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Autore: ele_mr    21/11/2012    0 recensioni
"Baby I, I wanna know what you think when your alone
Is it me yeah? Are you thinking of me yeah?
We've been friends now for a while
Wanna know that when you smile
Is it me yeah? Are you thinking of me yeah?"
Ellie è una normale ragazza di sedici anni molto affettuosa, dolce, disordinata, confusionaria e con un grande cuore. Non è la più popolare della scuola, ma ha alcuni buoni amici e non solo...Louis, Harry e Zayn, in qualche modo, hanno un ruolo nella sua vita privata. Riuscirà Ellie a decifrare i suoi sentimenti? Chi sceglierà?
“I'm afraid you'll run away if I tell you
What I wanted to tell you
Maybe I just gotta wait
Maybe this is a mistake
I'm a fool yeah, baby I'm just a fool yeah "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Under the lights tonight
Turned around, and you stole my heart
WITH JUST ONE LOOK
WHEN I SAW YOUR FACE
I FELL IN LOVE
Took a minute girl, to steal my heart tonight

 
< Guarda siamo stati tutta la serata a baciarci e poi mi ha portato a casa sua e poi…beh sai... > Claudia scoppia in una fragorosa risata maliziosa. Sbatto l’anta del mio armadietto scocciata di dover sentire queste cavolate. Lei e la sua amichetta-ochetta mi lanciano un’occhiataccia, ma non mi importa.
< Non parlavo mica con te! > sputa acidamente.
< Grazie al cielo! > dico allontanandomi.
< Ellie! >
Mi volto di scatto, Zayn è all’angolo del corridoio con le braccia conserte. Gli corro incontro e afferro il suo braccio.
< Ciao! > urlo.
Si tappa le orecchie con le mani abbozzando un sorriso.
< Contenta di vedermi, eh? >
< Come sempre! >
< Ci vediamo all’uscita, ho quella befana della prof. di francese ora ed è meglio se non faccio tardi. >
Mi schiocca un bacio sulla guancia e sparisce. Vado in classe anch’io. Harry è seduto al mio posto mordicchiandosi un unghia.
< Va al tuo posto, per favore. > dico.
Alza gli occhi e borbotta qualcosa di incomprensibile. Sbuffo e mi volto verso Niall che mi guarda facendo spallucce.
< Volevo stare seduto vicino a te. > dice.
Non rispondo e mi accomodo nella sedia vuota accanto a lui. Ieri Sarah mi aveva avvertita che non sarebbe venuta oggi.
< Perché mi tratti così male? >
Due grandi occhi verdi mi scrutano. Sento qualcosa percorrermi la schiena.
< Lo sai. >
< Ma è acqua passata, ti ho chiesto scusa mille volte! >
La professoressa entra e mi salva in calcio d’angolo.
 
 
La giornata di oggi è stata quasi infinita! Entro nella vasca da bagno piena di bolle. Sospiro e affondo completamente nella calda acqua. Mi coccolo massaggiandomi le tempie e cantando le hit della radio.
 
 
< Ehi lì dentro signorina canterina, ti vuoi dare una mossa?? >
Liam bussa e ribussa.
< Vai all’altro bagno! >
Borbotta qualcosa e sparisce, spero. Col mio tempo, esco dall’acqua, mi asciugo i capelli, metto qualche crema ed esco dal bagno. Liam mi prende di peso e mi butta sul suo letto. Le sue mani si muovono frenetiche sulla mia pancia facendomi ridere come una matta.
< Dai smettila, ti prego! > urlo.
< Come hai osato a rispondere così al tuo fratellone meraviglioso!?!?! >
< Ma non ti ho detto niente di male!> balbetto tra una risata e l’altra.
< Chiedi scusa! >
Riesco a divincolarmi e corro in cucina. Mamma sta preparando la cena. Penso di aver seminato Liam, ma mi ha di nuovo afferrata. E’ forte devo dire.
< Ragazzi smettetela. > sbuffa papà tirando fuori il naso da dietro il giornale.
Io e Liam ci guardiamo e ci capiamo immediatamente. Saltiamo sul divano e iniziamo a pizzicare papà che ride contento. Mi sento una bimba spensierata.
< Su bambini è pronta la cena! > ci prende in giro mamma.
Ceniamo e faccio i compiti per domani. Dopo aver guardato qualche video su YouTube con Liam, vado a letto. Sto quasi per sprofondare nel mondo dei sogni quando sento qualcosa vibrare e tutto il comodino tremare.
“Ehi bella, spero che domani avrai un po’ più piacere a stare con me. Dimmi tu cosa posso fare per ottenere il tuo perdono e lo farò. Ti voglio bene. Harry”
“Se mi vuoi davvero bene come dici, lasciami stare. Buona notte.”
Mi addormento e sono quasi sicura che Harry abbia riempito i miei sogni.
 
 
 
 
Sputo l’ultimo sorso d’acqua, poso lo spazzolino e corro giù. Liam è già nell’atrio ad aspettarmi, parlotta con Zayn che è appoggiato alla porta. Il mio sorriso si illumina quando lo vedo.
< Ciao Ellie. > dice muovendo la mano.
Lo abbraccio forte.
< Anch’io voglio un abbraccio! > piagnucola Liam.
Come non accontentare un fratello tanto dolce e premuroso?? Lo stringo forte e Zayn si aggiunge all’abbraccio. Loro due sono migliori amici o come li chiamo io, pappa e ciccia, dalla seconda elementare, quando Zayn si è trasferito nella casa accanto. Io ho avuto una cotta per lui per anni quando era piccola, tant’è che quando giocavo con le barbie, chiamavo Ken come lui. Quando Liam un giorno scoprì questo segreto, mi prese in giro fino alla nausea, ma mi promise che non lo avrebbe raccontato né a Zayn né a nessun altro e Liam Payne mantiene sempre le promesse. Certe volte mi domanda ancora se ho ancora una cotta per il suo migliore amico, ma rispondo sempre con un “no” categorico. Insomma ero una bambina e ormai Zayn è quasi un secondo fratello per me, però non posso negare che sia terribilmente sexy. In macchina mi spingo verso i posti davanti per scegliere una bella canzone alla radio. Liam cerca di spingermi dietro.
< Lasciala stare. > dice Zayn guardandomi dallo specchieto retrovisore.
Sorrido e abbasso lo sguardo. Arriviamo a scuola e raggiungo i miei compagni. Niall, il mio migliore amico da sempre, spalanca le braccia e divarica le gambe appena mi vede. Gli corro incontro e lo abbraccio forte incrociando le gambe introno alla sua vita.
< Anch’io voglio coccole! > sogghigna Sarah con una voce irresistibile da bambina.
Rimetto i piedi per terra e abbraccio anche lei. Ok, sono molto affettuosa.
< Ehi voi, tre moschettieri! >
La sua voce è inconfondibile. Roca e profonda.
< Harry. > dice Niall dandogli il cinque.
Lui da un bacio sulla guancia di Sarah e poi sulla mia. Cerco di evitare i suoi occhi.
< Stai bene Ellie? > mi domanda senza allontanarsi troppo da me.
< Alla grande, te? >
< Se matematica non mi interroga, starò benissimo. >
Entriamo in classe e alla prima ora abbiamo appunto matematica. La professoressa arriva stranamente in ritardo, ma non è sola. Un ragazzo le cammina dietro. Si guarda intorno curioso, fin quando i suoi occhi non incrociano i miei. Ho l’impressione che il mio cuore si sia fermato per qualche secondo. Deglutisco a fatica.
< Ragazzi, da oggi in poi avremo un nuovo studente. Si è trasferito da poco in città, quindi cercate di coinvolgerlo il più possibile, mi raccomando. Presentati pure alla classe. >
< Certo. Ciao a tutti. Mi chiamo Louis Tomlinson, ho 16 anni e vengo da Doncaster. >
< Va bene Louis, grazie. Siediti pure… >
La professoressa aguzza la vista per cercare un posto vuoto. “Vicino a me, vicino a me” vorrei urlare, ma accanto a me c’è Sarah. Harry e Niall, seduti davanti a me, si dicono qualcosa a bassa voce.
< Styles, Horan cosa avete da bisbigliare? Louis, dato che non ci sono posti liberi, aggiungeremo un banco accanto ad Harry e ti siederai lì. >
< Perfetto. >
Il ragazzo si avvicina guardando i suoi nuovi compagni di banco. La professoressa chiama il bidello per far sistemare un nuovo banco. Harry e Niall si presentano amichevolmente.
< Loro sono le nostre amiche Sarah ed Ellie. >
Louis allunga la mano. La stringo. E’ così calda. Mi perdo per non so quanto tempo nei suoi occhi blu. Dio. Abbozza un sorriso. Molla la mia mano e si siede, voltandosi a guardarmi un tre, quattro volte durante la lezione. Harry, il solito fortunato, non viene interrogato. Niall, come ogni giorno, consuma la sua seconda colazione. Do un’occhiata al mio cellulare perché la prof di Storia mi annoia a morte.
“Smettila di fissare quello nuovo, sono geloso! xx”
Sento le guancie andarmi a fuoco, cavolo, mica se ne saranno accorti tutti?!? Fisso Harry, i suoi capelli ricciolini gli incorniciano il volto perfettamente.
“Non fisso nessuno, scemo!”
Lo vedo leggere l’sms, si volta e mi fa l’occhiolino. Durante l’intervallo mi tira fuori dall’aula. Prende la mia mano e mi spinge fino a un angolo isolato del corridoio.
< Harry per favore. > borbotto evitando il suo sguardo.
So che se lo guardo, potrei smettere di controllarmi.
< Mi guardi? > sussurra.
Sento il suo fiato sulla mia fronte. Mi fa appoggiare al muro e il suo corpo preme contro il mio. Mette due dita sul mio mento e mi costringe a guardarlo. I suoi occhi grandi e verdi sono meravigliosi, ma per la prima volta dopo tanto tempo, non penso che siano i più begl’occhi del mondo. Oggi ne ho visti due persino più meravigliosi.
< Puoi perdonarmi? > sussura.
< Si. Cioè no. Cioè si, ma solo come amico. >
Ride. Quant’è bello. Due fossette si formano sulle sue guancie.
< Stai delirando? >
< E’ perché mi stai comprimendo lo stomaco. >
Si sposta leggermente e non sento più il suo corpo aderire al mio.
< Mi dispiace molto per quello che è successo l’anno scorso. Davvero. >
< Lo so, me lo dici circa ogni giorno. >
< Perché non mi dai una seconda possibilità? >
< Harry…smettila di fare così, io e te siamo solo amici e basta. Siamo compagni di classe, abbiamo lo stesso gruppo..credimi è meglio non complicare di nuovo le cose, soprattutto visto com’è andata l’anno scorso. >
Scuote la testa con un velo di tristezza sul volto. Come se non avesse ascoltato una parola di quello che ho detto, stringe il mio viso tra le sue mani e sfrega il naso contro il mio. La sua bocca è pericolosamente vicina. Sento il suo profumo invadermi i sensi. Raccolgo tutta la mia forza di volontà e lo spingo via, ma lui blocca le mie mani con le sue e le preme contro il suo stomaco. Credo di poter sentire i suoi addominali sotto la maglietta. Dio! Mi divincolo immediatamente e cammino via.
< Ellie. > grida.
Inizio a correre, mi volto, non mi sta inseguendo.
< Ahi! > urlo.
Claudia e le sue scagnozze ridono di me. Due mani mi afferrano e mi tirano su, di certo mi verrà un livido enorme sul sedere.
< Scusa, scusa, scusa, ti sei fatta male? >
< No scusami tu, sono io che corro senza guardare dove vado. >
Sorride ed è come se il fondo schiena non mi facesse più male e la figura orrenda appena fatta sia svanita.
< Dove correvi così di fretta? La pausa non è ancora finita. >
Sorride di nuovo, io non riesco a dire una parola.
< Stai bene? >
Annuisco.
< Ok… >
Si passa una mano tra i capelli, imbarazzato. Cavolo quanto è figo.
< Sei molto figo. >
Spalanca gli occhi. Non posso averlo detto davvero.
< Voglio dire, ho visto un frigo! >
Scoppia a ridere.
< Un frigo? A scuola? >
< Ho visto un frigo nel corridoio, ecco perché correvo…volevo dirlo a tutti. >
Continua a ridere e mi contagia.
< Hai sbattuto la testa per caso? >
< Probabilmente. >
Niall spunta fuori dalla classe e ci fa segno di rientrare, l’intervallo è finito. Louis mi fa cenno di passare per prima e poi mi cammina dietro. Ci sediamo.
< Sei simpatica comunque. > bisbiglia voltandosi verso di me
Mi fa l’occhiolino e si rivolta in avanti, mentre Harry mi lancia un’occhiataccia. Però che udito il ricciolino.
  
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