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Autore: fliflai    25/11/2012    6 recensioni
Ecco il continuo del marmocchio problematico!
Hibari e Tsuna stanno insieme da due mesi, ma qualcuno si opporrà! Cosa succederà?
scopritelo leggendo questa storia! Naturalmente se vi va!
Per problemi con la storia ho dovuto postare nuovamente i capitoli 12 e 13 ma adesso sono disponibili
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Tsuna si era rifugiato, o per meglio dire nascosto, in un aula vuota ormai da mesi, dove non entrava più nessuno.

Stava piangendo, con le gambe rannicchiate contro il petto e la testa bassa.

Piangeva, non solo perchè aveva visto Hibari baciare un'altra persona, ma anche perchè quella persona era una donna. Quello voleva dire che lo aveva preso in giro? Che preferiva le ragazze?

Se non fossi un maschio forse mi accetterebbe...” penso con tristezza.

Peccato che non potesse cambiare quello che era.

La porta dell'aula si aprì, facendo alzare di scatto la testa al ragazzo.

Miku si avvicinò.

Tsunayoshi la guardò. Non ci aveva pensato, sicuramente anche lei si doveva sentire tradita, dopotutto Kyoya era il suo fidanzato.

La ragazza si sedette accanto a lui e lo abbracciò.

<< Mi dispiace Tsunayoshi-kun... >> gli mormorò all'orecchio. Il castano scosse la testa.

<< Anche tu ci stai male vero Higa-san? Sono stato davvero egoista a pensare solo a me >> bisbigliò lui guardandola.

La diciassettenne si avvicinò un po' mentre diceva che da uno come il moro se lo aspettava.

<< Ora mi sento così sola... però sto meglio sapendo che ci sei tu che mi consoli... >> disse mentre molto lentamente spingeva il castano a terra.

<< Sono felice di poterti aiutare >> rispose il quattordicenne, che non si rendeva conto della situazione.

<< Bene, allora sarebbe molto gentile da parte tua aiutarmi a dimenticare >> disse la ragazza mentre lo spingeva a terra con forza.

Gli legò i polsi sopra la testa con la sciarpa che teneva al collo.

Sawada divenne rosso come un pomodoro. << C-cosa fai? >> chiese.

Higa si mise a cavalcioni sul ragazzo, e cominciò a sbottonargli la camicia.

Tsunayoshi sgranò gli occhi. Poi li chiuse in fretta quando vide che Miku stava facendo la stessa cosa con la sua camicetta, mostrandogli il reggiseno.

Cosa che lui non voleva vedere.

<< H-Higa-san... >> balbettò in imbarazzo.

Lei si chinò e gli morse un orecchio. << Mi devi consolare Tsunayoshi-kun... >> mormorò.

<< S-si m-ma non c-così... >> provò a ribattere. Non riuscì ad andare oltre, troppo imbarazzato da quello che stava accadendo.

La ragazza aveva incominciato a muovere il bacino facendo sfregare le loro intimità.

<< Mmmmh Tsunayoshi... >> gemette piano.

<< N-no! Io non voglio... >> provò a ribellarsi.

<< Shhh... stai zitto... >> mormorò lei.

<< M-ma i-io... >> ritentò Tsuna.

Una benda gli venne legata intorno alla bocca, impedendogli di parlare.

Il castano sentì nuovamente le lacrime agli occhi quando gli venne strappata di dosso la maglietta, lasciandolo a petto nudo.

Una mano gli calò i pantaloni, e stava per fare la stessa cosa con le mutande quando, all'improvviso, qualcosa colpì con forza la testa di Miku, facendola svenire.

<< Farsi sottomettere perfino da una ragazza... è proprio da te Tsunayoshi-kun! Kufufu >>.

Il quattordicenne ringraziò il tempismo di Rokudo Mukuro, ma subito dopo lo maledisse, quando notò come lo stava guardando.

E non ci voleva molto per capire il perchè.

Aveva davanti a sé Tsunayoshi Sawada con in polsi legati sopra la testa, la bocca imbavagliata, la maglietta strappata e i pantaloni calati. Senza dimenticare gli enormi occhi pieni di lacrime che lo stavano implorando.

Cosa poteva desiderare di più Rokudo Mukuro nella sua vita?

<< MMM >> provò a dimenarsi il ragazzo quando vide l'illusionista che si avvicinava.

Ma perchè c'è l'avevano tutti con lui? Che aveva fatto di male?

<< Kufufu... guarda un po' cosa abbiamo qui... >> disse con un sorrisino malizioso il più grande.

Tsuna sudò freddo. Non vedeva Mukuro da diverso tempo, ma quello non era decisamente il momento adatto.

<< Allora Tsunayoshi-kun, che devo fare ora? >> domandò sedendosi accanto a lui.

Proprio niente, perchè in quel momento entrò Takeshi Yamamoto.

Li guardò un po', poi sorrise e disse: << Scusate, ho sbagliato stanza >>.

Dopo di chè uscì.

Poi gli venne in mente una cosa.

<< Aspetta un secondo... >> mormorò a se stesso.

Aprì la porta di scatto.

Ci aveva visto giusto.

<< Che cosa stai facendo a Tsuna? >> chiese incazzato.

Mukuro alzò le sopracciglia.

<< Niente >> rispose calmo.

Yamamoto sembrò valutare la situazione. Decise che non era il meglio per il suo Boss.

Estrasse la spada. << Non ci credo. Guarda come è conciato! >> ringhiò.

Mukuro non fece una piega. << Sembrerà incedibile, ma sono stato proprio io a salvarlo sai? >> rivelò.

Takeshi si sentì preso in giro, e attaccò l'altro.

Tsuna intanto si stava dimenando come un disperato. Ma perchè nessuno veniva a slegarlo? Lui voleva andarsene!

In quel momento Miku riprese conoscenza. La prima cosa che vide fu un Tsunayoshi in lacrime. E poi notò i due ragazzi che si stavano uccidendo tra loro.

Si abbassò verso Tsuna e mormorò: << Ci vediamo... >>. Dopo di chè scappò a gambe levate.

Sawada Tsunayoshi in quel momento capì di essere circondato da pazzi.

Questo lo fece deprimere ancora di più.

Voleva Hibari! Almeno lui lo avrebbe salvato!

Alla fine Mukuro decise che poteva anche andarsene, stava incominciando a diventare troppo debole.

Yamamoto andò dal castano, e lo slegò.

<< Tsuna... tutto bene? >> provò a chiedere mentre vedeva il ragazzo che tremava. La risposta fu un pianto disperato.

Il castano buttò le braccia al collo del Guardiano della Pioggia. << Ma perchè siete tutti pazzi? Perchè? >> singhiozzò.

Takeshi sembrò con capire. Si levò la felpa e la mise al ragazzo, poi lo prese in braccio e lo portò in infermeria. Durante il tragitto incontrarono Gokudera, che si incazzò non poco.

Poi la notizia raggiunse Ryohei, che in tutta risposta si mise ad allenarsi all'estremo dell'estremo.

Ed in fine raggiunse Hibari che, appena seppe quello che era successo, si incazzò come mai in vita sua e andò a mordere a morte quella... preferì non dire la parola.

Così Miku finì in ospedale, con diverse parti del corpo rotte. La madre di Hibari riuscì miracolosamente a scamparla.

 

*-*-*-*

 

Kyoya sospirò, seduto sul suo divano. Si trovava a casa.

Era ormai da due giorni che non vedeva Tsunayoshi e, odiava ammetterlo, gli mancava tantissimo.

Voleva vederlo e, possibilmente, baciarlo. Poi magari si sarebbe anche scusato per la questione del bacio alla ragazza, e gli avrebbe spiegato.

Si alzò, deciso ad andare a casa del ragazzo. Naturalmente prima si informò se il signor Sawada era a casa... non voleva incontrarlo.

Tuttavia in quel momento qualcuno bussò alla sua porta. Scocciato andò ad aprire.

Si ritrovò davanti una ragazza minuta, dai capelli castani legati in due codini.

Aveva due occhi castani, decisamente espressivi, che gli ricordavano qualcuno...

Sgranò gli occhi. Impossibile...

<< Hibari-san... ti volevo chiedere scusa per averti schiaffeggiato per la seconda volta.... adesso ascolterò tutto quello che hai da dirmi >> disse la ragazza guardandolo con un piccolo sorriso imbarazzato.

<< T-Tsunayoshi? >> chiese allucinato.

Lei annuì.

  
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