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Autore: MrEvilside    26/11/2012    9 recensioni
Ipotetico spaccato posteriore al finale in cui Loki, dopo essere caduto nell’abisso, si ritrova a casa di Darcy.
[ I classificata al La rivolta dei personaggi secondari contest di P, poi giudicato da FataFaby89 ]
[ Loki/Darcy ]
Genere: Commedia, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Darcy Lewis, Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ghiaccio che brucia
 
La prima volta che Darcy lo incontra, Loki è martoriato da un numero di ferite che lei ha visto solo nei videogiochi, ha gli abiti stracciati in più punti e occhi spaventosi, vuoti e senza vita, senza significato.
Darcy ripensa a quella volta in cui ha sperato che un giorno sarebbe apparso il fratello gemello di Thor per diventare il suo fidanzato – se era capitato a Jane, perché non a lei?
Solo che quello non somiglia affatto a Thor e non soltanto perché ha i capelli neri e gli occhi verdi; c’è qualcosa di molto diverso nel suo portamento, qualcosa di spigoloso che al biondone – come lei lo ha affettuosamente ribattezzato – invece manca. Se Thor è il prototipo del bravo ragazzo, perfetto per una ragazza coscienziosa come Jane, quest’altro pare il fratello darkettone che nessuna madre vorrebbe vedere accanto alla figlia, perfetto per una nerd come Darcy.
«Mi hai fatto prendere un infarto» osserva lei in tono discorsivo, aggiustandosi gli occhiali sul naso. «Tu sei…?»
La sua disinvoltura gli strappa uno strano sorriso, storto, come se mancasse qualcosa. «Non sei stupita».
«Diciamo che sono abituata a divinità provenienti da altri mondi che girano per casa» scrolla le spalle Darcy. Forse gli sta fissando i tagli sanguinanti con un po’ troppo insistenza, ma, Dio, le ricorda Ezio Auditore nei suoi periodi peggiori. «Sul serio, me lo dici o no? Oppure mi tocca indovinarlo? O magari stai per svenire perché hai perso troppo sangue e non te lo ricordi nemmeno, come ti chiami? Se stai per farlo davvero, dovresti proprio dirmelo, non ho voglia di ripulire il pavimento da intestini asgardiani, grazie tante…»
«Parli troppo, umana». Questa volta le labbra gli si storcono in una smorfia infastidita, socchiude gli occhi, la osserva come se fosse un insetto particolare, ma pur sempre disgustoso. Non è esattamente il tipo di reazione che lei vorrebbe suscitare negli uomini. «Non ho intenzione di prestare ulteriore attenzione al tuo farfugliare insistente».
«Sai, uno che sta per morire dissanguato non dovrebbe irritare l’unica persona che potrebbe volerlo aiutare» fa notare Darcy, inclinando la testa da un lato. Non è arrabbiata. Forse un po’ indispettita, quello sì, ma decide di considerare i suoi insulti come il delirio di un ferito e di concedergli il beneficio del dubbio. «Potrei darti delle bende. E degli antidolorifici. Oh, e anche delle Pop-Tarts. A patto che tu mi dica almeno qual è il tuo nome. Sei piombato in casa mia che nemmeno quelli dello S.H.I.E.L.D., il minimo che potresti fare è essere carino».
Non è sicura che lui sappia cosa siano le Pop-Tarts, ma Thor le adora, tanto vale tentare.
La reazione è l’inarcarsi progressivo di ambo le sopracciglia, accompagnato dal silenzio. Sta considerando la proposta, lo capisce dal luccichio astuto sul fondo di quegli occhi senz’anima. Non può sapere che Loki sta soppesando quanto possa essergli utile quest’umana che conosce lo S.H.I.E.L.D., non può sapere quanto sia arrivata vicino a intuire la sua identità, non può sapere che sta accarezzando un pericolo mortale come si potrebbe fare con un gatto.
Poi lui le rivolge un altro sorriso storto. È disturbante trovarlo attraente? Forse sì, riflette Darcy.
«Mi chiamo Loki» risponde con improvvisa, melliflua gentilezza, la voce come velluto che avvolge la pelle in una notte d’inverno, caldo e accogliente.
Forse è ancora più disturbante trovarlo attraente dopo averlo riconosciuto come il fratello cattivo di Thor, Darcy nutre questo sospetto, ma è troppo stupefatta dalla rivelazione per ponderare troppo a riguardo. Per un lungo istante si limita a scrutarlo, incerta su cosa ribattere, incerta se lasciargli intendere che lei sa.
«Le Pop-Tarts sono nella credenza» osserva alla fine.
Il sorriso di Loki è ghiaccio che brucia, è una lampadina dal vetro spaccato e i fili sporgenti, basta sfiorarli per cadere preda del morso mortale dei volt. «Fammi strada».
Darcy dovrebbe temerlo. Ma lei non è una brava ragazza. «Ti va anche un caffè?»





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Primo tentativo di Loki/Darcy, partecipa al Flash Contest: La rivolta dei personaggi secondari, indetto da P sul forum di EFP. Spero che sia stata una lettura, uhm, decente?
  
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