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Autore: ohijackles    26/11/2012    3 recensioni
Un college londinese. Un errore. Una ragazza costretta a condividere la camerata con cinque ragazzi, due dei quali l'hanno particolarmente colpita. Cosa succederà?
E' la mia prima FF, quindi siate buoni. Spero che vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24.

NOTICE ME.
Allora, il capitolo precendente è stato un totale FIASCO. ma lo capisco, gran parte della colpa è mia; vi ho fatto aspettare sei mesi prima di aggiornare, e ovviamente avete perso interesse.
Non so perchè sto continuando la storia, tanto voi non la cagate più; però boh, mi piace scrivere. Quindi continuerò imperterrita e spererò che qualcuno torni a cagare 'sta storiazza.
Saluti.
F.


- 21.01.09 -
Cara Lizzy Dizzy,
Come iniziare? Non sarà facile per te accettare quello che ti sto per dire, ma voglio che tu sia forte e che tenga duro.
Sono diretto in Afghanistan, come militare.
Sai che è sempre stato il mio sogno, poter fare la differenza e aiutare il mio paese.
So che ce la posso fare, e voglio che anche tu lo sappia; tra un anno tornerò e tu mi dovrai chiamare Captain America.
So che mi odierai perchè tutto ciò che ti ho lasciato è una lettera, stupida come idea, ma se ti avessi detto quello che volevo fare tu mi avresti impedito di partire.
Avresti dato tutto pur di non farmi andare, ti conosco bene; ma starò bene, e anche tu.
Voglio che tu stia vicino a mamma e papà e che sia forte anche per loro, non so se ce la farebbero senza di te.
Voglio che tu ti ricordi tutti i momenti passati con me, e voglio che questi pensieri ti facciano compagnia per l'anno in cui sarò assente.
Tieni duro sorellina, sarò sempre con te.
Ti voglio un bene che manco immagini e non voglio che tu sia arrabbiata con me; sii fiera, il tuo fratellone diventerà presto un eroe!
Ci vediamo presto, Dizzy.
Jamie.

ps. ti lascio in allegato la mia foto preferita di noi due; io ho una copia che porterò sempre con me, sarà il mio porta fortuna. Saluti.



- 21.01. 10 -
"Tra undici giorni torna Lou!" esclamò Niall qundo uscii dalla camera; sbadigliai e senza dire niente mi sedetti al tavolo, pronta per fare colazione.
"Dov'è Zayn?" biascicai versando il latte nella tazza; avevo avuto incubi tutta la notte, ero riuscita a chiudere occhio solo per un paio di ore.
"Fuori, perché?" spiegò Liam, con il cellulare in mano; alzai le spalle, era meglio che non fosse a casa.
Dopo quello che era successo, non avrei saputo come comportarmi, anche se sapevo che avevo bisogno di chiarimenti con lui.
"Era Emma al telefono?" chiesi afferrando il pane e nutella; lui annuì e gli spuntò un sorriso sulla faccia.
"Quanto l'ami da uno a dieci?" gli domandò Niall tirandogli una leggera pacca sulla spalla; lui arrossì e non disse niente.
"Di' a quella stronza che non si fa mai sentire e che la odio perchè ho bisogno di parlare ma lei non è mai disponibile"  farfugliai con la bocca piena.
"Ti saluta e ti manda un bacio" aggiunse Liam; gli feci una linguaccia.
"Ehy, Harry! Perchè quel muso lungo?" domandai al riccio accorgendomi solo in quel momento della sua silenziosa presenza; addentai la mia fetta biscottata in attesa di risposte.
"Mi manca Charlie" rispose di getto; mandai di traverso il boccone e rischiai di soffocare.
Liam e Niall erano muti, allibiti quanto me; iniziai a tossire e a sputacchiare pezzi di pane e nutella ovunque.
"Scusa?" domandai infine pulendomi la bocca.
"Mi manca" ripetè.
"E allora diglielo!" affermò Niall, alzandosi per mettere la tazza nel lavandino.
"Naah, non mi vuole manco parlare"
"Domani inzia la scuola, sarete in classe insieme. Approfittane!" lo incitò il biondo.
"Non funzionerà" senza aggiungere altro, Harry si alzò, mi prese per un braccio e mi trascinò via dalla mia tazza, che cadde rovesciando il suo contenuto.
"EHI!" mi lamentai quando chiuse la porta della sua camera "Si può sapere che ti prende?"
"Ci devi parlare tu" disse lasciandomi il braccio "Ti prego"
Restai cinque minuti in silenzio, senza sapere cosa dire; il riccio iniziò a giocherellare con le sue dita, in attesa di risposte.
"S..scusa?" riuscii finalmente a sputare dalle mie labbra serrate.
"Ci devi parlare tu, io non posso" ripetè sedendosi di peso sul bordo del letto.
"Harry, cosa ti fa pensare che abbia voglia di parlare con me? Insomma, le hai praticamente detto in faccia che sei innamorato di me!" dissi sedendomi al suo fianco.
"E' passato molto tempo da quel giorno.." sussurrò.
"Certe cose non si dimenticano facilmente.. Aspetta.. Non.. non sei più innamorato di me?" da una parte mi sentii sollevata, mi ero tolta un peso di mezzo; ma un'altra parte di me, imprecò silenziosamente.
"Non lo so, Hayls. Non sono più sicuro di niente ormai, ma so che mi manca Charlie." tirai un sospiro di sollievo e sorrisi; voleva dire che potevamo essere finalmente amici, senza complicazioni.
"Ti senti sollevata, vero?" domandò accorgendosi del mio sorriso; lo lo guardai dritto negli occhi, e gli diedi un leggero bacio in fronte.
"Se devo essere sincera, sì Hazza. Ma sai perchè? Amici, potremo essere veramente amici. Niente complicazioni, niente ripensamenti; solo amici" dissi con entusiasmo "E ti dirò un'altra cosa, Harry. Tu sei sempre stato innamorato di Charlie, eri solo troppo stupido e troppo occupato a pensare a quanto fossi 'innamorato' di me che non te ne sei mai accorto"
"Ma io sono.. ero.. non lo so.. io ho provato veramente qualcosa per te
"Lo so, questo non lo metto in dubbio, ma non è mai stato vero amore. Forse, avevi solo bisogno di qualcuno che riempisse quel vuoto che ti senti dentro, forse. Ma avevi Charlie, e l'hai persa per una tua cazzata" dissi mettendogli un braccio intorno alle spalle.
"Allora ci andrai?" chiese speranzoso.
"No" affermai sicura "E' un tuo problema"
"Ma!" lo bloccai mettendogli un dito davanti alla bocca.
"Sht! Ma, un corno. Tu ora alzi il tuo bel sederino e vai da Charlie. E le dici tutto"
"Tutto cosa?!" domandò nel panico; risi leggermente, era così tenero quando si trattava di queste cose.
"Che sei stato uno stupido prima a non accorgerti di prima di quanto realmente tenessi a lei"
"Funzionerà?"
"Ci puoi scommettere, bello. Cadrà ai tuoi piedi. Ora, alzati e vai" lo spinsi giù dal letto e gli tirai un cuscino in faccia; iniziammo entrambi a ridere.
"Ooh, chi l'avrebbe detto che sarebbe stato così facile?" disse lui tra le risate tenendosi la pancia.
"Cosa?" domandai a mia volta piegata in due dal male agli addominali.
"Essere amici!" si mise in piedi e si sistemò la maglia "Come sto?"
"Sei bellissimo" sorrisi alzandomi e andandogli in contro; quando gli fui  di fronte, lo abbracciai.
"Sappi che per te ci sono sempre, Hazza" gli sussurrai all'orecchio.
"Vale lo stesso per me, Lizzy Dizzy" un groppo alla gola mi si formò improvvisamente e contrassi i muscoli; Harry se ne accorse e mi allontanò.
"Oh cazzo scusami! Mi è uscito così, non so perchè l'ho detto!" iniziò a scusarsi; mandai lentamente giù quel groppo che mi impediva di respirare e forzai un sorriso.
"Figurati, nessun problema" mentii "Ora va'" lo incoraggiai.
"Scusami.." mi passò accanto "e grazie mille" si avvicinò alla porta.
"Oh, aspetta!" corsi da lui "Ufficializiamo la cosa" gli tesi la mano "Amici?"; lui la guardò, e poi si rivolse a me.
"Amici." disse stringendola.



-

"Mamma, non hai idea. E' la ragazza migliore che possa esserci su questo pianeta. Non pensavo esistesse una ragazza come lei, o almeno che potesse finire con me! Non riesco proprio a capire cosa ci trovi in me, non ho niente di speciale. Credo di essere completamente pazzo per lei.."
"Louis.." mi interruppe mia madre "ci trasferiamo". 
Feci cadere il cucchaio dalla mano, non poteva aver veramente quelle parole.
"Papà a trovato un posto di lavoro fantastico a New York, una proposta che non può rifiutare" spiegò lei.
"Ma io non voglio andarmene
"Mi dispiace Lou, niente discussioni" disse ferma.
"Ma ho vent'anni! Posso benissimo stare in college senza che voi stiate qua! Son sempre stato da solo!" mi lamentai.
"Ci dispiace, ma non ci fidiamo a lasciarti da solo" rimasi in silenzio cinque minuti, col cervello che ronzava per poter dire qualcosa.
"E i miei amici? E Liz?" domandai con un groppo in gola "Cosa dovrei fare con loro?
"Ci dispiace" ripetè, senza alcun dolore nella voce. 
"Siete sempre stati bravi in questo.." farfugliai guardando la mia tazza pieno di amarezza e dolore.
"Cosa?
"A rovinarmi la vita" mi alzai senza guardare mia madre negli occhi e mi chiusi in camera.

-

Il freddo mi pungeva la faccia, mentre camminavo in silenzio nel parco; tutto era coperto di neve e stava iniziando a nevischiare.
Avevo mille domande nella mente a cui non riuscivo a dare risposte: perchè avevo baciato Hayley? Cosa provavo veramente per lei? Era amore? 
Che cosa speravo di ottenere? Lei stava con Louis, lui era la sua luce, la sua vita.
Non avrei avuto alcuna speranza con lei, perchè torturarsi in questa maniera?
"Malik!" una voce mi richiamò sulla terra; mi voltai e vidi un'esile figura venirmi in contro di corsa.
"Uh, pensavo di non trovarti mai più" disse la ragazza appoggiando le mani sulle ginocchia, per recuperare il fiato "Uff, mi hai fatto correre!"
"Che ci fai qui?" domandai acido; lei sollevò lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi.
"Ancora con l'acidità, Zayn? Devo per caso ricordarti che sei stato tu a baciarmi?"
Sospirai, non aveva tutti i torti.
"No, comunque" riprese iniziando a camminare "Avevo bisogno di parlare e tu sei stata la prima persona che mi è venuta in mente.."
La guardai "Che mi devi dire?"
"Due cose: primo, questo è per te" disse porgendomi un caffè "secondo, si tratta di Harry"
Afferrai la tazza bollente e iniziando a sorseggiare il caffè "Mhm, ci voleva proprio. Grazie!" ringraziai sorridendole "Che cos'è successo con Harry?"
"Mi ha detto che non è più innamorato di me" mandai di traverso un po' di caffè e cercai di far finta di niente; Hayley mi guardava divertita.
"Serio?" mi pulii le labbra con le maniche. 
"Mai stata più seria in vita mia! E' andato a riprendersi Charlie.." spiegò tornando a guardare la strada; la neve stava iniziando a scendere più fitta.
"E tu come ti senti?" domandai guardando dritto.
"Direi sollevata. Anche se una parte di me è un po' triste, mi mancheranno le sue attenzioni. Ma è meglio così, con Louis sarà tutto più semplice ora.." si piegò, afferrò una manciata di neve e la iniziò a mangiucchiare.
"Che diavolo stai facendo?" domanda stizzito buttando il caffè nel bidone della spazzatura. 
"Mangio neve, perchè?" domandò innocentemente; risi leggermente.
"Sai, di solito la neve non serve per questo.." afferrai una manciata di neve dalla panchina.
"E per cosa serve, sapientone?" mi provocò.
"Bè, per sciare prima di tutto.. E poi per fare questo." gli gettai la neve all'interno del cappotto e lei iniziò a muoversi tutta cercando di salvarsi dalla morsa di freddo.
"ZAYN JAWAAD MALIK TU PER ME SEI MORTO!" gridò prendendo altra neve e lanciandomela addosso; la guerra era iniziata.
"Aspetta! Aspetta!" gridò dopo pochi minuti "Devo fare una telefonata!
"Adesso?" domandai con in mano una palla di neve pronta ad essere lanciata.
"Sì, adesso." afferrò il cellulare e si allontanò da me, per non farmi sentire cosa stava dicendo; iniziai a mangiucchiare la neve, e lo trovai un bel passatempo.
"Fatto, dove eravamo rimasti?" chiese con una palla in mano che mi lanciò subito dopo.
Passarono cinque minuti, prima di accorgermi che ero circondato; Hayley aveva chiesto rinforzi.
"Oh, sul serio ragazzi? Siete dalla sua parte?" gracchiai mentre Liam e Niall mi bombardavano di neve.
"Ehh, il fasino delle donne" si scusò Hayley alzando le spalle.
"OFFRO VENTI DOLLARI A CHIUNQUE COLPISCA QUELLA RAGAZZA!" gridai; lei sbarrò gli occhi, non appena vide i suoi due alleati con le armi puntate su di lei.
"Così non vale!" si lamentò scappando.
"Ehh, il fascino dei soldi" mi giustificai, caricandomi di neve e correndo verso di lei.


-

"Mi prenderò un accidente in questo modo!" mi lamentai correndo verso la porta di casa nostra "La doccia è mia! Zayn, hai tu le chiavi?"
"Yep" disse il moro correndomi in contro "Eccomi".
Quando fu abbastanza vicino gli sussurrai "Sei riuscito ad evitare di parlare del bacio per questa volta, ma sappi che non è finita
"Lo so.." sussurrò a sua volta aprendo la porta.
Mi fiondai dentro pronta a correre nel bagno, ma qualcosa me lo impedì.
Harry era seduto sul divano con la testa tra le mani; era in uno stato pietoso.
"Harry?" mi gettai al suo fianco e lo guardai preoccupata "Che è successo?!"
"Charlie mi odia" singhiozzò; alzai lo sguardo verso i ragazzi che mi guardavano e condivisi con loro tutta la preoccupazione, in silenzio.
"Andiamo in camera tua" lo invitai, aiutandolo ad alzarsi "Vedrai che si sistemerà tutto" lo baciai sulla guancia e chiusi la porta alle nostre spalle.





   
 
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