22/11/2012
1 recensioniUna figura di merda andata a buon fine.
Mi chiamo Rebecca, Rebecca Smith. Yea, presentazione alla James Bond. Ho 18 anni di coglionaggine, vivo ad Holmes Chapel, un paese in culo al mondo dell’Inghilterra. Ed è un anno, quattro mesi e sei giorni che sono innamorata del panettiere dove vado ogni santo giorno a comprare il pane. Si chiama Harry Styles, anche lui ha 18 anni, alto, riccio e occhi verde smeraldo.È una routine che si ripete ogni giorno: entro, mi fermo a fissarlo sbavando, lui divertito mi chiede cosa desidero, io mi trattengo dal saltargli addosso, finisco di sbavare e dico che voglio i soliti due filoncini, pago ed esco. Tra me e lui non c’è mai stato niente se non delle uscite ‘insieme’ dovute a degli amici in comune.
“Rebecca, vai a comprare il pane, forza, che tra un pò inizio a preparare il pranzo.” mi grida la mamma da sotto. “Si, mi preparo e ci vado” rispondo io. Prendo dei vestiti decenti dall’armadio, mi vesto ed esco. Mentre cammino penso ad un modo per non sembrare un’emerita cretina davanti a quel ragazzo che sembra che gridi ‘Stuprami’. Entro, ed eccolo lì, bello come sempre che serve una vecchietta. Mi fermo a fissarlo, oggi sembra più bello del solito. Indossa una maglietta bianca aderente e ha il naso macchiato di farina. È così dolce, bello, simpatico, bo… “Ciao, cosa desideri?” che cazz? Chi ha parlato?
-Harry, cogliona. Finiscila di sbavare e rispondi come tutte le persone normali farebbero.
-Sempre a rompere le palle tu, vero? Taci! Maledetta coscienza. –E tu sempre molto fine,vero?
“Eh?” Rispondo. Chiupa Rebecca, chiupa. “Ti serve qualcosa?” risponde ridendo divertito. “Oh, mi servirebbe solo uscire con te questa sera, tu mi dirai che sei sempre stato innamorato di me, da lì partirà un bacio passionale sotto le stelle e faremo Bunga Bunga. Dopo un paio di anni ci sposeremo, avremo tanti bambini e vivremo per sempre felici e contenti..” Oddio,l’ho detto davvero ad alta voce!?
- Si,idiota!
– Dovevi impedirmi di fare una cosa del genenere! Che razza di coscienza sei!?
–Nah, volevo ridere un pò,AHAHAHAHA.
– Ma vai a quel paese, ti licenzio. E non mi interessa se hai una famiglia e dei bambini da mantenere!
– Mah…
- Niente mah, stop. Chiuso discorso.
Harry scoppia a ridere. Ti diverti anche tu,eh?! Stronzo! “ Se, tanto insisti.." Cosa?! Cosa significherebbe 'se tanto insisti' !? " Prego?" dico io. "Dicevo, se vuoi uscire con me non c'è nessun problema. Ci vediamo stasera quì e andiamo a fare un giro..." Cazzo, ha detto che vuole uscire con me!? "Stai,dicendo sul serio!? Non mi stai prendendo per il culo, vero!?" "Emn...no?" Yeeeee. Mi metto ad improvvisare un ballo alquanto strano degno di una malata di mente e, non appena lo vedo guardarmi scioccato, mi fermo. "Oh,bene. Una figura di merda andata a buon fine! Ci vediamo stasera, baby." Dico cercando di fare una voce più sexy possibile. Ma sembro la zia Geltrude quando si ostina a fare la cacca nonostante sia stitica. Esco dalla panetteria saltarellando stile Heidi, mi volto e vedo Harry scuotere la testa divertito. A stasera Styles, a stasera.
6:30 p.m.
Sono in crisi. Mi sono addormentata come una cogliona sul divano il giorno più importante della mia vita! Ancora devo trovare un vestito o qualche maglietta decente da mettere, giusto per non vestirmi come sempre da maschiaccio con le solite felpe di tre taglie più grandi. Inizio a frugare nell’armadio ma ci sono solo tute e jeans, di magliette più ‘eleganti’ neanche l’ombra. Cazzo, ma è possibile che io non abbia neanche una maglietta, è una cosa normale!?
–Si se si parla di te, mia cara.
–Non ti ci mettere anche tu adesso, non è il momento!
–Ma grandissima intelligente che non sei altro, perché non vai a rubare qualcosa a tua sorella!? Non ci arrivi proprio vero!? Uh, è vero. Mia sorella…
- Cacchio, è vero. Vedi che quando vuoi sei di aiuto, coglione?
– Bonjour finesse…
Entro in punta di piedi nella camera della mia “adorata” sorellina,apro l’armadio e…cosa vedono i miei occhi!? Vestiti, vestiti ovunque. Magliette di ogni genere, pantaloncini, jeans. Ha più roba della caritas! Prendo qualcosa a casaccio e mi rinchiudo nel bagno. Faccio una doccia veloce, mi trucco e, finalmente, sono pronta. http://data.whicdn.com/images/44022397/532133_533730169988623_1209035821_n_large.png
“Mamma,esco. Ciao!” grido mentre sbatto la porta per chiuderla senza aspettare una risposta. Chissà come si sarà vestito…sono arrivata in orario!? E se mi puzza l’alito? Oh, no. Devo prendere una gingomma. Apro la borsa la prendo e inizio a masticare. E se oggi mi stava solo prendendo per il sedere e non viene?
–Smettila di farti tutte queste paranoie e attenta a non inciampare come il tuo solito!
–Ma cosa vuoi!? Magari se cado lui arriva come un eroe e mi prende in braccio, poi mi guarda negli occhi mi dice..
–Bla, bla,bla. Vedi che sei arrivata!
– Non dire “bla,bla,bla” a me,ok?ok.
–Si,come ti pare.
Oddio, eccolo li appoggiato alla porta della panetteria che mi aspetta. Ha una maglietta bianca con una camicia a quadri aperta sopra,i jeans e le sue immancabili converse. Tenetemi perché sto per svenire.
–Ma non fare la cretina e cammina,porca carota!
–Taci!
Volta la testa e mi vede, alza una mano e la muove da destra verso sinistra sorridendo. Mi sta salutando davvero!?
–Nooh,voleva provare la sua nuova mano robotica. Secondo te!?
– Senti, nessuno ti ha chiesto niente. Quindi fammi il piacere di non rompere le ovaie durante tutto l’appuntamento ,e basta, non ti voglio sentire più.
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia gridando “Ehy! Come va!?” “ Sarebbe andata meglio se tu non mi avessi gridato nell’orecchio…” dice lui abbozzando un sorriso. “Oh come sei simpatico ahahahah” rispondo io come un bradipo in calore. Ma da dove mi è uscito!? Mah. “emn…ok. Che dici, andiamo a prendere un gelato?” dice lui “Certo come vuoi…” rispondo. Ci incamminiamo e durante il tragitto devo dire che parlammo come due persone normali e civili. O perlomeno io visto che da stamattina che faccio figure alquanto di cacca davanti a lui. Arrivati io ordino un gelato cioccolato e zuppa inglese. E lui cioccolato e menta, paga come un vero gentiluomo e ci andiamo a sedere. “e così frequenti l’ultimo anno…io ho lasciato la scuola un anno fa…” “Già, voglio fare la professoressa di inglese, so che una come me non ha la faccia da professoressa ne la mentalità, melo dicono in molti…” “Io penso che..” “ma mi piace e farò di tutto per poterla fare. D’altronde mia madre…” “Si,ma…” “fa la professoressa di geografia, potrei prendere il suo posto quando un giorno morirà..e…” non finisco di parlare che mi bacia. Io,alquanto scioccata, sono immobile con gli occhi spalancati stile mia sorella quando io, al suo 16 compleanno, rovesciai sul suo nuovo vestito Armani un’intera ciotola di punch. Dopo un paio di secondi mi riprendo, chiudo gli occhi e ricambio. “E’ dalla prima volta che ti ho vista che sogno di farlo. E non mi interessa se sei una pazza psicopatica che saltella come Heidi, per me sei importante. E, volevo chiederti…Vorresti essere la mia ragazza?” Mi dice lui un po’ imbarazzato. Rimango con la bocca spalancata per lo stupore. Quindi anche lui prova le stesse cose che provo io!?
-Alla faccia tua,Giampancrezio!
–Bla,bla,bla.
–Oh, ma vai a quel paese tu e il tuo nome di schifo!
“SI CERTO CHE VOGLIO ESSERLO,PORCA CAROTA!” mi metto a saltellare, sembro un canguro. Lui mi guarda ridendo e, urlando, dice “ Ed ecco a voi la ragazza di cui mi sono innamorato. So che può sembrare una pazza, ma infondo, molto,molto infondo è una ragazza normale. La più bella e la più divertente del mondo” gli salto in braccio e da lì parte un altro bacio. “almeno sei stata zitta per un paio di secondi” “Cosa hai detto!?”gli rispondo dandogli una pacca dietro il collo. “Niente piccola,fai finta che io non abbia detto niente.” Dice lui. “solo perché se terribilmente sexy” lui si mette a ridere e mi abbraccia.
–E vissero per sempre felici e contenti.
–Giusto Giampy,giusto.
