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Autore: HikaHika    22/11/2012    2 recensioni
La vita non può procedere nello stesso modo per sempre. Un giorno, quando meno te l'aspetti, qualcosa accadrà e stravolgerà l'interna esistenza.
Questo è il caso di Roderich Edelstein, un viaggiatore appena tornato a casa, a Vienna. Non si sarebbe mai aspettato di provare un sentimento così forte, puro nei confronti di una donna, Elizaveta. Lei lo catturava, lo travolgeva, respingeva.. e questo lo rendeva ogni giorno più innamorato di lei. Ma non può andare tutto come vogliamo. A fare in modo che sia così è Gilbert, un generale innamorato di Elizaveta. Roderich verrà trascinato nel mondo dello spettacolo di cui fa parte la donna amata, e il suo gruppo di artisti. Fra musica, balli e canti, sembra avvicinarsi sempre di più alla donna, che sembra invece avvicinarsi al generale, finanziatore degli spettacoli eseguiti dal gruppo, che ogni giorno cerca di farla cedere alla sua proposta. Roderich non riesce ad immaginare quale sia la relazione tra i due, ma a tormentarlo c'è anche la gelosia e il desiderio di averla per sè. Lo stesso vale per Gilbert, che impaziente, farà presto la sua mossa con Elizaveta, separandola dall'austriaco e da ciò che lo riguarda, compreso il suo stesso ricordo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno tanto atteso quanto temuto arrivò: il giorno dello spettacolo.

Era la prima esibizione di Roderich, e il nervosismo cominciava a farsi sentire, nonostante le rassicurazioni dei suoi compagni.

Gilbert non si era più fatto vedere, o almeno così pensava Roderich.

L'immagine di Elizaveta e del prussiano insieme continuava ad essere al centro dei suoi pensieri. Non era neanche riuscito a rivolgere la parola alla donna, che sembrava ignorarlo completamente.

Magari con lo spettacolo si sarebbe risolto tutto. Magari dopo l'esibizione Elizaveta avrebbe preferito sedersi sulle sue gambe invece che su quelle di Gilbert.

Ancora quella scena.

Quel collo perfetto, su cui andavano a ricadere ciocche di quei bellissimi capelli, baciato da quel bastardo.

Elizaveta glielo aveva permesso e, probabilmente se lui non fosse entrato nella stanza, gli avrebbe permesso di andare ben oltre i baci.

No. Roderich non poteva continuare a pensare a quella maledetta scena. Non si era unito alla compagnia per ricevere minacce da Gilbert o per rattristarsi. Anche quella di voler suonare, sotto sotto, era una scusa. Il motivo principale era Elizaveta, che con la sua sua voce, il suo carattere e la sua bellezza lo aveva conquistato. Non poteva resisterle, e questo lo capì la prima volta che la guardò negli occhi. Quegli occhi così verdi e profondi.

Una pacca sulla spalla da parte del capo fece tornare l'austriaco con i piedi per terra.

"Ci siamo, ragazzo. Questa è l'occasione giusta per sfondare!"

Roderich aprì leggermente il sipario e, vedendo il teatro praticamente pieno, cominciò a pensare ad una strategia di fuga che avrebbe potuto adottare. Non poteva suonare davanti a tutta quella gente!

Una goccia di sudore gli attraversò velocemente il viso.

Il capo, vedendolo così nervoso ,non potè fare a meno di sorridere.

"Sai, mi ricordi un pò me da giovane, solo con qualche chilo in meno. Facevo parte di una compagnia poco conosciuta ed io ero un attore. La mia prima esibizione fu un successo, vedrai che anche per te sarà così."

"Lo spero.." disse il ragazzo sorridendo appena al capo.

Roderich tornò dietro le quinte, aspettando Elizaveta.

Appena la donna arrivò, con passo svelto, si precipitò da Roderich.

Cominciò a sistemargli la camicia e i capelli, frettolosamente.

"Vedi di non farmi fare brutta figura, va bene?" disse ridacchiando.

L'austriaco non potè fare a meno di notare il modo in cui era vestita Elizaveta.

Niente di più indecente, secondo la mentalità del ragazzo.

"Ehm, non sei vestita in maniera troppo.. provocante, diciamo?"

"Uh? Intendi per queste?" disse toccandosi il seno messo in vista dalla scollatura dell'abito.

"Naah, stai tranquillo, gli uomini le adorano. Successo assicurato, fidati." continuò la donna con l'aria di chi se ne intende.

Roderich cercava di non guardare. Voleva a tutti costi apparire come un gentiluomo agli occhi della donna, anche se era doloroso perdersi quel "Ben di Dio" che si ritrovava davanti.

Il capo apparve sul palco, con la sua solita espressione entusiasta, ricevendo gli applausi dei presenti.

"Signore e Signori. Quest'oggi, un giovane uomo vi diletterà col dolce suono del pianoforte, accompagnando la splendida voce del nostro fiore più bello. Un applauso per Roderich e Elizaveta!"

Elizaveta entrò in scena con una serie di graziose piroette prima di fare un lieve inchino rivolto al pubblico, che sembrò entusiasta della presenza della donna.

Roderich invece fece la sua apparizione in modo molto meno teatrale, anzi, per niente teatrale. Ricevette decisamente meno applausi, e persino qualche fischio, che provenirono da un gruppetto di uomini in divisa. Chissà perchè a Roderich saltò subito all'occhio Gilbert, che ghignava in compagnia del suo gruppo.

Si sedette, sistemando lo spartito.

Roderich mandò giù il groppo che gli si era formato in gola, poi, cominciò a suonare.

Nessun rumore, solo il pianoforte e la voce di Elizaveta dominavano il teatro.

Oltre a loro due, il silenzio.

Tutti i pensieri e le preoccupazioni svanirono, c'era solo l'emozione di quel momento e la felicità che lo colmava. Di tanto in tanto rivolgeva lo sguardo a Elizaveta, che ricambiava sorridendo, continuando a cantare.

Roderich non si era mai sentito così vivo. Quell'esperienza in Prussia gli aveva fatto capire che non si sarebbe fermato davanti a niente.

Quando l'esibizione terminò, solo gli applausi e la mano di Elizaveta stretta nella sua.

Entrambi si inchinarono al pubblico, per poi uscire di scena.

Sudato, stanco ed entusiasta, Roderich si fece abbracciare da tutti i suoi compagni. Persino Elizaveta lo abbracciò, dandogli anche un bacio a stampo sulla fronte.

Roderich prese seriamente in considerazione l'idea di non lavarsi più.

Gilbert entrò nella stanza, con in mano un enorme mazzo di rose rosse.

Elizaveta gli andò incontro e prese i fiori.

"Grazie, anche se un semplice mazzo sarebbe stato sufficiente.." disse continuando a guardare i fiori.

"Volevo regalarti qualcosa che equivalesse alla tua bellezza, ma non sono riuscito a trovarlo, mi dispiace." disse il generale, sorridendo.

Roderich rimase sorpreso dall'atteggiamento dell'uomo. Il sorriso che stava mostrando non era di malizia e non era uno dei suoi soliti ghigni. Era un sorriso vero, puro. E se Gilbert fosse realmente innamorato di Elizaveta?

Il prussiano cambiò totalmente espressione, dopo aver rivolto lo sguardo all'austriaco. Tornò ad essere quello di sempre, con la sua espressione arrogante.

Baciò una guancia ad Elizaveta e se ne andò.

Roderich era stravolto, non aveva idea che un'esibizione potesse essere così faticosa.

Ormai non c'era più niente in grado di spaventarlo, aveva abbandonato il "vecchio Roderich" e aveva abbracciato quello nuovo.

Avrebbe affrontato Gilbert e avrebbe ottenuto l'amore di Elizaveta, a qualunque costo.


________________________

Il quinto capitolo, scritto sotto atroci sofferenze(?) è ufficialmente tra noi!
Ringrazio tutti quelli che fino ad adesso mi hanno recensito i capitoli, mi hanno reso felicissima!
Vi lassssscio. Buona lettura.
-HikaHika


 

  
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