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Autore: _Whatever_    20/11/2012    4 recensioni
Dopo una vita passata pensando di dover rendersi utile alla società, Elizabeth si ritrova a fare da Angelo Custode, o come preferiva definirsi lei, da baby-sitter a due rockstar, ma i rapporti con i fratelli Gallagher non sono semplici, soprattutto se non si soffre il loro fascino! Per lei erano solo lavoro!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Liam’s pov
Che cazzo mi era passato la testa?
Chi cazzo era quella per sapere quelle cose?
Però mi ispirava fiducia, doveva solo stare attenta a non parlarne con Noel.



Liza’s pov
Il rumore di un campanello mi svegliò.
Ci misi qualche secondo per capire dove mi trovassi. Dai rumori al piano di sopra intuii che Liam stava cantando sotto la doccia, così andai ad aprire la porta. The Chief di prima mattina non era proprio una bella vista.
“Buongiorno! Che sorpresa!” Mi sorrise in modo provocatorio, ma il mio cervello si era appena svegliato e non capivo perché avesse quell’espressione.
Notando lo smarrimento sul mio viso, aggiunse:
“Anche tu sei caduta nella rete di Our Kid! Dov’è il Casanova ora?”
“E’ sotto la doccia, ma hai frainteso tutto.” Ero imbarazzatissima, non mi andava che Noel pensasse che fossi andata a letto con suo fratello alla prima occasione disponibile.
“Certo che ho confuso! Arrivo a casa mio fratello e mi viene ad aprire una ragazza, con la faccia sconvolta per le poche ore di sonno e con gli stessi vestiti della sera prima. Cosa c’è da confondere?” era molto divertito dalla situazione, perché pensava che io avessi ceduto agli occhioni da cerbiatto di suo fratello.
In quel momento apparve Liam, sorpreso anche lui da quella riunione mattutina e come se non bastasse, mi diede il buongiorno con un bacio sulla testa. Noel era l’immagine della soddisfazione
“Cosa vuoi?” chiese innocentemente al fratello maggiore.
“Mi sono fatto una passeggiata mattutina ed ero qui vicino, così sono passato a vedere come stavi, visto che ieri sera non mi sembravi in formissima, però mi spiace avervi disturbato.” Aveva un sorrisino compiaciuto e avrei tanto voluto farglielo passare con un pugno, ma ero contro la violenza gratuita.
“Non ci hai disturbati!” dissi quasi urlando, ma ormai nulla poteva far cambiare idea a The Chief.
“Parla per te! Io meno lo vedo, meglio sto.” Borbottò Liam, mentre si preparava il thè.
“Come mai non sei dolce anche con me la mattina?!” Noel ci stava prendendo in giro per la nostra complicità. Non volevo tradire Liam, rivelando a Noel tutto quello di cui mi aveva parlato il fratello minore durante la notte, solo che mi dava terribilmente fastidio che Noel pensasse che fossi andata a letto con Liam.
“Io vado a casa.” Fu tutto quello che riuscii a dire davanti a quei due bambini piccoli.


Noel’s pov
Chi l’avrebbe mai detto? La maestrina a letto con Liam.
Cosa faceva quel ragazzo alle donne? Non era nemmeno così interessante.
Pensavo che dopo una notte di sesso con lui, la maestrina potesse essere più simpatica e rilassata e invece risultava ancora più scorbutica e nervosa.
Forse le scocciava il fatto che l’avessi beccata in pieno.


Liza’s pov
Noel era veramente arrogante e di certo non faceva niente per piacermi.
Avrei pagato per non dover andare a quell’intervista, ma volevo parlare con Liam e poi non avrei dato la soddisfazione a Noel di pensare che stessi scappando da lui.
Come quella radiofonica, anche questa all’inizio era noiosissima: i soliti complimenti, le solite domande e solite risposte arroganti dei fratelli.
A un certo punto per le cose si complicarono.
La giornalista, una donna, più svestita che vestita, che fino a quel momento ero stata tutta miele e occhiate ammiccanti nei confronti di Liam, fece una domanda che fece cambiare espressione ad Our Kid.
“Avete sentito vostro padre di recente?”
Liam era seduto con le gambe accavallate e fino a quel momento era rimasto tranquillo, ma appena l’attenzione della giornalista si concentrò sulle domande sul passato, si irrigidì e si mosse sulla sedia.
Noel, molto più tranquillamente, sospirò, appoggiò una mano sulla gamba di Liam, sorrise alla ragazzina e rispose:
“No e non ci teniamo a farlo. Direi che con questo abbiamo finito, no?”
La ragazza non sembrò delusa da quella risposta, evidentemente non si aspettava nulla di diverso.
Liam era turbato e durante il tragitto in macchina non disse nemmeno una parola, mentre Noel invece parlava con il resto della band, ma non li ascoltavo, perché stavo ripensando alla reazione di Liam e mi chiedevo che ruolo avesse la figura del padre nella loro vita.
Arrivati alla Creation, presi Liam da parte. Non sembrava avesse molta voglia di parlare, ma mi seguì lo stesso.
“Come stai?”
“Bene. Cosa vuoi? “ Era scocciato, non avrebbe retto l’attenzione per troppo tempo, dovevo abbandonare l’idea di parlare di suo padre.
“Dovresti dire a Noel che ieri sera non è successo nulla tra noi.” Era evidente che non gliene fregasse nulla.
“Liam, dico sul serio. Nessuno di voi deve pensare quello che credevi tu ieri sera e quindi devi dirlo a Noel. Digli che ero con te, perché eri troppo ubriaco per tornare a casa da solo e che io sono rimasta, perché ero troppo stanca per tornare a casa e quindi ho dormito sul divano.”
“Lo faccio, solo se mi giuri che Noel non verrà mai a sapere nulla della nostra conversazione.”
“Avevi qualche dubbio? Io sono una persona di cui ti devi fidare, che ti ascolta e che c’è sempre.”
Mi sorrise appena e si allontanò senza aggiungere altro.
  
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