Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Nori Namow    25/11/2012    9 recensioni
«Quindi mi state dicendo che voi avete vissuto una vita precedente, e vi conoscevate?» chiese Zayn per l’ ennesima volta. Diamine, sei scemo o cosa?!
«Sì Zayn, è assurdo, lo so. Ma è così. Ricordi la collana che brilla e io e Ele che rimaniamo come scemi? Ecco, non era una messa in scena.» spiegò Louis cercando di mantenere la calma. Il ragazzo sembrò ragionarci sopra, per poi esprimere un commento molto intelligente.
«Figo!»
Appunto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Three








Lui aprì il browser, passandomi il pc un po' titubante.
Senza pensarci due volte,  digitai sul motore di ricerca 'vite precedenti'. I risultati arrivarono in milioni, in pochi attimi.
C'erano leggende, supposizioni scientifiche e religiose, esperienze personali.
Ci fu un sito, che mi colpì particolarmente. 'Oggetti magici di vite precedenti'.
Cliccai in fretta, ansiosa di scoprire cosa avrei potuto leggere. Quando l' articolo mi si presentò davanti, cominciai a leggerlo ad alta voce.
«Oggetti magici di vite precedenti: la leggenda. Si racconta che nel lontano diciannovesimo secolo, alcune donne praticassero stregoneria bianca, ovvero magia impiegata per il bene. A differenza della magia nera, che puntava a patti con il Diavolo e ad atti disumani, la magia bianca veniva definita la cura
dell' anima. In particolare, queste streghe bianche incantavano degli oggetti comuni come bracciali, collane, scrigni, donando poteri magici in grado di esaudire uno ed un solo desiderio. Normalmente, le leggende raccontano di amori impossibili e tormentati, che trovano la felicità grazie all' aiuto di questi oggetti. Le più famose, sono quelle che raccontano la vita dei due innamorati in un' altra vita.» mi fermai, con gli occhi e la bocca spalancati. Louis, d' altro canto, non emetteva parola, stupito quanto me.
«Non è possibile. Non deve essere possibile.» sussurrò infine, preso dal panico.
«Piacerebbe anche a me, sai? Ma io non trovo altre spiegazioni. A meno che questa collana non sia un concentrato di droga allucinogena, credo proprio che io e te dobbiamo ammettere che abbiamo vissuto in una vita precedente, ci siamo conosciuti, e ora siamo qui per qualche arcano motivo.» dissi tutto d'un fiato, arrabbiata all' idea che quell' idiota sia in qualche modo collegato a me.
Louis si massaggiò il mento, pensieroso. Poi mi prese per le spalle, scrollandomi appena.
«Ma certo! L' unico modo per porre fine a tutto questo, è passare del tempo insieme, avere altri dejà vu per capire cosa diamine sia successo! Così poi potremo tornare ad odiarci!» trillò entusiasta.
Storsi il labbro, inorridita. Cioè, noi avevamo scoperto di aver avuto una vita precedente dove eravamo tutto coccole e sguardi da diabete, e lui pensava solo al fatto che dovevamo odiarci? Patetico idiota.
Con degli occhi mozzafiato, ma comunque idiota.
«Senti, io sono qui per una vacanza, non per una convivenza forzata.» gli feci notare, incrociando le braccia.
Sorrise, probabilmente il primo sorriso sincero che mi rivolgeva. Prese la mia guancia fra indice e pollice, strizzandola forte.
«Tralascerò il fatto che hai lo stesso nome della mia ex, e cercherò di non giudicarti come la persona più orribile di questo mondo. Cercherò di essere il meno sexy possibile, così da facilitarti le cose.»
Tolsi la sua mano dalla mia guancia, guardandolo con occhi infuocati dalla rabbia.
«Prima cosa, io sono Eleanor Wood, non Eleanor la tua ex. Seconda cosa, solo perché mi chiamo come lei, non vuol dire che sono come lei. Terzo, non sei affatto sexy, anzi, direi che sei il più brutto dei cinque. E quattro, scordatelo. Io mi godrò la mia vacanza, quindi addio.»
Mi avviai verso la porta a grandi passi, convinta di fare un' uscita di scena trionfale, quando sentii qualcuno bloccarmi contro la porta.
«Allora ridammi la collana, Eleanor Wood.»
Sbuffai sonoramente, cercando di scrollarmelo di dosso, nonostante sapevo che sarebbe stato inutile.
C'era qualcosa, in quella collana, che la rendeva ancora più mia dopo i flashback.
Sentimmo qualcuno bussare, e la voce di Niall, decisamente preoccupata.
«Louis, non puoi portarti a letto una mia amica dopo neanche cinque minuti, e che diamine!»
Inspirai con la bocca, scandalizzata. Ma per chi mi avevano presa? Per una battona, per caso? Aprii la porta, scansando Louis, e guardai Niall con rabbia.
«Sono una persona dolce, adorabile e gentile. Ma non tanto gentile da darla al tuo amichetto, ok? È stato un piacere conoscerti, Niall. Ma ora devo andare a passare una bella vacanza.»

Scansai il biondino, avviandomi verso il portone. Salutai in fretta gli altri tre ancora in cucina, poi corsi in Hotel, bagnandomi completamente da capo a piedi.

Avevo dimenticato di aver lasciato il mio numero a Niall, che chiamava costantemente e insistentemente da circa un’ ora.
Non avevo intenzione di rispondere, né tantomeno di uscire da quella camera.
Andai a fare un bagno caldo, senza preoccuparmi minimamente del cellulare che continuava a squillare, imperterrito.
«Diamine, non vi arrendete mai, eh?» urlai verso l’ aggeggio telefonico. Persi la pazienza, così mi alzai, avvolgendo un asciugamano intorno al corpo e facendo in modo che non cascasse. Andai verso il telefono, spegnendolo con rabbia.
Sciacquai i capelli, poi cominciai ad asciugarli con il phon della camera, borbottando maledizioni verso la giornata appena trascorsa.
Erano le otto e trenta di sera, quando qualcuno bussò alla mia porta. Convinta che fosse il servizio in camera chiamato poco prima, andai ad aprire, con ancora l’ asciugamano addosso. Il mio sorriso cortese sparì all’ improvviso, quando due occhi azzurri e un sorriso a trentadue denti, mi rovinarono la serata.
«Ciao ladra.» sussurrò Louis al mio orecchio, facendomi rabbrividire.
No, era sicuramente il freddo.
Diedi un pugno sul braccio di quel cretino, facendolo indietreggiare per il dolore. Mi guardava con la fronte corrugata, e poi posò il suo sguardo sul mio corpo, avvolto solo dall’ asciugamano. Si leccò le labbra, guardandomi maliziosamente, e gli diedi un ceffone in faccia, più arrabbiata di prima.
«Che vuoi? Come hai fatto a sapere dove alloggio? E smettila di guardarmi come se volessi violentarmi, schifoso maniaco!» urlai chiudendomi la porta alle spalle, mentre lui si stendeva sul letto come se fosse a casa sua. Il mio letto.
«Me lo ha detto Niall che alloggiavi al Danubius. Mio padre è il proprietario, e mi sono fatto dire in quale stanza eri. Non ti preoccupare, me ne vado subito.» si  alzò, avvicinandosi a me.
«Voglio solo la collana.» concluse guardandomi intensamente negli occhi.
Di nuovo quella fastidiosa sensazione di tenerezza nei suoi confronti. Era sicuramente dovuta al fatto che in una vita precedente eravamo pappa e ciccia.
Deglutii rumorosamente, ricordandomi che la collana era sul lavandino del bagno. Con uno scatto, mi chiusi dentro, cominciando ad asciugarmi e a vestirmi, nascondendo la collana sotto la maglietta. Dopodiché uscii con non curanza, fingendo di dimenticare la presenza di Louis.
Quando lo vidi steso sul mio letto, senza maglietta, rabbrividii.
«Perchè hai tolto la maglietta?» chiesi dando voce ai miei pensieri.
«Avevo caldo.» disse scrollando le spalle, per poi sorridermi.
E che sorriso che aveva.
Scossi la testa, cancellando l’ ultimo pensiero. Io lo odio, lui è stupido e infantile.
«Rimettila e vattene, grazie. »
«Dammi la collana, Ele.»
Ele? Da quando aveva il permesso di chiamarmi con il mio soprannome? E soprattutto, cosa diavolo era quella confidenza che si era preso?
«Tu non avrai un bel niente. E ora via da qui.» mi incamminai verso il balcone, aprendo la finestra, giusto per fare qualcosa. Mi sentivo lo sguardo di Louis addosso, ed ero terribilmente a disagio.
«Tanto io rimango qui per tutta la note, se necessario. Dormiamo anche insieme, contenta?» rise divertito, per poi lanciarmi un cuscino in piena faccia.
Ma come si permette?!
«Ok, questo è troppo.» corsi verso di lui, innervosita, e gli diedi dei sonori schiaffi in faccia, per poi prenderlo per un braccio, trascinandolo fuori.
E lui cosa faceva? Rideva.
«Grazie, ladruncola.» sfilò la collana con un gesto secco e cominciò a correre verso l’ ascensore. Gli corsi dietro, maledicendolo in tutte le lingue del mondo.
Riuscii a far riaprire la porta giusto in tempo, e bloccai il ragazzo contro le pareti dell’ ascensore, minacciosa. Louis spinse il tasto del piano terra, ma circa sei secondi dopo, il macchinario si bloccò con un tonfo sordo, facendoci barcollare. Un brutto presentimento rischiò di farmi venire quattro infarti.
«Ops.» sussurrò Louis, e finalmente quel ghigno divertito sparì dal suo volto.
«Dannazione, io soffro di claustrofobia! Moriremo, e la cosa peggiore è che morirò guardando la tua orrenda faccia da culo.» sentii il respiro mancarmi, e mi accasciai a terra, con gli occhi chiusi. Non solo dovevo sopportare l’ esistenza di quel Louis, ma ero chiusa in ascensore con lui! Benissimo.
«Grazie per il complimento.» disse sarcastico, giocherellando con la mia collana.
«E smettila di essere pessimista, fra poco verranno ad aprirci. E, in caso dovessi morire stasera, guarderò il tuo bel faccino, e non mi dispiacerebbe affatto.» lo guardai stizzita, e potei notare un leggero rossore colorargli le guance.
Wow, Louis Tomlinson era timido? E mi aveva fatto una sottospecie di complimento?
Mi pentii delle parole dette, anche perché lui non era affatto orrendo. Solo un terribile stronzo.
Persi il controllo, e mi catapultai su di lui, tempestandolo di pugni.
«È colpa tua. Solo ed esclusivamente colpa tua. Sono qui in vacanza, non per dannarmi la vita! E ridammela!» urlai poi, riferita alla collana.
Nel tentativo di acchiappare il ciondolo, sfiorai la mano di Louis e un brivido mi percosse immediatamente. La collana brillò, riportandoci in quel buio familiare.
 
 
«Un altro flashback. Vedi? Ho ragione io a dirti che dobbiamo vivere insieme. Voglio sapere cosa succede fra quei due.» trillò Louis trascinandomi verso i ‘noi del passato’, che parlavano e, lasciatemelo dire, si scopavano con gli occhi.
«È bellissima questa collana, lo sai? Ti dona terribilmente.» sussurrò Louis all’ orecchio di Eleanor, facendola arrossire.
«Smettila di prendermi in giro, Louis.» lui le diede un sono bacio sulla guancia e rise quando notò che lei arrossì ancora di più.
«Sei bellissima quando arrossisci, lo sai?»
Eleanor l’ abbraccio, dandogli un bacio all’ angolo delle labbra. Questa volta, arrossirono entrambi.
Idiota, alias il Louis del presente, si godeva la scena manco fosse al cinema. Notai che osservava i due, e poi me, quasi come se volesse fare le stesse cose.
Ridicolo, davvero ridicolo.
L’ unica cosa che ci legava, era quella collana, che apparteneva a me.
La stessa collana che l’ Eleanor del passato stava dando a Louis.
«Tieni. Voglio che la tenga un po' tu, in segno della mia amicizia. Ce la scambieremo una volta ogni sette giorni, così da ricordare che noi siamo inseparabili.»
Io e Idiota spalancammo la bocca, increduli. Louis afferrò piano il ciondolo, sfiorando la mano di Eleanor, poi si mise la collana al collo, senza mai staccare gli occhi da quelli di lei.
L’ ultima cosa che vedemmo furono le loro risate, e la collana illuminarsi.
 
 

-Oh, Louis! Quella volta, in ascensore, avrei desiderato ucciderti, giuro. Ma il fatto che tu fossi lì, mi tranquillizzò, almeno un po'.




Ciao principeshe.
Ed eccoci al terzo capitolo. Allooora, sto andando un pò per le lunghe HAHAHA
Ma poi la storia si evolverà e capirete tante cose c:
Oi, e passate dalle altre mie OS/FF, che mi rendete molto happy *-*
Comincio con il ringraziare le persone che recensiscono, quelle che leggono in silenzio.
Siete delle persone fantastiche, davvero.
E boh, non so cos altro dire, anche perchè credo sia il momento di dileguarmi hahaha
Spero recensirete, mi fa piacere conoscere un vostro parere sulla storia ♥
Alla prossima, with love,

@watermelonway


   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Nori Namow