Come mai
Nota Iniziale: Questa Song Fiction
parla del periodo fra la canzone e l’incontro a scuola fra Gabriella e Troy, dal punto di vista di quest’ultimo.
Le notti non finiscono all'alba nella via
le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia
e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere
sperando di vederti ancora qui.
Mp3 alle
orecchie. Random.
Parte una
canzone, una canzone italiana degli anni ’90. Bella, incredibilmente bella…
come te.
Sono partito
senza salutarti, probabilmente non ti vedrò mai più ma continuo a scriverti
eventuali lettere… anche se non ho il tuo indirizzo.
Ho il tuo
numero di telefono, ma ho paura di non riuscirti a parlare e fare la figura del
fesso.
Inutile parlarne sai, non capiresti mai
seguirti fino all'alba e poi, vedere dove vai
mi sento un po' bambino ma, lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro un film.
Mi sono
innamorato. Mi sono innamorato cantando con te una sola canzone e scambiarci
qualche parola… però è unitile parlarne con gli amici,
nessuno mi capisce. Mi sento un bambino, che si innamora
di una persona che non conosce… che ha sempre colpi di fulmine, l’unica
differenza: è la prima volta che mi succede. Non mi sono mai lanciato così nel
vuoto, cantare io… un giocatore di basket, che fino a poche settimane pensava
solo a questo.
E poi all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
la quotidiana guerra con la razionalità
vada bene pur che serva, per farmi uscire
Poi sei
arrivata tu e penso di poter dire, addirittura, che sono cambiato. Ti ho visto
per mezz’ora e mi hai preso come nessuna era mai riuscita.
Sto facendo una guerra con la razionalità, sono pazzo?
Pazzo d’amore, forse.
Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza, pregando per un si.
E sto tutte le notti sveglio in questa stanza a pensare se ti rivedrò
mai più e se mai ti rivedessi, tu mi daresti una possibilità? Non penso, tu sei troppo per me… non ti merito.
Gli amici se sapessero, che sono proprio io
pensare che credevano, che fossi quasi un Dio
perché non mi fermavo mai
nessuna storia inutile
uccidersi d'amore ma per chi.
Se tutti i
miei amici sapessero che ho cantato e che per te canterei sempre, mi prenderebbero in giro… si metterebbero a
ridere di me… mi hanno sempre considerato un Dio. Un Dio che non amava, un Dio
opportunista… un Dio egoista.
Lo sai all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
una quotidiana guerra, con la razionalità
ma va bene pur che serva, per farmi uscire
Come mai, chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un si.
Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un si'.
Non so neanche chi sei, non so come hai fatto a prendermi così, non so come
riesci a farmi stare seduto ad aspettare di rivederti, e sappiamo tutti e due
che non succederà.
Non so come
mai… non so nulla di tutte queste cose.
La canzone finisce, spengo il lettore e mi metto sotto le
coperte. Dovrei dormire, domani ricomincia la scuola e
io non riuscirò a prendere sonno per pensare a te e a come mai…
Avete visto?! Ho fatto un Troiella… non so come è venuta (spero bene) e quindi lasciatemi tante recesioni!!! Baci