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Autore: Gipsiusy    20/11/2012    6 recensioni
"What are you promising?"
7 promesse, 7 one-shot in cui, in un modo o nell'altro, queste promesse vengono mantenute.
dall'ultima shot:

Kurt, io davvero non ho idea di cosa dirti. Ho provato a creare una sottospecie di discorso, qualcosa, ma tutto questo, il matrimonio, noi, i nostri cari, mi tolgono le parole di bocca. Sono felice, felice come mai in vita mia, e tutto questo solo perché sei tu.

[...]

All’uomo che amo voglio augurare il miglior anno nuovo che si sia mai visto. Che pieno di successi, felice e che la ragione della tua felicità sia io.
Ti amo, Blaine, e da oggi in poi comincerà la nostra vita assieme, nuova ma sempre uguale.
Non sarà facile, non sarà sempre in discesa. Ma io sarò al tuo fianco, per sempre.”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quel San Valentino sarebbe stato tutto perfetto. Doveva esserlo.

Stavano insieme da quasi due anni e ancora non ne avevano passato uno come si deve, era assurdo.

Avevano trascorso momenti più romantici a Natale, non ultimo quello appena passato, probabilmente il migliore di sempre.

Ma quest’anno Blaine Devon Anderson era più che deciso a trascorrere un romantico e perfetto San Valentino con il suo ragazzo a New York, e neppure il fato avverso lo avrebbe fermato.

Organizzò tutto con una precisione maniacale, facendosi aiutare anche da Coop –strano a dirsi ma si era rivelato utile- e da Rachel. Ora non restava che comprare lo champagne, contattare il tecnico che lo avrebbe aiutato e trovare una carrozza.

Sarebbe stato il miglior san valentino di sempre.



Kurt uscì dalla redazione di Vogue.com carico di aspettativa. Blaine gli aveva detto di tenersi pronto, perché sarebbe stata una serata esplosiva, e non vedeva davvero l’ora di vedere il suo adorato ragazzo.

Scese gli ultimi scalini dell’edificio, uscendo per immergersi del tipico freddo di metà febbraio e per poco non urlò per la sorpresa.

Lì, dall’altro lato della strada, c’era Blaine, l’amore della sua vita, che lo attendeva con tanto di fiori e –che gli venisse un colpo- una carrozza.

Erano diverse da quelle di Central Park, era qualcosa di più elegante e sofisticato, nera e un po’ vecchio stile, ma assolutamente perfetta.

Tuttavia queste cose il castano le notò tutte dopo, perché in quel momento era intento a dimostrare al suo ragazzo la gioia di vederlo.

Blaine lo cinse per la vita, sussurrando parole dolci all’orecchio dell’altro, mentre lasciava una leggera scia di baci sul volto.
“Mi sei mancato..” gli disse infine Kurt, sistemandosi abbastanza lontano per osservarlo bene.

“Anche tu, immensamente.. Buon San Valentino, amore!” gli sorrise entusiasta ed euforico, mentre si scostava per indicare la carrozza.

“Vuole salire, monsieur?” gli porse la mano con un breve inchino.

“Con molto piacere..” gli afferrò la mano salendo sul mezzo.

“Allora, dove andiamo?” gli chiese poi.

Se era possibile il sorriso di Blaine si espanse ancora di più.

“Prima tappa, ristorante italiano!” e la carrozza partì, sapendo già tutto l’itinerario del viaggio.


Nel viaggio parlarono del più e del meno, raccontandosi la loro giornata e supportandosi a vicenda.

Blaine lo aggiornò di cosa stesse accadendo a Lima, e gli occhi di Kurt si accesero per i nuovi gossip.

“Credo che un giorno Jake e Ryder si prenderanno a pugni! L’aria nella sala prove a volte diventa irrespirabile. E vuoi sapere come, Finn, ha pensato di risolvere la cosa?”
alzò le sopracciglia, come se fosse una cosa ovvia, ed effettivamente nella mente di Kurt partì un flash.

“No. Non a San Valentino.”

“Oh si, lo ha fatto.”

“Ma è impazzito? Voglio dire, già normalmente San Valentino è territorio minato, ora si mette anche con queste cose..”

“Eh già, una gara per la canzone d’amore più bella e dolce e romantica e tutto il resto. Chi vince riceve una cena per due da ‘Breadstiks’”

“E’ ufficiale, non vuole continuare a vivere. Peccato, è stato bello avere un fratello per un po’..” commentò melodrammaticamente Kurt, facendo ridere l’altro.

“ e tu quale hai scelto?” gli chiese il castano dopo un po’.

“Oh, lo vedrai stasera..” rispose il riccio, stringendolo a se per baciarlo.


Arrivarono al ristorante italiano ma Blaine gli fece cenno di rimanere a bordo.

“ma come, se non dobbiamo mangiarci perché siamo venuti?” chiese Kurt visibilmente disorientato. Il moro saltò giù e prese delle buste da un ragazzo che gli aspettava lì fuori, pagò e si diresse verso la carrozza, aiutato dal cocchiere. Sistemò le buste in modo che non si versassero e tornò su.

“Per noi ho in mente una destinazione leggermente più speciale” gli assicurò. “Ma sai che non sono mai stato un asso in cucina, quindi mi sono dovuto arrangiare..”

“capisco..quindi dove andiamo?” gli chiese l’altro illuminandosi. Gli rivolgeva questa domanda a intervalli regolari, sperando che l’altro cedesse e glielo rivelasse. Blaine sorrise scuotendo la testa e non rispose.

“Può andare..” disse rivolto al cocchiere, che annuì e ripartì.

 
Parlarono del lavoro a Vogue e Kurt quasi saltò dalla carrozza quando ricordò una cosa.

“Aspetta! Dio, come sono sbadato, stavo quasi per dimenticarlo!” Prese la tracolla che aveva abband—appoggiato a terra e si mise a cercare qualcosa all’interno.

“Kurt, cosa..?”

“Ecco! Avevo paura di averlo dimenticato!” tirò fuori un pacchetto rettangolare marrone con un nastro dorato. “Per te! Se non fosse stato San Valentino te l’avrei dato comunque, ma visto che ci siamo..”

Blaine aprì il pacchetto, rivelando un papillon rosso con delle righine blu di pregiata fattura.

“Viene dall’Italia, abbiamo fatto il cambio di stagione e Isabelle mi ha permesso di prenderlo, tanto lì non sarebbe servito a nessuno. Inoltre quando l’ho visto ho pensato immediatamente a te quindi.. ti piace?”

Lo fissò con quei occhi capaci di incantarti, così luminosi e dolci che in quel momento stavano diventando preoccupati, dato che il moro non rispondeva.

“Allora? Se non ti piace potrò sempre vedere di farn---” ma non finì di parlare perché Blaine lo abbracciò di slancio, baciandolo con passione.

“è stupendo! Grazie mille, Kurt!” gli sussurrò poi all’orecchio.

“Sono felice che ti piaccia..” rispose l’altro a bassa voce, continuando a stringerlo. Per un po’ si scambiarono coccole e frasi sdolcinate, incuranti del paesaggio che variava attorno a loro. Infatti erano arrivati quasi fuori New York, o meglio della New York che Kurt conosceva, dal momento che, se l’udito non lo ingannava, sentiva il rumore delle onde.

Un momento, New York ha il mare? Si ritrovò a pensare. Ovvio che avesse il mare, tre quinti di essa erano isole.

Ma loro cosa ci facevano lì?

“Blaine..stiamo andando al mare?” gli chiese dopo un po’.

“Hem..si. Come lo hai capito?”

“Sai com’è, un udito fine come il mio riesce a captare le onde enormi e alla mia pelle non sfugge l’umidità..” commentò ironico.

“Bhe, complimenti perché è esattamente così! Siamo diretti alla spiaggia, ma ovviamente non faremo il bagno.. ci sono solo 10 gradi..”

“sei fortunato, di solito ce ne sono la metà.. Ad ogni modo, cosa ci andiamo a fare al mare senza fare il bagno?” continuò ad osservarlo sospettoso, ma quello anziché rispondere sorrise e si alzò, scendendo dalla carrozza ormai ferma.

“vieni, lo vedrai!” lo tirò fuori dalla carrozza prendendo tutte le buste. Lo condusse lungo la spiaggia deserta e illuminata fiocamente da un quarto di luna, commentando cose come il tempo, il mare e altri argomenti futili, mentre vedeva la pazienza del castano al suo fianco scemare visibilmente. Quasi gli saltava addosso se non avesse rivelato la loro destinazione.

Camminarono per cinque minuti buoni, fino a raggiungere una tovaglia enorme stesa sulla sabbia su cui erano state precedentemente sistemate delle candele –misteriosamente già accese- e un tavolino di quelli piccoli già apparecchiato.

Kurt rimase senza parole a quella vista, gelato sul posto mentre osservava tutto quello che il suo ragazzo –il suo splendido, adorabile ragazzo- aveva fatto per lui, per loro.
Era semplicemente troppo.

“Kurt..Hey amore, tutto bene?” Blaine si era accorto del fatto che il giovane non lo seguisse più da qualche metro, poggiò velocemente le buste e gli andò dinanzi.

“Tesoro, cosa c’è?” gli chiese premuroso. Incontrò il suo sguardo e vide che era semplicemente commosso. Gli occhi, divenuti magnificamente più chiari, stavano a poco a poco raccogliendo le lacrime. Era bellissimo.

Portò le mani vicino al suo viso, accarezzandolo lievemente e dandogli un bacio altrettanto leggero. Questo sembrò riscuoterlo.

“Blaine..è tutto..bellissimo..” disse dopo un po’.

“E’ solo per te, Kurt. All’unico amore della mia vita, che ho rischiato di perdere e che mi terrò stretto per sempre. Ti amo.” Lo abbracciò, mentre sentiva l’altro appoggiarsi a lui, quasi abbandonarsi.

“Vieni, dai. O si raffredda il cibo, e sai quanto odio la pasta appiccicata!” disse cercando di farlo ridere. Lo fece accomodare al suo posto e si posizionò di fronte a lui, prendendo due calici di vetro e riempiendoli di champagne.

“Alla mia anima gemella, buon san Valentino, Kurt.”

Kurt tossì leggermente, guardandolo fisso negli occhi.

“A te, Blaine Anderson, che hai reso la mia vita degna di questo nome. Che mi hai fatto innamorare, gioire, ridere e piangere. A te, l’unico che vorrei e potrei solo amare. Buon San Valentino” e urtò il bicchiere con quello dell’altro, mentre negli occhi di Blaine era balzato qualcosa di molto vicino alla commozione anche per lui. Santo cielo, si stavano trasformando i due donnette isteriche!


Passarono il resto della serata a chiacchierare e ridere, divertendosi come non facevano da tanto insieme. Avevano bisogno di passare una serata tra loro, lontano dalle loro reali vite. Solo Kurt e Blaine, nella bolla privata dove spesso gli altri li accusavano di rifugiarsi, come erano all’inizio.

Ancora giovani, ancora incerti del futuro, ancora solo e sempre loro.

Alla fine Blaine sparecchiò in pochi minuti, sistemò il tavolino a un lato dell’enorme tovaglia e tirò fuori una coperta che porse a Kurt.

“Sta iniziando a fare freddo. Guarda che è elettrica, quindi accendila e preparala, io torno tra un attimo” disse alzandosi.

“Aspetta ma dove vai? Blaine!” lo richiamò l’altro, mentre il moro si addentrava nell’oscurità alle sue spalle. Tornò pochi minuti dopo con in mano un piccolo telecomando e l’aria soddisfatta. Si sistemò accanto a Kurt, baciandolo e stringendolo, mentre questi lo guardava sospettoso.

“Sono andato a controllare l’ultima parte della sorpresa. Pronto?”. Il castano annuì e Blaine premette un tasto su piccolo telecomando, che fece uno strano click.

 
Trenta secondi dopo alle loro spalle si sentì un boato e alto nel cielo splendettero delle luci meravigliose. Delle scie dorate solcarono la volta celeste per poi disperdersi per dare spazio a fontane colorate, botti, girandole e Blaine solo sapeva cos’altro.

Kurt guardò lo spettacolo incantato, mentre il suo volto si illuminava di ogni colore in quella notte stellata. Ad un certo punto si voltò verso Blaine, non credendo che tutto quello potesse essere possibile.

Non per lui, per loro.

Solo per loro.

Incontrò lo sguardo dell’altro che lo osservava, intento a registrare ogni piccola espressione. A Blaine non importava davvero dei fuochi, o della cena, o della spiaggia. A lui bastava vedere l’altro sorridere e sapere di essere lui la causa. Cielo, lo amava così tanto!

“ti stai perdendo lo spettacolo..” gli disse Kurt all’orecchio.

“no, ne sto guardando uno migliore. Attento ora a non perderti il gran finale però” rispose a sua volta, facendo leva con due dita sulla guancia perché si voltasse. In quel momento scoppiarono tre fuochi quasi contemporaneamente. Uno era un cuore enorme, rosso e luminoso, mentre gli altri due erano una K e una B dorate, che rilucevano nel cielo posizionandosi esattamente al centro del cuore.

“Per sempre..” gli sussurrò Blaine all’orecchio, stringendolo a se.

“per sempre..” rispose Kurt, baciandolo appassionatamente. Blaine rispose al bacio con trasporto, facendolo stendere sulla tovaglia.  Attorno a loro tornava la calma e il buio, mentre dentro sentivano un fuoco che li avrebbe bruciati se lo avessero trattenuto. Era ironico come solo qualche mese prima fare una cosa del genere era assurda per entrambi, troppo pudichi e piccoli, in un certo senso. Era ovvio che New York, la lontananza e la passione gli spinsero a osare di più.

Fecero l’amore sulla spiaggia, di notte, e fu meraviglioso. Blaine saggiò la pelle di Kurt, respirando il suo profumo e beandosi dei baci che il castano gli dava come se fossero un soffio d’aria.

Alla fine rimasero lì, sotto la coperta che li scaldava inutilmente, e continuarono a baciarsi e accarezzarsi, fino a che Kurt non gli accennò al fatto che Rachel avrebbe passato la serata e probabilmente la nottata con Brody. In poco Blaine mise tutto in ordine e insieme si diressero verso un’auto che era stata messa lì in precedenza. Doveva chiedergli come aveva fatto, pensò Kurt tra un bacio e l’altro, ma di certo non era quello il momento.


Il mattino dopo fu semplicemente perfetto svegliarsi accoccolati l’uno all’altro. Kurt aprì gli occhi per primo ma, dato come l’altro stava abbracciato a lui, non volle muoversi, preferendo osservarlo. Era bellissimo. Sentì il sonno ghermirlo di nuovo, e si assopì tra le braccia della sua anima gemella.

 
Blaine si svegliò e istintivamente si stiracchiò, sentendo un peso sul braccio sinistro e un profumo familiare invadergli le narici. Sorrise, incontrando gli occhi cristallini di Kurt che lo fissavano.

“Buon giorno..” sussurrò sulle labbra dell’altro.

“Giorno..” rispose il castano sorridendo. “Vorrei svegliarmi ogni giorno così..”

“Sarebbe stupendo, ma abbiamo le nostre tristi vite ad attenderci, e io ho anche un treno da prendere..”

“ E io devo andare a lavoro..che ore sono?” si sollevò per guardare la sveglia. Erano ancora le sette meno venti del mattino, c’era tempo. Sorrise, da lì a cinque minuti sarebbe partita la sua splendida quanto odiata sveglia. Nonostante sarebbe dovuto andare a lavoro alle nove e trenta si alzava sue ore prima per prepararsi al meglio i vestiti e tutto il resto. Pazienza, quel giorno si sarebbe arrangiato.

Sorrise all’indirizzo del suo meraviglioso ragazzo e tornò ad abbracciarlo, mentre sentiva l’altro baciargli il capo e il volto.

“a proposito..” esordì dopo un po’ il castano. “Ieri sera non avresti dovuto cantarmi una canzone?”

“Oh, hai ragione..” si alzò in boxer neri, cercando ovunque la chitarra che aveva insistito perché Kurt tenesse nel suo appartamento. Tornò e si sedette ai piedi del letto, sorridendo al compagno.

“Solo per te..” prese a suonare dolcemente la chitarra, mentre iniziava a cantare soavemente.

I still hear your voice, when you sleep next to me. 
I still feel your touch in my dreams. 
Forgive me my weakness, but I don't know why. 
Without you it's hard to survive. 

 

Blaine cantò inchiodando i suoi occhi color miele alle sorgerti dell’altro, mentre proseguiva nei versi di quella canzone decisa quasi per caso. Voleva che Kurt comprendesse cosa significasse per lui, in quel momento più che mai.

Cause everytime we touch, I get this feeling. 
And everytime we kiss I swear I can fly. 
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last.
Need you by my side. 
Cause everytime we touch, I feel this static. 
And everytime we kiss, I reach for the sky. 
Can't you hear my heart beat so 
I can't let you go. 
Want you in my life. 

Kurt si sollevò dal letto, portandosi dietro il lenzuolo e si avvicinò di più al ragazzo, che quasi sussurrava ormai le parole,sentendo improvvisamente il fiato venirgli meno.

Your arms are my castle, your heart is my sky. 
They wipe away tears that I cry. 
The good and the bad times, we've been through them all. 
You make me rise when I fall.
   

A quel punto anche il castano cominciò a cantare, accompagnando Blaine in quelle parole che sentiva vere per entrambi. Le mani sulla chitarra continuarono ad andare senza che il moro ci si concentrasse davvero, impegnato com’era nel riuscire a respirare nel sentire l’altro così vicino a se, non solo fisicamente   . Era proprio vero, la musica unisce molto più di qualsiasi cosa,e quando entrambi cantavano sarebbero potuti essere anche ai lati opposti della sala, ma i loro cuori avrebbero continuato a battere all'unisono. Per l'altro e per tutto ciò che rappresentava.


Cause everytime we touch, I get this feeling. 
And everytime we kiss I swear I can fly. 
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last.
Need you by my side. 
Cause everytime we touch, I feel this static. 
And everytime we kiss, I reach for the sky. 
Can't you hear my heart beat so 
I can't let you go. 
Want you in my life

 
“Non posso lasciarti andare, davvero” sussurrò Blaine abbracciandolo.

“Ti voglio nella mia vita, ti vorrò sempre..” gli rispose l’altro.
“Ti amo. Ti amerò per sempre, Kurt Hummel..” sussurrò dolcemente il moro avvicinando le labbra a quelle del compagno.
“Anche io..” rispose Kurt, suggellando il bacio dolcemente, godendosi la sensazione di sembrare di volare, e di poterlo fare. Con Blaine.
Solo con lui sarebbe potuto essere felice.
Si, lo avrebbe amato per sempre.

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Mamma mia che parto!
Ok, mi presento, sono Gip, questa è la terza fic che posto nel fandom di Glee e spero possa riscuotere più successo delle prime due!
E’ una raccolta basata sul famoso “promise-ring”, o meglio sulle promesse che lo compongono. Se non lo conoscete, shame on you! Andate su you tube e digitate klaine box, magari anche sub ita, tanto per essere sicuri, e sorgete e splendete! La più bella scena del secolo! E di sicuro più bella di quelle che stiamo avendo in questi tempi -.-‘.
Se tutto va bene aggiornerò ogni martedì, e sempre se tutto va bene la finirò esattamente l’1-1-13! Buon anno!!
Ok, torniamo seri(per quanto possibile.)
Parliamo di questa shot che avete letto.
Punto primo: nella mia mente Blaine è ricco sfondato, cosa che mi fa molto comodo. Ergo non stupitevi se fa certe cose. Se ne ho l’occasione spiegherò come ha preparato tutto questo, sebbene un indizio l’ho messo all’inizio e non è poi così difficile da scoprire, credo. Si in pratica è una cavolata..
Punto secondo: i fuochi d’artificio sono in realtà la cosa da cui è partito tutto. Mi sono fissata con il fatto che quei due non passano un san Valentino decente e che ci volevo mettere i fuochi d’artificio, che francamente adoro. Il resto è venuto da se. Letteralmente.
Punto terzo: il farfallino di cui ho parlato è questo qui:
 
Carino, no? L’ho scelto per il rosso e il blu, ovviamente Dalton always and forever.
Punto quarto: la canzone. E’ stato quasi un incubo individuare quale potesse essere. Roba che non ci ho dormito la notte.
All’inizio avevo pensato a Bryan Adams, ma un'altra deprimente canzone su quanto B sia devoto a K non mi andava. Poi ho pensato a Always, di Bon Jovi, ma diciamo che ripescare il tradimento non era una cosa carina. E infine Cascada è, perdonatemi il gioco di parole, cascata dal cielo, salvandomi la vita, letteralmente! Credo sia perfetta per loro, soprattutto la versione slowy, che è poi quella che ascoltavo mentre scrivevo. God bless Cascada. Ecco la song: http://www.youtube.com/watch?v=FL0bjwez8mg
*attenzione: angolo di sclero(più del solito) because of Klaine and CrissCofler's news*
Ora permettete questa piccola digressione, ma dato ciò che sta accadendo nel fandom direi che è d'obbligo.
KLAINE! NATALE! CRISSCOFLER! CHRIS CHE NON SA PATTINARE!
vi prego datemi ora l'episodio di Natale..non ce la posso fare ad attendere fino al 10 di dicembreee!!
è una cattiveria assurda, considerando la pausa di 37 giorni subito dopo...
RM è malefico a volte..
ma torniamo al discorso..
CRISSCOFLER IS FUCKING ON!!! Va bene che gli abbia impedito di cadere, e quindi le mani. Va bene il fatto che si girassero intorno e ridessero, si insomma chi non riderebbe con quell'adorabile cucciolo di Darren..
Ma quando questo adorabile cucciolo si è steso e ha cominciato a fare foto al sedere di Chris? ne vogliamo parlare? eh? eh?
Rischio di impazzire grazie a loro..
ma almeno ho ritrovato la voglia di scrivere!!
*fine sclero*
 
Cosa manca? Mi raccomando recensite, fatemi sapere che ne pensate!
Ci vediamo la settimana prossima con “..to defend you, even I know you’re wrong”
Bacioni!
Gip
   
 
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