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Autore: Senul    26/11/2012    5 recensioni
Salve a tutti! ^w^
Sono Luna e in questa storia di Inazuma Eleven ho aggiunto il MIO personaggio. u.u
Ebbene sì, ci sono io! Un mio grande desiderio sarebbe entrare nel mondo di quest'anime fantastico e ho pensato varie volte a come potrei incontrare i miei amati personaggi preferiti, a che rapporti avrei con loro e che storie potrebbero nascere. *-*
Ci ho pensato così tanto che mi sono venute delle idee e, beh vorrei raccontare la storia di Inazuma Eleven dal mio piccolo punto di vista. :3
Racconterò ciò che vorrei fosse la realtà.
Un trasloco. Una nuova scuola. Nuovi amici, prima cotta. Ero felice, sì. Ma la felicità è destinata a non durare. L'arrivo di un grande amico mi farà ritrovare la luce della speranza. Ma in un Giappone dominato dalla paura e distruzione degli Alieni, che succederà?
Quale sarà il destino dell'amore di una dolce fanciulla?
Forse non sarà originale, ma l'ho scritta con il cuore, anzi la sto scrivendo, perchè non è ancora finita.
Spero tanto che vi piaccia, grazie infinite. ^w^
Luna. :3
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Arrivai sul lungomare un po’ prima di quello che avevamo stabilito io e Cloud per messaggio, ma non m’importava. Almeno potevo riflettere con calma su quello che avevo da dirgli.
Mi sedetti sulla sabbia calda di quella giornata soleggiata e perfetta. Gli schiamazzi dei bambini che si rincorrevano, il rumore delle onde infrante sulla riva, il verso dei gabbiani che volavano in quel cielo così azzurro e sereno. Tutto era in perfetta armonia. Avevo voglia di dimenticare tutto, di stare lì, chiudere gli occhi e non pensare più a nulla.
“Se solo i problemi si potessero risolvere con uno schiocco di dita. Di certo sarebbe tutto molto più semplice. Di certo non sarei incavolata con il mio migliore amico e soprattutto non mi sentirei così sola senza di lui. Forse non sentirei nemmeno la mancanza di … Shawn e Aiden.”
Deglutii. Ancora pensare a loro mi provocava una fitta al cuore, ma ormai non piangevo più. Ero cresciuta e diventata forte.
Vidi un traghetto all’orizzonte. Probabilmente sarebbe approdato pieno di turisti. Spensierati turisti che cercano di sfuggire alla routine di tutti i giorni. O forse scappavano dagli alieni. In fondo ad Okinawa non avevano ancora colpito. Isola pacifica e di benessere, forse pensavano che fosse inattaccabile tanto era bella. A dirla tutta, lo speravo anche io.
Ad un tratto sentii un fruscio dietro di me e un corpo caldo che si sedeva affianco al mio.
-Ciao Cloud.
-Ehi.
La voglia di discutere mi era passata, facendo spazio a uno strano desiderio di serenità. E Cloud era la persona perfetta in quei casi. Emanava un’aura protettiva che mi faceva sentire sempre al sicuro, mi faceva tranquillizzare.
Senza pensarci poggiai la testa sulla sua spalla, senza dire una parola.
Lui subito sussultò, poi mi cinse la spalla.
-Luna, mi sei mancata. Dico davvero.. Mi dispiace tantissimo che non riusciamo a stare insieme come un tempo..
-Se hai una fidanzata devi dirmelo, Cloud.
Lui si staccò e mi fissò sbigottito.
-Che.. Che stai dicendo?!- era leggermente rosso in viso.
-Ho pensato che fosse questo il motivo della tua lontananza. Se ti sei trovato una ragazza è normale che hai meno tempo per me.. però perché non me l’hai detto?
Cloud mi fissò a lungo, ancora stupito.
-Credi davvero che potrei essermi fidanzato?
-Perché no?- voltai lo sguardo, imbarazzata.
-In fondo non sei male..- arrossii.  -C-cioè no! Volevo dire che sei simpatico e probabilmente a qualcuna piaci!- urlai tutto d’un fiato, correggendomi.
Lui di tutta risposta continuava a fissarmi, come se fosse indeciso sul da farsi.
Prese a grattarsi la testa.
Poi si alzò.
-Aaah. Spiegati quando parli, che cavolo! Non farmi fraintendere.. è frustrante!- si era voltato dall’altra parte, imbarazzato.
-Scusa. Ciò che intendevo è che vorrei che tu condividessi con me anche queste cose..- abbassai la testa.
Lui mi guardò e si chinò, voltandomi il mento verso il suo viso.
Il mio cuore prese a battere più forte. Così, all’improvviso. Non capivo che succedeva, sapevo solo che non riuscivo a distogliermi. I suoi occhi mi avevano catturata ed io volevo solo abbandonarmi ad essi.
-Luna..- pronunciò il mio nome con una tale serietà, da farmi sussultare.
-Non ho nessuna ragazza.
Non so perché, ma dopo quelle parole mi sentii prendere dalla gioia. Volevo ridere, abbracciarlo.
Ma poi mi incupii nuovamente.
Allora perché non aveva tempo per stare con me?
All’improvviso si sentì il fischio di una nave.
Cloud si allontanò, guardando verso il porto. Il traghetto che avevo visto era appena approdato e una schiera di ragazzini in divisa da calcio stavano scendendo.
L’espressione di Cloud si fece sprezzante.
Riconobbi lo stemma sulle loro felpe.
-Cloud! Ma quella non è la Raimon? Quella della televisione, che sta lottando contro gli alieni!
Ne ero quasi certa. Benché non avessi mai visto in un servizio i volti dei ragazzi, lo stemma l’avevo notato torreggiante sulla loro scuola, a Tokyo.
Mi voltai verso di lui, ma era scomparso. E non avevamo finito il discorso.
Sospirai, delusa. Mi ero lasciata prendere troppo dalle emozioni. Anche quello era un bel mistero però. Forse mi stavo innamorando di lui? Scossi la testa, come per scacciare il pensiero.
Impossibile.
Ritornai a concentrarmi sulla squadra.
Cominciai ad avvicinarmi, curiosa di conoscerli.
-Ehi ragazzi!- chiamai, ancora lontana.
Uno di loro si voltò. Aveva i capelli castani e portava una fascia arancione in testa.
-Voi siete la Raimon, giusto?- continuai, mentre salutando, li raggiungevo.
-Sì, siamo noi!- rispose -Siamo famosi persino ad Okinawa, fantastico!- disse poi, rivolto ai suoi compagni. Appena lo raggiunsi mi fece un sorriso enorme che contagiò il mio umore.
-Mi chiamo Luna.- dissi, sorridendo a mia volta, sorpresa da quanto fosse raggiante quel ragazzino.
-Io sono Mark Evans e loro..
Non riuscì a finire la frase che una voce lo interruppe.
-Luna, hai detto?- era calda e soffice.
Dietro Mark sbucò un ragazzo dai capelli candidi come la neve.
Appena mi vide sgranò gli occhi.
Nello stesso momento i miei si riempirono di lacrime e il mio cuore si fermò.
Cominciai a tremare, mentre mi si avvicinava.
-Sei.. Sei proprio tu?- mi chiese, sfiorandomi i capelli.
Gli occhi verdi penetrarono i miei.
Shawn.
Presa da un impeto di felicità e incredulità, lo abbracciai di slancio e cominciai a singhiozzare.
-Sei.. sei vivo!! Non ci posso credere!! Alla tele.. Avevano detto che eravate morti! Quel giorno, quando ho traslocato.. Non sai quanto sono stata male.. Shawn!!
Strinsi la sua felpa, quasi per essere sicura che fosse vero.
Lui prese ad accarezzarmi la testa.
-Luna.. sono felice di rivederti..- la voce tranquilla, come la ricordavo, solo più cresciuta.
Mi staccai, gli occhi rossi. Lui mi asciugò l’ultima lacrima che stava cadendo, proprio come quel giorno.
Io lo guardai negli occhi e gli accarezzai una guancia.
-Non..non posso crederci..
Mi sorrise.
Mi sorrise dopo anni e fu proprio come la prima volta. Il cuore ebbe un sobbalzo e io arrossii.
-Sei proprio tu.
E gli sorrisi anche io.
  
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