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Autore: Davide95    24/11/2012    3 recensioni
Lo so che potrebbe sembrare strano, ma non tutti i ragazzi odiano leggere o scrivere; sono Davide, e questa è la seconda storia che scrivo.
'Era questo che intendevi mamma? Era questo che intendevi quando dicevi che mi meritavo il meglio? Perchè non so se me lo merito, ho lasciato una scia di cuori spezzati dietro di me e non mi sono mai curata di sanarli. Ed ora, mentre guardo, o credo di vedere, Zayn piangere, mi accorgo che ho appena spezzato anche il suo. Ho distrutto tutto, capisci?'
Cassie è una diciassettenne, reduce da un'incidente da cui è riuscita a salvarsi solo lei, mentre la madre è morta tragicamente, che deve affrontare una nuova scuola e deve fare i conti con nuove amicizie. Ragazza molto riservata e vuota, riscoprirà cosa significa provare dei sentimenti.
Zayn, ragazzo affascinante e seducente, non riesce più a far battere il suo cuore.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Zayn

 

Le mani di Sheila erano strette al mio busto, le sue gambe erano attaccate al mio corpo, stavamo in silenzio mentre guidavo la moto

in direzione della casa di Debby; era arrivato il sabato, finalmente, e con mia grande sorpresa Sheila aveva rinunciato alla discoteca per stare con me e con i miei amici, fatto parecchio strano perchè sapeva di non essere la benvenuta a casa di Debby e c'era stata una

piccola parte di me, forse non poi così piccola, che si era chiesta se io ne ero contento. Non avrei potuto bere con i miei amici, non avrei potuto interagire con Cassie, non avrei potuto fare praticamente niente se non baciare la mia ragazza; sbuffai mentre parcheggiavo la moto appena fuori dalla casa di Debby. Sheila scese dalla moto con calma, senza preoccuparsi che chiunque volendo avrebbe potuto vedere le sue belle gambe affusolate e i suoi slip neri quasi non coperti dalla gonna troppo corta, scossi la testa e le chiesi di sistemarsi un po' prima di bussare alla porta d'entrata. A volte, mi sentivo in imbarazzo con lei accanto, mi veniva da dirle 'un po' di pudore, cristo dio'.

Hei!”

Ethan mi diede un pugno amichevole sulla spalla e rivolse uno sguardo cattivo a Sheila, che sembrò non curarsene facendosi strada da sola dentro casa. Il mio amico mi fulminò con lo sguardo ed io alzai le spalle come per giustificarmi.

Casa di Debby era molto grande, il suo salotto era quasi il doppio del mio ed io non avevo affatto un soggiorno piccolo; aveva attaccato delle piccole lucette, che davano un'aria intrigante alla casa, su tutte le pareti in modo da non rimanere totalmente al buio con le lampade spente. La musica non era particolarmente alta, ma qualcuno aveva già alzato il gomito; molta gente non l'avevo mai vista, probabilmente erano amici di Debby ed Ethan, gente che frequentavano loro.

Sheila si strinse al mio petto e mi lasciò un lieve succhiotto sul collo, mentre io cercavo con lo sguardo la ragazza che mi aveva stregato. Ma di lei nessuna traccia.

Vado a prendere un drink.” dissi, lasciando da sola Sheila in quello che era il mio mondo.

Alcune ragazze erano veramente poco vestite, per questo motivo non mi stupii che la maggior parte dei ragazzi avesse quasi gli occhi fuori dalle orbite a forza di guardare le gambe ad una e il seno ad un altra; avevano veramente dei fisici fantastici, ma chi si sarebbe mai fidanzato con loro? Erano le ragazze da una botta e via, quelle che si vedevano in giro vestite così, nessuno sarebbe mai stato per più di qualche mese con loro. Nessuno avrebbe cercato di avere una storia seria con loro. Io stesso mi accertavo sempre che Sheila non andasse in giro come una sgualdrina, ma lei stessa, sebbene amasse apparire, quando non c'ero io si conteneva. Sapevo anche io che alla maggior parte delle ragazze infine non amavano sentirsi toccare ovunque. Però che diavolo, a volte mettevano a dura prova l'autocontrollo dei ragazzi.

Superai un ragazzo che stava poco elegantemente infilando la sua lingua all'interno della bocca di una ragazza, che però non sembrava dispiaciuta, anzi, le sue mani arpionate alle spalle del moro dicevano tutt'altro.

Per la festa Debby aveva dato la disponibilità per il salotto ed il bagno, vietando categoricamente di salire al piano superiore; la cucina aveva detto che sarebbe stata aperta solo per i suoi amici più stretti, tra cui io. Mi infilai all'interno di essa e chiusi la porta scorrevole, appoggiandomi un momento al tavolo, stordito dalla musica che intanto era stata alzata.

Scrollai le spalle e andai ad aprire il frigo, prendendomi dell'acqua fresca e bevendo quasi metà della caraffa; mi asciugai la bocca con la mano che successivamente strusciai sui pantaloni lasciando un'impronta quasi invisibile.

Come procede?” chiesi a Debby, che appena entrata fece un salto per lo spavento, mandandomi a quel paese. Risi piano.

I suoi capelli biondo-cenere erano raccolti, ma qualche ciuffo ribelle ricadeva dolcemente sulle spalle, dove penzolavano a mezz'aria degli orecchini verdi, assai strani. Dei jeans stretti fasciavano le sue gambe affusolate, e dei tacchi neri le regalavano qualche centimetro in più; quando si girò per aprire la credenza, notai che il top che portava le lasciava scoperta parte della schiena, dove guardando bene si notava un reggiseno color pelle. Aveva sempre avuto occhi per Ethan, come biasimarla? Il mio amico aveva veramente un bel carattere al contrario di me, ed ispirava molta più fiducia del sottoscritto. Aveva declinato sempre gentilmente i miei inviti ad uscire prima che si mettesse con Ethan, ed io non me l'ero presa troppo, effettivamente più tardi mi ero accorto che non era proprio il mio tipo, parlava troppo.

Zayn se non la smetti di fissarmi il sedere ti prendo a pugni.” mi disse amichevolmente, mentre io scoppiai a ridere.

Si girò sorridendomi e facendomi notare che in mano aveva qualche pacchetto di patatine e pop corn.

Non mangiano comunque più di te e Ethan.” disse prendendomi in giro.

Il mio sguardo corse da lei alla porta della cucina e poi di nuovo a lei; dovevo chiederle o no di Cassie? Mi morsi all'interno della bocca.

Hai fatto bene a portare Sheila -mi disse sorridendo- non te l'ho chiesto, però è la tua ragazza quindi l'invito era rivolto anche a lei.'”

Già.” dissi guardando altrove.

Mi dispiace che Cassie non sia venuta, so che ti avrebbe fatto piacere.”

Alzai un sopracciglio confuso, Cassie non sarebbe venuta?

Ethan non te l'aveva detto?”

La mia espressione arrabbiata la fece indietreggiare e subito uscì dalla porta, lasciandomi da solo. Avevo sempre saputo che Debby provasse un certo timore nei miei confronti ed a volte mi faceva sentire in colpa, perchè io le volevo molto bene e non volevo mi temesse. Ethan una volta mi aveva detto di piantarla di metterle paura dopo avermi confidato che Debby s'era messa a piangere una sera perchè sosteneva che l'avessi guardata male un giorno. A quel pensiero sorrisi, poi mi tornò in mente che ero andato lì per nulla, che Cassie non sarebbe venuta ed io mi sarei annoiato tutta la serata con Sheila.

Strinsi i denti ed uscii, trovandomi la mia ragazza addosso, mentre infastidita mi chiedeva dov'ero stato e perchè ci avessi messo così tanto. La zittii con un bacio, sapevo che adorava quando lo facevo in un momento inaspettato e la sua reazione non tardò ad arrivare: le sue mani si infilarono tra i miei capelli, mentre la sua bocca era impegnata a sporcare di rossetto la mia. Le mie mani si

allungarono a toccarle il sedere mentre le sue scesero a toccarmi le spalle e a stringerle come se volesse farmi sentire ch'ero suo.

Poi feci una cosa che non avevo mai fatto; aprii gli occhi e guardai ciò che mi stava succedendo attorno. Niall stava parlando con una ragazza, probabilmente era arrivato da poco perchè non l'avevo visto prima, riconobbi qualche ragazzo di scuola mia, Debby stava ballando attaccata ad Ethan, che incrociò per un secondo il mio sguardo prima di squadrare il corpo di Sheila; lo vidi mormorare qualcosa all'orecchio di Debby e lei dopo avermi mandato un'occhiata fugace, gli fece un cenno d'approvazione ed Ethan mi fece segno di salire.

Ero così arrabbiato che non ci pensai due volte a caricarmi Sheila sotto lo sguardo dei presenti e a salire le scale velocemente; lei sulla mia spalla ridacchiava sottovoce e la sentii mugolare quando aprii la camera di Debby e la appoggiai sul letto.

Un secondo dopo la sua maglia e la sua gonna erano sparite, e mentre quella armeggiava con il suo reggiseno, io mi assicurai di chiudere a chiave la porta; un secondo dopo Sheila era distesa davanti a me, nuda, con i capelli sparsi sul cuscino. Non tardai a spogliarmi ed a raggiungerla, ma non ci furono coccole quella volta, solamente sesso.

Una cosa che avevo sempre amato era il senso di virilità che provavo quando dopo un rapporto, la ragazza accanto a me se ne stava immobile a guardarmi come se fossi la persona più fantastica del mondo; la mano di Sheila si posò sul mio petto all'altezza del cuore come se volesse riuscire a sintonizzare il suo battito cardiaco con il mio, ma sapevamo entrambi che erano su due lunghezze d'onda molto diverse e che non sarebbero mai riusciti ad andare assieme in una sola direzione.

Mi manchi.”

Due parole sussurrate nel silenzio di una camera non nostra, riempita di profumi non nostri, di cose non nostre, di ricordi non nostri.

Mi aveva appena detto che gli mancavo ed io non riuscivo nemmeno a girarmi e guardarla negli occhi.

Mi hai sentito Zayn?”

Non l'avevo mai sentita così fragile ed insicura; lei era sempre così chiassosa ed esuberante sui suoi tacchi alti, non aveva mai paura di niente, non aveva paura di essere fuori luogo o di venir giudicata, lei era semplicemente Sheila, la mia ragazza.

Per un attimo mi balenò per la testa il fatto che magari lei avrebbe potuto avere paura di perdermi, di perderci. Anche se in realtà non ci eravamo mai trovati veramente. Ed ora era lì, nuda affianco a me, che mi lasciava baci timidi ed umidi sulla spalla ed io ero incapace di dirle che lei non mi mancava, che a me così andava bene. Che non le avrei più chiesto di dormire con me, o anche solo di accompagnarmi a prendere il pane.

  
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