CAPITOLO 13 - LA SCELTA
Dopo due giorni Ellis fu dimessa
dall'ospedale e una volta a casa mentre stava parlando di lavoro con Anna
sedute al tavolo le disse - Prendimi un appuntamento dal dottor Robers -
- Ellis sei sicura? Non dovresti
dirglielo, magari a cambiato idea! -
- Non ci siamo capite, sono io
che non voglio avere un figlio da Draco Lucius Malfoy -
- Sei sicura che dopo non te ne
penti? Guarda che queste cose lasciano il segno Ellis... -
- Anna fa come ti ho detto, sono
due giorni che non mi dici altro, basta! Non ne voglio più sapere né di
questa cosa, né di Malfoy -
- ok! Ma sappi che ha soffrire
non sarai solo tu ma sarete in due -
- Se sei sicura di quest’affermazione,
non pensi che se lui lo volesse sarebbe gia venuto qui! Tu lo vedi? Beh io no!
Quindi è una mia decisione e non lo voglio! -
Due giorni dopo Ellis si ritrovò
seduta nella sala d'aspetto del dottor Robers e vide molte altre ragazza lì,
alcune per la sua stessa ragione mentre altre, più fortunate, erano lì con i
loro fidanzati che amorevolmente si prendevano cura di loro, per vedere come
procedeva la gravidanza.
Ad un certo punto Ellis si
soffermò su una ragazza, circa al settimo mese, e che era lì da sola, così, si
alzò, si avvicinò e si sedette sulla poltroncina in parte a lei dicendogli
- Scusami, non ho fatto a meno
di notare che sei da sola, come mai? - la ragazza guardo Ellis e le disse - Mi
chiedi come mai sono qui da sola? -
- Sì, dov'è il tuo ragazzo? -
- Non c'è, siamo io e lui -
toccandosi la pancia
- Mah... -
- Semplicemente all'inizio non
lo volevo anzi non lo volevamo, avevo preso pure un appuntamento per... ma poi
stando qui, ci ho ripensato, ho pensato che lui non centrava niente se io e il
padre non stiamo insieme ed è anche un emerito bastardo, lui non c'entra, potrà
avere i suoi geni certo ma se ci sono stata e perché infondo mi piaceva no! -
Ellis a quelle parole penso che la sua storia era uguale e infondo, lei amava
Malfoy e avere un figlio da chi si ama non è poi una tragedia, ma appunto
avrebbe potuto tenerlo senza dirgli niente, infondo lui insinuava che lei
andava con tutti, così si congedo dalla ragazza andando all’accettazione e
disse alla segretaria - Salve, vorrei disdire il mio appuntamento per oggi -
- Certo, come si chiama? - le
fece la segretaria
- Ellis Dickens -
- Fatto, vuole un altro
appuntamento? -
- No, grazie - e se n’andò; In
un vicolo sicura di non essere vista si smaterializzo per andare a casa e una
volta lì Anna che era in apprensione al suo arrivo saltò su come un grillo dal
divano per dirgli - Ma non dovevi tornare domani? -
- Sì -
- E allora che ci fai qui? -
- Ho cambiato idea, infondo lui
non c'entra niente e poi non e detto che venga stronzo come il padre no! -
- Bene, sono contenta! Ma adesso
non dovresti dirglielo? -
- No! E' mio e basta, teniamolo
fuori da questo -
- Ma Ellis... -
- Non m’interessa sai quante
ragazze madri ci sono, e loro sono più sfortunate di me, almeno io so come
mantenerlo -
- Già ma ti ricordo che dalla
settimana prossima ci sono le settimane della moda, stressanti al massimo e alla
fine la pancia si vedrà, che intendi fare? -
- Lavorare fin che si riesce, e
poi si vedrà -
- Ma non dovresti chiamare
l'agenzia per dirglielo? -
- E farla diventare una cosa
pubblica, così lui lo scopre? No! -
- Ok, allora se mai chiamo e gli
diciamo di non dire niente infondo ci rimettono pure loro se si viene a sapere
-
- Ecco appunto! Dopo chiama e
parlaci tu -
La settima dopo Ellis e Anna
furono a Parigi per le sfilate, l'agenzia sapeva della gravidanza d’Ellis e
fecero come lei voleva appena si fosse vista la pancia avrebbero pensato al da farsi,
ma una sera il cellulare d’Ellis suono, era Hermione e a rispondere fu Anna che
disse - Pronto? Hermione sono Anna, avevi bisogno d’Ellis? -
- Ciao, no e che dopo l'ospedale
non ho saputo più niente e allora mi chiedevo... -
- Ho capito, e no non l'ha fatto
ci a ripensato all'ultimo momento, ma non vuole farglielo sapere -
- Perché? -
- La conosci è troppo orgogliosa
per confessargli che è innamorata di lui, e poi anche perché lui pensa che lei
sia troppo facile sai per via del servizio di playboy e poi per una gaf che ho
fatto io... -
- Ma Anna lui deve sapere! -
- Lo so, ma come dice lei se ha
lui interesserebbe davvero l'avrebbe cercata non pensi? -
- Stiamo parlando di Malfoy, lui
è più orgoglioso di lei, non ammetterebbe mai nemmeno lui di volerlo questo
bambino, e ti assicuro che da quando l'ha saputo e che lei gli ha detto di non
volerlo si è stranito -
- In che senso? -
- Semplicemente credo che ci
stia male perché credo che lui pensi che lei non l'abbia tenuto ed è diventato
proprio il principe degli slytherin che piace tanto ad Ellis -
- Vedrò che fare, ma devo dirgli
che hai chiamato? -
- Se vuoi ma non dirgli di
Draco, se no se la prenderebbe con te! -
- Ok allora ciao! -
- Ciao -
Le sfilate erano più pesanti del
previsto e dopo quelle di Parigi, fu la volta di Milano ed infine quelle di
Londra, Ellis però per via della gravidanza non stava molto bene e quindi
doveva metterci più impegno del previsto per far sì che nessuno si accorgesse
del piccolo segreto così quando si ritrovarono di nuovo a casa per le sfilate
di Londra, prima dell'ultima sfilata Ellis aveva dei dolori fortissimi alla
pancia, ma non gli diede molto peso, pensava solo che quella era l'ultima
passerella prima del meritato riposo, perché dopo le sfilate sapeva che sarebbe
stata in vacanza, quindi quando si ritrovo a casa con Anna gli disse -
Finalmente è finita! -
- Già, anche se sono state
faticose, ma Ellis sei sicura di sentirti bene, ti vedo pallida? -
- Un pochino, sono stanca e oggi
avevo mal di pancia -
- Ellis, perché non l'hai detto
prima? -
- Che non stavo bene? -
- Gia, sai benissimo che dovevi
stare attenta, perché con lo stress e tutto... ti ricordi cosa ti ha detto
Ginny potresti essere a rischio sopratutto perché sei stata malata proprio
all'inizio -
- Ma che porta sfiga che sei! -
- Sono solo realista, e sarebbe
meglio andare a fare una visita non trovi? -
- Sì! Prendi un appuntamento
domani -
- Ok! Ma ora vado, ci si vede
domani - Ellis andò di sopra per fare un bagno e prepararsi per la notte ma nel
fare questo si accorse di una cosa che fino ad allora non pensava ma che
purtroppo gli avevano detto, aveva avuto un aborto spontaneo, si accascio a
terra in preda al panico e alla rassegnazione, incomincio a piangere distesa
sul pavimento del bagno e l'unica cosa che pensò in quel momento fu "ho
perso l'unica cosa più bella che mi legava a lui"
Continua...
SPAZIO AUTRICE
Lo so questo
capitolo è triste, ma io ve l'avevo detto che l'argomento diventava pesantino e
spero che dopo questo capitolo magari esprimerete la vostra, la speranza è
sempre l'ultima a morire...
Ed ora
ringrazio:
Kira7: credo proprio che questo capitolo non
ti sia piaciuto molto, anche perché come vedi le cose non sono migliorate
anzi...(mi ha fatto molto piacere l'email)
Paola: sono felice che sei tornata, lo sai
quanto ci tengo ai tuoi commenti, ma come vedi la situazione non è migliorata