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Autore: _MoonShine_    14/01/2013    6 recensioni
Lui voleva solo l'anima di quell'umana, solo quella. Voleva tornare a casa vincitore.
Lui non voleva che accadesse tutto questo. E ora si ritrovava a volere lei, solo lei.
E lei voleva lui. Ma lui era come un inferno, lui era l'inferno.
E l'inferno non era mai stato così attraente.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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♦ MALEDETTA ETERNITÀ 

Quella frase rimbombava nella testa di Fine come un insieme di parole senza senso unite da legami sciocchi. Non realizzava il vero significato dell’affermazione di Milky, non lo accettava. Forse più che non accettarlo era il fatto di essere al corrente di non avere più i suoi poteri. Ma com’era possibile? Poteva essere uno scherzo, un piano attuato da Milky per far in modo che Sophie la lasciasse in pace, che tutti la lasciassero in pace. Ma era una cosa impossibile, tutti i demoni che c’erano all’appello avevano la stessa espressione, tutti sentivano che qualcosa non andava.
Incrociò di sfuggita lo sguardo di Dalton, i suoi capelli castani e tirati all’in su sembravano appassiti come fiori, tutta la determinazione di combattere era sparita, se fosse stato umano Fine avrebbe letto nei suoi occhi delusione.
A distrarla da quei pensieri fu la mano di Rein che la fece ritrarre di un passo, come se un passo potesse metterla al sicuro da quel gruppo di essere sovrannaturali.
Milky entrò dentro alla stanza, ormai senza più pensare alla guerra che si era creata pochi istanti prima. Con un gesto fulmineo si avvicinò a Fine e le aprì la camicia della divisa il giusto necessario per vederle il petto.
La ragazza fu presa alla sprovvista, come del resto la sorella e Shade. Quest’ultimo però le corse accanto, aveva capito cosa stava cercando Milky. Guardò il petto di Fine e al contrario di Milky, che aveva riassunto la sua espressione fredda e seria che la caratterizzava, rimase sorpreso: niente. Già, non c’era nulla, nessun segno, niente ala nera sopra il seno di Fine, solo la sua pelle chiara e morbida.
-Come..- il sussurro di Divian arrivò alle orecchie di tutti benché fosse stato a malapena mimato con le labbra. Volò dentro il magazzino, fermandosi dietro Milky, mentre Dalton lo imitò rimanendo però in piedi sul davanzale della piccola finestra.
Fine non sapeva che pensare, si sentiva fin troppo osservata, ma non era il più grave dei problemi. Ora quello che le interessava davvero era sapere cosa fosse successo.
-Cos’hai desiderato?- chiese Luc improvvisamente entrando dalla finestra e spingendo bruscamente il demone moro per passare. Questo si limitò ad un grugnito, ma non fece nulla, probabilmente la curiosità per la vicenda appena successa era maggiore.
-I-io..- già, cosa aveva desiderato? Per quanto quella domanda non avesse collegamento con il fatto appena accaduto, Fine non vi trovava risposta. Aveva desiderato tante cose, e probabilmente molte di queste inconsciamente, senza accorgersene.
-Tu non li volevi i poteri- finalmente la voce di Sophie si fece di nuovo largo nel silenzio che doveva essere coperto dalla frase in sospeso di Fine. La ragazza fissò il demone alle spalle di Milky quasi sorpresa, solo Rein capì che Fine stava ragionando. E solo quando Fine parlò la situazione fu chiara a tutti: -Già-
 
-Non avrei mai pensato che sarebbe stato così facile- sorrise Fine guardando la foto di famiglia appoggiata sulla sua scrivania, la stessa che aveva anche Rein nella stanza accanto.
-Facile?- sorrise Shade seduto sul letto, in quella parola gli scappò una nota di sarcasmo. Come poteva dire che era stato facile? Era stato facile per lei stare per quei giorni chiusa in quel topaio? Era stato facile essere stata perseguitata da tutti quei demoni? Era stato facile baciare una donna? E soprattutto come poteva pensare che per lui fosse stato facile stare senza di lei? Saperla in mani di chissà chi per colpa sua? Facile, no, non lo era stato affatto.
-Beh, se ci pensi in tutte le storie c’è sempre la battaglia finale dove i buoni vincono e i cattivi vengono uccisi. Qui non è successo nulla, Divian, Dalton e Sophie si sono arresi e se ne sono andati, nessuno si è fatto male- sorrise ancora lei voltandosi verso il letto e guardando Shade. Nemmeno lei era convinta di quello che diceva, però era finita, era finita per sempre. Lei non aveva più i poteri, lo aveva desiderato così tante volte durante quegli ultimi giorni e poi così intensamente che quasi quasi si sentiva stupida a non aver pensato che anche quel suo desiderio potesse avverarsi.
Per un primo momento, dopo aver realizzato la cosa, si era sentita quasi vuota, come se una parte di lei se ne fosse andata, ma era bastata la mano di Shade che si era intrecciata dolcemente nella sua a tranquillizzarla, e ancor di più si era sentita libera quando aveva visto Sophie, Divian e Dalton sospirare e andarsene.
-E così è finita, giusto?- aveva sospirato Dalton alzando le mani. In quel momento poteva benissimo sembrare un ragazzo simpatico, sapere che non era più un suo nemico e che lui non le voleva fare più niente le aveva dato la spontaneità di sorridergli. A lui e agli altri.
-Peccato, ce ne sono poche come te- aveva poi sorriso Sophie, quel sorriso che la faceva apparire simpatica, il primo che Fine aveva visto sul suo viso poco prima del bacio.
Tutti si erano dileguati senza dimenticate di guardarsi torvi tra loro demoni, quella caratteristica di rivalità e odio che c’era tra loro non sarebbe mai cambiata, ma la consapevolezza che ognuno sarebbe tornato per la sua strada in cerca della loro Anima Speciale fece capire a Fine che tutti, umani, mortali e immortali, che tutti hanno un obbiettivo, una meta da raggiungere, una cosa da trovare. E persino lei, la classica ragazza di città, infantile ed allegra l’aveva trovata, e ora era di fronte a lei.
Seduto sul letto, Shade la guardava ironico per il discorso che gli aveva appena fatto, si vedeva lontano un miglio che le avrebbe urlato contro che non era d’accordo, ma questo Fine lo sapeva già, non c’era bisogno di dire nulla.
-E vissero per sempre felici e contenti, è così che dite voi, vero?- sorrise il ragazzo alzandosi e avvicinandosi a lei.
Fine sorrise ironicamente mentre Shade le metteva le mani sui fianchi con quel tocco che solo lui riusciva ad avere -Solo nelle fiabe-
-Facciamo finire anche questa fiaba con un per sempre?- le sussurrò avvicinandosi alle sue labbra con voce roca, per poi appropriarsene in un dolce bacio che piano piano stava diventando sempre più profondo e pieno di affetto. Dopo poco fu Fine la prima a staccarsi non capendo cosa intendesse Shade con quella domanda, che sembrava più una proposta, ma di che cosa?
-Che intendi?- disse non trattenendo una risatina quando lui iniziò a portare le mani dietro alla sua schiena stringendola di più e ad appoggiare sensualmente le labbra sul collo di lei -Ehi- disse ancora tra una risatina e l’altra.
-Un per sempre che ti legherà a me, ma in maniera diversa dalla prima volta- sussurrò lui nello stesso modo tornando a posare le sue labbra su quelle di Fine e iniziando ad indietreggiare portandosi la ragazza con sé. Fine capì, non era stupida, ma non disse niente, continuò a baciarlo e a lasciarsi trasportare verso il letto, solo lì poteva andare Shade. Ma era davvero ciò che voleva? Più di una volta si era trovata in una situazione simile con lui, e tutte le volte lo aveva fermato o gli aveva fatto capire di non essere pronta. Fare l’amore con una persona era una cosa importante, lei non l’aveva mai fatto prima. Era una cosa della quale si doveva essere sicuri, certi al cento per cento, e certi anche che il sentimento che c’era tra i due fosse amore vero. E il loro era amore vero, Fine lo sapeva, chi più di lei e Shade poteva sapere cosa significasse amare a tal punto da diventare qualcun altro? Rinunciare alla propria natura, cercarti in capo al mondo?
In pochi passi arrivarono al letto e Shade ci cadde senza il minimo indugio portando Fine sopra di sé mentre continuava a baciarla, intanto che quest’ultima presa alla sprovvista dall’imbarazzante e improvvisa posizione che avevano assunto i loro corpi aveva interrotto quel contatto delle loro bocche posando le mani sul petto di lui e alzando un po’ la testa giusto per vederlo bene negli occhi. Lui la fissava senza sorridere, ma Fine sapeva che quello era uno sguardo dolcissimo, nei suoi occhi vedeva tutto il suo amore e la sua sincerità, la sua voglia di averla per sé, la sua umanità.
E solo guardando in quegli occhi capì che era pronta. Forse lo era sempre stata o forse no, forse era solo la paura di affrontare una cosa nuova, paura dei suoi sentimenti, paura che troppe cose sarebbero cambiate, che loro non sarebbero più stati come prima, che lei si sarebbe sentita diversa. Ma era ovvio che tutto sarebbe cambiato, che dopo un passo del genere la sua vita sarebbe stata stravolta. Ma forse tutto era già cambiato da quando lo aveva incontrato, dal loro primo bacio.
-Per sempre?- chiese avvicinandosi alla sua bocca e cercando in quegli occhi quella scintilla di sicurezza, quella conferma che sarebbe stato davvero per l’eternità, che il loro amore non sarebbe mai andato in pezzi.
Fine si ritrovò presto sotto a Shade, il quale prima di risponderle aveva ribaltato bruscamente le posizioni finendo per poggiare i gomiti sul materasso, poco più sopra le spalle di Fine e ad accarezzarle le guance, spostandole le ciocche spettinate dalla fronte con le mani. Scosse la testa e poi sorrise mentre le sue labbra tornavano ad avvicinarsi a lei -Oltre il per sempre-.
Fine sorrise prima che i brividi di un altro bacio la percorsero nuovamente provocando il lei quelle sensazioni che sentiva solo con Shade vicino. E solamente quando lui portò le mani verso le spalle della ragazze e successivamente allo scollo della maglietta, iniziò a sentire anche caldo. Shade le scostò il colletto scoprendo le clavicole dove iniziò a baciarla ormai fuori di sé.
Fine spinse il ragazzo per tirarsi su a sedere in modo da togliersi la maglietta, che con un aiuto di uno Shade un po’ sorpreso dalla quella provocazione venne via in un secondo e scaraventata da qualche parte nel letto.
-Quando tornano i tuoi?- chiese lui distrattamente mentre con respiri affannati dovuti alla crescente eccitazione iniziava a baciarla lungo il decolté e a spostarle le spalline del reggiseno per accarezzarle le spalle.
-Tardi- rispose lei con lo stesso tono, mentre le sue mani si unirono per collaborare a sbottonargli la camicia bianca che indossava. Chi lo avrebbe mai detto che lei, Fine, quella ragazzina che non aveva mai creduto nell’amore, adesso si ritrovasse a volere un ragazzo così tanto, così tanto da non ascoltare la sua testa, da ignorare l’orgoglio che le diceva di non essere così provocatoria. No, lei lo voleva e basta, voleva essere sua, sapere che Shade sarebbe stato il suo demone per tutta la vita, che la sua prima volta da umano fosse stata con lei.
Shade si decise ad accelerare i tempi finendo da sé di togliersi la camicia e facendola congiungere alla maglia di Fine ormai dispersa tra le coperte scomposte e in disordine per i loro movimenti. -E Rein?- chiese ancora tra un affanno e l’altro mentre cercava il consenso negli occhi di Fine per slacciarle il reggiseno, dove ormai le sue mani avevano raggiunto il gancetto. Dopo aver trovato quell’approvazione, anche l’intimo superiore della ragazza venne tolto, lasciando a Shade il piacere di toccare i seni di Fine, baciarli e mordicchiarli, provocando i gemiti divertiti di lei.
-Anche- rispose Fine sapendo che sua sorella era uscita con Bright, e conoscendo la sua ossessione per il ragazzo sarebbero stati fuori l’intero pomeriggio, se non fino a sera, proprio come i genitori, impegnati con il lavoro. I genitori, già, se ripensava alla loro espressione sollevata quando era rientrata in casa le salivano i sensi di colpa. Probabilmente però avevano capito che non era andata proprio come aveva raccontato Rein secondo la quale lei era scappata dalla zia Eliza, in fondo era tornata a casa con la divisa completamente malridotta e un’espressione poco meno di sconvolta, con Shade le teneva una mano da bravo fidanzato e Rein dall’altra tutta contenta di averla ritrovata. Ma ora niente aveva più importanza.
L’ennesimo bacio di Shade di nuovo sulle labbra l’aveva distratta da quei pensieri tornado alla realtà, realtà che le sembrava però un sogno.
Sentì la pelle di Shade sotto le sue dita calda, molto calda, probabilmente anche la sua era così. Quando portò involontariamente una mano sugli addominali di lui lo sentì fremere, sensazione che portò il ragazzo a stringerla di più e a baciarla con più passione, mentre il seno di lei aderiva sfacciatamente al petto di Shade.
Dopo pochi istanti anche la gonna di Fine venne scaraventata da qualche parte, Shade ebbe la fortuna che la ragazza ne avesse indossata una con la cernierina laterale, altrimenti chissà quanto tempo.
Fine si accorse presto di essere già e solo con le mutandine addosso. Si sentì di colpo in imbarazzo, come poteva non essersi accorta prima della piega che quella situazione stava prendendo? Le sue mani dal petto di Shade andarono sul suo corpo stesso per coprirsi dalla vista del ragazzo, che a quel gesto si fermò guardandola negli occhi spaventato dal fatto di aver fatto qualcosa che non andava. Ma Fine lo sapeva che quello che non andava era in lei, lui ci sapeva fare, eccome, non biasimava tutte le donne che lui-versione-demone si era portato a letto, chi sarebbe riuscita a resistergli, probabilmente nemmeno lei. Ma ora era diverso, lui era umano, l’amava e lei amava lui, e proprio questo amore la portava ad avere troppi dubbi e paure all’ultimo minuto. Se a lui non fosse piaciuto, se a lui non fosse piaciuta lei?
-Ehi- la richiamò lui quasi con il terrore nella voce, d’un tratto la paura di perderla o che tutto quello fosse solo una fantasia stava venendo a galla. Doveva essere abituato ormai a queste “paure” da umano, ma ogni volta era sempre un brutto colpo.
Fine abbassò la testa in preda al panico, cosa che portò Shade a continuare -Non vuoi farlo?-
-Sì che voglio!- rispose lei di getto, troppo di getto. Infatti arrossì e spostò lo sguardo altrove -è solo che.. ho paura- balbettò poi tornando a guardare intimorita gli occhi cobalto di lui.
-È la tua prima volta, è normale avere..-
-No- lo interruppe lei, non capiva -io ho paura che.. ho paura di non piacerti- disse tutto d’un fiato mettendosi seduta e coprendosi il seno con le braccia, dando la schiena a uno Shade scioccato da quella confessione. Poi sorrise e scosse la testa quasi esasperato. Mise le mani intorno alla sua vita facendole voltare la testa verso di sé e baciandole provocantemente il collo -Come fai a non piacermi, non vedi l’effetto che mi fai?- domandò ironico con voce sensuale riportandola sdraiata sul letto e ricominciando a baciarla e toccarla ovunque. Lei tornò a sorridere divertita, forse le sue paure erano davvero infondate, lui l’amava così com’era.
Pochi istanti dopo anche il resto dell’intimo di Fine le venne sfilato dal corpo e Shade si tolse velocemente pantaloni e boxer rimanendo completamente in intimità con Fine. Per diverse volte si rigirarono nel letto, scomponendo lenzuola e coperte, toccandosi e stringendosi l’uno all’altra, fino a quando Fine sentì il membro di lui premere vicino alla sua intimità. Guardò Shade, ormai non si tornava indietro, era determinata ad avere quel ragazzo, quel demone era suo, suo.
-Ti amo- le disse Shade posizionandosi sopra di lei dopo averla intimata con un gesto delicato ad aprire le gambe.
-Anche io, Shade- sorrise lei. Anche a questo punto, anche dopo tutti i momenti che avevano passato, quelle due parole le provocavano l’aumentare del battito del cuore, aggiungendo la velocità già accumulata per la situazione attuale.
Dopo un cenno da parte di lei che si strinse al ragazzo, Shade la penetrò, stringendola forte mentre la sentiva gemere e urlare dal dolore. Ben presto quel dolore si trasformò in piacere per entrambi, un piacere migliore di qualsiasi altra cosa, un piacere che solo loro potevano procurarsi a vicenda. Un piacere che durò per tutto il pomeriggio, fino a quando sudati e affannati si fermarono, guardandosi con uno sguardo pieno di amore, solo e puro amore.
Forse era vero, ne era valsa la pena di affrontare tutto quello per un ragazzo, per un demone senza scrupoli che voleva solo legare la sua anima per diventare il più potente dei demoni.
Per quanto Fine aveva desiderato che Shade fosse rimasto con lei per sempre? Tante volte, un’infinità. E ora aveva la certezza che non l’avrebbe mai lasciata, che sarebbero appartenuti l’uno all’altra.
E anche senza quei poteri di suggestionare il destino, era riuscita ad avere quello che più desiderava da quando lo aveva incontrato: l’amore per l’eternità.

THE END






Salve gente!  
ehehehehe ^^'' l'ultimo capitolo.. non ve lo aspettavate eh? mi dispiace, vi avevo avvisato che la fine era vicina ma ho deciso che questo sarebbe stato l'ultimo.
Scusate anche per la scena di questo capitolo.. non so davvero come si faccia a descrivere cose simili e sono consapevolissima di aver fatto un'enorme gaf a mettere.. si insomma quello.. ma in qualche modo dovevo giustificare il rating arancione e mettere un finale! ^//^
Beh comunque c'è ancora l'epilogo eh! Quindi il solito discorsone lo metterò lì.
Spero di non avervi deluso..
Un bacione e grazie a tutte quelle che hanno seguito, a presto con l'epilogo (più regalino per Alice) :)
Ross 
  
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