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Autore: fliflai    24/11/2012    7 recensioni
Ecco il continuo del marmocchio problematico!
Hibari e Tsuna stanno insieme da due mesi, ma qualcuno si opporrà! Cosa succederà?
scopritelo leggendo questa storia! Naturalmente se vi va!
Per problemi con la storia ho dovuto postare nuovamente i capitoli 12 e 13 ma adesso sono disponibili
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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<< Cosa desidera signorina? >> domandò il capo dell'albergo mentre guardava la ragazza castana davanti a sé.

<< Vorrei sapere qual'è la stanza dei signori Hibari, mi stanno aspettando. Sono Miku Higa >> rispose Miku.

L'uomo fece un paio di telefonate. << Prego, è la stanza 123 >> disse accompagnandola all'ascensore.

Quando arrivò bussò educatamente alla porta.

<< Si? >> si sentì una voce femminile provenire all'interno della stanza.

<< Mi scusi signora Hibari, sono Miku, avevamo un appuntamento si ricorda? >> disse la ragazza.

La porta si aprì.

<< Ma certo cara vieni pure >> la accolse Haruka Hibari con un sorriso appena accennato.

Era una donna di media statura, dai capelli castano scuro, gli occhi marroni. Se non la si conosceva dalla descrizione poteva sembrare una donna qualsiasi, ma in realtà i tratti del viso erano molto delicati, e nell'insieme era davvero una bella donna.

Haruka la fece accomodare, poi si sedette su una poltrona davanti a lei.

<< Di cosa mi volevi parlare? Stai tranquilla mio marito in questo momento non c'è, puoi parlare liberamente >>.

Higa la fissò decisa, prima di esporre alla donna il problema. A differenza del padre di Hibari, la madre era molto più disposta al dialogo, o almeno con lei.

<< Lei sa bene che mi devo fidanzare con suo figlio, Kyoya ma... c'è una persona che ci intralcia... >> iniziò.

<< Si, mi è stato riferito. Un certo Tsunayoshi Sawada vero? >> la interruppe la madre di Kyoya.

Miku annuì.

<< Esattamente. Oltre a essere un ragazzo è anche sempre attaccato a Kyoya, e impedisce la nostra unione. E' un grosso problema, anche perchè suo figlio non si vuole staccare da lui e minaccia di picchiare, se non uccidere, chiunque si avvicini troppo a lui. Lei mi può aiutare? >> chiese speranzosa.

La donna ci rifletté un po'. Poi disse con un faccia impassibile: << Se Kyoya non vuole lasciarlo bisogna fare in modo che sia questo Sawada a farlo. Semplicemente deve vedere Kyoya che bacia un'altra ragazza. Ma non puoi essere tu dico bene? >>.

La castana sussultò. Che avesse capito?

Hibari fece una piccola risata saputa. << Mi par di aver capito che questo ragazzino ti interessa. Questo non è un bene mia cara. Tu devi stare con Kyoya, ricordalo >>.

Higa annuì con forza. << Naturalmente. Il mio interesse per Sawada è temporaneo. Mi devo solo divertire un po'. Con Kyoya è impossibile, ho bisogno di qualcuno che si faccia sottomettere >> disse la castana con un piccolo sorrisino.

Haruka scoppiò a ridere. << Sei incorreggibile. E sia ti aiuterò, ma vedi di non tirarla troppo per le lunghe. E non farti odiare troppo da mio figlio. Quando si arrabbia è capace di tutto >> le ricordò.

La donna aveva esperienza. Pochi giorni prima di scappare Hibari le aveva praticamente rotto un braccio.

Miku si alzò, soddisfatta e salutò la donna.

Prossima destinazione: Scuola Namimori.

 

*-*-*-*

 

<< Buon giorno Tsunayoshi-kun! >>.

Il ragazzo si girò con un sorriso.

<< Salve Higa-san! >> rispose allegramente.

La ragazza si avvicinò. Si guardò intorno.

Nessuno.

<< Per caso hai visto Kyoya? >> gli sussurrò all'orecchio con falsa preoccupazione.

Tsuna negò con il capo. << E' successo qualcosa? >> chiese guardandola negli occhi.

Lei sembrò incerta.

<< Non so se te lo posso dire... >> mormorò abbassando gli occhi come per sfuggire a quelli del più piccolo.

<< Higa-san, ti ha fatto qualcosa? >> domandò già preoccupato. Odiava quando Hibari picchiava qualcuno, ma lo detestava ancora di più quando faceva del male a una ragazza. Era imperdonabile!

Miku abbassò il capo, poi lentamente annuì.

<< Mi ha minacciata, e poi mi ha dato uno schiaffo... >> disse con voce incrinata dalle lacrime.

Tsuna si rabbuiò. Chiese dove si trovasse in quel momento il moro.

La ragazza gli fece strada, coprendosi il viso con i capelli per non far vedere il suo sorriso perfido.

<< E' l-lì, dietro quell'angolo >> indicò con mano incerta.

<< Va bene... >> sospirò il castano incamminandosi.

La ragazza ghignò. Tutto andava secondo i piani.

Tsuna intravide il suo ragazzo. Era in compagnia.

<< Hib... ari >> mormorò con tono incredulo.

Il moro stava baciando una ragazza.

Sawada sentì le lacrime agli occhi. Allora era vero che preferiva le donne!

Indietreggiò piano, tremante.

Intanto Kyoya si era staccato dalle labbra dell'altra, e lo aveva visto. Sgranò gli occhi. Sembrava incredulo.

<< Tsunayoshi! >> esclamò raggiungendolo.

L'altro indietreggiò ancora.

<< Non è come pensi! Io... >>.

Il castano gli diede uno schiaffo.

<< S-sei... un mostro... >> balbettò cercando di allontanarsi.

Intanto Miku li aveva raggiunti e li guardava appoggiata al muro.

<< Tsuna mi ascolti almeno? >> tentò Kyoya provando ad alzargli il viso.

Sawada si scostò bruscamente.

<< TI ODIO! >> gli urlò in faccia con le lacrime che gli rigavano il viso prima di scappare.

Hibari era rimasto pietrificato quando aveva sentito quelle parole.

Ti odio...

Quelle parole gli avevano fatto stranamente male. Di solito non soffriva affatto, anzi provava quasi piacere, quando gliele dicevano.

Invece in quel momento quando le aveva dette il quattordicenne aveva sentito male al petto.

<< Ma insomma Kyoya perchè fai soffrire così tanto il povero Tsunayoshi-kun? Sei davvero cattivo! >> gli disse con falso rimprovero Higa.

Si voltò verso di lei. Aveva capito tutto.

<< Brutta stronza ti ammazzo! >> urlò lanciandosi verso di lei.

Una mano si poggiò sulla spalla del ragazzo.

<< Kyoya non devi più dire certe parole. E non dovresti picchiare quella povera ragazza >>.

L'adolescente si girò.

<< Madre... cosa ci fate qui? >> chiese assottigliando gli occhi.

La donna sospirò. Lo guardò. Era da diverso tempo che non vedeva suo figlio. Era davvero cresciuto.

<< Sono qui per impedirti di fare una sciocchezza. Non devi stare con quel Sawada! Tu hai Miku >> gli ricordò.

Lui alzò un sopracciglio.

<< Allora? >>.

<< Lei è una donna >> disse con una logica Haruka.

Il figlio la fissò. Forse l'aveva convinto.

<< E che me ne faccio? >> ringhiò guardando Higa con odio.

<< Kyoya! Ma che domande fai? E' naturale no? Con quel ragazzo non potrai mai avere figli! >> disse la madre con tono ovvio.

<< Chi se ne frega! >> mormorò Hibari superandole per andare a cercare Tsuna.

La donna ci rimase male.

Lo afferrò per una manica.

<< Rifletti caro! Se ho pagato quella ragazza per dirti che quel Sawada era in ospedale in modo da sconvolgerti è stato per il tuo bene! >> disse pentendosi subito dopo.

Hibari si voltò lentamente, con uno sguardo peggio di quelli dei film dell'orrore.

<< Per caso le avete detto anche di baciarmi, madre? >> mormorò con tono minaccioso.

Haruka annuì, leggermente spaventata.

<< Ma è per il tuo bene! >> insistette.

Kyoya la guardò con odio. << Non è vero! >> ringhiò.

Intanto Miku si era staccata dai due, ed era andata da Tsunayoshi per consolarlo... quale momento era migliore per farlo suo?

Il moro capì tutto quando notò l'assenza della ragazza.

Si incazzò come non mai.

<< Non provate a intralciarmi ancora! Madre dite pure a mio padre che non rinuncerò mai a Tsunayoahi! Lui è mio! >> ringhiò.

La donna fu costretta a mollare la presa. Non voleva essere morsa a morte da suo figlio, per nulla al mondo. Aveva già fatto l'esperienza, voleva evitare di ripeterla.

Così rimase ferma a guardare suo figlio correre per andare a cercare il quattordicenne.

Ma che aveva mai di così importante quel ragazzo?

Intanto Kyoya stava cercando Tsuna.

Non avrebbe permesso a Higa di prenderselo.

Mai.

  
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