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Autore: spiny    27/11/2012    8 recensioni
Sto per sperimentare una cosa Nuovissima per me. Dopo aver letto tutta la trilogia di Cinquanta Sfumature di.. non riesco a non pensare alla bella storia di Christian & Ana. Quindi la mia storia è una continuazione del terzo libro anche se scriverò sia dei pensieri di Ana che di Christian e forse altri personaggi. AVVISO: Non ho mai scritto scene erotiche di nessun genere quindi abbiate pietà di me se saranno un pò scadenti.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Eccomi pronta per il Terzo Capitolo.. vi risparmio la descrizione del parto vero e proprio per il semplice fatto che non ne sono un'esperta e quindi non potrei descivere esattamente cosa si prova. Passiamo al Post-parto.
Sara



Dopo circa sei ore dall'inizio del parto programmato.

-Dove diavolo sono i medici? Perchè cazzo non ci fanno sapere niente?- Christian sbraitava nella sala d'aspetto appena fuori la sala operatoria. C'erano state delle leggere complicazione e lui era stato allontanato da Ana.
- Christian, tesoro.. devi stare calmo. Il medico che sta facendo nascere tua figlia è un mio ottimo amico e collega, sa quello che fa.. devi solo mantere la calma.-
- Io calmo! Mamma chiunque in questa cazzo di città sa che sono tutto tranne che un uomo calmo e paziente. - 
- In questa città tutti pensavano anche che fossi gay e ora stai aspettando la tua seconda figlia dalla donna che ami. - 
- Se cerchi di farmi ridere, non sta funzionando. - 
- Almeno hai smesso di urlare. - 
- Grazie mamma! Saperti così vicina mi fa sentire... - 
- Amato. Lo so. Tuo padre è atterrato da New York circa mezzora fa, quindi con Tylor al volante dovrebbe essere qui tra poco.  - 
- Bene. -
- Christian andrà tutto bene. - 
- Deve andare tutto bene mamma. Ana è la mia vita. Lei è la ragione per cui io ogni giorno aprò gli occhi e non odio il fatto di essere al mondo. Lei è la donna che mi ha fatto sentire amato e che mi ha reso capace di amare. La donna che mi ha dato un figlio e che sta soffrendo e rischiando di morire per darmene un altro. Lei, mamma.. è per lei che io vivo. - 

Alla conclusione di quelle parole si senti un pianto di neonato, così forte che sembrava quasi un richiamo. 
- è...è Phoebe! - 
- Come fai ad esserne sicuro? Sì, certo è molto probabile che sia lei, ma.. - 
- Mamma è mia figlia.. sono sicuro che sia lei. - 
Proprio in quel momento un'infermiera esce dalla sala operatoria con in braccio un fagottino piccolo piccolo e si avvicina a Christian.

- Mr.Grey le presento la piccola Phoebe, o almeno così ha detto sua moglie. - 
- Ana.. come sta? Sta bene? - 
- Ora devo tornare in sala operatoria.. La bambina sta benissimo nonostante sia prematura di due settimane. Se vuole può prenderla in braccio per qualche minuto e poi portarla a fare il primo bagno. - 
- Sì la prendo per qualche minuto. Ma la prego devo sapere come sta mia moglie. - Nessuno aveva mai sentito parlare Christian in quel modo.. con la voce tremante ed un tono stanco, impaurito. 
- Sua moglie sta ancora lottando, è un donna forte. - Così dicendo diede a Christian sua figlia e si allontanò.

Christian guardo quella bambina così piccola da sembrare un bambola. La guardo intensamente mentre già dormiva. Avvicino le sue labbra alla fronte della bimba e dpositandole un dolce bacio disse - Piccola mia, ti voglio bene. - e cominciò a piangere. Christian non piangeva da quando era piccolo, ma in quel momento erano troppe le emozioni che doveva sopportare. Era terrorizzato di perdere sua moglie e allo stesso tempo felice per quel dono che teneva tra le braccia. Sapeva che Ana non lo avrebbe mai abbandonato, ne era sicuro. Lei glielo aveva promesso più volte. Quel pensiero gli diede la forza necessaria per riprendersi. Si alzò e si avviò verso la sala per il bagno dei neonati. Con molta delicatezza cominciò a lavare il sangue dalla sua bambina e ad ogni movimento accompagnava lo stesso pensiero "Ora Phoebe ci facciamo belle per la tua mamma."

Dopo circa altre due ore, Christian si ritrova di nuovo impaziente nella sala d'aspetto. Ma con lui ci sono i suoi genitori, Elliot e Kate che hanno lasciato la loro piccola Rachel con gli zii Ethan e Mia. La piccola Phoebe era stata affidata alle infermiere che dovevano fare tutti gli esami di routine e l'avrebbero poi portata nella sala con gli altri neonati.
- Si può sapere perchè nemmeno un medico ci viene a parlare? -  Kate cominciava ad essere più che impaziente. In fondo quella in sala operatoria era la sua migliore amica, la sua testimone di nozze  e presto la madrina al battesimo di sua figlia.
- Kate tesoro, mantieni la calma o così agiterai Christian e sai come diventa.. - Elliot parlava all'orecchio di dua moglie mentre l'abbracciava per clamarla. Era molto preoccupato per Ana ma lui sapeva sempre come mantere la calma. La sua preoccupazione ad ogni modo riguardava più Christian. Suo fratello ne rimarrebbe distrutto se.. quel pensiero era troppo doloroso per essere espresso. "No, Ana ce la farà! Ha combattuto per avere Christian e creare quello che hanno quindi non si arrenderà!"

Un medico dagli occhi molto stanchi uscì da quella porta bianca che Christian fissava da ore. Non fece in tempo ad avvicinarsi alla sala che subito fu cicondato dalla famiglia di Christian, persino Grace che sa bene come ci si sente ad essere il medico che deve dare le "notizie" non è riuscita a trattenersi. Tutti erano intorno al medico. Tutti tranne Christian. Stava ancora seduto su quella sedia e l'unica cosa che fece fu spostare il suo sguardo dalla porta agli occhi del medico che lo fissava a sua volta, in silenzio.
- Mr.Grey sua moglie..- 
- Dottore, se le parole che sta per dire non sono "sua moglie sta bene. Starà bene." non le voglio sentire e sono sicuro che lei non vorrà essere la persona che le pronuncerà perchè, cascasse il mondo.. farò un macello. - 
- Christian calmati e lascia parlare il medico. -  Per la prima volta dal suo arrivo Carrick parlò con Christian.
- ..Bene.. mia moglie? - Christian aveva uno sguardo vuoto, vacuo. 
- Mr.Grey sua moglie aìha affrontato un operazione di circa 8 ore. Sei per riuscire a salvare la piccola Phoebe che sono molto contento di comunicare che sta benissimo, e due per riuscire a salvare sè stessa. Sua moglie è una donna molto forte e.. - 
- Sta bene. - Christian disse quelle parole così d'impulso. 
- Sì.. sta bene. Ora dorme e per qualche tempo sarà debole ma sta bene. L'unica cosa è che sarebbe meglio non affaticarla fisicamente per qualche tempo. - 
- Tutto quello che vuole. Voglio vederla. Devo vederla subito. - 
- Ora la stanno pulendo e rivestendo. Tra circa mezzora potrà andare a trovarla nella sua stanza  e non'appena sarà sveglia potrà presentarle vostra figlia. - 
Christian preso da un impulso di gratitudine si alzò e di scatto prese la mano del medico e la strinse forte. 
- Grazie. Lei ha salvato la mia vita. - 
Tutti si rilassarono in un attimo. Carrick e Grace si abbracciarono e quest'ultima cominciò a piangere tutte le lacrime fino a quel momento trattenute. Elliot prese Kate tra le baccia e cominciò a baciarle i capelli nella speranza di clamare anche i suoi singhiozzi. Katherine Kavanaugh che piange in pubblico? Ragazzi che novità. Tylor dal fondo della sala guardò Christian e fece un sorriso luminoso. Anche lui era felice. 
- Tylor cerca un fiornista e fai riempire la stanza di mia moglie di girasoli. Poi per tutto il pomeriggio stai con tua figlia. Ti richiamo se ne ho bisogno. - 
- Certo Signore. Grazie. Sono felice che Mrs.Grey stia bene. -
- Oh non immagini quanto lo sono io. - e passandosi una mano tra i capelli cominciò a ridere. Una risata forte e rumorosa. Liberatoria di tutte le tensioni.


Mezz'ora dopo la stanza di Ana era piena zeppa dei più bei girasoli mai visti e in un angolo Christian attendeva l'arrivo di sua moglie. Eccola!
Le infermiere sistemarono il letto e tutto quello che c'era da sistemare, poi una di loro si rovlse a Christian:
- Mr.Grey, sua moglie deve riposare. Stia tranquillo e la lasci dormire. - 
- Lo so. Starò solo al suo fianco. - 
Così divendo avvicinò la sedia al letto, attese che le infermiere se ne andassero e prese la mano di sua moglie. Depose un piccolo bacio leggero per ogni nocca e poi la guardò in viso. Era molto magra e pallida, ma le sue labbra erano incurvate in un sorriso. Come se fosse consapevole che tutto stava andando bene.

Senza rendersene conto, Christian si era addormentato con la testa appoggiata al cuscino su cui era posata quella di sua moglie e ancora le sue mani legate a quella di Ana. Sono passate circa sei ore dal ritorno in camera di Anastasia ed era giunto il momento per lei di svegliarsi.

Anastasia socchiuse appena gli occhi cercando di tornare alla realtà. Nella sua testa c'era una grande confusione e un forte dolore proveniva dalla sua pancia. "Oh No. Phoebe!" In quel momento spalancò gli occhi ma non riuscì a muovere altro. Poi con un pò di concentrazione cominciò a sentire quel respiro dolce e clado così famigliare, proprio di fianco alla sua guancia. E più in basso quel caldo contatto con delle mani che la stringevano forte. "Christian!" Quel solo nome riuscì a darle la forza necessaria per stringere a sua volta la mano e quella stretta svegliò suo marito.

- Ana.. Anastasia. Oh amore. - Come vide gli occhi di sua moglie aperti, Christian si rianimò. 
- C...c.. - Le parole non volevano uscire nonostante la buona volontà di Ana.
- Tesoro non sforzarti di parlare. Sei debole e sicuramente dolorante, ma ce l'hai fatta! -
- ...Phoebe. - Quel nome riuscì a dirlo in un sussurro.
- Oh lei è bellissima, proprio come te e sta bene. I medici dicono che starete entrambe bene. Non sono mai stato così felice. Ti amo. - 
Alla vista di suo marito così felice e sorridente, Anastasia riuscì a fare un sorriso ma quello sforzo la fece precipitare di nuovo nel buio.

I medici avevano fatto tutti i loro controlli e aveva rassicurato Christian che sua moglie si stava riprendendo e che appena gli effetti dei sedativi fossero finiti si sarebbe svegliata e probabilmente avrebbe potuto prendere in braccio loro figlia. Nell'attesa del risveglio di sua moglie, Christian si era cambiato d'abito ed era andato a prendere sua figlia. Dopo circa quattro ore di attesa, Anastasia si svegliò.

- Ciao.. - le disse Christian dolcemente.
- Ciao.. - rispose Ana felice finalmente di poter parlare e a quanto pare di potersi muovere. Infatti con la mano sfiorò il viso di suo marito che a quel contatto si sgretolò. Tutti i segni della paura e della tensione sparirorono per lasciare spazio alla gioia e all'amore per quella donna.
- Finalmente sveglia. Stavolta non posso lamentarmi per il fatto che dormi poco Mrs.Grey - 
- Questa volta no. Anche se mi piace quando mi sgridi. - 
- Davvero Mrs.Grey? - Christian la guardò con quel suo sguardo divertito che lei adorava.
- Certo Mr.Grey.. adoro qualsiasi cosa tu mi dica o mi faccia. - 
- Oh Ana.. anche in un letto di ospedale riesci a farmi fremere. Ma il medico ha detto niente attività fisica per un pò di tempo e io intendo dagli retta. - 
- Come?  - la delusione del suo tono era molto esplicita.
- Prima la tua salute moglie cara.  - 
- Senz'altro marito adorato. - 
Christian si protese verso di lei per depositarle un dolce bacio sulle labbra che in un attimo si fece appassionato e costrinse Christian ad allontanarsi.
- Così mi fai venire voglia di prenderti qui e adesso . - Christian aveva il fiato corto.
- Fallo! - Ana ansimava già.
- Vuoi che ti uccida io sopo che hai lottato così tanto? E poi c'è una neonata nella stanza. - 
A quelle parole il viso di Anastasia si riempì di gioia e il suo sguardo vagava alla ricerva della sua piccola.
Christina prese Phoebe tra le braccia la depositò tra quelle di sua moglie e dopo aver dato un bacio a questa e alla piccola disse.
- Ecco la nostra Piccola Principessa Mrs.Grey. è proprio bellissima. Come te. -
Ana stava già cullando la piccola tra le sue braccia e guardò suo marito dritto negli occhi.
-Christian tu mi rendi la donna più bella, fortunata e amata del mondo. Ogni giorno, ogni singolo momento.. anche quando litighiamo o siamo lontani io so che con te al mio fianco posso farcela. Anche mentre ero in sala operatoria e non ero coscente sono sicura che l'unica cosa che mi ha fatto combattere sei stato tu. Tu e i nostri figli, la nostra famiglia.. tutto questo è quello che mi fa sentire viva. Ti amo. - 
- Oh Ana.. ti amo. - e per la seconda volta quel giorno Christian pianse.. ma questa volta erano solo lacrime di gioia.



Non potevo tenere Christian in agonia ancora per molto tempo. In fondo, sappiamo tutti che Anastasia non si sarebbe fatta separare da Christian nemmeno dalla morte.
Al prossimo Capitolo, Sara.
  
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