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Autore: EmmaStarr    27/11/2012    7 recensioni
Siete stufi delle solite storie dei Malandrini dove non succede mai niente?
Siete pronti per un'incredibile avventura oltre i confini del tempo e della magia?
Bé, i Malandrini di sicuro no, ma che ci volete fare... le avventure capitano, specie se è la mia testolina contorta a prepararle. u.u
Ebbene sì, ritornano i nostri benamati Malandrini che, in compagnia dell'incantevole Lily Evans, dovranno vedersela con ripetuti viaggi nel tempo alla ricerca di alcuni misteriosi rubini...
Dove finiranno? In un lontanissimo passato? In un remotissimo futuro? Quali misteriosi personaggi incontreranno? In che disperate situazioni si troveranno? La loro amicizia rimarrà salda, nonostante tutto? Sarà forse in seguito a questo viaggio che finalmente Lily cadrà ai piedi di James? Oppure falliranno e non torneranno indietro mai più?
Per scoprirlo... leggete!
Dal capitolo 2:
“Insomma, dovremmo viaggiare nel tempo, senza nemmeno poterci smaterializzare, per recuperare questi cosi a sprezzo della vita, e avremo solo un giorno per ogni rubino?” domanda Remus.
“Proprio così!”
“Siamo fottuti” conclude Sirius. E gli do ragione. Oh, se gli do ragione.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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XVII

 

Ah. E così sarei io a dovere delle risposte a loro?

La stupidità di Black riesce sempre a sconvolgermi, dico davvero.

“Un segreto per un segreto, bellezza.” afferma di nuovo, sollevando un sopracciglio.

“Oppure, nessun segreto verrà svelato e vissero tutti felici e contenti?” tenta James, sorridendo.

“No! Voi... voi... Tu ti sei trasformato...”

“Io cosa?” chiede James, incrociando le braccia.

“E anche tu, Black...”

“Io cosa?” fa anche l'altro, ripetendo gli stessi gesti di James.

“Oh, piantatela! Voi...” non ci provate, non ci provate...

“Noi cosa?” chiedono in coro, sollevando il sopracciglio destro.

Remus trattiene una risata, Peter tossisce.

Sono io l'unica che qui sta andando in bestia?

“James!” ruggisco. “Tu mi ha mentito, eri un Animagus e non mi hai detto niente, pensi che un rapporto si basi su questo?”

Non so se è più sconvolto perché gli ho gridato contro o perché ho accennato ad un rapporto.

Sì, sono sconvolta anch'io.

“Tecnicamente, raggio di sole...” comincia Sirius, ghignando. “Non ti ha mentito. Ha omesso un dettaglio. Cosa che hai fatto anche tu. E, prima che tu me lo chieda, sto parlando io perché me l'hai ucciso. Shockato. Partito. Andato. Non sarà mai più in grado di formulare una frase, visto che qualcuno ha pensato bene di accennare ad un rapporto! Potevi andarci più piano, eh?” scuote la testa, melodrammatico.

Io credo che lo ucciderò.

Sarebbe solo un problema in meno per tutta la comunità magica, non vi pare?

“Scusi, signore...” chiede un bambino.

“S-sì, piccolo?” fa James, uscendo con enorme sforzo dal suo stato di catalessi. Sapevo che non sarebbe stato zitto a lungo, troppo bello.

“Adesso torniamo a casa?” chiede, con un faccino da far tenerezza a chiunque.

“Ma certo, amore.” dico, sorridendo. “Dov'è casa vostra?”

Loro ci guidano, e abbiamo ben poco tempo per parlare, quindi non posso fare a meno di pensare.

James. Si è trasformato, e non ha usato la bacchetta, quindi... Quindi la verità mi sta ballando davanti al naso, e semplicemente io cerco in tutti i modi di non vederla...

È un Animagus.

Anche Black è un Animagus.

E probabilmente anche Peter e Remus sono Animagi! Ma scommetto che li hanno obbligati James e Black.

E sì, sono ben decisa a continuare a chiamarli tutti per nome, tranne Black.

Un cane, poi. Magari fosse stato un animale volante, ci avrebbe potuti tirare su...

Sono ancora mezza imbestialita (molto con Black, poco con James, in realtà...), che mi si avvicina Remus.

“Lily...” tenta, abbassando la voce.

“Remus, ok, dimmelo. Anche tu sei un Animagus?” chiedo a muso duro.

Lui si morde il labbro, poi scuote decisamente la testa. “No, Lily, io no.”

Sospiro di sollievo.

“In effetti, l'hanno fatto a mia insaputa, quei tre.”

Ottimo. Peter è coinvolto.

“Ma perché, Remus? Perché hanno fatto una cosa tanto stupida e inutile? È davvero, davvero illegale! Se li scoprissero...”

“Scusate se vi interrompo...” interviene una voce.

Ah. James.

“Fate... fate pure! Tranquillo! Io ero solo... Cioè, niente di che, in effetti... a presto!” scappa Remus. Tre secondi dopo, di lui nessuna traccia.

“Lily, senti...” comincia lui.

“No, James. Sono ancora molto arrabbiata.” ribatto, ostile.

“Solo il fatto che tu mi abbia chiamato per nome vuol dire che no, non sei poi tanto arrabbiata...” mi stuzzica lui.

Cretino.

“Non è vero, come ti permetti? Non mi hai mai detto che tu...”

“Lily, ascolta. Se te l'avessi detto, tu ci avresti denunciati!”

“Sì, perché non avevate un buon motivo per farlo, capisci? È stato puro esibizionismo, il vostro! Vediamo se sono abbastanza bravo per fare l'Animagus... Capisci, perché sono arrabbiata?”

Lui ci pensa un po' su.

“Ok, cominciamo dall'inizio. Scusa, Lily, per essermi trasformato salvandoti la vita, prima.” mormora.

Ok. Un punto per lui.

“E secondariamente... C'è un motivo per cui abbiamo deciso di diventare Animagus. È importante, e riguarda tutti i Malandrini. Non te lo posso dire senza il consenso di tutti.” afferma, serio.

“Tutti i Malandrini no...” borbotto, piano. “Remus l'avete tenuto all'oscuro...”

James ride. “Certo, perché ci avrebbe denunciati subito! Ma te l'ho detto, non posso davvero rivelarti tutto senza il consenso degli altri. E non tutti sono d'accordo. Devi solo fidarti di me. Non farei mai una cosa simile senza motivo. Ti prego, in nome del fantomatico rapporto che hai nominato poco fa!”

Ma com'è possibile, com'è maledettamente possibile che io arrossisca tutte le volte?

* * *

 

È arrossita, è arrossita, è arrossita!

Lo so che sembro un dodicenne, davvero, lo so.

Ma che posso farci? Mi sento un dodicenne. Lei è arrossita. Conta qualcos'altro?

Magari il fatto di essere dispersi nel tempo alla ricerca di un rubino che è chissà dove e di aver appena probabilmente fatto un vero casino col continuum spazio temporale?

Ok, qualcuno mi spieghi perché sento la voce di Remus nella testa.

Cos'è il continum coso temporale?

No, è meglio che io la smetta di farmi domande strane, rischio di non dormirci su.

L'importante è che... È arrossita!

Uhm, temo che stringere i pugni e strizzare gli occhi sussurrando “è arrossita” non sia molto normale, secondo i parametri di Lily.

Questo spiegherebbe perché mi fissa in quel modo.

Sta per muovere accuse infondate al mio stato di salute mentale, quando una voce ci blocca. “Chi siete, che cosa volete da questi bambini?”

Oh, c'est magnifique. E non chiedetemi perché sto pensando in francese. Remus me la pagherai cara.

“Oh, voi dovete essere i genitori! Bene, cominciavamo a preoccuparci. Ora, se volete un umile consiglio, dovreste andare un po' più in là... C'è un'orda di elfi inferociti poco più a sud.” dico, avvicinandomi al capo del gruppetto che ci si è avvicinato.

Certo che sono proprio piccoletti, eh? Ma se da Sirius ho imparato qualcosa, è che è meglio non carezzare sulla testa le cose che ti sembrano coccolose.

Davvero, non mi sono potuto sedere per una settimana!

Quindi mantengo un tono “formale”.

“Stavate rapendo i nostri bambini!” esplode una donna dietro di lui.

Ah, questa poi!

“Non è affatto così, li abbiamo salvati! Chiedetelo a loro!” ribatte Lily, offesa.

Uhm... l'ho già detto che è arrossita, prima? Ha ancora le guance rosse... O sono io che mi immagino le cose, una delle due.

Magari la due.

Comunque... “Sì, è vero, era piano di elfi!” grida la nostra dolce amata bambina.

Dopo i soliti convenevoli (“siete stati fantastici”, “abbiamo fatto solo il nostro dovere”, “come possiamo ringraziarvi”, “abbiamo solo bisogno di mangiare qualcosa” “Peter, sta' zitto, no, davvero, non scomodatevi”, “Figuratevi, sarà un onore”), ci dirigiamo con loro verso il punto in cui vivono.

Il nano che ha parlato per primo risulta essere nientemeno che il Re dei nani, e non chiedetemi di ricordare il suo nome.

Per pietà.

“Dobbiamo ringraziarvi!” esclama, felice, alla fine del banchetto. (sì, Peter, abbiamo banchettato. E ora non dirmi che non facciamo mai niente per te).

“Grazie a voi, siamo riusciti a cacciare definitivamente gli elfi dal nostro territorio: entro domani, questa guerra sarà vinta! Dopodiché, attaccheremo... il mondo dei maghi!”

Credo di aver sputato tutto quello che avevo in bocca.

Lo so perché ho Sirius davanti, e, Godric mi perdoni, non ha un bell'aspetto.

“C-come, scusi?” balbetta Remus, sconvolto.

“Oh, voi non dovrete preoccuparvi, no... Avete salvato i nostri figli, per cui sarete graziati. Ma ora, non pensiamo alle guerre future! Godetevi le stanze che vi prepareremo!” esclama il Re, scatenando le grida di gioia dei commensali.

Ma io non le sento più.

Mi sento risucchiato in un vortice di luce verde, ed in un secondo non sono più a tavola, ma in un immenso spazio vuoto, verde scuro.

“L'avete fatto, miei cari! L'avete fatto!” esplode una vocetta acuta.

Oh, perfetto. E io che temevo fosse qualcosa di importante.

“Tutto ciò è importante, signor Potter!” ribatte la voce, offesa. “Avete infranto il Continuum spazio temporale! State cambiando la storia, avete salvato i bambini sbagliati! Cioè, quelli giusti... Insomma, quelli della leggenda! Ora, i maghi potrebbero soccombere! Sta a voi impedire che ciò accada! Oppure...”

“Scusa, sei il nostro Pixie?” lo interrompe Sirius, interessato.

“Bé... sì?”

“E perché è tutto verde?” ribatte il mio amico, incrociando le braccia.

“Ehm... cioè... Oh, lasciamo stare!” sbotta quello, offeso. “Il fatto è che avete combinato un casino! Vi conviene restituire subito la Draiva agli elfi, cosicché vincano la guerra! E avete... direi... dieci ore al massimo! Ah, e... non vorrei che vi dimenticaste del rubino... Ma non preoccupatevi, io intanto vi lascio a festeggiare!”

E, dopo un risolino da parte dell'assai odiato Pixie, ci ritroviamo di nuovo nel mezzo del banchetto.

 

* * *

 

Ricapitolando.

Abbiamo fatto un casino.

Ma, ammettiamolo, quando mai non succede? Io e James siamo specializzati in casini. È il nostro pane quotidiano. Siamo abbastanza abili ormai da poter uscire salvi da qualunque cosa.

Certo, il limite di tempo di dieci ore finora non c'è mai stato, ma... ce la caveremo.

Lo leggo negli occhi di James, nello sguardo fiero di Lily, e in quello attento di Remus.

“Signore, è tardi, e vorremmo ritirarci, se permettete.” chiede Remus, formale.

Appena riusciamo ad allontanarci, ci nascondiamo in un vicolo buio.

“Allora, che facciamo?” pigola Peter, terrorizzato.

“Semplice. Troviamo la Draiva. La rubiamo. La portiamo agli elfi. Dopodiché troveremo anche il rubino. Ora... dov'è la Draiva?” risponde James, guardandosi attorno come a volerla trovare così, con lo sguardo.

“Si trova al centro della città, ben protetta!” sussurra una voce dietro di noi.

Ci voltiamo di scatto.

Due nani incappucciati ci si avvicinano.

Dalla mia personale esperienza so che qualcosa di incappucciato novanta volte su cento non è bene.

Ma!

Forse questa è la volta buona che invece è un bene.

“Chi siete, voi?” domanda Remus, sospettoso.

“Noi siamo della resistenza! Non ne possiamo più di tutte queste guerre! Se ci aiuterete a rubare la Draiva, non dovremo più combattere!”

James non sembra molto convinto.

Fa quella strana espressione da pesce che ha quando cerca di ricordare qualcosa che proprio non gli entra in testa.

Perché? Meglio di così!

Decido di non darci peso: starà pensando al suo rapporto con Lily Evans (mamma mia, muoio ancora solo a pensarci!), quindi stringo con decisione la mano al nanetto.

“Siete maghi, per voi dovrebbe essere semplice arrivare laggiù, no?” chiede il nano, quando raggiungiamo una piazza enorme proprio al centro della città.

Capisco subito che qua intorno c'è della magia.

Come capisco benissimo che è magia da principianti.

Sono sicuro che se ne sono accorti anche James e gli altri, non c'è dubbio.

“Allora, andate!” ci spinge il nano numero uno, incoraggiandoci.

Mi muovo velocemente in mezzo ad un fumo rossastro che si alza man mano ci avviciniamo.

Ma lo sentivo che c'era qualcosa, qui: io e James abbiamo passato ore a studiare metodi per accorgersi di tutti gli incantesimi di difesa possibili e immaginabili che la McGranitt metteva davanti a quelle porte che non si dovevano assolutamente aprire, quindi siamo preparati.

Ci metto meno di dieci minuti a raggiungere il centro della piazza, e vedo la grande sfera azzurra davanti a me.

Al mio fianco, con i capelli tutti per aria, spunta Lily. Il fumo deve avere effetti collaterali sulla sua meravigliosa chioma...

Cercando di non scoppiare a ridere, mi avvicino alla Draiva.

Lily mi segue.

Ah, è così?

Ci fissiamo per due secondi buoni, dopodiché scattiamo entrambi verso l'affare blu davanti a noi.

Sento a malapena Remus gridare “Fermi!”, che ho appoggiato la mano sulla pietra.

E Lily con me.

È un attimo, e mi sento risucchiato all'interno.

Cerco di oppormi, di restare fuori, ma è inutile.

Riapro gli occhi, e non ci posso credere: sono all'interno della Draiva.

E Lily è con me.

Oh Godric.

 

* * *

 

Ok, due parole tirate.

Avevo detto una settimana. Ci sto.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito, soprattutto quelli che continuano a recensire!
Ragazzi, mi fate talmente tanto piacere...
A presto a tutti, un bacio
Emma

Ps, sapete le mie tavole? Le ho rifatte tutte ^_^*
Hip hip hurrà!
Ora scriverò più in fretta, abbiate fede u.u

  
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