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Autore: KickNickFrack    27/11/2012    1 recensioni
..spieghiamolo noi a Layla, quanto è fortunata, perché lei ancora non lo capisce; l’unica cosa a cui riesce a pensare è che è terrorizzata dall’idea di dover intraprendere un percorso sentimentale con un ragazzo così famoso, che solo schioccando le dita potrebbe essere attorniato da centinaia di migliaia di donne bellissime.
E allora perché lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nick Carter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“I MADE A PROMISE TO MYSELF LAST NIGHT, I’M GONNA KEEP IT IF IT’S WRONG OR RIGHT..”
 
Novembre 2006
 

“Sei sicura che gli devo dire così?”
“Sì Aaron, e lo sai che mi fido solo di te..se non fosse quello che voglio non te lo chiederei..”
“Lay, tu sai quanto ti voglio bene, e sai anche che qualsiasi siano le tue scelte io sarò sempre dalla tua parte, ma voglio davvero essere certo che tu ne sia sicura perché, francamente, non penso sia la scelta giusta..”
Ci fu un momento di silenzio.
Anche se la web cam non dava la possibilità di avere un’immagine nitidissima, Aaron poteva distinguere abbastanza bene che il viso di Layla si era incupito, e che i suoi occhi erano prossimi alle lacrime.
“Si Aaron, tu sei il mio migliore amico e penso immaginerai quanto sia difficile ma è la cosa giusta da fare..”
“Ok, se tu credi sia giusto così io sarò dalla tua parte. Solo che dovevo saperlo, scusa se sono stato insistente ma…sai com’è fatto, no?”
Da quando Lay era tornata in Italia, Nick stava impazzendo. Le stava provando tutte pur di convincere Lay a tornare, si era attaccato al telefono per due mesi di fila, aveva cercato di contattarla via twitter, via facebook, chiamando perfino a casa dei suoi nonni e di sua zia, aveva mandato innumerevoli mail e messaggi, ma Layla era irremovibile sulla sua decisione.
 Per i primi tempi aveva risposto, con le lacrime agli occhi, ma lo aveva fatto. Poi aveva smesso perfino di rispondere. A Nick non era rimasto che provare a convincerla tramite il fratello che da parte sua non voleva sbilanciarsi né immischiarsi troppo.
Nick sapeva cosa lei provasse per lui e doveva andare avanti.
Ormai erano settimane che sapeva che piega avrebbe preso la loro storia eppure non riusciva ad arrendersi. Voleva indietro la sua ragazza, voleva almeno provarci anche se sapeva che era difficile mantenere una storia a distanza, ma in fondo era per poco tempo, dopo l’esame di maturità Lay sarebbe tornata negli States, quindi perché non ci si poteva provare?
 
Ma facciamo un passo indietro…
 
Dopo la “dichiarazione pubblica” di settembre a bordo della nave della BSB Cruise, Nick aveva cercato di convincere Layla che le sue paure erano infondate, che lui l’amava davvero, che non c’era bisogno di fare pensieri negativi, che ci si poteva provare, che ci si DOVEVA provare.
Ma Lay non aveva intenzione di soffrire, non per lui perché ci teneva davvero troppo. Anche se non glielo diceva mai.
Aveva deciso di partire prima del tempo, a dire il vero era partita il giorno dopo la dichiarazione, aveva fatto le valigie in fretta e furia, sembrava una matta ma doveva andare.
Nick la rincorreva per casa mentre preparava i bagagli, cercava di spiegarle quanto ci tenesse, ma lei era troppo spaventata e cercava di non ascoltare quelle parole piene d’amore e disperazione, le parole di un uomo che sapeva che stava per perdere la sua donna, che ci sta provando in tutti i modi possibili per farla restare, che se avesse potuto l’avrebbe chiusa nella camera da letto e ci avrebbe fatto l’amore più dolce che poteva e forse allora l’avrebbe convinta con i gesti se le parole non fossero bastate.
Avrebbe fatto di tutto ma di sicuro non l’avrebbe lasciata scappare.
Layla lo amava disperatamente ma cercava di non ascoltare per far sì che le sue parole non la convincessero a restare, non la convincessero a soffrire.
Alle 12.45 del 6 settembre 2006 prese il volo che la riportò in Italia, con un grosso nodo in gola per il dolore e un grosso peso sulle spalle: evitare di tornare negli Stati Uniti, almeno finché le cose non si sarebbero calmate, almeno finché non fosse stata sicura di non trovarsi più intorno quel ragazzo tanto bello, tanto dolce, che l’amava tanto.
Almeno fino a quando avrebbe smesso di chiedersi “Perché io?”.
 
Dopo aver salutato Aaron e chiuso il suo laptop si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi per cercare di rilassarsi. Non aveva voglia di studiare, anche se l’indomani aveva un’interrogazione di chimica.
Accese la radio, una stazione a caso.
‘Ma com’è possibile? C’è qualcuno che mi sta dirottando la vita perché tutto mi vada a puttane? Anche in radio mi tocca sentirlo? Non ce la farò mai a dimenticarlo..’ pensò stringendosi al cuscino non appena la radio fece uscire la voce sexy di un Nick Carter che cantava:
 
“I made a promise to myself last night, I’m gonna keep it if it’s wrong or right..”
 
Si arrese. Non ce la faceva più, aveva evitato di piangere per I due mesi precedenti e c’era riuscita.
Ma adesso era più forte di lei. Sentire la voce del suo Nick e non poterlo toccare, non poterlo vedere era devastante.
Le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso pallido.
‘Devo farlo per me stessa, non posso piangermi addosso, è una scelta che ho preso io. Non sono una bambina, devo smetterla. Meglio soffrire ora che tra un anno!” continuava a ripetersi.
Effettivamente, se c’era una cosa che Lay sapeva fare molto bene, era mantenere le promesse, soprattutto quelle che faceva a se stessa.
Ma quanto è difficile mantenere ferma una decisione che sai di avere preso per non soffrire in futuro e che però ti sta facendo soffrire ora.
Era terribile, ma era la cosa giusta: ognuno doveva andare per la sua strada e prima o poi il dolore snervante che sentivano entrambi sarebbe svanito e avrebbero continuato la loro vita come se niente fosse mai successo.
 

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I mesi passarono come se Layla fosse immersa in una grande bolla.
Camminava, mangiava, studiava, prendeva buoni voti, parlava quasi ogni giorno con Aaron (il quale da quel giorno non aveva più nominato il fratello, per evitare pianti e dolori inutili), usciva con le amiche, andava a cavallo, ascoltava la musica..
Ma era come se tutto questo accadesse a un suo alter ego, come se non fosse lei a vivere la sua vita. Vedeva tutto appannato, confuso. Sorrideva, per circostanza, ma rideva raramente.
 
L’amore fa male.
Punto.
Questo era il pensiero fisso di Layla.
L’amore eterno non esiste.
  
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