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Autore: Like an Undead    25/12/2012    1 recensioni
Ho scritto questa fan fiction a scuola mentre guardavo dei corvi dalla finestra dell'aula, non è un granché ma spero che vi piaccia! xD
"Erano le 05 e 30 del mattino ed era un giorno come altri per tutti gli abitanti di Namimori.
Come al solito Takeshi si era svegliato presto per allenarsi quando intravide una ragazza dai capelli rossi che svoltavano l'angolo di corsa, come per fuggire da qualcuno.
Lui la seguì istintivamente e quando girò si accorse che quello era un vicolo cieco e che per terra si trovava una piuma nera come quella di un corvo e nient'altro la ragazza di era come volatilizzata, aveva un brutto presentimento."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kyoya Hibari, Takeshi Yamamoto, Un po' tutti, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Ricordi Di Sangue

 

Takeshi aveva baciato la rossa che confusa si era spinta indietro.

Cerca era una cosa, quel ragazzo era strano, ma strano forte eh! 

Adesso, possiamo capire che qualche rotella non gli funzioni, ma in quel momento pareva aver perso tutti i neuroni, almeno a parere di Hayato che guardava la scena con occhi stupiti, ma soprattutto straniti.

Tsunayoshi invece a stento riusciva a credere a quello che vedeva.

Sapeva che il moro non voleva una fidanzata per concentrarsi meglio sul baseball, così rifiutava tutte le ragazze che gli si proponevano, ma se era così…perché adesso ne baciava una di sua spontanea volontà?!

Entrambi i ragazzi avevano capito ormai che era inutile crucciarsi su un qualcosa che riguardasse Yamamoto, tanto neanche l'argenteo, intelligentissimo e preparatissimo, comprendeva la sua logica, se ne aveva.

Fatto stava che o Takeshi stava impazzendo oppure, cosa meno probabile per lui, si era innamorato.

Perfino "testa a prato" Ryohei sarebbe stato più adatto all'amore.

Il moro afferrò la mano della ragazza e la trascinò via nell'imbarazzo più totale in cui era caduta.

Lui non era affatto a disagio, infatti, poco dopo essersi allontanato dalla folla con Killer disse << Bene, dicevamo che vuoi entrare a scuola no? >> lei annuì mentre andava a fuoco dalla vergogna e lui continuò sorridente << Perfetto! Allora non ci resta che andare a parlare prima con il preside…>> sbiancò leggermente << E poi con Hibari…>>.

La rossa domandò incuriosita << Chi è Hibari? >>.

In riposta ricevette un mugugnio costretto tra cui si distinguevano le parole "Hibari Kyoya, il presidente del comitato disciplinare".

Allora la ragazza chiese << Ah, ed è simpatico? Mi piacerebbe farci amicizia! :D >> lui si girò di scatto, non credeva alle parole che aveva appena sentito…certo Killer non aveva idea del carattere da "simpatico" di Hibari, ma comunque esisteva sulla faccia della terra qualcuno che voleva fare amicizia con quel soggetto preoccupante (Perché tu si che sei molto normale!), ed era strano a dir poco.

<< Perché mi guardi così? Ho detto qualcosa di strano? >>

Lui face di no con la testa, quando finalmente arrivarono in presidenza.

Li accolse con un sorriso a trentadue denti il preside, li fece accomodare e dopo aver discusso per abbastanza tempo da far quasi addormentare il giovane ricevettero il "verdetto finale" << Ebbene signorina Shizuku…visto il fatto che lei è ormai nell'età giusta per frequentare la nostra scuola dal secondo anno, ma non ci è mai stata…le farò fare degli esami base tra quindici giorni, se li supererà potrà entrare a scuola, se invece andasse diversamente sarò costretto a dirle di no…che ne pensa? >> si illuminarono gli occhi della rossa che sprizzavano "si" da tutti i pori e quindi esclamò contenta << Certo! vedrà che non la deluderò! >>, l'adulto fece una smorfia simpatica, dopodiché li salutò e li fece avvicinare alla porta.

I due fecero un inchino di rispetto e quando aprirono la porta gli caddero davanti su per giù una trentina di ragazze << Ragazze? Che ci fate qui? >> domandò tutto allegro Yamamoto.

Le giovani arrossirono per la figuraccia appena subita e corsero via.

Killer non capiva molto della situazione, sarà perché non era mai stata in una scuola, ma le risultava strano quel comportamento, prima si mettevano ad aspettarli (non ha capito neanche che stavano origliano per gelosia) e poi scappavano via…che comportamento strano!

Una volta fuori dall'ufficio Takeshi disse che ora dovevano affrontare la più difficile delle prove, parlare con Hibari, allora si diressero verso la stanza del comitato disciplinare.

Svoltarono un angolo, dopo qualche secondo la ragazza si fermò di colpo e abbassò il capo << Che succede? Forse non ti senti bene? >> chiese lui.

Inclinando la testa di intravide tra un ciuffo di capelli e l'altro uno dei suoi occhi, un occhio diventato rosso da nero.

Takeshi sobbalzò << Ma che diavol- >> venne interrotto da un'affermazione sicura di lei << *snif snif* Qui c'è puzza di sangue. >> detto ciò iniziò a correre seguita dal moro che non ci capiva molto.

Giunsero di fronte ad una stanza dalla quale proveniva una fortissima puzza di sangue.

Erano arrivati davanti all'aula del comitato disciplinare.

Lei spalancò la porta e davanti a se vide una scena terribile: un ragazzo dai capelli corvini e con dei tonfa in mano che picchiava a sangue dei ragazzi.

Quella scena le riportò alla mente qualcosa, qualcosa che aveva rimosso, qualcosa che le aveva fatto male, qualcosa che non avrebbe mai voluto ricordare.

I ricordi comparivano come fotografie con qualche frase appena, non riusciva a rammentare tutto.

L'immagine che più le era rimasta impressa era quella di una bella donna dalla pelle bianca e candida e dai capelli castano-rossi che si mescolavano con il colore puro del suo sangue versato quasi completamente sul pavimento di una stanza dalle pareti bianche diventate quasi completamente rosse e la figura di un'uomo davanti a lei con in mano un coltello sporco anch'esso della medesima cosa, del sangue di quella donna, del sangue di sua madre.

Istintivamente senza pensarci due volte si butto contro quel ragazzo e proprio mentre stava per colpire nuovamente in giovane a terra, gli afferrò l'arma e lo guardò intensamente, con uno sguardo pieno di odio.

Lì il moro la stava per attaccare quando si fiondò e li bloccò Yamamoto che urlò << Killer, Hibari fermatevi per carità! >>.

La rossa riprese in controllo di se allora si allontanò dopo aver detto a Takeshi di aiutare il ragazzo svenuto e prima di uscire dalla stanza disse un'ultima cosa che colpì nel profondo Kyoya << Chi attacca i più deboli sapendo che non hanno alcuna possibilità di difendersi è solo spazzatura…è feccia! >>.

Dopo aver detto ciò se ne andò seguita dall'amico che portava sulle spalle il poveretto in questione e lasciando il presidente a rimuginare sull'umiliazione a pena ricevuta.

 

Fine Capitolo 3

 

Nota di quella pazza sclerotica senza cervello della scrittrice di questo delirio senza senso dell'autrice:  Eccomi di nuovo alla carica!! Spero che anche questo capitolo delirante vi sia piaciuto! Lo so fa pena ma siate clementi quando recensirete (se recensirete) e grazie di avre letto (se avete letto xD)!

Ciao ciao!

Alla prossima!!!

 

_L'autrice pazza_

 

 

 

                                         

   
 
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