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Autore: SmileGiveMeFive    23/11/2012    2 recensioni
''Tutti quelli che si ferirono a causa dei rami della fitta foresta morirono avvelenati e gli altri vennero risucchiati vivi nel terreno, come se l’isola avesse fame...di morte.''
Sono felice di aver intrapreso quest'avventura di scrivere un racconto a più capitoli ^^ Spero piacerà a qualcuno :) I nostri eroi si riteovano bloccati in un'isola maledetta... come faranno a cavarsela?? Leggete e scoprirete ;)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Roronoa Zoro, Sanji, Z
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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P.s. d’autrice: Quando Sanji verrà posseduto per evitare confusione lo chiamerò ‘SanjiX’ o eventualmente ‘il malvagio’.

 

 

La giornata passò come quella precedente:  tutti lavorarono per riparare la Thousand Sunny nel minor tempo possibile. Arrivò ora di cena e Usopp si disperò nuovamente per non essere riuscito a riparare la nave. Nami, stanca delle sue lagne, lo fece tacere piazzandogli un calcio in piena faccia.
Nessuno si stupì: ormai era diventata quasi un’abitudine.
 Sanji stava preparando la cena quando si accorse che lo spadaccino lo osservava:’’
Ehi idiota, che hai da fissare?’’
Zoro non rispose all’offesa. Si limitò ad osservare attentamente ogni suo movimento.
Perché quella notte il cuoco era andato nella foresta senza avvertire nessuno della ciurma? Non aveva nessuna intenzione di chiederglielo, forse per pigrizia o forse per non dar l’idea che si preoccupasse per lui.

La cena era pronta in tavola: tutti iniziarono a mangiare in maniera ingorda e meccanica, quasi non fossero nemmeno svegli e consci delle loro azioni. Erano davvero distrutti da quella giornata  di lavoro. Zoro li osservò una manciata di secondi  esterrefatto, dopo si abituò a quello strano comportamento. Prese la forchetta in mano e si avvicinò il boccone di cibo alla bocca. Si bloccò.
C’era qualcosa di strano nell’odore. Non riusciva a credere che il biondino avesse munito le pietanze di sonnifero.
I suoi comportamenti erano sempre più sospetti. Per evitare di ingerire sonnifero passò il suo cibo nel piatto di Rufy. Nessuno lo notò. Apparentemente neppure Sanji.
Finito di cenare la ciurma al completo si ritirò nelle determinate ‘’camere’’.

 Il biondo stava per addormentarsi quando una fitta al petto lo svegliò. Nel giro di un minuto l’entità malvagia della scorsa notte riprese possesso del suo corpo, come se fosse rimasta  nascosta tutto il giorno per poi riprendere vita al momento opportuno.
SanjiX uscì  dalla stanza stando attento nel fare qualche piccolo rumore che potesse mettere in allerta lo spadaccino. Scese  dalla Sunny e corse nella foresta.
Era giunto all’altare quando una voce lo chiamò:
’’Ohi, cuoco! Che diavolo combini? Prima droghi le pietanze e dopo te ne scappi dalla nave senza dire nulla. Che diamine c’hai in testa?’’
Zoro, come aveva previsto, lo aveva seguito.
‘’Guarda guarda chi si vede...  Ciao Zoro. Se cerchi il tuo amico mi dispiace dirtelo, ma in questo momento lui non esiste.
’’ Lo spadaccino, stranamente, intuì cosa stava accadendo:
‘Non mi dire... il vecchio diceva la verità?’ disse con un pizzico di sarcasmo.  SanjiX  lo guardò con disprezzo e constatò:
’’Ucciderti sarà un vero e proprio piacere... ma prima devo creare la giusta atmosfera...’’
Il verde era quasi disgustato dall’idiozia di quella frase.
SanjiX prese  la spada arrugginita che riposava sull’altare. Con fare epico ne affondò la lama nel terreno. D’improvviso Il terreno divenne quasi molliccio e un po’ appiccicoso.
Zoro non si sentiva affatto tranquillo ma come al solito non lo diede a vedere.

SanjiX ora impugnava la spada sporca di ‘’gelatina’’ che, a quanto diceva la leggenda, era anche velenosa. Guardò negli occhi lo spadaccino e, probabilmente per semplice egocentrismo,iniziò a raccontare:
’’ Devi sapere che molti anni fa un uomo povero entrò in una locanda e ch’’ ‘’Basta’’ disse il verde ‘’ti prego, risparmiami tutta la tiritera, me l’ha già raccontata un vecchio. Certo che per essere malvagio sei proprio una lagna...’’ disse col suo solito ghigno beffardo, capace di far irritare chiunque.

Il cosiddetto ‘’malvagio’’ inevitabilmente si infuriò , senza contare che essendo nel corpo di Sanji la sua sopportazione verso quella testa d’alga era già al minimo. Dopo qualche respiro profondo per mantenere la calma esplose  in una risata malvagia.

Desiderava dannatamente fargli pagare quell’affronto.


P.s. scusate per il titolo orrendo... :( Spero vi piaccia la storia :)
  
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