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Autore: Brooklyn_Rogers    22/11/2012    2 recensioni
Si tratta di una serie a sé, che comincia qualche anno prima dell’incontro fra Ichigo e Rukia, anche se questi non appariranno mai nella storia. I protagonisti saranno un nuovo personaggio e la sua Zampakuto. La storia seguirà la loro crescita e il loro imparare l’arte del combattimento fino all’incontro con Hitsugaya, che ormai figura come un diciassettenne, e Oshiko, la sorellina di Yoruichi, un’indomabile quindicenne in fuga dalla Soul Society. Da qui in poi la storia si intreccerà con questi due personaggi e la trama sarà più complessa.
Un piccolo avvertimento! Io ho visto Bleach solo fino alla fine della 2° Serie (il salvataggio di Rukia), quindi tutto ciò che riguarda Hitsugaya e gli altri personaggi che nominerò, sarà riferito solo a quella serie.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hitsugaya Toushirou, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Urahara-sensei, fino a quanto può spingersi la potenza di una zanpakuto?- chiese improvvisamente Kazuko al maestro, seduti attorno al piccolo tavolo dell’emporio.
-Non può essere definita, in quanto essa dipende proprio dalla zanpakuto, ma c’è un livello che ognuna può raggiungere ma che pochi shinigami riescono a ottenere.
-E cioè?- Tsuki si era subito disinteressata al piatto che aveva davanti.
-Si chiama bankai.- rispose Urahara, osservando i fratelli che aveva davanti. Li aveva osservati crescere, fisicamente e mentalmente, aveva visto il loro potere germogliare come un fiore.
“E adesso che sanno dell’esistenza del bankai, non faranno altro che chiedermi come ottenerlo” pensò.
-E come si fa a ottenere questo “bankai”?- Kisuke sorrise: ne era certo.
-Il bankai è la sottomissione della zanpakuto allo shinigami suo possessore. È estremamente difficile raggiungerlo e possono riuscirci solo gli shinigami migliori dopo anni di duro addestramento. Bisogna prima riuscire a materializzare lo spirito della zanpakuto nel mondo reale, e poi bisogna ucciderlo.
-Ma se Kazu è già in questo mondo, cosa faccio? Se lo uccido ora va bene?- Kazuko rabbrividì e si abbassò fino a nascondersi sotto al tavolo. Urahara rise, ma il ragazzo non diede segni di voler uscire dal suo nascondiglio.
-Voi mi avete detto che quando lui è trasformato in zanpakuto vi incontrate nella stanza di un castello. Forse è proprio il luogo che dovete portare qui. Comunque, Kazuko-san, non preoccuparti. Le zanpakuto non muoiono se il loro shinigami è vivo. E Tsuki è viva, nonostante mangi meno di un cadavere. Finisci il tuo ris… ma dov’è?
-Quando c’è da mangiare scappa sempre… vorrei sapere perché gli hai insegnato quei maledetti shunpo, Yoruichi!- la gatta alzò appena il muso.
-Penso che così abbia più probabilità di sopravvivere contro un altro shinigami.- rispose secca lei alla domanda del ragazzo. D’un tratto una voce si levò dallo spazio sotto l’emporio.
-Kazu, che aspetti? Datti una mossa!- Tsuki si era già fiondata giù per fare allenamento.
Kazuko scese le scale in modo veloce e quando fu giù, attorno a lui si materializzò la stanza del castello che conosceva bene.
-Ma che diavolo?- mormorò stupefatto.
-Funziona.- disse semplicemente Tsuki, brandendo l’unica arma rimasta appesa alle pareti, cioè una nagatsugasa.
-Kazu, stai in guardia.- senza alcun preavviso a parte quello, cominciò ad attaccare il fratello.
“Al primo tentativo?” pensò Urahara, appena sceso nel luogo roccioso.
“Tsuki ci riuscirà. L’ho sempre saputo.”
 
Hisayuki bussò alla porta del negozio. Era sicuro che i suoi figli si trovassero lì, era l’unico posto nel quale avrebbero passato una settimana giorni di fila senza tornare a casa.
-Kisuke, dove sono Kazu e Tsuki?- chiese all’uomo vestito di verde.
-Si allenano.- fu la corta risposta dell’ultimo.
-Da una settimana?
-Hisayuki, è un addestramento molto importante. Lasciali in pace.- non appena Urahara pronunciò queste parole, una fortissima ondata di reiatsu li investì, facendo vacillare la sicurezza di entrambi.
Yoruichi in forma umana apparve accanto a Kisuke; il suo viso sembrava parecchio spaventato.
-Tsuki… il suo bankai… è spaventoso.- riuscì a sussurrare prima che la bambina si accasciasse al suolo davanti al padre e ai maestri. Fra le mani stringeva una nagatsukasa dalla catena nera e la lama bianca, il peso alla fine dell’arma era blu scuro.
-Il cielo e la terra incatenati dall’ombra, Okami Nagikoe.- chiuse gli occhi dopo aver pronunciato quelle parole che Urahara e Yoruichi avevano già identificato come la formula di rilascio del Bankai.
-Cos’è successo?- chiese il padre a Kazuko non appena lui ebbe lasciato la sua nuova forma di arma.
-Ci siamo riusciti.- anche lui adesso stava per crollare, ma Urahara lo fermò prima che ciò potesse accadere. Intanto Hisayuki medicava le ferite della sua “Bimba”, e le sue mani fremevano al tocco della pelle lacerata della figlia.
Un vento gelato calò nel cuore di Hisayuki: la sua anima era lesa da una ferita ben più profonda di quelle, una cicatrice che lasciava un’ombra nera sul suo viso di padre.
  
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