Hibari stava guardando il ragazzo, o forse era meglio dire ragazza, davanti a sé.
Ma cosa stava succedendo?
<< Ehm... Tsunayoshi... mi spiegheresti... ecco... questo? >> chiese guardandolo.
Tsuna fece un piccolo sorriso imbarazzato, guardandosi. Era vestito con una camicetta e una gonna.
<< Ho pensato che tutte le volte qualcuno dice che non possiamo stare insieme perchè sono un ragazzo, quindi eccomi qui! >> spiegò indicandosi.
Hibari alzò un sopracciglio. Ma davvero si preoccupava di una cavolata come quella?
<< Va bene, ma pensi davvero che riuscirai a ingannare tutti vestendoti da ragazza? Non è un'idea stupida? >> chiese.
Il castano annuì convinto.
<< Certo che è un'idea stupida! >> affermò convinto.
Kyoya sospirò rassegnato. Era impossibile capire qualcuno come Tsunayoshi Sawada.
<< E allora spiegami perchè lo hai fatto? >>.
<< Per prima cosa perchè a te piacciono le ragazze e io voglio stare con te, e in secondo luogo perchè non sono vestito da ragazza, sono una ragazza >> spiegò arrossendo.
Il cuore del moro ebbe un tuffo. Voleva stare con lui! Allora lo aveva perdonato!
Hibari si sentì sollevato. Quante volte aveva chiesto scusa a Tsunayoshi in vita sua? Infinite a suo parere.
Poi venne colto da un dubbio.
Sono una ragazza?
E che voleva dire?
<< Cosa hai detto? >> domandò avvicinandosi.
Tsuna lo guardò preoccupato.
<< Si... ho detto che sono una ragazza e che... >> venne interrotto.
<< Cosa vuol dire sono una ragazza? >> chiese avvicinandosi pericolosamente.
Tsuna lo guardò perplesso. Cosa c'era di difficile da capire?
<< Vuol dire che non sono un maschio... >> provò a spiegare.
Hibari lo guardò negli occhi. Sembrava che fosse non solo serio, ma anche sincero.
<< C-come è possibile? >> chiese allucinato.
Quel ragazzo era una continua fonte di sorprese.
<< Ecco... sono andato da Giannini è ho chiesto se aveva qualcosa per trasformarmi... e lui mi ha dato una pillola... però l'effetto dura solo qualche giorno, deve ancora perfezionarla... >> spiegò.
Hibari sentì il cuore a mille.
Cosa aveva fatto? Si era fatto dare qualcosa da Giannini? Quel Giannini? Era pazzo!
<< Non ci credo! >> ringhiò alzandogli la gonna.
Tsuna arrossì di botto.
<< M-ma che fai Hibari-san? >> chiese in imbarazzo.
Niente da fare, Kyoya fissava con orrore quello che c'era sotto la gonna.
O meglio, quello che non c'era.
<< Hi-Hibari-san... scusa potresti... >> provò Tsuna.
Non venne ascoltato.
<< HIBA-CHAN SEI UN MANIACO!!!! >> urlò facendogli mollare la presa.
Kyoya continuava a fissarlo con orrore.
<< Spiegami una cosa. Perchè hai fatto questa... cosa? >> chiese.
Tsuna abbassò gli occhi. << P-perchè a te piacciono le donne... quindi io volevo piacerti... >> disse con le lacrime agli occhi.
Hibari si chiese se al mondo ci fosse qualcuno di più stupido del suo ragazzo.
Riflettendoci bene la risposta era si, a tonnellate, ma in quel momento Tsuna sembrava superarli tutti.
<< A me non piacciono le ragazze >> disse convinto.
Tsuna si mise a piangere. << Q-quindi io non ti piaccio? >> singhiozzò.
Hibari si maledisse per aver detto quella cavolata.
Si sedette accanto alla castana e la abbracciò.
<< Tsunayoshi... tu mi piaci, anche così, ma questo non sei tu. Non ti devi preoccupare per quello che dicono i miei genitori, tu vai bene quando sei un maschio. Quindi non fare più una stupidaggine simile. Hai pensato agli effetti collaterali che può avere su di te quella roba? >> lo consolò.
Il quattordicenne si calmò.
<< D-davvero? >> mormorò guardandolo con gli occhi lucidi.
“C-che carino...” pensò Hibari avvicinandosi.
<< Hibari-san? >> chiese incerto l'altro ragazzo.
Kyoya lo baciò. Da quanto tempo voleva farlo.
Tsuna rispose al bacio, e gli circondò il collo con le braccia.
Hibari inconsciamente lo sdraiò sul divano e lo sovrastò.
<< Hibari-san... >> mormorò Tsuna.
Kyoya si rese conto di quello che stava facendo e si tirò subito su.
Non era quello il momento per fare certe cose.
<< Ehm... >> balbettò Tsuna in imbarazzo.
Hibari si girò verso di lui.
<< D-devo andare in bagno... >> disse con una certa urgenza Tsunayoshi.
<< Va bene >> disse.
Poi notò che la ragazza accanto a se non si muoveva.
<< Tsunayoshi, il bagno è da quella parte >> glielo indicò il moro.
<< S-si lo so... >> balbettò il quattordicenne.
Hibari alzò un sopracciglio.
<< E allora? >> chiese perplesso.
Tsunayoshi arrossì.
<< E-ecco... sono diventato così solo oggi per cui... non mi so trattenere... e bé... ho paura che se mi alzo... hai capito no? >> balbettò in imbarazzo.
Kyoya si irrigidì. Aveva capito benissimo. E aveva fatto già l'esperienza.
<< Ho capito, ma se resti qui succederà la stessa cosa. Basta che corri in bagno >> gli consigliò.
Tsuna annuì. Prese un grande respiro e si alzò. Poi si mise a correre verso il bagno, ma inciampò.
Hibari la vide male appena sentì i singhiozzi di Sawada.
<< H-Hibari-san... m-me la sono fatta ad-addosso... >> piagnucolò.
Kyoya sospirò e si alzò.
Aveva l'impressione che quei pochi giorni in cui Tsunayoshi sarebbe stato una ragazza sarebbero passati lentamente.
Molto lentamente.
Troppo lentamente.