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Autore: ___drunk    20/11/2012    2 recensioni
-Dobbiamo partire, tuo padre ha accettato un lavoro in un ospedale a Seattle. Non poteva rifiutare un posto da chirurgo così ben pagato, partiamo fra una settimana-
-cosa? stai scherzando.-
-no tesoro, purtroppo no..-
Non ebbi le forze di risponderle. Corsi in camera mia rischiando di cadere sulle scale durante il tragitto.
Mi era caduto il mondo addosso. Sentii gli occhi pizzicarmi e mi gettai sul letto.
Odio mia madre.
Odio Seattle.
Odio il lavoro di mio padre.
Odio la mia vita.
Odio tutto.
Non sempre tutto va secondo i piani, come ce l'aspettiamo.
Ma almeno per Emily tutto si sitemerà... forse.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 UNA NUOVA VECCHIA VITA

 
Erano le 14 e 59 di un lunghissimo e noiosissimo  venerdì. Quella vecchia strega della proff. di letteratura non voleva smetterla di spiegare, mannaggia al demonio mancava un minuto! Ma io ero già pronta ad alzarmi da quella scomodissima sedia e andarmene da quella scuola, che sembrava più un carcere ma tralasciamo, e andarmene a casa a sdraiarmi sul letto e , finalmente, dormire.
Mancava poco, 20 secondi.. 19.. 18.. mi misi a fissare la lancetta dei secondi senza distogliere lo sguardo.
Odiavo quella scuola, e i miei voti ne erano la prova. Diciamo che il mio libretto assomigliava di più ad uno schema di calcio, 4 4 2. A proposito di calcio, come era andata a finire la partita del Manchester di ieri?
Il suono della campanella mi risvegliò dai miei pensieri e con uno scatto felino stile cat woman, forse un po’ meno figa, mi ero già catapultata fuori dalla classe.
Ero come sempre una delle prime ad uscire da scuola con l’intento di evitare la mandria di ragazzi che si ammassava fuori dal cancello e ostruiva il passaggio.
Arrivai al parcheggio e allungai lo sguardo per cercare la Ford rossa di mio fratello che sarebbe dovuto venire a prendermi.  Sebbene ci fossero tante, troppe macchine li fuori non sarebbe stato difficile notarla. Ma non c’era.
Come sempre quel parassita era in ritardo, e io che speravo di arrivare a casa il più veloce possibile.
Odiavo stare seduta su quella panchina ad aspettarlo, mentre tutti quei fighi palestrati della squadra di calcio e le loro fidanzate fin troppo esibizioniste ed egocentriche mi passavano davanti mandandomi sguardi di sufficienza.  Non ero riuscita a crearmi dei veri amici qui a Seattle. Erano tutti dei palloni gonfiati. Eccetto Lucy. Non eravamo molto legate ma diciamo che c’era una discreta amicizia tra di noi.
Io la truccavo e le facevo i capelli il sabato sera prima di uscire, e lei mi faceva copiare i compiti.
Che poi tutto sommato era anche simpatica e le sere al bar con lei volavano.
Mi voltai e vidi la schiera di ragazzi che sapevo avrebbe invaso il parcheggio, e amareggiata mi sedetti sulla mia solita panchina sbuffando.
 
Erano ormai le tre e un quarto quando vidi arrivare mio fratello.
Entrai in macchina e avrei potuto ucciderlo.
-Martin lo sai che odio aspettare fuori scuola! E poi adesso con sti scimmioni nel parcheggio arriveremo a casa all’ora di cena- gli dissi. Ok stavo esagerando, avremmo ritardato solo di cinque minuti ma volete mettere cinque minuti in meno per dormire? Per me erano fin troppi.
-ciao anche a te sorellina- mi disse schioccando un rumoroso bacio sulla mia guancia.
Ok non riuscivo ad essere arrabbiata con lui. Era troppo tenero, e bellissimo.
Si mio fratello era un gran figo. Era Biondo, occhi nocciola quasi dorati ed era abbastanza alto da sbattere la testa ogni volta che entrava in camera mia in soffitta se non faceva attenzione. Poi si vestiva benissimo, merito mio d'altronde, ero la sua stylist personale.
Io ero tutto l’opposto. Alta un metro e una vigorsol, occhi di un azzurro smorto quasi grigio, e ormai anche la mia folta chioma di capelli neri se ne era andata; li avevo tagliati tutti in un attimo di follia l’estate scorsa. Quanto mi mancavano i miei capelli.
 
Mi ero appena svegliata e mi accorsi che stranamente  avevo dormito solo mezzora.
Mi ero messa a guardare un film quando sentii la voce squillante di mia madre entrare in salotto.
-Em muoviti scendi ho una cosa da darti!-
Era particolarmente felice e pensavo avesse finalmente trovato quelle magnifiche scarpe che le chiedevo da tempo.
Scesi le scale di corsa rischiando di cadere, come al solito
-dimmi che hai trovato quelle magnifiche scarpe!- Urlai speranzosa.
-No meglio!- Mi disse sorridente.
-Meglio di un paio di Jeffrey Campbell?!-  non c’era niente di meglio delle Jeffrey, forse solo Johnny Depp.
Emily sveglia Johnny non è un paio di scarpe.
-Tieni-  mi porse una busta. La presi e aprendola vidi che c’erano dentro quattro biglietti.
-Cosa sono?- le chiesi incuriosita.
-Quattro biglietti per un volo per il mese prossimo-
-Ma dai? Non lo avevo capito. Dove andiamo? Alle Hawaii? Parigi? Milano?!- speravo sinceramente disse Milano, ma sapevo che le possibilità erano praticamente pari ai capelli in testa a mio padre,  ovvero zero assoluto. ‘e svegliarsi la mattina tuturuturututtu’ Emily riprenditi! Stavo delirando.
-Torniamo a Londra- Cosa?! L’avevo davvero sentita pronunciare quelle parole o era un sogno?
Mi tirai uno schiaffo in pieno volto per accertarmi che fosse davvero la realtà.
-non è un sogno Em, torniamo a casa!-
Il cuore mi stava uscendo dal petto e la faccia da ebete che avevo si trasformò in un sorriso a 32 denti.
Mi misi ad urlare e non riuscendo a contenere la gioia saltai sul divano a fare il mio ballo di vittoria.
Tanto ridicolo quanto divertente da eseguire.
-Cos’è questo casino? È per caso entrato quel gran figo di Depp in casa?- Disse mio fratello entrando in salotto. Diciamo che il signor Johnny era una fissazione in famiglia.
-No Martin meglio! Torniamo a casa!- Urlai saltando dal divano e avvinghiandomi alle sue spalle in un abbraccio, lo stavo quasi tritolando quando lo sentii ricambiare.
A dire quelle parole capii che era tutto vero.
Si tornava a casa.





-spazio autrice-
Questo è il primo capitolo.. lo so non è lunghissimo e magari penserete che il fatto che sia partita e poi ritornata praticamente subito non abbia un senso.. ma tutto è fatto per una ragione! LOL 
lo prometto migliorerò nel tempo jhbvrieuh
Coooomunque.. niente, spero vi piaccia..
Se vi va di seguirla mi farebbe un enorme piacere!non ve ne pentirete dai su su :3 
Besos a todos xoxo



 

   
 
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