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Autore: Dian Nefer    12/06/2007    3 recensioni
Sono finiti i tempi in cui Hogwarts era un luogo tranquillo, dove il sole splendeva, gli uccellini cinguettavano e i Signori Oscuri attentavano alla vita degli studenti, o in particolare a quella di Harry Potter. Ora una nuova minaccia incombe sulla pace della scuola...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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L
a sera arrivò presto, Yanne però aveva deciso che non era necessario recarsi dal preside e aveva passato il resto della giornata girovagando per la biblioteca.
Dopo le lezioni aspettò che la raggiungesse suo fratello accompagnato dai suoi amici ed insieme si diressero verso i sotterranei.
Arrivati davanti alla porta di Piton, il trio dei grifondoro, si coprì con il mantello dell’invisibilità e Yanne bussò.
«Mi conceda un attimo signorina Potter, sarò subito da lei.» Rispose la voce del professore all’interno dell’ufficio.
La ragazza si voltò contrariata e accigliata verso il trio.
La porta si aprì qualche minuto dopo.
Il professore guardò fuori dalla porta furtivo, la spalancò e fece largo alla ragazza.
«Avanti, entri.» Ordinò l’insegnante.
Harry, Ron e Hermione seguirono Yanne e Piton chiuse la porta alle loro spalle.
«Ebbene, cose davo fare?»
«Oh, lei nulla signorina. A dire il vero credo abbia già fatto abbastanza.»
«Mi scusi, ma non la seguo…»
«Vuol dire che sarò più chiaro.»
«E no, mi permetta, è già abbastanza pallido, se dovesse schiarirsi ulteriormente diverrebbe trasparente.»
«Non le permetto di fare la spiritosa con me signorina.»
Yanne abbassò lo sguardo.
«La notte scorsa le avevo intimato di recasi quest'oggi nel mio ufficio per discutere sulle conseguenze da adottare per il suo comportamento. Ma in soli dieci minuti la sua situazione è precipitata clamorosamente.»
I tre grifondoro tesero le orecchie.
«Se non le è chiaro, può guardare con i suoi occhi quello a cui mi riferisco…»
Piton porse alla ragazza un calice di pietra intagliato e largo.
Yanne trasalì.
«Questo è un pensatoio signorina. Mi dia la mano.»
«No, non ci penso proprio.»
«Avanti! Non faccia storie, mi dia la mano, è un ordine!»
Yanne eseguì. Piton sfiorò la superficie del calice con la bacchetta ed entrambi vennero catapultati nell’ufficio del professore la notte precedente.
L’uomo era accanto al tavolino ed esaminava la teiera con sdegno. Prese una tazza di tea la riempì e la lasciò frantumare sul pavimento, poi si lasciò cadere su di esso.
«Oh, no…» Sussurrò Yanne.
«Oh si, invece.» Sul volto del professore al suo fianco si accese un ghigno soddisfatto.
Dalla porta dietro di loro entrò una Yanne beffarda che trotterellò fino all’uomo disteso a terra e lo trascinò verso una porticina.
«Vogliamo seguirla?»
Yanne scosse il capo.
«Io invece dico di si.» I professore seguito da Yanne entrò nella stanza.
Lì la ragazza stava sistemando il professore sul letto a baldacchino commentando:
«Ma che belle mani professore…così sottili, bianche, ben corate…ci si potrebbe innamorarsene.»
La ragazza prese a giocare con una mano del professore.
«Oh, mio Dio.» Soffio Yanne assistendo alla scena.
«Come diavolo a fatto a non reagire…ero sicura che stesse dormendo.»
«Ognuno ha i propri assi nella manica.»
Yanne arrossì quando vide lei stessa accarezzare il volto di Piton e sistemargli una ciocca dietro i capelli.
«Coff! Coff!» Tossicchiò l’insegnante abbassando lo sguardo.
«Chissà poi perché i Malandrini ce l’avevano con te Mocciosus…» Sussurrò la Yanne che in quel momento si stava alzando dal letto del professore e che si era messa a canticchiare una canzone babbana. (All you wonted-Michelle Branch NdAutrice)
«O mio Dio…» Si mise le mani nei capelli la ragazza.
La Yanne versione ricordo intanto era uscita dalla stanza e si era diretta verso la scrivania del professore.
Trovò immediatamente la Mappa del Malandrino e la sostituì con una pergamena di scorta che aveva in tasca. Poi preparò del tea e lo versò in una capiente tazza che posizionò ai piedi del letto e nella quale immerse una mano del professore.
«Mi dispiace professore, ma non ne posso davvero fare a meno…Au revoir.» Si allontanò dal letto, ma prima di andarsene tornò indietro a dare un bacio sulla fronte al professore.
«No…» Sussurrò pallida la ragazza che davanti ai suoi occhi vedeva il professore alzarsi e asciugasi la mano.
«Credo che possa bastare.»
Yanne e Piton erano di nuovo nell’ufficio di quest’ultimo e la ragazza era a dir poco sconvolta.
«Ora…»
«Le faccio solo una domanda professore: Quanto vuole in cambio?»
Il professore ridacchiò con tono sadico:
«Signorina Potter, non credo lei possa corrompermi…»
«Farò qualsiasi cosa a patto che lei faccia sparire quella roba.»
«Ci devo riflettere. Devo dire che sarebbe allettante tenerla in pugno con tali mezzi, ma potrebbe darsi che se lei…»
Harry arrabbiato per la situazione in cui si trovava la sorella fece per togliesi di dosso il mantello e andare da Piton; prontamente gli amici lo trattennero, ma sbadatamente Ron urtò un ampolla che traballò per qualche istante.
Yanne si alzò di colpo parandosi davanti ai ragazzi e si sporse sulla cattedra:
«Avanti professore, non si faccia pregare…»
«Mi dispiace deluderla signorina, ma con me questi trucchi non funzionano.»
«Quali trucchi, mi sembra di star giocando in modo pulito.» La ragazza si mise a sedere ed accavallò le gambe.
I professore mantenne ugualmente i suoi occhi fissi in quelli della ragazza.
«Accidenti! Come devo fare con lei? Le giuro che se non farà sparire quel materiale, se la vedrà con me!»
«A già perso la pazienza, signorina Potter? O forse dovrei limitarmi a chiamarla “signorina” in attesa che mi riveli il suo vero cognome.»
«Adesso sta esagerando professore!»
«Lei crede?»
Yanne si alzò e si diresse verso la porta la tenne spalancata, in modo da far uscire il trio, mentre proferiva:
«E va bene, le piace giocare a “ricattiamo chi ci sta poco simpatico”? Ok, allora voglio partecipare anch’io! Professore lei avrà le prove, per ora, ma le maldicenze sono armi davvero pericolose e chissà a chi vorranno credere: alla povera sorella del "bambino che è sopravvissuto", che è cresciuta senza poter utilizzare la magia, o al professore più oscuro e arcigno di Hogwarts, alias un così detto “ex mangiamorte”?»
Chiuse la porta bruscamente alle proprie spalle.
***








Vi chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto dei probblemi con internet.
Commentate numerosi, vi prego.
Arrivederci a presto!


  
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