Fumetti/Cartoni europei > Galactik Football
Segui la storia  |       
Autore: Raika    22/11/2012    1 recensioni
Sono passati quattro anni da quando gli Snow Kids hanno vinto la Galactik Football Cup. Sono passati quattro anni da quando Bleylok è morto e il Meta-Flusso scomparso.
Ma se il Meta-Flusso non fosse completamente sparito? Se esistesse ancora una persona con esso? Cosa succederebbe se Blaylok, di ritorno dal mondo dei morti, riscisse ad impadronirsene e scoprisse qualcosa che va oltre le sue più rosee aspettative?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lezioni di Football

Gelsionia Barrek non era mai stata così felice in tutta la sua vita, come quando la signorina Merensi, l’aveva seguita di sua spontanea volontà dal direttore per dare finalmente le sue dimissioni. Oh che momento memorabile era stato quello, un sogno che si realizzava, un desiderio che finalmente diventava realtà. Ma come tutte le abitudini, anche le sue erano dure a morire, infatti, come aveva fatto un milione di volte negli ultimi undici mesi, quando vide entrare Caren urlò << Merensi! Sei in ritardo! >>
La ragazza dai capelli dorati sussultò, poi voltandosi verso la cameriera esclamò << Signora Barrek mi sono licenziata! >>
Gelsionia rimase per alcuni attimi con l’indice alzato, come a voler minacciarla di mandarla dal direttore, poi rendendosi conto dell’errore fece un cenno come a voler scacciare un insetto e tornò a dedicarsi ai clienti.
Caren rise scuotendo la testa e dopo essersi guardata un po’ intorno individuò il tavolo a cui era seduto Devis, con il quale si era data appuntamento per discutere della sera precedente.
<< Caren >> la salutò il ragazzo vedendola avvicinarsi. A quanto pare il rancore per la vecchia discussione che avevano avuto era scomparso.
<< Devis ciao. Sono felice di vedere che stai bene >> rispose lei sedendosi davanti a lui. << Arianne? >>
<< Ha finito il turno proprio ora. Si cambia e arriva. >>
La giovane annuì, poi un po‘ preoccupata chiese << Lei sta bene? >>
<< Se per caso stai pensando che sia rimasta scioccata dalla rissa di ieri notte, puoi stare assolutamente tranquilla, anzi, invece di spaventarla a morte l'ha mandata su di giri. Adesso si è messa in testa di voler andare a fare kit box. >>
<< Come? >> esclamò lei ridendo. << E’ proprio da Arianne. >>
<< Già >> sospirò Devis.
<< Salve a tutti! >> esclamò all’improvviso Arianne apparendo da dietro le spalle del fratello con la borsa in mano. << Caren che bello vedere che stai bene! Ieri notte ho provato a cercarti, ma tra tutte quelle persone non ti ho vista. Come hai fatto ad andartene? >>
<< Mi ha aiutata un amico >> rispose la ragazza sorridendo. Sorriso che non sfuggì all’amica. << Un amico speciale eh? >>
Caren arrossì. << No, no.. Solo un amico.. >>
<< Si certo, se lo dici te.. >>
Arianne sorrise maliziosa. Stava per ripartire all’attacco per farla crollare, quando suo fratello la interruppe dicendo << Come è andato il tuo primo allenamento? >>
<< Non mi parlare di allenamenti, sono distrutta! Artegor ci ha massacrati. Ho creduto di non uscire viva dall’Olotrainer. >>
<< E’ normale, gli Shadows sono una grande squadra e come tale i suoi giocatori devono esserne all’altezza. >>
<< Mi sembra di sentire il mister >> rispose la ragazza ridendo e contagiando anche gli altri due.
Caren fu felice nel vedere che i rapporti con il ragazzo erano tornati come prima, era strano ignorarlo ogni volta che lo incontrava, ormai dopo quasi undici mesi si era affezionata a lui e dovervi rinunciare per uno stupido litigio le dispiaceva.
<< Oh cavolo! >> esclamò all’improvviso Arianne guardando un punto dietro l’amica e facendola voltare spaventata.   
La causa della grande agitazione della giovane dai capelli di fuoco fu l’arrivo di un bel ragazzo dai tratti orientali, con i lisci capelli corvini e gli occhi blu, che non appena incrociò il suo sguardo sorrise.
<< A quanto pare quella ad avere un amico speciale sai tu allora >> disse scherzosamente Caren.
La Ramirer le fece la linguaccia e dopo essersi sistemata i capelli velocemente, si alzò andando in contro al nuovo arrivato.
<< Ehi! >> esclamò Devis. << Ti ricordo che dobbiamo parlare! >>
<< Potete parlare anche senza di me, tanto sai cosa me ne importa di calcio! >>
<< Ma.. >> protestò il giovane osservando rassegnato la sorella. << Non cambierà mai.. >>
<< Già.. E’ proprio questa la sua bellezza, no? >>
<< Se ci convivessi tutti i giorni da diciannove anni non la penseresti così. >>
La bionda sorrise. No, sicuramente avrebbe adorato avere una sorella così.
<< Allora? Non hai da dirmi niente? >>
<< Mmm? >>
<< Su ieri sera. Sei sempre stato contrario al Netherball, mi stupisce che tu non mi faccia nessuna predica dopo quello che è successo. >>
<< Be’ >> disse Devis. << Se dovessi dare ascolto al mio istinto ti fare una lavata di capo che non te la scorderesti più, però conoscendoti sono sicuro che non ti servirebbe a niente. E poi, ormai quel che è fatto è fatto, non si può tornare indietro. Sono felice che tu abbia smesso. >>
<< Wow >> esclamò lei sbalordita. << Che fine ha fatto il mio amico Devis? Chi sei tu?! >>
Il giovane rise. << Non ho ancora finito sai? >>
<< Mi sembrava troppo bello per essere vero. >>
<< Ho notato una cosa guardandoti giocare nella Sfera. Eri come un’altra persona la dentro, come se quella cosa influisse su di te cambiando la tua personalità. >>
La giovane rimase per alcuni attimi in silenzio, pensando a quello che le era appena stato detto, poi rispose << Io non sentivo niente di diverso, o meglio, niente di così grosso.. >>
<< Sei sicura? Pensaci bene.. >>
<< Mmm.. Si ne sono sicura. Niente di niente. >>
<< E’ strano >> osservò il ragazzo. << Avresti davvero dovuto vederti. >>
<< Ti credo ma.. Oh cavolo! >> esclamò la bionda abbassandosi di scatto per nascondersi dietro Devis. << Che diavolo ci fa qui?! >>
<< Chi? >> domandò allarmato il ragazza.
<< Aarch! >>
<< Aarch?! >> urlò il ragazzo emozionato voltandosi.
<< Devis! Torna con i piedi per terra! >>
<< Ma Caren, è Aarch! >>
<< Lo so! E non è affatto positivo! Dammi la tua giacca. >>
<< Devo assolutamente chiedergli un autografo! >> disse lui alzandosi e dirigendosi verso l’uomo.
<< No! >> imprecò la bionda scivolando sotto il tavolo per non farsi vedere. Adesso parlare con suo padre era proprio l’ultima cosa che voleva.
Con cautela si sporse leggermente dal suo nascondiglio vedendo l’amico parlare animatamente con l’uomo. Perfetto aveva via libera.
Lentamente uscì da sotto il tavolo e cercando di dare il meno nell’occhio possibile gattonò fino all’uscita del bar.
<< Per un pelo >> sussurrò Caren una volta all’aperto.
<< Ti hanno mai detto che sei davvero strana? >> disse una voce maschile.
La giovane alzò il volto incontrando i profondi occhi di Razel che divertito le porgeva la mano.  
<< Ad essere sincera è la prima volta >> rispose lei accettando l’aiuto e rimettendosi in piedi. << E non so se prenderla come un complimento o meno. >>
Il giovane rise. << E’ un complimento, è ovvio. Non mi permetterei mai di recare offesa ad una così bella ragazza. >>
Caren rise a sua volta. << Che ci facevi davanti alla porta? >>
<< La domanda migliore è che ci facevi tu a quattro zampe davanti alla porta. >>
La giovane si voltò verso l’entrata del bar dove l’imponente figura di Aarch stava parlando allegramente con Devis, a quanto pare il ragazzo aveva deciso di non lasciarlo proprio andare. Beh, meglio così, non si sarebbe accorto di lei.
Razel osservò il volto della ragazza perdere il suo consueto sorrise e gentilmente chiese << Va tutto bene? >>
<< Si.. Andiamo >> rispose Caren.
I due si incamminarono in silenzio per le vie della città, camminando senza una precisa meta per almeno un quarto d’ora, poi la giovane, stancatasi di girare come una trottola si fermò, sedendosi su una panchina.
<< Allora? >> chiese il ragazzo.
<< Mmh.. Allora cosa? >>
<< Non hai niente da dire? >>
<< Riguardo a cosa? >>
<< Ho sentito che hai creato un bel putiferio giù alla Sfera. >>
Caren rise. << Le notizie volano. >>
<< Solo se sei nel settore. >> Razel sorrise. << Allora dimmi, cosa ha spinto la Regina a lasciare il suo trono? >>
<< Diciamo che ho ricevuto un’offerta da un regno migliore. >>
<< E questo regno ha un nome? >>
<< Può darsi.. >>
Il ragazzo rise nuovamente. << Hai la bocca cucita vedo.. >>
<< Un contratto è un contratto. >>
<< Un contratto è un contratto.. >> sussurrò incupendosi. << Peccato, eri forte nella Sfera e il pubblico ti adorava. >>
Lei alzò le spalle. << Quando scegli una strada devi rinunciare all’altra.. non puoi percorrerle entrambe. >>
<< Beh non è detto, Sinedd per esempio gioca a galactick football e segue la sfera. >>
<< Il coach non vuole che mi faccia male. >>
<< Non deve saperlo per forza.. >> disse Razel mettendo una mano sull’avambraccio della giovane.  
La ragazza osservò le dita di lui sulla sua pelle, poi alzò la testa incrociando il suo sguardo. Gli occhi di Razel erano di un marrone così intenso che Caren si sentì quasi perdere al suo interno, era sicura che se lui avesse voluto sarebbe riuscito a far fare qualsiasi cosa a qualsiasi ragazza, guardandola con quegli occhi. Così inquieta si voltò velocemente dall’altra parte e sfuggendo al suo tocco si alzò andando a finire involontariamente addosso a qualcuno.
<< Ehi >> esclamò il ragazzo afferrandola prontamente per un braccio, impedendole di cadere.
<< Scusa >> disse Caren voltandosi verso il suo salvatore che sorridendogli le chiese << Tutto okay? >>
<< Si, scusa per esserti venuta a dosso. >>
<< Basterebbe solo guardare dove si mette i piedi >> esclamò un voce femminile proveniente da una bella ragazza castana, che immediatamente prese la mano del giovane dai capelli rossi, come a voler sottolineare che era suo.
<< Capita a tutti di inciampare qualche volta! >> rispose la bionda osservando attentamente l’altra, la quale aveva un aria stranamente familiare. Aveva come l’impressione di averla già vista, ma dove?
<< Oh si certo. E guarda caso sei inciampata proprio mentre stava passando D’Jok. >>
<< Mei.. >> sussurrò il ragazzo.
<< Chi?!? >> domandò Caren stupita.
<< Ah, vuoi farmi credere che non sai chi siamo? >> esclamò Mei quasi indignata.
<< Ehm.. Fammi pensare.. No carina, non ho proprio la più pallida idea di chi voi siate e per la cronaca sei una grandissima presuntuosa! >>
<< Cosa?! Io.. >> sbraitò la castana, venendo però presa per un braccio da D’Jok che trattenendola disse << Credo che sia proprio ora di andare, no Mei? >>
<< Lasciami! >>
<< E’ stato un piacere, arrivederci >> concluse il ragazzo spingendo via la fidanzata, per poi voltarsi verso Caren e sussurrare << Scusala, è un po’ nervosa. >>
La giovane osservò allibita i due allontanarsi, quella tizia non stava tanto bene, il caldo le aveva davvero dato alla testa.
<< Sono davvero senza parole.. >>
Razel vedendo l’espressione sconcertata della ragazza scoppiò a ridere, sul serio non sapeva con chi aveva appena litigato?
<< Che c’è da ridere?! >>
<< Davvero non li conosci? >> domandò il ragazzo ridendo ancora.
<< Dovrei? >>
<< Si, visto che loro sono due giocatori della squadra dei campioni in carica della Galactick Football Cup. >>
<< Davvero?! >>
Improvvisamente a Caren venne in mente dov’era che aveva visto quella Mei, lei era l’attrice di quell’insulso spot di una stupida marca di dentifricio che nell’ultimo periodo avevano trasmesso almeno un centinaio di volte e che lei, ogni volta che lo vedeva, trovava sempre più stupido.
<< Accidenti Caren, ma dove hai vissuto negli ultimi quattro anni? Tutti conoscono D’Jok e Mei, sono la coppia più fotografata del momento, per non parlare poi che è proprio a Mei che gli Snow Kids devono la vittoria della G.F. Cup. E’ lei che ha segnato l’ultimo goal. Andiamo, la sua mezza rovesciata è stata trasmessa alla tv almeno un milione di volte >> spiegò lui aspettandosi una reazione entusiasta che però non avvenne.
Caren, infatti, aggrottò le sopracciglia limitandosi a dire << Ecco perché la signorina è così esaltata. >>
Quel commento fece nuovamente scoppiare a ridere il ragazzo, ormai doveva aspettarsele reazioni del genere da lei, non doveva sorprendersi che non conoscesse due dei più famosi giocatori di galactick football, infondo aveva avuto la stessa reazione apatica quando le aveva fatto il nome di Sinedd la prima volta e Sinedd non era certo uno sconosciuto.
<< Che c’è? >> domandò Caren notando la sua espressione.
<< Sei incredibile. Giochi a galactick football con un abilità pari a quella delle più grandi stelle e non sai assolutamente niente sul mondo in cui stai per entrare. >>
La giovane fece spallucce. << Non mi piacciono i gossip. >>
<< Non sono gossip dolcezza, è cultura generale. Come pensi di fare se e quando ti troverai a dover affrontare Luur o Warren? >>
<< Non so, improvviserò.. Come ho fatto nella sfera. >>
<< Ah non ci siamo >> esclamò Razel scuotendo la testa. << Dolcezza tu hai bisogno di esperto del settore. >>
<< E chi sarebbe? Tu per caso? >>
Il ragazzo sorrise malizioso facendo ridere Caren la quale, già pronta per rispondergli a tono, venne però fermata dalla vibrazione del suo cellulare che le annunciava l’arrivo di un messaggio.
Poco interessata prese l’apparecchio, era un numero sconosciuto così leggermente incuriosita lesse:
“Alle 10:00 nell’olo-trainer. Non azzardarti a ritardare neanche di un minuto.
Sinedd”.
<< Simpatico.. >> sussurrò la giovane indispettita, quasi quasi l’avrebbe fatto a posta almeno un quarto d’ora di ritardo, poi voltandosi verso Razel disse << Allora professore, sono libera fino ad un quarto alle dieci, che ne dice, le andrebbe una piccola lezione? >>
<< Con molto piacere >> rispose lui sorridendo. << Conosco un posto perfetto per l’apprendimento, se vuole seguirmi. >>
Caren rise e insieme si avviarono verso il loro “posto perfetto per l’apprendimento”. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Galactik Football / Vai alla pagina dell'autore: Raika