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Autore: PsYkO_Me    25/11/2012    2 recensioni
Storia di una piccola e (forse) ingenua ragazzina. Lei è solo una ragazzina spensierata che vede in ogni cosa del buono e in ogni problema una soluzione. Ma forse non è davvero sempre così la vita...
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi racconterò una storia. La storia di una piccola ragazza dai capelli lunghi e dalle gote rosate. Ella era sempre felice, ogni attimo della sua vita lo viveva con tutta la forza che aveva. Anche se non tutto poteva andare come voleva, lei cercava sempre lo spiraglio di luce di quell’attimo. Un giorno, mentre camminava lungo l’argine di un fiume, vide un piccolo cucciolo di lupo ferito. La ragazza si avvicinò affrettando i passi. Prese il cucciolo fra le braccia e iniziò a chiamarlo. Ma l’animale era pieno di sangue e presto bagnò anche le mani della ragazza. Lei non sapeva che fare. Non c’era nessuno oltre a lei. Strinse il cucciolo a sé e pregò che tutto sarebbe finito per il meglio. C’era sempre qualcosa di buono in ogni situazione, si ripeteva. Ma presto gli occhi del cucciolo si spensero e lei non poté più sperare nella sua guarigione. Non credeva ai suoi occhi. Era come se lei avesse continuato a vivere fino a quell’istante in un mondo bugiardo.
Da allora, la ragazza non visse più con la convinzione che in tutto c’era un lato buono. Iniziò a sorridere solo per coprire il passaggio di brutte esperienze. I suoi occhi non brillarono più di luce viva, ma solo di una finta luce che lei stessa creava. Camminava solo perché doveva camminare. Nemmeno sapeva più la strada che voleva proseguire. Aveva smarrito non solo la sua strada, ma anche la persona che era. Non ricordava più niente della ragazza che era. Né i suoi sogni, né i suoi valori. Così, persa in quel mondo nuovo in cui si ritrovò, un giorno incontrò un ragazzo. Un ragazzo che gli ricordava qualcuno che si era dimenticata. Che le faceva riemergere vecchi ricordi. Si avvicinò a lui e lo guardò. Lui, sentendosi osservato, si voltò verso di lei e le sorrise. Un sorriso vero, non falso come il suo. Lei si spaventò un attimo, ma qualcosa le diceva di rimanere lì. Passarono i giorni e il ragazzo e la ragazza sapevano che non potevano più vivere l’uno senza l’altro. Con lui, la ragazza aveva riacquisito il sorriso di tanto tempo fa e il cuore libero di esprimere ogni tipo di gioia. Decise che mai avrebbe permesso a qualcuno di portarle via il suo nuovo mondo. Ma qualche giorno dopo, trovò il ragazzo steso a terra: bianco e tremante. Lei si gettò al suo fianco e gli prese la mano. Non un'altra volta, singhiozzava tra una lacrima e l’altra, non tu. Ma la vita del ragazzo non la seppe ascoltare. La mano scivolò lenta fra le sue dita e, al posto di quel sorriso che le aveva ridato una ragione di vita, rimase solo lo stampo di quelle candide labbra inespressive e fredde.
La ragazza non sorrise più per il resto del tempo. Non finse più. Smarrita in quale altro mondo. Non volle più nessun tipo di contatto. La sua unica via era la solitudine.


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Note dell'Autrice:
Questa piccola storiella l'avevo scritta tempo fa in un giorno che mi sembrava un po' tutto grigio.
Per questo non ha un buon finale, ma dopotutto una morale ce l'ha anche lei. Non sempre tutto va bene nella vita.
Se la dovessi scrivere ora però, direi anche che la piccola bambina un giorno si sarebbe svegliata più forte. Pronta anche per le avversità.
In ogni caso, grazie per aver letto. E se lasciate una piccola recensione, grazie anche per quella :)
   
 
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