-E quella?- gli chiesi, indicando la moto nera e argento parcheggiata vicino al bordo del marciapiede accanto a cui ci eravamo fermati.
Si strinse nelle spalle.
-L’ho portata dall’Inghilterra quando sono venuto in Italia- rispose.
Sollevò la sella e tirò fuori due caschi integrali.
-Hai bisogno del casco?- gli chiesi scettica, sollevando un sopracciglio.
-Sono un vampiro, ma le multe spettano anche a me- rispose, ridendo.
Me ne mise un in testa e salì, infilandosi l’altro e prendendo le chiavi dalla tasca dei jeans. Mi sedetti dietro di lui, stringendo le ginocchia contro il metallo reso rovente dal sole del pomeriggio.
“È sicura questa cosa?” gli chiesi, titubante.
Si voltò verso di me e attraverso la visiera, vidi i suoi occhi di smeraldo brillare.
“Credi che permetterei ad uno stupido ammasso di metallo di farti del male?”
“No, immagino di no” risposi.
“Immagini bene”
Tornò a guardare davanti a sé e girò la chiave. Con un rombo, la moto prese vita e istintivamente gli avvolsi la vita con le braccia. Accelerò e si diresse verso la casa del cugino di mio padre. Tra le dita stringevo la rosa bianca, tanto forte da credere che l’avrei ridotta in frantumi prima che ci fermassimo.
Parcheggiò davanti al cancello e tolse le chiavi dal quadro. Mi allontanai leggermente da lui, raddrizzando la schiena indolenzita. Saltai giù dalla moto e mi sfilai il casco, mentre anche lui scendeva.
-Visto? Sei sopravvissuta- disse, mettendomi un braccio intorno alla vita per attirarmi a sé.
Mi baciò, sfiorando appena le mie labbra con le sue, poi si allontanò leggermente. Mi sporsi verso di lui, cercando si baciarlo di nuovo, ma mi fermò, posandomi un dito sulle labbra.
-C’è una sorpresa per te- disse, sorridendo e indicando un punto dietro di me.
Lo guardai sospettosa, tuttavia mi voltai. Lentamente, un sorriso mi comparve sul viso. Sotto al piccolo portico davanti alla casa, a parlare con Claudia, la moglie di Giorgio, c’erano due persone, un ragazzo e una ragazza. Anche da quella distanza li riconobbi. Lui non era cambiato affatto, difficile anche solo immaginare il contrario, lei aveva cambiato il taglio di capelli, erano più corti, le arrivavano appena sotto il mento, sempre con la frangia a sfiorarle le sopracciglia. Guardai incredula Stefan, che mi sorrise, poi corsi loro incontro. Abbracciai di slancio Noemi, facendola sbilanciare indietro di un passo.
-Come stai? Non sono riuscita a venire prima di oggi, mi dispiace- disse, quando mi allontanai.
-Non importa- risposi, sorridendo.
-Ciao, Ever- disse una voce con accento americano.
Gli gettai le braccia al collo.
-Sono così felice di rivederti!- esclamai.
“Cerca di non esagerare. Non vorrei dover mutilare il mio migliore amico” disse Stefan con tono irritato.
Lo vidi accanto a Cole e gli andai incontro, posando le labbra sulle sue quando l’ebbi raggiunto.
“Ti diverti a farmi ingelosire?” chiese.
Allontanandomi da lui, sorrisi.
-E tu chi sei?- gli chiese Claudia.
Mi ero dimenticata di lei ed eccola a evidenziare la sua presenza con una domanda più che banale.
-Il suo ragazzo- rispose Stefan, avvolgendomi un braccio intorno alla vita e stringendomi a sé.
Un brivido mi scese lungo la spina dorsale nel sentire il tono protettivo della sua voce.
-Oh- disse semplicemente Claudia, con voce flebile.
 
 
 
 
ciao a tutti! =)
innanzitutto mi scuso per il ritardo e per il capitolo corto, ma questa settimana ho avuto pochissimo tempo per scrivere e, approfittando del fatto di essere uscita da scuola un’ora prima, l’ho finito poco fa. mi sono accorta che non riesco più ad aggiornare una volta alla settimana, sia perchè mi manca il tempo per farlo, sia perchè mi sto bloccando, ho qualche idea su cosa deve succedere, ma non so esattamente come scriverlo. spero di trovare il tempo per scrivere quando arriveranno le vacanze di natale.
ringrazio chiunque legga e recensisca quello che scrivo, spero continuerete a farlo =)
ciaociao a presto
kisses =*
 
giulia

p.s.: l'ambientazione è quella del capitolo precedente, quindi anche l'immagine è la stessa (http://i46.tinypic.com/2vuyd1v.jpg). mi scuso per non averne messa una nuova, ma, sempre per questioni di tempo, non sono riuscita a trovarla. 
p.p.s.: rinnovo ancora una volta l'invito a leggere l'altro racconto che ho scritto (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1132052&i=1). sarei davvero felice di sapere cosa ne pensate. =)