Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: sberio    27/11/2012    5 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Edward entrò nell’aula accompagnato da Vittoria ed entrambi si sedettero al tavolo dei relatori che si stavano occupando della conferenza.
Ovviamente era calato un rispettoso silenzio in attesa che il futuro presidente prendesse la parola.
Edward fece segno di continuare con il dibattito e si mise in ascolto.
I relatori ripresero a parlare ma gli occhi della platea erano adesso tutti puntati su Edward.
Quelli di Bella non fecero eccezione. I suoi però continuavano a saltare da Edward alla bella rossa che gli sedeva accanto e, come era già successo prima, perse del tutto le fila del dibattito in corso.
Ad un certo punto, James le si accostò all’orecchio ed iniziò a fare degli apprezzamenti su Vittoria abbastanza espliciti in chiave ironica.
La cosa suscitò dapprima una certa ilarità in Bella, che riuscì a stemperare la tensione che le era montata dentro alla vista di Edward in dolce compagnia.
Poi ne seguì un certo botta e risposta dei due a bassa voce e le conseguenti risatine.
Ad un tratto, di punto in bianco, si udì la voce di Edward nella sala:
“Forse i nostri corsisti e futuri manager laggiù in fondo hanno voglia di condividere con noi tutti le loro interessanti riflessioni sull’argomento in questione?”
Gli occhi di tutti si spostarono immediatamente da Edward verso Bella e James, Edward si stava riferendo proprio a loro due.
Bella rimase spiazzata dalla cosa, guardò Edward ma vide un’espressione dura e impenetrabile, propria dell’Edward manager di alto livello, e la cosa le fece un po’ paura perché si rese conto era un lato di lui che non conosceva affatto. Allo stesso tempo provò un forte senso di imbarazzo vedendosi gli occhi di tutti puntati su di lei.
Fu James a risolvere la situazione. In qualche modo, nonostante continuasse a chiacchierare sottovoce con Bella, aveva in parte seguito le fila del discorso e improvvisò pertanto una risposta usando le nozioni che conosceva sull’argomento.
Edward rimase impassibile alla cosa e, quando James terminò di parlare, fece cenno di riprendere il dibattito.
Bella non disse più nulla fino alla fine. Non riusciva a capire perché Edward avesse voluto ridicolizzarla in quel modo davanti a tutti come se fosse una scolaretta ripresa dall’insegnante.
Edward aveva continuato a volgere lo sguardo altrove, evitando di guardarla e lei aveva visto in lui una persona del tutto sconosciuta….e questo la preoccupava.
Terminata la conferenza, Edward assieme a Vittoria e a tutti i relatori uscirono da una porta laterale, Bella invece si incamminò con tutte le persone che sedevano in platea verso l’uscita principale sul fondo della sala.
James le si accostò “certo che quel Masen è proprio un grande str****! Ok, sarà anche il futuro presidente della società, ma ci ha ripreso neanche fossimo a scuola.”
“Forse” rispose Bella “non ci siamo accorti ma stavamo disturbando con il nostro parlare”
“Bella ma che dici, in un’aula così grande… e poi mica eravamo gli unici a chiacchierare sottovoce. No guarda, ci aveva preso di mira te lo dico io….perché proprio non lo so…ma ti dico che ce l’aveva proprio con noi.”
Bella sapeva perché Edward con tanta gente continuasse a guardare proprio loro due, ma non capiva il motivo del suo comportamento.
Il resto del giorno Bella lo passò assieme ai ragazzi del corso, chiacchierando del più e del meno, cercando di distrarsi.
Cenarono tutti insieme ad un fast-food e poi rientrarono in hotel.
Bella arrivata nella sua camera trovò un bigliettino sotto la porta. Era di Edward e le chiedeva di chiamarlo o di raggiungerlo nella sua stanza.
Bella ancora delusa per ciò che era accaduto tra loro, decise che non avrebbe fatto proprio nulla….tant’è che si infilò il pigiama, si sdraiò sul letto e si accese la tv.
Dopo circa mezz’ora di continuo zapping, sentì bussare alla sua porta.
“chi è?” chiese
“Bella, sono io Edward. Mi fai entrare?”
Silenzio.
“Bella allora?”
“No”
“No cosa?”
“Non ti faccio entrare.”
“Bella dai ti prego…apri.”
“Ho detto di no”
“Bella, potrebbe passare qualcuno e vedermi…”
“E allora? Non sono problemi miei”
“Bella ti prego…parliamone ….ma  fammi entrare prima”
“Perché non vai a bussare alla porta della tua amica dai capelli rossi?”
“Bella”
“sono sicura che lei sarebbe lieta di averti nella sua stanza”
“Bella ti prego, non fare così”
“Va’, vai da lei e vedi se ha voglia di passare la serata con te”
“Ne sarebbe felice, su questo non ho dubbi”
“Vedo che sei sicuro di te…come sempre”
“Veramente è stata lei che si è presentata prima in camera mia in camicia da notte con in mano due bicchieri e una bottiglia di champagne”
“COSA????” esclamò Bella un attimo prima di spalancare la porta.
Rimase ferma sulla soglia con gli occhi sbarrati “quella è venuta nella tua camera e tu me lo dici così?”
“E come dovrei dirtelo?” chiese lui con aria divertita
“E…e…e…bè si può sapere cosa è successo?”
“Niente” rispose lui tranquillo “l’ho ringraziata ma le ho detto educatamente che avevo del lavoro da finire e l’ho congedata”
“Quindi mi stai dicendo che non è rimasta da te?”
“No”
Silenzio
“Bella è la verità…..e poi scusa, come potrei passare la mia serata con una rossa in lingerie quando ho la possibilità di stare con una splendida bruna in….pigiama con le banane?” disse lui squadrandola
“Ghiande…sono ghiande non banane!!”
“Scusa…ghiande. Bella mi fai entrare adesso?”
Bella si scostò e lo fece entrare.
Edward una volta entrato si voltò verso di lei e, riferendosi sempre al pigiama, disse ” Immagino che tu invece non mi aspettassi vero?”
“Infatti”
“Ma, non hai ricevuto il mio biglietto?”
“Si ma l’ho ignorato”
“Perché?”
“Dopo quello che hai fatto oggi…..perché ti sei comportato così? Mi hai ridicolizzata davanti a tutti”
“Non eri attenta”
“Ma smettila…cosa sei il professore con i suoi studenti disattenti? Se proprio lo vuoi sapere ho cercato di seguire il dibattito per tutto il tempo….certo non è colpa mia se le mie conoscenze sono ancora così di basso livello tali per cui non riesco a seguire ogni singolo passaggio….e poi non sono riuscita più a capire niente dopo che sei arrivato tu”
“Cosa c’entro io?”
“Credi che averti visto con quella rossa da mozzare il fiato mi abbia fatto stare bene?”
“Vittoria è solo una collega”
“Forse per te…ma non certo tu per lei….ho visto come ti guardava”.
“Bella di questo ne abbiamo già parlato tante volte….con il lavoro che faccio sarà molto facile che ci siano sempre belle donne a venirmi dietro…..ma come ti ho già spiegato vengono dietro ai miei soldi non a me…e comunque sono io a non essere mai interessato”
“Si...si lo so…ma questo non cambia la realtà dei fatti….e cioè che mi dia molto fastidio”
“Tu devi fidarti di me.”
“Ok..ok..ma cerchiamo di non divagare adesso. Tu ti sei comportato male e vorrei capirne il motivo”
“Io….mi dispiace ma è solo che …bè mi ha dato fastidio vederti ridere e parlare in quel modo così confidenziale con quel tipo”
“James? Ma…Edward, lui è solo un collega”
“Forse per te….ma ho visto come ti guardava”
“A parte il fatto che lui guardava la tua amica Vittoria”
“E’ un vecchio trucco quello di fingersi interessato ad un’altra…”
“Bè, comunque sia…a me non interessa…e tu devi fidarti di me…è la stessa cosa”
“Non proprio Bella, perché io so che le donne mi vengono dietro per i soldi….tu invece li attiri proprio come persona”
“Edward, Edward….tu sei troppo romantico. Sei un uomo d’ affari così razionale e mi stupisco come in faccende emotive tu possa essere così ingenuo…..le donne ti verranno dietro anche per i soldi ma…..devi guardarti meglio allo specchio la mattina, tu sei un figo pazzesco e puoi starne certo le donne sono molto interessante anche a questo…..e per quanto mi riguarda, gli uomini che cercano di rimorchiarmi lo fanno non perché io piaccio loro come persona, ma semplicemente per diciamo una breve relazione fisica senza coinvolgimenti? Spero di aver reso l’idea. Per questo dobbiamo fidarci l’uno dell’altro. Ok?”
Edward la guardò per un lungo istante e poi disse “Hai ragione…come sempre….mi spiace per averti messo in imbarazzo….è solo che non sai quanto l’ho invidiato. Avrei voluto esserci io lì vicino a te e sussurrarti qualcosa all’orecchio per farti ridere senza dovermi preoccupare della gente intorno…..non sai che fatica mi costi stare così vicino a te e dover fingere di non conoscerti”
“Lo so Edward…ma anche per me è così…..ma è una situazione temporanea, dobbiamo solo avere un po’ di pazienza”
“Hai ragione….ancora una volta” e le si avvicinò cingendole i fianchi in un tenero abbraccio. Poi posò la sua fronte su quella di lei “Scusa, ti prometto che mi farò perdonare”
“Scuse accettate presidente” rispose lei alzandosi sulle punte per baciarlo.
Finalmente la tensione tra loro si dissolse, entrambi si resero conto di quanto la questione della fiducia e del dialogo fosse importante, perché l’equivoco era sempre dietro l’angolo.
Cominciarono a baciarsi ed Edward la fece indietreggiare fino a raggiungere il bordo del letto. Poi delicatamente la spinse fino a farla sdraiare e rimase un attimo a guardarla, quanto amava questa giovane donna che aveva dato un senso alla sua vita.
“Bella dimmi una cosa”
“Cosa?”
“Hai portato solo questo o di pigiama?”
“No…veramente ho anche un completino che mi ha regalato tua sorella…”
“Promettimi che non lo indosserai mai in questi giorni”
“Ma…neanche se lo indossassi per te?”
“Neanche…a meno che io non sia già qui……non voglio correre rischi, potrebbe bussare qualcun’altro”
Bella allora allungò il braccio e lo afferrò per il colletto della camicia e iniziò a tirarlo giù verso di lei
“Ti prometto che non aprirò a nessuno….e ti darò una copia della chiave della mia stanza……a meno che tu non preferisca questo pigiama” e così dicendo lo attirò a sé.
“Bella c’è una cosa di me che non ti ho ancora detto”
“Cosa?”
“Adoro le ghiande” e si tuffò su di lei
 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: sberio