“Ehi Soul! Allora oggi possiamo venire?”
A parlare era stato un ragazzo seguito da un altro, aveva capelli marroni e occhi scuri con uno strano tono verdastro, non era esattamente magro, Soul lo conosceva da quando erano piccoli, erano amici: il ragazzo si chiamava Lucas.
“Certo…”
Disse non troppo sicuro l’Albino
“Cosa c’è che non va?”
Domandò Lucas percependo la nota insicura del ragazzo dai capelli bianchi
“No, niente solo che ci sarà anche una ragazza che fa le pulizie… Una semplice cameriera…”
Rispose Soul
“E’ carina?”
Domandò subito Andre, il secondo ragazzo, era di carnagione chiara, i suoi capelli biondi con qualche ciocca marrone erano troppo lunghi, gli occhi troppo sicuri di se lo scrutavano attendendo un passo farso dall’albino, nonostante questo lata del suo carattere era anche lui una vecchia conoscenza di Soul.
La falce sentendo quella domanda quasi non si strozzò, non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere attirando gli sguardi di tutti.
Continuò cosi per vari minuti, quando alla fine si ricompose, disse asciugandosi gli occhi: “ Lei NON è minimamente carina!”
I due ragazzi si guardavano sorpresi, sembrava che l’albino avessi messo troppa enfasi su quel
“NON” come per invitarli a non toccare quella misteriosa ragazza, ma non fecero in tempo a rispondere che suonò la campanella: l’intervallo era finito.
Ognuno si incamminò verso le rispettive aule di lezione; per sbaglio l’albino urtò un altro ragazzo, non l’aveva mai visto prima, troppo magro e altro, con gli occhi coperti da folti capelli argentei striati di nero e grigio; lo avvolse subito una strana sensazione, ma non ci badò molto ed entrò in classe
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Nel frattempo  nel deserto che separava la città della morte, da dove si trovavano Soul e Maka, Spirit avanzava trascinandosi con un bastone e mormorando a volte: “Maka, sto arrivando a salvarti” oppure “Bambina Mia, il tuo papà ti porterà via, salvandoti dal temporale…”
Infatti si era saputo che era in arrivo un grande e forte temporale e tutti sanno che Maka ha il terrore dei temporali; così la falce della morte si era lanciata verso Plain City, senza preparativi e senza considerare minimamente il fatto di dover attraversare un deserto.
---Mezzogiorno---
“Benvenuti…”
Disse Soul facendo entrare i suoi amici: “Questa è casa mia”
L’albino iniziava a sudare freddo: come avrebbe giustificato la presenza di Blair? E se Maka si arrabbiasse?
La cosa non l’importava più di tanto, ma dovevano portare a termine la missione, per uno cool come lui non era figo non terminarla…
Andarono tutti e tre in cucina, era già tutto pronto e sul tavolo era poggiato un biglietto che subito il ragazzo dagli occhi rossi-cremisi lesse:
Ciao,
sono andata a fare la spesa visto che con il vostro pranzo, non è rimasto niente.
                                                                                                            Maka
PS: Blair non tornerà prima di questa sera.
Il ragazzo non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo e si sedette a mangiare invitando i due amici a fare lo stesso.
Chiacchierarono del più e del meno, quando si aprì la porta…
“Sono tornata!” a
Annunciò una voce femminile, mentre una ragazza con capelli biondo-cenere ed occhi troppo grandi e verdi entrava in cucina, con diverse borse che si sbrigò a mettere a posto per poi scappare a fare il bucato.
“Ehm… Volete un dolce?”
Chiese Soul tentando di far parlare i ragazzi
“No, grazie. Ma chi è quella?”
Chiesero quasi contemporaneamente.
“Quella chi? Ve l’ho già detto la cameriera”
Disse l’albino fingendo non curanza
“Ma è giovane, avrà più o meno la nostra stessa età!”
Esclamò Lucas
Soul fece un gesto stizzito e andò a sedersi sul divano seguito dai due ragazzi e mentre Maka andava in giro per la casa facendo pulizie ovunque, accese la televisione, senza cercare un canale preciso.
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Spirit era finalmente arrivato all’ingresso della città ed in quell’istante cadde la prima goccia seguita da tante altre, si mise a correre chiamando. “Maka? Bambina mia, dove sei?”
Attirando lo sguardo indagatore di alcuni passanti alla ricerca di un riparo
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Intanto l’albino si era messo a giocare alla Play, ogni tanto passava Maka con i suoi codini svolazzati che attirava su di se l’attenzione dei due ragazzi in compagnia di Soul, ma lei non ci faceva caso.
Ad un certo punto un lampo schiarì il cielo; La falce, Lucas e Andre guardarono fuori e si accorsero che pioveva e anche forte, un tuono rimbombò nella casa e Soul di scatto si alzò.
“Cosa c’è?”
Domandò Andre con la sua solita aria beffarda
Il ragazzo non rispose e si diresse verso l’ultima stanza dove aveva visto entrare Maka, lei aveva sempre avuto paura dei temporali, quando il ragazzo lo scoprì era stato tentato di prenderla in giro, ma vedendo il terrore più puro nei suoi occhi tentò in tutti i modi possibili di rassicurarla e cosi era sempre stato, sicuramente due fastidiosi ragazzi non glielo avrebbero impedito: la cosa più importante era difendere Maka… anche dai temporali.
Entrato in camera vide la ragazza a terra con le mani sulle orecchie e gli occhi chiusi, senza pensarci due volte la prese imbraccio, si meravigliava sempre di quanto fosse leggera la sua Meister, la portò in soggiorno e dopo essersi seduto mise a Maka un paio di cuffie facendo partire la musica a tutto volume.
“Ehm…Soul…”
Incominciò Lucas, lasciando in sospeso la frase non sapendo come esprimersi
“E’ una lunga storia”
Rispose la falce: “ Prima o poi ve la racconterò”
Dalle labbra dell’ albino spuntò un ghigno: era veramente cool in quel momento!
Toc…Toc…Toc…
“Potete andare ad aprire?”
Chiese Soul, aveva ancora in braccio Maka che non dava segni di miglioramento.
I due amici aprendo la porta si trovarono davanti ad un uomo, che li fisso incredulo e arrabbiato: “ Cosa state facendo alla mia piccola Maka?!”
Urlò.
“Ci mancava pure lui!”
Commentò la falce.
Spirit entro a grandi falcate in casa e quindi in soggiorno, quello che vide lo lasciò senza parole: quel teppistello di Soul Eater Evans era comodamente seduto sul divano con imbraccio la SUA Maka tremante e pallida, con le mani che stringevano la maglia arancione del ragazzo.
Con sorpresa di Soul, Spirit se ne andò velocemente tanto quanto era entrato.
Dieci minuti più tardi, quando il temporale era ormai finito, Maka iniziava a riprendersi aprendo gli occhi verdi e staccandosi velocemente dalla sua Buki per dileguarsi velocemente in un'altra stanza, sotto lo sguardo divertito del ragazzo.
Nello stesso istante la falce della morte del Sommo Shinigami suonava al campanello degli Evans: non avrebbe permesso a Soul di tenere Maka!

Parlo io
Buongiorno ( o buonasera) cari lettori.
Sono la segretaria(ovvero l'amica con cui scrive la storia) di Marty_Marty_, credo che sia il termine più corretto con cui definirmi visto che la qui presenta sottoscritta è stana abbandonata da Marty_Marty_ (2 settimane in vacanza a Dubai e alle seychelles) con l'intera storia, che quindi andrà un po' a rilento!
Detto questo  Grazie a tutti per aver letto e per aver seguito!
By Kiarry