Camminavo per le strade deserte di Holmes Chapel, una cittadina dell'Inghilterra centrale, situata nella contea di Cheshire, a nord di London, parecchio distante da essa però.

Rabbrividii per il forte vento e improvviso che mi colpì in piena faccia, l'affondai nella calda sciarpa di lana rossa, ricordo della nonna Betty che mi regalò al mio nono compleanno.

"Un pò vecchio" direte, ma io non la penso in questo modo.

Se chiudo gli occhi e inspiro profondamente riesco ancora a sentire il dolce profumo di mia nonna, che sapeva e sa tutt'ora di caramelle, poichè ne avesse sempre un pò nelle tasche di qualsiasi cosa indossasse.

Guardai l'ora, e leggendo sullo schermo digitale dele del mio cellulare constatai fosse meglio sbrigarsi, quindi iniziai a camminare più velocemente, anche se la cosa risultava abbastanza complicata poichè andando di fretta l'aria fredda aumentava dempre più.

Quando finalmente arrivai a scuola la Western High School per precisare, mi fiondai all'interno di essa cambiando di botto temperatura, infatti il riscaldamento si notò dal fatto accaldata, o forse non era quello.

Un gruppo di ragazzi percorse il corridoio: tra loro cercai lui, il ragazzo più desiderato ma il più dannato, dietro la quale gli sbavavano molte, troppe ragazze, e credo si sia capito, anch'io purtroppo faceva parte della "massa".

Quando lui mi si avvicinava, mi guardava anche solo per un nano secondo, o mi sfiorava, casualmente il mio cuore batteva più velocemente, la mia testa andava a mille pensieri al secondo, le mie guancie diventavano porpora, il mio sguardo si abbassava e, ahimè diventavo un'altra persona.

Dall'estroversa e eccentrica ragazzina che ero, diventavo timida, rossa e stranamente silenziosa, facendo in questo modo insospettire i miei cari amici che mi affiancavano.

Invece lui, bhe lui le amiche che potevano essere molto fortunate ad essere chiamate in questo modo, se le marcava strette o non le marcava affatto.

Lo seguii con lo sguardo fino alla fine del corridoio dove salì le scale poichè la sua classe, frequentava il terzo anno precisamente, fosse al piano di sopra.

Sospirai sonoramente e come lui raggiunsi la mia classe, che sfortunatamente si trovava molto distante dalla sua, e da lui quindi.

Quando feci irruzione nella mia classe, tutti mi salutarono e mi rivolsero un sorriso mentre la mia migliore amica mi salutò con il suo solito:

Come faceva sempre, mentre io la guardavo attentamente per osservare meglio, quanto ogni giorno diventasse più carina per poi rivolgerle un sorriso e rispondere alla sua affermazione con una smorfia, poichè sapeva non mi piaceva essere chiamata per intero.

- Helen Celin Burdock - la incalzai io.

A lei non piaceva, anzi detestava il suo secondo nome, io invece lo trovavo molto grazioso.

Poi, come abituale, correvamo ad abbracciarci, iniziava lei solitamente scaraventandosi su di me, ma quel giorno non lo fece, mi ignorò semplicemente dopo quello scambio di sguardi soliti, e non ne seppi la ragione, non riuscii a spiegarmelo lì sul momento.

Io, ignorai il suo gesto e come lei aveva fatto, andai a salutare le nostre compagne di classe appena entrate in classe, con un'abbraccio.

Anche se, mi sentii diversa quando abbracciai la prima persona del giorno che non fù, stranamente, Helen.


Angolo autrice.
Salve a tutti, so che è corto..
Prometto che il prossimo sarà più lungo, e questo è ancora
l'inizio, ecco perchè è abbastanza noioso, nei prossimi 
capitoli succederanno delle cosette, OK?
Mi fareste un piccolo favore? Recensite, anche per insultarmi :D
No, seriamente e grazie alle tre recensioni, e anche a chi legge solamente
Sciaao belle <3