Anime & Manga > Twin Princess
Segui la storia  |       
Autore: _MoonShine_    26/11/2012    7 recensioni
Lui voleva solo l'anima di quell'umana, solo quella. Voleva tornare a casa vincitore.
Lui non voleva che accadesse tutto questo. E ora si ritrovava a volere lei, solo lei.
E lei voleva lui. Ma lui era come un inferno, lui era l'inferno.
E l'inferno non era mai stato così attraente.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

♦ MALEDETTO DESIDERIO 

  Fine fissava Sophie davanti a sé. Le sue iridi cremisi si erano ridotte a due puntini e il suo viso aveva assunto un’espressione di puro terrore. Il suo cervello non riusciva a realizzare il pensiero che le loro bocche fossero unite in un bacio superficiale ma in fondo pieno di significato.
Sentì le labbra della ragazza farsi sempre più leggere fino a che si staccarono, gli occhi di Fine tornarono a vedere interamente il viso della ragazza che sorrideva ancora in quel modo inquietante, vedendo la sua lingua passare sul labbro inferiore.
Alle spalle di Fine, Shade e Rein guardavano la scena impotenti. Shade stringeva i pugni involontariamente mentre guardava pietrificato quel demone che aveva appena baciato la sua ragazza.
Improvvisamente Spohie sparì dalla finestra e dalla visuale dei tre ragazzi, una forte raffica di vento l’aveva spinta lontano dalla finestra. Dopo qualche istante di confusione, Fine vide Luc sospeso in aria di fronte all’edificio con una mano aperta e un braccio proteso. Sia lui che Milky fissavano la figura di Sophie come se volessero triturarla con lo sguardo.
-È inutile che cerchi di colpirmi- la voce della ragazza si fece nuovamente sentire, stavolta tornando al tono allegro e spensierato di prima. Fine intanto continuava a fissarla senza muoversi e proferire parola. Lei.. lei l’aveva.. non sapeva se era più disgustata dal fatto che fosse stata una ragazza a baciarla o perché ora lei era..
Un gemito di dolore fece eco nella stanza allarmando la povera Rein che non aveva mai visto nulla del genere. Fine si portò istintivamente le mani al petto premendo sulla pelle come per attenuare il bruciore. Quella sensazione lei l’aveva già provata, era stato per colpa di Shade quando l’aveva legata.
Con lo sguardo pieno di terrore aprì tremante i primi bottoni. Appena la camicetta fu abbastanza aperta da lasciare intravedere il decolté, Fine abbassò lo sguardo sulla fonte del bruciore. Un piccolo disegno simile ad un ala nera era posizionato proprio sopra il seno, il marchio di Sophie.
-Fine- Rein e Shade intanto, dopo essersi risvegliati da quello shock, si erano avvicinati in gran fretta, allarmati da quel gemito di dolore.
Fine si voltò piano verso la sorella e il ragazzo mostrando ai due i suoi occhi pieni di lacrime. Senza dire nulla si buttò tra le braccia di Shade non trattenendo un pianto disperato. Le lacrime scendevano come fossero cascate, lacrime di paura per tutto quello che era successo, lacrime di nostalgia per essere stata lontana da loro, di senso di colpa, di terrore e ora di disgusto. Quelle lacrime che per tutto il tempo aveva liberato solo il giusto indispensabile per sfogarsi un attimo ora scendevano tutte insieme.
Sentì le braccia di Shade stringerla sempre più forte mentre con la mano sinistra le accarezzava i capelli. Shade sentiva il suo cuore battergli forte nel petto, quanto gli era mancato stare lontano da lei e non provare quella sensazione.
Rein nel frattempo li guardava con un mezzo sorriso, mentre ogni tanto si lasciava scappare un sospiro di sollievo.
-L-lei mi ha..- sussurrò Fine tra i singhiozzi riportando Shade alla realtà. Per un attimo, per quell’attimo in cui si era concentrato sulla felicità di riavere tra le braccia la ragazza che amava, si era dimenticato di quel bacio, di quel bacio che l’aveva legata a Sophie.
Sciolse l’abbraccio allontanando delicatamente Fine da sé mentre lei lo fissava con le guance bagnate e tremante. Portò una mano al colletto della camicia e glielo spostò un po’ guardandole il petto. Rein a quel gesto pensò subito male, non era ne il momento ne il posto adatto. Presto, però, capì che Shade non stava guardando le forme di sua sorella ma quello che c’era sopra: una figura nera a forma di ala.
Il ragazzo tornò a guardare Fine negli occhi e lei ci lesse chiaramente impotenza e mortificazione. Fine si rese presto conto che non le importava di essere stata legata a quel demone, le sue lacrime erano solo per Shade -Mi dispiace-
-Non è colpa tua- si affrettò a dire lui accarezzandole una guancia e accennando a un sorriso.
Fine lo guardò confusa, lui non aveva capito -No, mi dispiace per quello che ti ho detto- disse tirando su con il naso. Shade per un momento la fissò stupito e le parole che gli aveva detto prima di scappare via si fecero largo nella sua mente. Ma in fondo se le era meritate. E poi in una situazione come quella lei pensava a scusarsi anziché preoccuparsi di essere appena stata legata da un demone subito dopo essere stata rapita da altri due? Il suo corpo si mosse da solo attirandola nuovamente a sé -Perdonami- le sussurrò con voce quasi rotta affondando il viso nel capelli di lei.
-Shade- la voce cantilenante di Luc richiamò l’attenzione del ragazzo, che alzò la testa verso la finestra -Non vorrei interrompere il vostro momento di ricongiunzione, ma abbiamo ospiti-
Fine si allontanò da Shade andando ad abbracciare sua sorella intanto che il ragazzo si fiondava alla finestra. Dopo essersi scambiate qualche parola e aver realizzato che Rein doveva sapere tutto, anche loro raggiunsero Shade. Vedendo altre due persone fuori dalla finestra, Fine aprì la bocca involontariamente: Divian e Dalton.
I due demoni fissavano Sophie in cagnesco e Fine capì che probabilmente li avevano già messi al corrente dell’accaduto, o il potere della sua anima era cambiato nel momento in cui era stata legata. Vide i due demoni fissare poi male anche Luc e Milky, per poi passare a Shade. Era buffo, sembrava quasi una rimpatriata di demoni, solo che non era esattamente un incontro felice.
-Shade, smettila di darmi del mostro- disse la voce di Sophie con tono ammonitorio. Shade si irrigidì, Milky lo aveva detto che probabilmente aveva poteri psichici con cui leggeva nella mente degli altri. Grugnì stringendo i denti, ogni cosa che pensava Sophie la sentiva, era anche inutile cercare di formulare una strategia per scappare. Sarebbe anche stato inutile, Fine era legata a lei, l’avrebbe sempre trovata ora, sempre e dovunque.
Fine spostava continuamente gli occhi da Sophie a Divian e Dalton, lo sguardo d quei due sembravano davvero minaccioso e arrabbiato. Cosa avrebbero fatto adesso?
-Tsk! Ma guarda- la voce di Luc ruppe quel silenzio pieno d’ansia che si era creato tra quelle cinque creature volanti e i tre umani affacciati accanto a loro alla finestra -la coppia di demoni più idioti che si fa portare via l’Anima Speciale di quella ragazza, così, da sotto il naso- disse sarcasticamente con un espressione da presa in giro e con le mani alzate e rivolte verso l’alto. Entrambi i demoni lo fissarono in malo modo lanciandogli diverse occhiatacce, ma aveva ragione. -Non siete cambiati per niente- aggiunse ancora facendo dedurre a Fine e Rein che probabilmente si conoscevano tutti già da tanto -sempre i soliti incapaci-
Appena Luc pronunciò l’ultima lettera di quella frase, una chioma di capelli biondi spettinati apparve di fronte alla sua faccia mentre due occhi cobalto lo guardavano con aria di sfida. Divian si era avvicinato di colpo, il braccio contratto all’indietro si mosse in pochissimi istanti andando, con un pugno chiuso, in direzione del viso di Luc. Quest’ultimo con un gesto fulmineo unì i suoi polsi davanti al viso parando il colpo.
Nel momento in cui il pugno di Divian toccò le braccia di Luc un rumore ovattato si fece eco nell’aria zittendo tutti. Fine li guardava spaventata, non aveva nemmeno visto il biondo avvicinarsi, e per di più era convinta che se quel gancio destro fosse arrivato ad un umano, questo sarebbe stato spezzato in due all’istante.
Vide Luc alzare la testa mentre un sorrisetto gli si dipingeva sulle labbra. Quel gesto doveva aver fatto davvero infuriare l’altro, Divian si mise infatti ad attaccarlo più volte con diversi pugni. Lui avanzava e Luc indietreggiava in aria muovendo velocissimamente la testa per schivare i colpi, ma sembrava non fare la minima fatica. Gli altri demoni intanto li guardavano in silenzio immobili.
-Luc! Stupido demone, fa qualcosa!- Fine non si trattenne più, perché Luc non reagiva? Si divertiva ad umiliare Divian? Ma non potevano andare avanti così all’infinito, dovevano trovare una soluzione al suo problema. E poi cosa avrebbero risolto? Erano demoni, non potevano ammazzarsi.
A quella frase Luc spostò per pochissimo lo sguardo su di lei accennando un sorriso fin troppo arrogante -Ai suoi ordini ciliegina- disse per poi muoversi troppo veloce per essere visto e posizionarsi dietro il suo avversario. Luc mise le mani in tasca annoiato mentre gli tirava un simpatico calcio sul fondoschiena. “Simpatico”, certo, era quello che avrebbe pensato chiunque se non avesse visto il demone biondo venire scaraventato contro l’edificio di fronte spaccando un vetro della finestra in cui era malamente entrato. Una nuvola di polvere uscì da quella direzione mentre i gemiti spaventati di Fine e Rein si fecero sentire impercettibilmente. Non era quello che Fine intendeva.
Dalla nube di polvere uscì di colpo Divian che ancora più arrabbiato si avventò su Luc che rimase fermo. In un istante si ritrovò davanti non più la faccia arrabbiata del biondo, ma la schiena di Dalton che fermò prontamente un pugno che gli sarebbe arrivato dritto in faccia.
-Ora basta- disse il moro guardandolo torvo e lasciando che Divian lo guardasse confuso -Non serve a nulla prendersela con lui- disse per poi voltarsi in direzione di Sophie, ferma in aria che sorrideva.
Ad un tratto i due demoni sparirono dalla visuale di tutti per apparire un secondo dopo accanto a Sophie, uno a destra e l’altro a sinistra intenti entrambi a colpirla. Lei aprì le mani parando in contemporanea i due colpi senza nemmeno guardarli, certo i suoi poteri psichici erano davvero vantaggiosi.
Non volendo arrendersi Divian e Dalton continuarono ad attaccarla ma inutilmente, lei poteva sentire i loro pensieri, percepire le loro idee e prevedere i loro attacchi, non c’era nulla da fare.
-Smettetela- provò a gridare Milky per sovrastare i loro gemiti di fatica e farsi sentire, stranamente aveva lasciato da parte la sua serietà per apparire  impaziente. Non vedendoli cedere, con Luc, si avvicinò per fermarli, lottare tra loro non serviva a nulla, ormai Fine era legata, il motivo della loro furia era solo la rabbia dell’umiliazione, ma prendere a pugni Sophie sarebbe stato praticamente inutile.
Presto però si ritrovarono coinvolti pure loro, cercare di tener ferma una di quelle furie era davvero difficile, soprattutto se non potevano prevedere i loro spostamenti come Sophie.
Fine, Rein e Shade guardavano quella lotta aerea trattenendo il respiro, sapevano che non potevano uccidersi essendo immortali, ma soprattutto per le gemelle era brutto assistere a una “rissa”.
Improvvisamente una raffica di vento entrò nella stanza, Luc l’aveva scagliata verso i tre, per farli smettere, ma Sophie con un solo colpo l’aveva deviata involontariamente in direzione della finestra del palazzo. Fine, Rein e Shade si ritrovarono ad essere catapultati dall’altra parte della stanza senza nemmeno accorgersene. Rein fortunatamente sbattè contro degli scatoloni che attutirono il colpo, Fine e Shade invece si ritrovano con la schiena al muro.
Fine strisciò a terra dopo il forte colpo, ma dopo qualche istante di fitte lancinanti alla schiena si riprese ignorando la botta. Guardò verso Shade, anche lui nella sua stessa situazione. Si avvicinò al ragazzo preoccupata mentre con una mano gli alzava la testa delicatamente incatenando i suoi occhi a quelli cobalto di lui -Stai bene?- chiese subito con voce distrutta, ora che Shade era umano era anche “fragile”.
Lui le sorrise trattenendo un gemito di dolore mentre si metteva dritto -Sì, sta tranquilla- Quello “Sta tranquilla” però ebbe completamente l’effetto contrario. Gli occhi di Fine anziché diventare sollevati iniziarono a riempirsi nuovamente di lacrime mentre si portò le mani al viso per coprirli. Shade a quella visione perse quasi un battito, perchè ogni volta che la vedeva piangere aveva sempre la stessa sensazione? Per un primo momento pensò che si fosse fatta male, ma poi vedendo quanto era disperato il suo pianto capì che non c’entrava nulla.
-È colpa mia- diceva Fine tra i singhiozzi, Shade capì a fatica le sue parole -è tutta colpa mia!- Sì, era colpa sua, se lei non avesse avuto quei poteri tutto questo non sarebbe successo, niente di tutto questo sarebbe successo. L’unica cosa buona di questa storia era Shade, ma davvero era valsa la pena di affrontare tutti questi ostacoli e paure per un ragazzo?
-Ma che dici, Fine- sussurrò lui non sapendo cosa dire, capiva i pensieri di Fine, era normale che lei pensasse di essere la responsabile di tutto, lo era in fondo, ma non aveva fatto nulla di male, anzi aveva cercato di migliorare le cose il più possibile, aveva fatto tutto quello che poteva. Avvicinò le sue mani a quelle della ragazza a terra accanto a lui, le prese stringendole forte e allontanandole dal viso. Finalmente Fine lo guardò negli occhi che si ridussero a due puntini quando lo vide sorridere a avvicinarsi fino ad unire le loro labbra in un bacio dolce.
Fine si ritrovò a divincolare le sue mani dalla presa di Shade, per buttargliele al collo mentre approfondiva quel bacio. Lui la prese per i fianchi stringendola ogni attimo di più e avvicinandola al suo corpo, quanto gli era mancato quel contatto.
La mente di Fine vagava dentro alle sue emozioni, ricordando tutti i momenti passati con Shade, fino ad arrivare alla prima volta che lo aveva incontrato, al loro primo bacio. Quante cose erano successe, quante erano cambiate. Solo mentre sentiva le labbra di Shade massaggiare le sue e la sua lingua esplorare la sua bocca, capì qual era la risposta: sì, ne era valsa la pena di affrontare tutto questo per un ragazzo, per lui.
Restava il fatto che la loro vita sarebbe stata molto più semplice se non avesse avuto questi poteri, certo erano importanti, con essi aveva fatto tantissimi miracoli, ma nello stesso tempo erano stati la fonte di troppi guai. Quante volte aveva desiderato di non averli, di essere una persona normale? Forse troppe per essere contate, e la maggior parte di questi pensieri si erano fatti vivi negli ultimi giorni, quando era in compagnia di Dalton e Divian.
Rein nel frattempo si era rialzata da quella matassa di scatoloni e si era messa a fissare Fine e Shade in silenzio, non aveva mai visto sua sorella fare certe cose, ma era felice, finalmente anche lei aveva trovato la persona giusta. Chissà se anche lei e Bright sembravano così innamorati quando si baciavano.
Fine si staccò piano allontanando la sua bocca da quella di Shade ma continuando a sentire il suo respiro affannato sulla pelle. -Ti amo- le disse lui spostandole una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
-Lo so, anche io-
Fuori dalla finestra intanto si potevano ancora vedere il gruppo di demoni che cercava di prendersi a pugni. All’ennesimo gemito di sforzo di uno dei cinque, l’attenzione di Rein, Fine e Shade si spostò su di loro. Videro Sophie fermarsi di colpo e fissare il vuoto con occhi sgranati. A ruota la seguirono Divian e Dalton che si fermarono dall’attaccarla. Persino Milky e Luc si bloccarono, per la prima volta sui loro volti sembrava esserci un’espressione esterrefatta.
Fine si staccò da Shade sentendosi fin troppo osservata, tutti e cinque i demoni si erano voltati verso di loro senza dire una parola, ma la più strana era Sophie. Sembrava la più scioccata di tutti, irritata, sconvolta. Se Fine non avesse saputo che non poteva provare sentimenti, sarebbe stata certa che avesse appena visto un fantasma.
-C-che hai fatto?- sussurrò Sophie improvvisamente dopo poco che la fissava. Fine si portò le mani al petto involontariamente, tipica posizione che assumeva quando aveva paura. Accanto a lei Shade fece un mezzo passo avanti parandosi davanti alla ragazza.
Fine la fissava confusa e impaurita, con la paura per quello che avrebbe potuto fare anche se non capiva a cosa si riferisse -C-cosa?- ripetè spaventata.
Stavolta Sophie rimase zitta, troppo presa dai suoi pensieri, sicuramente aveva percepito che Fine non sapeva di cosa stesse parlando, ma non sembrava nemmeno avere la forza di volontà di metterla al corrente dell’accaduto che quasi sembrava gravissimo.
La ragazza spostò le sue iridi cremisi su Milky, poco più dietro, e su Luc, accanto a quest’ultima. Anche loro sembravano un po’ scossi e Fine non potè fare a meno di continuare a chiedersi il perché.
-Fine- sussurrò Milky. Non l’aveva mai sentita così scioccata, con un tono così sconvolto, sembrava un'altra persona -Non percepisco più i tuoi poteri- 


  






Salve gente, spero non vi siate dimenticate di me e di questa storia.
Eh già, finalmente mi sono decisa ad aggiornare, era ora cavolo! Mi dispiace ma non sapevo come concludere il capitolo.. sono rimasti diversi giorni a provare finali diversi.. alla fine mi è uscito questo, e ho già una mezza idea per il continuo.
Avviso che siamo alla fine, ancora circa due capitoli (epilogo compreso) e anche questa storia sarà finita.
Spero di non avervi deluse..
Buona serata e a presto!
Ross
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: _MoonShine_