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Autore: BlackVoyager    26/11/2012    1 recensioni
... chiuse il portatile e mise i piedi sul tavolino che aveva di fronte a sé: si appoggiò il kalashnikov sulla spalla, estraendo dalla maglia una carta da gioco, una di quelle che riportavano le sue tattiche e i trucchetti con il loro diavoletto stampato sul retro, e tutti iniziarono ad osservarla un po' speranzosi ed un po' terrorizzati. -Questa è la mia ultima carta. O funziona, o possiamo dire addio al Christmas Bowl.-
E' un racconto in cui ciò che è avvenuto nella storia originale subisce gli effetti dell'arrivo di un personaggio particolare, inaspettato soprattutto nel tipo di rapporti che riuscirà ad allacciare con molti dei protagonisti.
Non penso che sarà una storia molto breve, in realtà non riesco a quantificare quanto lunga mi verrà visto che è uno dei miei primi approcci al mondo delel fanfiction (gli altri esperimenti sono stati bellamente cestinati nel corso degli anni, ehm ehm).. che dire, spero vi piaccia!
Genere: Azione, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deimon Devil Bats, Nuovo personaggio, Rikiya Gaou, Youichi Hiruma
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quel sorriso pieno di disprezzo colpiva dritto nello spirito tutti coloro che indossavano la maglia rossa su quel campo di football.
Persino suo fratello Usui era stato più e più volte vittima di quello stesso sguardo, ma aveva imparato a sopportarlo tanto da arrivare a ritrovarsi d'accordo con lui.. e a tutti coloro che gli chiedevano cosa si provasse ad essere il fratello di uno come Agon, lui si limitava a rispondere "non c'è vergogna nell'essere secondi ad un genio, è la natura umana che impone chi è superiore a chi".
Ed era immerso in questa consapevolezza che Agon era cresciuto, sapendo di essere una spanna superiore a chiunque altro e comportandosi di conseguenza. E' vero, c'erano alcuni individui di cui.. apprezzava l'esistenza, che riteneva degni di fargli da spalla, ma il suo rispetto per gli altri esseri umani si fermava qui.
E fu esattamente per questa convinzione che Agon Kongo ebbe il crollo, durante il secondo tempo dell'incontro con i Devil Bat.

Gli sguardi di Hiruma nei confronti di Mamori si erano ormai fatti incessanti, più il tempo passava più si rendeva conto di non essere in grado di tenere gli Shinryuji Naga lontani dalla propria linea di meta. Da una parte non era possibile sfondare il muro di Agon e di Yamabushi, poichè il primo raggiungeva chiunque in qualsiasi punto del campo, ed il secondo impediva agli altri di concentrarsi su qualcosa che non fosse la linea di sfondamento dei Naga.. dall'altra i lineman del Deimon non erano in grado di coprire un'area sufficientemente ampia da mantenere a distanza il DragonFly dei gemelli Kongo, e i pochi liberi non ne avevano la forza.
Lo Shinryuji non aveva permesso loro di segnare ancora neanche un punto. C'era bisogno di un aiuto, e ce n'era bisogno adesso.
Improvvisamente un'ondata di brusii prese campo tra una piccola area del pubblico, in particolare nella zona vicina all'entrata ovest del campo, quella dove si trovava la panchina del Deimon. Mamori si alzò in piedi di scatto, mentre il resto dei presenti a bordocampo allungò lo sguardo verso l'entrata: rapidamente anche il resto del campo venne contagiato da quella strana curiosità, e finalmente sul volto di Hiruma comparve uno dei suoi soliti ghigni satanici di soddisfazione.
Dall'alta porta quadrata fece il suo ingresso sul terreno erboso un nuovo giocatore, mai visto tra le schiere dei Devil Bats nonostante avanzasse con passo sicuro verso la linea dell'area di gioco con indosso una delle ormai note maglie rosse, esponendo su spalle e schiena il numero 66.
Hiruma chiese rapidamente il primo dei Time Out a disposizione della squadra, mentre tra tutto il pubblico del campo serpeggiavano adesso domande bisbigliate e non. Fu la speaker Riko Kumabukuro a dare voce a quelle domande.
 -Beh questa è una cosa che sicuramente nessuno di noi si aspettava! A quindici minuti dalla fine dell'incontro, in una situazione in cui lo Shinryuji Naga domina i Deimon Devil Bats di ben 23 punti ecco apparire in campo un nuovo giocatore, dalla parte dei diavoli rossi ovviamente! Che sia un nuovo asso uscito dalla manica del genio dei trucchi, Yoichi Hiruma? Solo che io non ho nessun dato su questo giocatore, io.. oh.. oh aspettate, un maialino rosa mi ha appena portato un foglio, c'è sopra il simbolo dei Devil Bat..-
Da sotto Hiruma ghignava come un matto, mentre correva verso la linea di campo seguito dal resto della squadra, curioso come non mai: raggiunse il nuovo giocatore cambiando espressione non appena gli fu con il naso quasi spiaccicato sulla gabbia del casco, ruggendogli furioso contro.
 -DOVE DIAVOLO ERI? Si può sapere cos'hai fatto in tutto questo tempo? Saresti dovuto arrivare all'inizio della partita!-
I ragazzi arrivarono vicino ai due, e riuscirono a vedere meglio il nuovo arrivato; era di poco più basso di Hiruma, ma entrambi avevano un fisico piuttosto simile, anche se forse quello del capitano era un po' più esile ed allungato: era però impossibile determinarne le fattezze del volto, poiché sul naso il ragazzo portava un paio di grossi occhiali da sole, simili a quelli di Togano ma con lenti molto più grandi e scure, tanto che neanche da vicino era possibile scrutarne attorno o attraverso i lineamenti degli occhi.
Nel frattempo, gracchiante nei grossi ripetitori dello stadio tornò a sentirsi la voce della giovane speaker.
 -..Ok, a quanto pare si tratta della scheda che la manager dei Devil Bat mi ha appena.. fatto recapitare, riguardante il nuovo giocatore arrivato sul campo! Vediamo.. intanto si scusa per il suo ritardo, sarebbe dovuto essere presente in panchina dall'inizio della partita ma dei motivi personali lo hanno costretto ad arrivare soltanto adesso, e in più ci fa sapere che.. si beh che deve indossare quegli occhiali per via del sole, perchè gli dà fastidio, però questo che c'entra? Comunque sia pare che il suo nome sia.. ma.. ma siamo sicuri?-
La ragazzina si sporse dalla cella degli speaker, rivolgendosi direttamente alla panchina dei giocatori in rosso alla ricerca di una conferma che, senza attese, gli giunse direttamente dal capitano della squadra, nuovamente sorridente come un demone.
 -E' quello il suo nome speaker di merda!-
.. speaker di merda.... prima o poi qualcuno lo caccerà dal campo..” fu il fermo pensiero che tutti i membri della squadra ebbero allo stesso momento.
 -Oh, ok se quello è il suo nome.. bene, qua c'è il certificato della sua appartenenza al liceo.. quindi direi che non ci sono più dubbi, entra in campo durante il time out richiesto direttamente da loro un nuovo “volto” dei Devil Bats, il numero 66, TAUREN!-
In tutto lo stadio si levò un brusio stupito, forse più dallo strano nome del giocatore che dalla comparsa dello stesso sul campo, e dall'annuncio della sua imminente entrata in partita.
Anche i membri della squadra spalancarono la bocca e sgranarono gli occhi  nel sentire il nome del giocatore, guardando con qualcosa come diecimila punti interrogativi stampati in faccia il quarterback in cerca di risposte.
 -Ma quindi.. “Tauren” non è una nuova tecnica.. è proprio un nuovo giocatore!-
 -Ihihihih certo che sei proprio sveglia scimmia di merda! Vi presento il vostro nuovo compagno di squadra..-
Il numero 66 chinò di poco la testa in segno di saluto nei confronti dei presenti, tornando immediatamente eretto: non aprì bocca, neanche una parola da quando aveva fatto la sua entrata.. e questa era una cosa che ai ragazzi turbava non poco. Un giocatore sconosciuto, con un nome evidentemente in codice, conoscente di Hiruma.. che non apriva neanche bocca.. c'era qualcosa sotto.
Furono però tutti molto educati, salutandolo con un sorrisetto nervoso in stile nuovo arrivato in classe: -Ciao Tauren..-
 -Bene, poche chiacchiere che tra un minuto si torna già in campo: Yukimitsu, sei stato bravo ma adesso Tauren ti sostituirà.-
Il ragazzo annuì esausto, felice di poter abbandonare il campo senza più il rischio completo di disfatta.. almeno adesso, c'era qualche possibilità in più.
 -Lui starà nella linea d'attacco, tra il ciccione e il ciccione junior. Tauren, adesso ascoltami bene.-
Hiruma prese il casco del ragazzo tra le mani, poggiando violentemente la fronte su di esso: era come se il suo sguardo potesse penetrare quelle lenti nere come il piombo, ed arrivare a quegli occhi sconosciuti.
 -.. tu hai un solo, unico compito: distruggi tutti coloro che ti si parano di fronte, e quando puoi, buttati su Agon Kongo! È il coglione con i rasta e l'ego da prima donna, lo riconosci senza problemi. Ok?-
Sena guardava preoccupato quella scena. Non era il modo in cui parlava normalmente Hiruma riguardo alla partita, di solito usava termini molto tecnici, o elaborava tattiche complicate e contorte.. queste sembravano istruzioni piuttosto basilari.
Guardò Mamori di nascosto, ma ebbe in cambio solo un'alzata di spalle: neanche lei ne sapeva niente, le informazioni che aveva ricevuto da Hiruma erano solo riguardanti un giocatore che doveva arrivare, e che avrebbe indossato il 66 e degli occhiali da sole. Stop.
Il ragazzino decise quindi di rassegnarsi, in fondo si era sempre fidato del suo capitano e mai ne aveva ricevuto una delusione in cambio, per cui..
Il fischio dell'arbitro segnò il riprendere della partita, e le squadre si riposizionarono sul campo nelle post azioni prestabilite.
Una volta raggiunta la sua posizione, Hiruma si tolse il casco iniziando a ridere come un pazzo, prima di rivolgersi direttamente alla squadra avversaria.
 -Bene signori, adesso c'è un nuovo genio in campo! KEKEKEKE!!-
Agon scoppiò a ridere subito, guardando con pietà il biondo e senza degnarlo neanche di una risposta: non aveva neppure prestato attenzione alla nuova aggiunta del Deimon, ai suoi occhi si trattava soltanto di un nuovo insetto da schiacciare col suo talento sovrannaturale.
Ma Usui non riuscì a mantenere il controllo del fratello, reagendo alla punzecchiatina del demone.
 -Mi dispiace contraddirti e distruggere le tue illusioni, Hiruma, ma in ogni generazione c'è la possibilità che nasca un solo genio.. e per la nostra, questo posto è già stato preso da Agon.-
Hiruma non cambiò minimamente espressione, felice che il gemello maggiore avesse risposto alla sua provocazione.
 -Già, direi che è meglio far valere i fatti, voglio vedere proprio come te e quel rasta di merda riuscirete a gestire questa situazione, ihihih-
Con un gesto fluido si rimise il casco, prima di chinarsi e far cenno a Kurita di far iniziare l'azione.
Da quel momento in poi, accadde qualcosa di cui sia il Deimon che lo Shinryuji non ebbero modo di comprendere appieno se non qualche secondo dopo la conclusione dell'azione stessa.
Non appena la palla fu passata dalle mani di Kurita a quelle di Hiruma, entrambi gli schieramenti dei lineman partirono all'attacco della linea avversaria, ma esattamente al centro dell'ammucchiata avvenne qualcosa di pazzesco: uno dei giocatori dei Naga volò per aria, lanciato in alto dietro alla linea dei Devil Bats, ed atterrò appena un paio di passi davanti ad un estatico Hiruma.
Mentre ancora il quarterback stava per lanciare il pallone verso Monta, ormai già lontano verso la metà campo avversaria assieme a Sena, un altro dei dragoni bianchi venne scagliato in aria. Per coloro che non si trovavano in quei tre metri quadri d'ammucchiata era impossibile capire cosa stesse effettivamente succedendo, poiché i corpi di Kurita, Komusubi e Yamabushi bloccavano la visuale a chiunque.
Hiruma lanciò il pallone, stabilendo una traiettoria assurdamente lineare e facile da intuire: Ikkyu veniva, dietro ordine del capitano, marcato pesantemente da Taki, In modo da lasciare Monta momentaneamente libero di ricevere.. Agon rise di gusto, godendo di ciò che riteneva un'incapacità congenita di Hiruma di raggiungere il suo livello intellettuale: lasciò la linea centrale in cui si era affiancato per dar man forte ai linemen, ed iniziò a correre verso il ricevitore dei Devilbats.
O almeno e ciò che avrebbe voluto fare, perchè in meno di tre secondi dalla sua partenza una presa ferma come una morsa d'acciaio lo trattenne per la maglia, bloccandolo sul posto: si voltò rabbioso, alla ricerca del volto di colui che aveva osato arrestare la sua corsa ad impulso divino, ma i suoi occhi si trovarono a fissare niente più del proprio riflesso in uno schermo nero e lucido.
Il numero 66, il nuovo arrivato del Deimon si era fatto in pochi secondi strada attraverso la linea di difesa avversaria, raggiungendo il giocatore capelluto ed afferrandolo strettamente per la maglia: ancora prima però che potesse terminare il placcaggio lo sguardo infuocato del gemello minore gli era addosso, nel tentativo di schiacciarlo come meritava, insetto inferiore che era.
Pessima mossa.
Adesso libero dall'ingombro dei ragazzi attorno a lui, Tauren mostrò allo stadio intero ciò che Hiruma aveva voluto far intendere con il nome che gli aveva affibbiato: mentre Agon si muoveva per afferrare il ragazzo, quest'ultimo abbassò testa e spalle fino all'altezza della vita dell'avversario e si gettò rapido addosso a lui, lo afferrò con una rapidità sconcertante circondandogli il busto con le braccia e...

 -TOUCHDOWN!!!-


Lo stadio esplose in un boato, mentre Sena e Monta si inginocchiavano gridando sul terreno di meta dei Naga.
Il primo touchdown della partita, e lo avevano fatto quasi del tutto indisturbati, a neanche una ventina di secondi dall'inizio dell'azione.
Ma esattamente nel momento in cui veniva annunciata l'acquisizione di punti da parte dei Devil Bats, qualcos'altro a centro campo aveva attirato l'attenzione di giocatori e spettatori, perchè come un drago ammaccato che viene scaraventato lontano dalle corna di un toro inferocito, il corpo di Agon Kongo viaggiava per l'aria alle spalle del numero 66, rimanendo sospeso nel nulla per alcuni interminabili secondi prima di atterrare praticamente di faccia sul terreno erboso.
Tauren se ne stava dritto ed impettito, con la muscolatura più pronunciata di quanto non fosse al momento della sua entrata in campo e le braccia alzate, e tutti non poterono fare altro che constatare quanto effettivamente quella sua posizione ricordasse quella di un toro che, con la la forza del suo corpo muscoloso, ha appena lanciato in alto il malcapitato torero con le corna appuntite.
Agon si alzò lentamente, fin da lontano si potevano vedere le nuvole di fumo nero fuoriuscirgli dalle tempie e gli occhi iniettati di sangue. Si rimise in piedi, osservando con una rabbia fuori dal comune il cumulo di spazzatura ambulante che si era permesso di dargli uno smacco del genere allontanarsi con calma, raggiungendo il resto della squadra totalmente estatica per la prestazione della loro nuova “arma”.
Hiruma lo raggiunse trotterellando con un sorriso ebete e malvagio stampato in faccia, tutti si aspettavano che il nuovo arrivato si sarebbe beccato un bel calcio sul didietro così come era da tradizione per i buoni risultati sul campo, ma.. incredibilmente, il capitano si limitò ad avvolgergli il braccio attorno alle spallone imbottite, sbattendogli poi la mano sul casco e producendo un rumore piatto a sordo, prima di mandare il suo torello nuovamente in posizione.
Alle varie felicitazioni da parte dei nuovi compagni il numero 66 rispondeva con un semplice pollicione alzato, ma dovette arrendersi alla mortale-stretta-della-gioia di Kurita che lo sollevò in alto strizzandolo come un salame.
C'era un clima diverso che adesso avvolgeva la squadra avversaria, un clima cupo che si trasformava in una vera e propria tempesta nelle vicinanze di Agon.

Una nuova azione stava per partire, e stavolta la palla era in mano ai giocatori dello Shinryuji. Ma fu Hiruma ad avere l'ultima parola prima del nuovo fischio d'inizio, trasformando la rabbia dell'avversario capellone in vera e propria follia omicida.
 -Bene Bene rasta di merda.. cosa si sente a volare via? Cosa si prova.. a trovarsi di fronte un genio più genio di te?-
  
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