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Autore: Like an Undead    23/11/2012    2 recensioni
Ho scritto questa fan fiction a scuola mentre guardavo dei corvi dalla finestra dell'aula, non è un granché ma spero che vi piaccia! xD
"Erano le 05 e 30 del mattino ed era un giorno come altri per tutti gli abitanti di Namimori.
Come al solito Takeshi si era svegliato presto per allenarsi quando intravide una ragazza dai capelli rossi che svoltavano l'angolo di corsa, come per fuggire da qualcuno.
Lui la seguì istintivamente e quando girò si accorse che quello era un vicolo cieco e che per terra si trovava una piuma nera come quella di un corvo e nient'altro la ragazza di era come volatilizzata, aveva un brutto presentimento."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kyoya Hibari, Takeshi Yamamoto, Un po' tutti, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2:  "Sorridimi ancora, e fallo solo per me!"

 

Takeshi si girò di scatto e sgranò gli occhi…davanti a lui non c'era una ragazza qualsiasi quella era Killer, la fanciulla che gli era apparsa nel sonno, e quando la riconobbe gli sfuggi la frase << Io…ti ho incontrata in sogno. >>.

Lei lo fissava, aveva l'impressione di averlo già incontrato da qualche parte, ma non riusciva a ricordare dove o tanto meno chi fosse, e quando udì quella frase lo prese per matto << ehi…sei sicuro di stare bene? Forse hai sbattuto la testa? Non è che hai la febbre? >> domandò mettendogli la mano in fronte. 

Effettivamente incontrare una persona in sogno era una cosa improbabile oltre che da pazzi, come era possibile?

Quella ragazza era una tipa abbastanza realista, magia, chiesa e stregoneria non gli interessavano, non ci credeva.

Gli tolse la mano dalla faccia << Non sembrerebbe che tu abbia la febbre, comunque e meglio che ti tiri su! >> disse porgendogli la mano, lui la afferrò e la ringraziò << Grazie! Io sono Takeshi Yamamoto e tu? >> voleva avere la conferma che si trattasse di lei.

La ragazza rispose sorridendo << Mi chiamo Killer, Killer Shizuku piacere di fare la tua conoscenza. >>, ora ne era sicuro, quella era la fanciulla del suo sogno ed anche se non ne capiva il motivo, era attratto da lei.

Il moro notò una ferita che sanguinava sul ginocchio della giovane << Ehi! Ma tu sei ferita! >> esclamò agitato, lei sembrò accorgersene solo in quel momento << Oh è vero, hai ragione…è solo una sbucciatura non c'è bisogno di allarmarsi tanto. >> disse con aria spensierata, ma il ragazzo ribatté << Anche se è solo una ferita da niente, potrebbe infettarsi! Forza seguimi! >> le prese la mano e la trascinò fino a casa sua.

Quando il padre, che regolarmente preparava il sushi, vide la rossa restò totalmente scioccato…suo figlio che portava a casa una donna? Cosa accidenti era successo ai suoi compagnetti di giochi cretini che faceva di solito?

Scrutò attentamente ogni parte del corpo della fanciulla…era alta, bella, ed il suo fisico era abbastanza possente…sperava vivamente che quella fosse la fidanzata di Takeshi…secondo lui era perfetta per cucinare il sushi e quindi per mandare avanti il negozio di famiglia allora domandò al ragazzo << Takeshi…chi è questa ragazza? >>.

L'altro ignorò la domanda e chiese dove fosse il disinfettante, il padre glielo diede e lui si mise a medicare la ferita della povera malcapitata seduta ad uno dei tavoli del negozio.

Un volta finito di curarla la invitò a mangiare qualcosa e lei con un sorriso a trentadue denti accettò.

Gli sembrava una persona diversa da quella che aveva visto in sogno, era più allegra, vitale e…felice rispetto alla Killer dell'utopia che aveva un'aria più malinconica e triste, poi domandò << Io ho quindici anni e tu Killer? >> e lei rispose << Ma pensa..anch'io ne ho quindici, e quindi frequenti il secondo anno delle medie eh? Com'è la scuola? >> lui la guardò perplesso << Bellissima e complicata…ma scusa perché me lo chiedi? Non dovresti saperlo? >> la risposta che ricevette era diversa da quella che si immaginava << Non posso saperlo…io non sono mai andata scuola. >> già non era proprio la risposta che immaginava di ricevere.

Le si voltò. scese dalla sedia e disse << Grazie mille per le medicazioni e per il pranzo Takeshi, sei stato davvero gentile, nonostante io sia una perfetta sconosciuta, grazie. >> se ne andò lasciando il ragazzo a guardarla pensieroso * Quella ragazza non è come le altre, ha un vuoto dentro ed io…ho una voglia matta di colmarlo! * che subito si mise ad inseguirla e quando uscì dal negozio, non vi era di nuovo niente e nessuno, soltanto una piuma di corvo.

Il moro tirò fuori dalla tasca l'altra piuma e le confrontò, erano perfettamente uguali…certo lui non era un'esperto di volatili, ma non esisteva e non esiste tutt'ora un uccello che ha le piume uguali ad un'altro, anche se della stessa specie e anche se così non fosse stato, lui era sicuro che quelle piume venivano tutte la l'unico ed insostituibile corvo, il "corvo" dei suoi sogni.

Non si riusciva a spiegare come quella ragazza gli fosse entrata in sogno, oppure come ogni volta che spariva appariva una piuma di corvo, cos'era? Magia forse? Certo dopo quello che gli era successo, ormai poteva credere anche nei fantasmi, ma che una donna improvvisamente si trasformi in un volatile…* bè questo si che suona strambo * pensava.

Passò più o meno una settimana e di Killer non aveva più notizia, i sogni erano finiti il giorno stesso in cui erano iniziati e lui, tormentato da pensieri del tipo " Dove sarà? Che fine avrà fatto? Sarà nei guai? Forse è colpa mia? Oppure di quell'uomo del sogno? " ma purtroppo non aveva mai trovato delle risposte, quel giorno a scuola, finalmente poté rivederla.

Vista la sua bellezza l'attenzione dei ragazzi, di tutti i ragazzi meno Hayato, era stata rapita da lei povera inconsapevole ragazza, che aspettava Takeshi.

Come avesse saputo che lui andava a quella scuola era un mistero, certo conosceva il suo nome, ed è anche vero che Namimori era piccola, ma rintracciarlo, tra le quindici scuole che la città aveva, era una cosa…strana, ma praticamente tutto quello che la riguardava era strano quindi non ci badò più di tanto << Oilà chi si vede, Killer! Che ci fai qui? >> lei si voltò << Takeshi…ciao! C-Come va? >> << Bene, ma non hai risposto alla mia domanda. Allora? >> lei balbettò arrossendo << B-Bè sono venuta qui perché        …l'altra volta mi hai fatto venire voglia di provare ad iscrivermi a scuola, e volevo chiederti se…mi potevi dare una mano ecco! >> lui stupito ridacchiò << Ahah ed è per questo che sei diventata rossa come un peperone? Non ce n'era bisogno! É ovvio che ti aiuto, siamo amici dopotutto! >> lei lo guardò e poi s'aprì in un sorriso smagliante che fece innamorare tutti i ragazzi presenti alla scena, e anche Yamamoto ne era inconsapevolmente attratto, lei arrossì nuovamente quando lui le si avvicinò all'orecchio e disse << Sorridimi ancora e fallo solo per me…Killer! >> poi istintivamente la baciò facendo si che gli altri compagni restassero a bocca aperta, inclusi Hayato e Tsunayoshi che più di tutti sgranarono gli occhi.

 

Fine Capitolo 2

   
 
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