Castiel posò una mano sul viso del cacciatore. Il palmo
tiepido, asciutto, in aperto contrasto con la pelle umida dell’altro.
Le lunghe ciglia di Dean erano appiccicaticce, le
sue palpebre tremanti. Piangeva lacrime silenziose, sforzandosi di non versarne
ancora.
Con un sospiro esausto, l’angelo lo strinse
maggiormente a sé, la lama che gli penetrava più a fondo nel petto. “Non
guardare,” disse, in un soffio di fiato. “È meglio così.”
Chiuse le labbra del ragazzo col più leggero dei
baci, imponendosi di non scoprire i suoi occhi chiari. Li aveva incontrati per
la prima volta fra le fiamme della perdizione, verde già adombrato di nero; in
seguito, come specchi limpidi e accusatori, l’avevano messo di fronte alla
verità, costringendolo a decisioni un tempo impensabili; vi era annegato,
ansante e perso, mentre Dean gli si offriva con tutto se stesso, dono che fino
a quel momento neppure aveva osato desiderare; li aveva ammirati, splendenti di
risa o infiammati dall’ira. Ed era così che voleva ricordarli, era con quell’esatta
immagine che voleva andarsene.
A occhi aperti, lasciò che la sua grazia ardesse
in un divampante rogo, alimentato da piume annerite e dagli ultimi, deboli
bagliori della sua fede. E mentre un freddo sconosciuto sostituiva le fiamme
della sua essenza, Castiel sorrise, perché l’abbraccio che gli dava la morte
era lo stesso che gli aveva fatto scoprire la vita.
Note:
Flashfic ispirata a questo disegno. La dedico a Shannara_810 che me l’ha mostrato
e a Vahly che kinka questo
genere di roba!
Spero vi piaccia, fatemi sapere ^^