Bulma e Vegeta
Le cinque arrivarono in fretta e Vegeta doveva ritornare a casa.
-DONNA TI VUOI MUOVERE!- sbraitò il moro – Sì arrivo, arrivo calma!- rispose la turchina; poi rivolgendosi a me e a Goku disse “Ehi volete uno strappo a casa?” -no grazie Bulma – risposi io, mentre, Goku e la ragazza si scambiarono un occhiata d’intesa e dopo averci salutato si avviò verso l'altro ragazzo che spazientito la stava aspettando. Salirono velocemente in macchina e poi sparirono dietro una curva; poco dopo cominciò a piovere. Quando arrivarono a casa del bel moretto, stava diluviando, il ragazzo scese velocemente dall’auto e si avviò a corsa verso l’entrata della sua abitazione. Si soffermò un istante sulla porta voleva ammirare la ragazza dentro il veicolo ma non lo fece, poi gli venne un’idea per restare un po’ di più con la sua bella. La sentì riaccendere il motore, e a quel punto iniziò a frugarsi nelle tasche, poi prima che Bulma mettesse in moto la vettura, si avvicinò al finestrino e le fece gesto di abbassarlo; quando il finestrino scomparve le disse:- Donna, guarda se in macchina ho lasciato le chiavi- Bulma fece per protestare ma il ragazzo non le diede il tempo perché velocemente aggiunse – svelta che piove!!-, la turchese fece come ordinato ma la risposta fu negativa. Il moro allora bestemmiò, ma la donna gli lanciò un’occhiataccia e allora fu costretto a scusarsi: -Senti Vegeta non posso lasciarti qui solo sotto la pioggia, vieni a casa mia, vuol dire che non farai ciò che avevi in programma … pazienza … e dai- la risposta del moro fu negativa così la turchese riaccese, il motore e prima di chiudere del tutto il finestrino gli disse – Va bene fa come ti pare-. Bulma aveva quasi chiuso il finestrino quando il ragazzo aprì la portiera e le disse: - ma sarà sempre meglio di star qui a prender l’acqua-. Durante il viaggio nessuno dei due aprì bocca. Quando furono sotto casa di Bulma, Vegeta esitò un attimo prima di entrare, la ragazza se nera accorta ma fece finta di nulla. Quando furono in casa, la turchina lo guidò in camera sua:-Vuoi farti una doccia calda- gli chiese certa della risposta, il moro annuì cosa che lasciò sbigottita la bella turchese poiché si aspettava un rifiuto. Bulma portò il suo amico nel bagno adiacente alla camera e gli diede dei vestiti che tempo prima prestava a Ymacha quando faceva la doccia da lei o per altri motivi simili. Dopo aver dato i vestiti a Vegeta, Bulma uscì dalla stanza e chiuse dietro di sé la porta. Era appena rientrata in camera quando il suo sguardo cadde sulla felpa che il ragazzo aveva posato sulla sedia della ragazza; la prese e l’appoggiò allo schienale della sedia, e nel mente la sollevava sentì un suono metallico provenire da una delle due tasche davanti. La turchese mise una mano dentro una tasca e ne tirò fuori un mazzo di chiavi, rivide in pochi istanti l’immagine di Vegeta che frugava nelle tasche in cerca di quel mazzo di chiavi, e sul volto della bella ragazza comparve un sorriso. Rimise le chiavi apposto e poi si avviò verso il bagno che si affacciava direttamente in camera sua. Fece una rilassantissima doccia, e nello stesso tempo non riusciva a smettere di pensare a ciò che aveva trovato nella SUA felpa.
Quando uscì, si avvolse nel suo asciugamanone rosa, si infilò le pantofole e si avviò verso la cabina armadio al di fuori del bagno. Non appena mise il naso fuori dalla stanza, vide una magnifica visione: Vegeta con un asciugamano intorno alla vita era intento ad asciugarsi i capelli con un altro asciugamano. Bulma rimase completamente paralizzata da quella visione; dopo pochi istanti Vegeta si girò di scatto (e anche se lui non lo ammetterebbe mai io, lo so di per certo che anche lui rimase pietrificato nel vedere Bulma in asciugamano) e quando i loro scatti si incontrarono i due ragazzi non poterono fare a meno di arrossire. I due amici si continuarono a fissare ancora per un po’…
 

**Angolino Autrice**
Allora come vi pare questo capitolo, spero che vi sia piaciuto.
Mi raccomando ricordatevi di recensire ;).
Ciaoooo :)