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Autore: oscar1755    10/06/2007    10 recensioni
“Oscar si svegliò di malumore anche quella mattina. Ultimamente, non riusciva a riposare che poche ore per notte. I pesanti turni di pattugliamento, ai quali erano sottoposti i suoi soldati, le impedivano di essere serena.
L'esasperazione del popolo parigino sembrava diffondersi senza controllo, ed il compito di prevenire disordini diventava sempre più arduo.”
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 5

Capitolo 7

 

La pioggia battente colpiva la vetrata frangendosi in rivoli che ostacolavano la vista sulla piazza d’armi deserta. Il cielo plumbeo del tardo pomeriggio di primavera suggeriva che il temporale non si sarebbe placato tanto presto.
Mosse qualche passo, inquieta, prima di tornare ad esaminare i documenti che il generale Bouillé le aveva consegnato quella mattina.
- Confido nella vostra capacità militare colonnello De Jarjayes – aveva affermato conciso dopo averle affidato il delicato compito di garantire la sicurezza e l’incolumità dei rappresentati degli Stati Generali.
Si volse di nuovo, udendo lo scalpiccío nervoso dei cavalli sul selciato. I suoi soldati, partiti ancor prima dell’alba, stavano rientrando, esausti, in caserma.
Assecondando il proprio desiderio, cercò con lo sguardo una figura in particolare.
Il cuore accelerò i battiti ed un lieve rossore le imporporò le guance nel momento in cui i suoi occhi si posarono su di André.
Anche in lontananza poteva scorgerne i lineamenti del volto, segnati da una profonda stanchezza.
Confortata dal suo rientro, si sforzò di dominare il sorriso di gioia che conferiva al volto una nuova luminosità.
Represse l’impulso di precipitarsi nella piazza d’armi annullando la distanza che la separava da lui, e, obbedendo al rigore militare, si impose di adempiere ai propri doveri di comandante.
Sospirò mordendosi un labbro, nel tentativo di riacquistare padronanza di sé.
Nonostante il rigido controllo che si era imposta, il ricordo della notte precedente aveva continuato ad insinuarsi nella mente per l’intera giornata, costringendola ad ostentare una calma esteriore che era ben lontana dal provare.
Solo ad uno sguardo attento non sarebbe sfuggito l’impercettibile tremore delle labbra e la dolcezza nascosta nelle limpide iridi azzurre.
Abituata a reprimere le emozioni, celandole dietro ad una cortese ma impassibile riservatezza, stentava a credere di possedere un’indole appassionata e sensuale che l’aveva spinta a rispondere, con ardore crescente, ai baci di André.
Sconfiggendo il naturale riserbo, si era abbandonata ad emozioni tanto sconosciute quanto coinvolgenti e,donando il proprio cuore ad André, aveva compreso, per la prima volta, il pieno significato dell’amore.
Lo aveva amato con tutta se stessa, finché la notte, testimone silenziosa dei loro sospiri, aveva raccolto e custodito con cura i suoi sogni più preziosi.
Sospirò impaziente e, fissando di nuovo il proprio volto riflesso nel vetro della finestra, riconobbe, finalmente, se stessa.
Chiuse gli occhi assaporando le emozioni che, con inflessibile tenacia, aveva cercato respingere per tutta una vita.
Sussultò udendo bussare alla porta. Si irrigidì, sforzandosi di riacquistare una parvenza di pacata severità.
- Avanti – disse risoluta, allontanandosi lentamente dalla finestra.
Sgranò gli occhi, sorpresa, fissando il soldato appena entrato.
- André – mormorò emozionata.
Posando gli occhi sull’uniforme inzuppata di pioggia, si lasciò sfuggire un timido sorriso.
L’uomo sorrise a sua volta.
- Scusami Oscar, sto bagnando il pavimento, ma desideravo vederti prima di recarmi negli alloggi dei soldati a cambiarmi d’abito – le spiegò dolcemente – pensavo di accompagnarti a casa – concluse osservandola avvicinarsi.
- Devo recarmi a Versailles, André. Sua Maestà Maria Antonietta mi ha convocato – replicò tranquilla – pertanto rientrerò a casa solo in tarda serata.
La ammirò in silenzio e, notando il lieve nervosismo che la turbava, considerò che stesse lottando contro emozioni contrastanti.
- Allora ti scorterò alla Reggia – asserì, infine, con tono deciso.
- No, André – lo interruppe con veemenza – sei esausto e vorrei che ti riposassi – continuò, addolcendo il tono della voce.
Il giovane chinò il capo – bene, farò come desideri, Oscar.
Sospirò inquieta, consapevole di non essere riuscita a comportarsi con la naturalezza che, in realtà, sentiva nell’animo. Mosse qualche passo e, combattendo contro l’indomita riservatezza, sollevò una mano per accarezzargli i capelli ancora umidi.
- André, io … - farfugliò, incapace di proseguire.
Un sorriso comprensivo comparve sulle labbra dell’uomo – non temere che io possa fraintendere, Oscar – intervenne – il tempo degli equivoci è finito. Il riserbo è un aspetto del tuo carattere ed io saprò aspettare – asserì e, stringendola a sé, la baciò con impeto.
Il contatto con le labbra di André riaccese la passione ed in lei riaffiorarono, nitidi, i ricordi della notte precedente.
Chiuse gli occhi e, sollevando le mani, gli accarezzò la nuca. Lasciò che la felicità si insinuasse nell’animo e rispose al bacio con pari ardore.
André si allontanò a malincuore.
– Mi dispiace Oscar, sei così bella che non ho potuto trattenermi.
Lei arrossì, annuendo in silenzio.
- Farei meglio ad andare a riposarmi – sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.
- André io desidero davvero aprirti il mio cuore – si costrinse a confessare.
- Ma tu lo hai già fatto Oscar – le disse con un sorriso, osservandone l’espressione sorpresa – il dolce e pudico impeto con il quale ti sei donata a me ieri notte è la prova del tuo amore sincero. A volte i gesti svelano i pensieri molto di più delle parole.
Si lasciò sfuggire un sospiro e tornò a fissare la pioggia battente oltre la finestra. L’intuito e la paziente attesa di André erano fonte di emozioni contrastanti.
La serenità d’animo che manifestava, rappresentava, senza alcun dubbio, la sua forza. Si rivolgeva a lei con una naturalezza ed un’intimità tali da far presumere che lei fosse la sua compagna da sempre.
Ammirava, in André, la capacità di esprimere i propri sentimenti e di perseguire il proprio destino senza alcun condizionamento esterno.
- C’è qualcosa che non va, Oscar?
La voce calma di André interruppe il corso dei suoi pensieri. Lo fissò, amareggiata.
- Mi sento in colpa André – ammise – ora che ho scoperto di amarti, mi rendo conto del dolore, racchiuso nei tuoi terribili silenzi, che ti ho inflitto con il mio atteggiamento di freddo distacco – termicò con rammarico.
L’uomo sorrise, abbracciandola con dolcezza.
- Se in te non ardesse perennemente questa battaglia, non saresti la Oscar della quale mi innamorai oltre vent’anni fa – le sussurrò – ti amo, mio fiero e generoso comandante – le disse, rinnovando la promessa della notte precedente.
- Ho trascorso troppo tempo a lottare contro me stessa. Se avessi ascoltato il mio cuore, avrei trovato molto tempo fa risposta che ora mi rende libera di essere una donna ed un soldato – confessò, allontanandosi da lui con un sospiro.
Lo fissò, sentendo il rossore salirle alla guance e si perse nello sguardo smeraldo di palese ammirazione.
Sapeva di amarlo con ogni fibra del proprio essere. Sorrise timidamente sentendosi una persona completa.
- Non mi hai svegliato questa mattina – gli disse in un sussurro, rompendo all’improvviso il silenzio calato tra loro.
André sorrise, accarezzandole il viso – sono uscito prima dell’alba per il turno di pattugliamento. Dormivi così profondamente che ho ritenuto opportuno lasciarti riposare.
L’immagine dei loro corpi abbracciati le tornò alla mente, inducendola ad abbassare lo sguardo.
- Allora ti rivedrò questa sera a casa – concluse, incapace di celare l’imbarazzo.
- Agli ordini, mio comandante – replicò André posandole un tenero bacio sulla mano. Si voltò un’ultima volta per farle il saluto militare e si impresse nella mente il volto felice e sorridente di Oscar.

 

continua

 

 

 

Ce l’ho fatta ad aggiornare! In super ritardo, rispetto alla tabella di marcia. Purtroppo problemi di salute, ora risolti, mi hanno obbligata a restare lontano dal web, e di conseguenza dall’aggiornamento della ff, per mesi.
A presto
Oscar

Synnovea: era ora che Oscar rivelasse i propri sentimenti, no? … troppo complicata la ragazza…. ^__-

Aurora: mai perdere le speranze… prima o poi arriveremo in fondo.

Leidia: sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, speriamo avrai gradito anche questo.

Nisi: Grazie. Terrò a mente il tuo suggerimento. In verità, i dialoghi sono volutamente formali, perché era mia intenzione far trasparire dalle loro frasi la paura lasciarsi andare di Oscar ed il timore di un altro rifiuto di André. Proverò a far meglio le prossime volte ^__^.

Anonima86: felice che ti piaccia.

  
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