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Autore: xbelieveinpeace    25/11/2012    3 recensioni
Qualcuno non crede nell’amore, qualcuno non sa cosa si prova ad essere davvero amati, qualcuno ha paura di amare. Qualcun altro però crede fermamente nell’amore in ogni sua forma, qualcun altro darebbe qualsiasi cosa per sentirsi davvero amato, qualcun altro non vede l’ora di innamorarsi. Qualcuno eccelle in matematica, qualcun altro è un disastro coi numeri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jeff Sterling, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se c’era una cosa che Jeff non riusciva a sopportare erano i lunedì. A parte l’orario impossibile, educazione fisica e le prove con i Warblers, quelle due ultime dannatissime ore di matematica non passavano mai. Soprattutto oggi, siccome Mayners aveva deciso di tenersi i loro compiti corretti fino agli ultimi dieci minuti, scuotendo la testa a Jeff consegnandogli la sua bella, gigante, rossissima F scritta in cima al foglio. Trent, una volta sbirciato il voto, cominciò a farneticare su come il loro professore fosse un idiota e ricordandogli che aveva ancora il test finale per recuperare.
“In tre settimane possiamo farti diventare un genio della matematica.”
“Non c’è speranza, Trent. Non passerò la classe comunque.”
“Dai Jeff, non demoralizzarti, puoi almeno portarla a una C, no?”
Jeff annuì disperato, osservando la B di Trent con invidia. Appena l’ultima campanella suonò Jeff fu il primo ad andarsene, seguito da un Sebastian piuttosto preoccupato. Jeff non era mai arrabbiato. Triste, sì. Demoralizzato, deluso, ma non si arrabbiava mai.   
"Jeff!"
Il biondo apparentemente non aveva nessuna intenzione di fermarsi per stare ad ascoltare Sebastian fra tutti quanti, camminando velocemente fra gli studenti nel corridoio.
"Jeff!" Urlò di nuovo Sebastian, inseguendolo fra la folla. Jeff si comportava in modo ancora più strano dopo l'annuncio del loro duetto: aveva ringraziato Thad e David tornando al suo posto con lo sguardo fisso a terra, scappando via dall’aula appena David colpì la base di legno con il vecchio martelletto di Wes, seguito da Nick e Trent.
Il biondo sentì Sebastian urlare di nuovo e strinse la presa sulla sua tracolla, uscendo dall'edificio per dirigersi verso la palestra, seguito dal moro, che aveva intenzione di parlargli e sistemare le cose una volta per tutte. Se c'era una cosa che Sebastian Smythe non sopportava, era non ottenere ciò che voleva. Continuò a seguire Jeff, notando che si stava dirigendo in palestra. Che sta facendo?
Jeff spalancò la porta e si diresse di fronte al suo armadietto, girando il lucchetto con la combinazione che oramai sapeva a memoria da tempo, aprendolo e tirandone fuori una maglietta e dei pantaloni. Sebastian lo raggiunse velocemente, cercando in tutti i modi di attirare la sua attenzione.
“Jeff, si può sapere che ti prende?”
Jeff non aprì bocca, togliendosi il blazer e la cravatta, iniziando a sbottonarsi la camicia.
“Jeff, devi dirmi che succede.”
Detto questo Jeff si girò dal lato opposto, togliendosi la camicia ed afferrando una maglietta che Sebastian non aveva mai visto.
 
DALTON ACADEMY FIGHT CLUB
 
Questa era una novità. Cercando di distrarsi in tutti i modi possibili, Sebastian posò la sua borsa a terra e si avvicinò al biondo.
“Jeff, devo dirti qualcosa di davvero importante, se potessi smetterla di… spogliarti mentre provo a concentrarmi su―”
Quando Jeff si tolse i pantaloni Sebastian non riuscì a continuare, sentendosi la gola estremamente secca.
“Non ci credo, non posso, non―”
Jeff si voltò verso di lui, infilandosi i pantaloncini rossi e afferrando la maglietta, facendo tutto come se Sebastian non esistesse.
“Si può sapere qual è il tuo problema?”
Jeff rise, infilandosi la maglia e tirando fuori dall’armadietto due guantoni da boxe, chiudendo l’armadietto dopo averci infilato la tracolla.
“In questo momento, tu.”
“Jeff―”
“Tu, il nostro stupido duetto, una F in matematica, il surriscaldamento globale che rischia di far annegare i pinguini al Polo Sud…”
“Hai preso una F?”
“Sì! Chi sa perché mai!”
“C’è ancora un ultimo test.”
“Non me ne frega un cazzo!”
Sebastian spalancò gli occhi, non credendo alle sue orecchie.
“Jeff, hai appena detto una parolaccia?”
“Sì, e allora? Cazzo! Minchia! Porca puttana!” Urlò Jeff, sbattendo i guantoni a terra. Accorgendosi subito di aver esagerato Jeff si voltò verso Sebastian con lo sguardo più colpevole del mondo. “Scusa, Sebby. E’ solo la giornata più orribile dell’universo.”
Sebastian non poté far altro che sorridere, alzandosi e camminando verso Jeff, stringendolo a sé.
“C-che stai fa―”
“Ssh.” Sebastian lo strinse un po’ più forte; Jeff gli era mancato così tanto, avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare, per avere un’altra possibilità. “Mi dispiace, Jeffie. Mi dispiace così tanto. Non avrei mai dovuto farti stare così male, scusami.” 
Jeff ricambiò subito la stretta, scuotendo la testa. “Non importa.”
“Sì che importa, sono un idiota.”
Jeff rise, appoggiando il mento sulla sua spalla. “Questo non posso negarlo.”
Sebastian si allontanò, guardando Jeff negli occhi con un sorriso. “Quindi… sono perdonato?”
Jeff alzò gli occhi al cielo, riportandoli subito a perdersi in quelli del moro. “Dipende.”
“Mmh? E da cosa?”
“Varie cose.”
“Tipo?”
“Tipo… potresti farmi scegliere la canzone per il nostro duetto.”
“Tipo.”
“Oppure, sempre tipo, potresti ricominciare a darmi ripetizioni.”
“Tipo.”
“Oppure potresti, tipo… baciarmi?”
Jeff gli sorrise,  cingendogli la vita con le braccia. Sebastian rise, prendendogli il viso fra le mani, avvicinandosi piano. “Tipo.” Sussurrò, baciandolo dolcemente.
Avete presente quando vi dicono che il bacio del vero amore vi fa sentire le campane, come se steste camminando fra nuvolette rosa in mezzo a tanti fuochi d’artificio a forma di cuore? Non fu niente di tutto ciò, in realtà. Le labbra di Sebastian erano così morbide e sapevano di buono, proprio come Jeff le aveva sempre immaginate. Sebastian riuscì finalmente a sentire qualcosa, qualcosa di buono, qualcosa che lo spinse ad attaccarsi alle labbra di Jeff fino a quando non riuscì a respirare, stringendolo ancora più forte. “Avevo paura.”
“Lo so, Sebby. Non importa.”
“Non succederà mai più, te lo prometto.” Sebastian prese la mano di Jeff,
“Con ‘mai più’ intendi…?” Chiese Jeff con un sorriso.
Sebastian rise, inginocchiandosi di fronte a Jeff. “Jeff Sterling, vorrebbe diventare il mio primo ragazzo?”
Jeff finse un’espressione dubbiosa, cercando di non scoppiare a ridere. “Beh, Signor Smythe, potrei anche dirle di si a questo punto, ma soltanto se si alza da terra e mi bacia per tutta la vita.”
“Potrei anche farlo, sa?” Sebastian si alzò, sorridendo a Jeff baciandolo di nuovo, con più decisione. Neanche l’arrivo di due sorpresissimi Nick e David servì a farli staccare, ci volle il suono dell’armadietto di Thad che sbatteva due minuti dopo.
“Si può sapere perché avete deciso di esplorarvi le tonsille con la lingua proprio in palestra?” Chiese Nick cambiandosi con gli altri.
“Nicky!” Lo ammonì Jeff, ricevendo un occhiolino dal suo migliore amico.
“Piuttosto, si può sapere cosa ci fate tutti in palestra a quest’ora?” Sebastian notò di nuovo la scritta sulla maglietta di Jeff, notando anche qualcos’altro quando il biondo si piegò per raccogliere i suoi guantoni. “Fight club, fate sul serio?”
“Ovviamente.” Disse David, aprendo la porta della palestra. “Ora, vogliamo muoverci?”
“Già, devo spaccare la faccia a blondie, qui.” Nick fece l’occhiolino ad entrambi, mentre Sebastian guardò Jeff con gli occhi spalancati.
“Non preoccuparti, non mi ha mai battuto.”
 
 
Il giorno dopo, a colazione, tutto sembrava decisamente troppo poco depresso.
“Dove sono Jeff e Sebastian?” Chiese Trent, sorseggiando il suo caffè.
“Probabilmente in camera di ‘Bas a scopare come conigli.” Rispose Nick, facendosi quasi sputare tutto il caffè in faccia da Trent.
“Cosa?”
“Oh, vero, non c’eri ieri.”
“Dove?”
“Al Fight Club, in palestra.”
“Non ci sono mai, idiota.”
“Ah, vero.”
Beh?
“Beh, cosa?”
“Cos’hai visto, Nicholas?”
“Oh, sì, giusto! Jeff e Sebastian stavano limonando alla grande!”
Trent non riusciva a credere che Nick non l’avesse avvertito prima, guardandolo come se fosse sul punto di staccargli la testa quando all’improvviso spuntarono Jeff e Sebastian, mano nella mano, dal nulla.
“Che fantastica scelta di parole, Nick.” Lo prese in giro Sebastian, sorridendo appena Jeff rise.
“Sì, molto fine.” Aggiunse il biondo. “Trent, chiudi la bocca, ci entrerà una mosca.”
Non era possibile. Non era assolutamente possibile.
“Come, quando―?”
“Jeffie stava avendo una pessima giornata.”
“Sebby si è scusato.”
“Jeffie ha accettato le mie scuse.”
“E poi ho fatto il culo a Nick con il mio gancio destro!”
Nick lo fulminò, mangiando la sua brioche.
“Ore ed ore a pianificare tutto il pianificabile andate in fumo.” Trent stava ancora scuotendo la testa, esterrefatto.
“Cosa è andato in fumo?” Chiese Thad, sedendosi di fianco a Nick.
“Ho scordato la Nutella.” Disse Jeff, indicando il pane nel suo piatto.
“Prendi la mia.” Sebastian gli passò la sua ciotola di Nutella, baciando la guancia di Jeff.
“Vomito.” Mormorò Nick, guardando entrambi con aria schifata.
“C’est l’amour!”
 
 
“Giusto.”
“E’ davvero giusto?”
“Sì, Jeffie. Giustissimo.”
Jeff cominciò a saltare sul letto, tenendosi l’elastico dei pantaloni troppo larghi di Sebastian per evitare di farli cadere.
“Mi sento la persona più potente dell’universo!”
“Solo per un esercizio?”
“Sì, e allora? Sono stato bravissimo!”
“Purtroppo devo darle ragione, Sterling.”
Jeff rise, baciando Sebastian senza riuscire a smettere di sorridere.
“Sebby?”
“Mmhmmh?”
“Penso di essermi innamorato di te.”
“Davvero? Pensavo di essere l’unico.”
 
 
Note.
E’ corto, è una merda, fate finta di nulla vi pregoscongiuro. Life’s a bitch, ci ho messo un secolo ad aggiornare e per questo chiedo scusa a tutti voi piccoli lettori paxxerelli che stanno ancora seguendo ‘sta cosa. Bho, ce l’hanno fatta quei due *stappa champagne* spero non abbiate nessuna carie, se no ve lo pago io il dentista. Come al solito, grazie mille a tutti per le recensioni, sono pochinepiccine ma mi fanno crepare dal ridere♥ Non manca molto al finale, ma poi vi riempirò di one-shot non rosse, bordeaux.
 
BYE FUCKERS (vi prometto che mi sbrigo per gli ultimi capitoli yo),
 
xbelieveinpeace
   
 
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