-Grazie per avermi informata.-disse Jessica non sapendo che altro dire.
-Prego… prendilo come un consiglio… non ti fidare di lui… credevo fosse diverso anche io… e invece eccomi qui senza qualcosa di inestimabile che mi ha tolto lui.
-Mi dispiace.
-Non dispiacerti… soltanto fatti furba.
-Grazie del consiglio!
-Comunque piacere, io sono Marta!-disse porgendole la mano.
-Piacere Jessica!-disse stringendola.
-Se hai bisogno di  qualcosa puoi contare su di me… sai com’è…
-Certo! Grazie Marta! Adesso però scusami devo andare!
Si salutarono e presero vie diverse, aveva ragione era la cosa di cui Jessica aveva più paura, che Marco le chiedesse qualcosa e lei dovesse rispondere no… non aveva paura di dire no ma della sua reazione, la terrorizzava sapeva che lui l’avrebbe potuta lasciare ma non disse niente. Si preparò, indossò un pantalone nero ed una maglietta rossa con le ballerine, qualcosa di molto semplice. La madre in quel periodo era fuori casa per lavoro quindi non le avrebbe dovuto spiegare niente. Sentì il clacson e uscì di casa.
-Buonasera!-disse entrando in macchina e sedendosi dietro con Marco, poi si diedero un leggero bacio sulle labbra.
-Agitata?-chiese Angela alla ragazza che non smetteva di guardare fuori dal finestrino e mangiucchiarsi le unghie nervosamente.
-No! Non sono agitata è che per me è strano!
-Devi vedere per me!-disse Marco.-Scendi siamo arrivati!
-Da buon galantuomo dovresti scendere e aprirle lo sportello…!-aggiunse Angela.
-Si mamma! In un’altra vita!
Dal canto suo Giorgio non aveva fiatato e appena arrivati era entrato in casa senza guardare in faccia Jessica.
Entrarono in una stanza abbastanza affollata, ma anche molto grande dove c’era spazio ed era facile nascondersi ma tutti notarono Jessica appena entrò in quel grande salone e smisero di parlare per fissarla.
-Buonasera a tutti!-disse la ragazza.
-Che guardate a fare? È la fidanzata di Marco!-disse Angela cercando di attirare l’attenzione su di sé togliendo di imbarazzo la ragazza.
Si sedettero a tavola ma l’attenzione era concentrata su Jessica che rispondeva garbatamente a tutte le domande senza perdere l’attenzione e a volte con un pizzico di sarcasmo che la maggior parte delle volte veniva apprezzato e giudicato come astuzia e intelligenza.
-Dimmi un po’ che ci stai a fare tu con un tipo come mio nipote?-chiese il nonno.
-Lei perché si è sposato con sua moglie?-chiese Jessica, tutti fecero silenzio.
-Perché la amavo.
-Bene anche io sto con suo nipote per questo motivo. All’amore non interessa chi sei, come sei, da che parte del quartiere vieni o quante ammonizioni della preside hai sul registro!-tutti iniziarono a ridere.
 Marco le mise un braccio sulle spalle e la tirò a sé.
-Ti amo.-le disse, quella fu la prima volta dopo mesi che stavano insieme che glielo diceva.
-Ti amo anche io.-gli sussurrò in un orecchio Jessica con le lacrime agli occhi, poi si scambiarono un tenero bacio senza attirare l’attenzione.
Finì quell’interminabile cena e Marco accompagnò a casa Jessica, decisero di andare a piedi così per rimanere ancora un po’ soli.
-E’ stato interessante…-esordì Jessica.
-Si certo… non sarai più costretta ad una cosa del genere vedrai!
-Ma a me non dispiace! Mi fa piacere vedere da dove vieni.
-Bene adesso lo sai, quindi non gli devi più incontrare.
-Va bene… siamo arrivati. Vuoi entrare?
-No mia madre mi aspetta, probabilmente sta cronometrando il tempo, in modo che non posso sgarrare…
-Beh ci vediamo a scuola!
-Ciao piccola!-disse dandogli l’ennesimo bacio della serata.
-Ciao!-disse lei sorridendo.
Passarono entrambi una nottata tranquilla, pensavano a cosa la loro vita gli avesse regalato, erano felici ma Jessica aveva paura di ciò a cui andava incontro. Sapeva bene che Marco non era un ragazzo da Ti amo, aveva paura che lui si svegliasse come da un brutto sogno e ricominciasse ad essere ciò che era prima. “La gente cambia” continuava a ripetersi ma non ci credeva fino in  fondo. Erano 4 mesi che stavano insieme, 4 mesi da quel 16 ottobre al mare, 4 mesi che sua madre continuava a dirle: “sta attenta ti potrebbe far soffrire”, 4 mesi che lei continuava a crederci ma a non pensarci.
 
  
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