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Autore: hello_crazy    28/11/2012    1 recensioni
-L’amore è una grande cazzata.-disse Marco al suo migliore amico.
-Jessica tu che pensi dell’amore?-chiese Giorgia alla sua amica.
-Non lo so… è crudele, questo è certo.-disse la ragazza alzando gli occhi dal libro di fisica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Uscì di casa correndo era in assoluto ritardo, tanto che Marta se ne era andata lasciandola a casa, era sera dovevano andare a vedere la Tour Eiffel di notte, per vedere che effetto faceva. Iniziò a camminare.
-Jessica?-si voltò e vide Marco, il ragazzo castano, con gli occhi marroni e la bocca carnosa.
-Ehy! Anche tu in ritardo?
-Si! Dici che si arrabbieranno molto?
-Vedremo… siamo arrivati.
-Alla buon’ora!-dissero gli amici ai ragazzi ormai in ritardo di quasi mezz’ora.
-Dai lasciamo stare, andiamo forza!
Camminarono in silenzio, poi entrarono in un bar tutti insieme e Marco e Jessica si appartarono un po’.
-Con te non servono le parole.-disse la ragazza.
-Non so cosa ti sia successo, però anche io non sono al massimo della mia forma. È per questo che non parlo.
-Mi ha lasciato il mio… ragazzo.
-Ah no cioè si… anche a me.
-Ecco.
-Mi dispiace.-dissero all’unisono, poi si sorrisero. Marco posò una mano sulla mano di Jessica che sedeva dall’altra parte di quel minuscolo tavolino rotondo.
-Andiamo a vedere la torre?-propose Marco.
-Si! Andiamo.
Si alzarono e si diressero da soli verso la torre, tutto era magico: c’erano mille luci ma era buio. Marco la prese per mano e l’avvicinò a sé.
-Scusami.-disse il ragazzo.
-Per cosa?
-Per quello che sto per fare.-la avvicinò di più a sé e la baciò, fu un bacio dolce che Jessica ricambiò, ma quando si staccarono si rese conto che non era il Marco che lei voleva che fosse, quindi si allontanò.
-Scusami.-disse.
-Non ti preoccupare.-rispose Marco, poi la ragazza scappò via da quello che poteva diventare il suo ragazzo.
Entrò in casa, cenò e scappò come suo solito in camera sua affondando la mente nelle canzoni e sperando che queste le potessero dare consiglio.
Niente. Niente. Niente. Nulla cambiava non riusciva a capire cosa fare e perché sapeva solo che quando si pronunciava il nome Marco lei pensava a quel ragazzo che per la prima volta le disse TI AMO e le fece battere forte forte il cuore. Squillò il telefono.
-Pronto?
-Sono Marco.-il Marco che lei amava.
-Ciao.-disse per la prima volta senza piangere.
-Come stai?
-Bene, credo. Tu?
-Male.
-Ti amo.-disse la ragazza.
-Anche io.
-Perché l’hai fatto? Dicevi che non era un problema…
-Lo so… avrei dovuto dirti che era difficile ma non volevo darti fretta, non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così. Un giorno te l’avrei detto comunque ma non adesso, non così.
-Va bene.
-Mi dispiace averti fatto soffrire, ma sei ti può far sentire meglio sto male anche io.
-Ci credo.
-Jessica, io ti amo, se non fosse incinta tornerei da te.
-Lo so.
-Ti prego non mi rispondere così.
-Che cosa ti devo dire Marco?-disse e poi non ce la fece più le lacrime uscirono dai suoi occhi.-Ti amo così tanto che non lo so neanche io. Che ti devo dire? Non voglio tornare a casa perché avrei paura di incontrarti magari con lei, e poi? Fra nove mesi con tuo figlio o figlia. Ho paura so che piangerò tanto e non voglio, ma non riesco a dimenticarti. È troppo difficile e crudele.
-Scusa.-disse il ragazzo piangendo.-adesso devo andare.
-Si va bene. Ti posso chiedere un ultimo favore?
-Dimmi.
-Va a casa mia, prendi tutte le nostre foto, tutti i tuoi regali, tutto ciò che ti riguarda e porta tutto via. Poi cancella il mio numero e quando mi incontrerai fa finta di non conoscermi.
-Farò in modo di non essere mai esistito.
-Grazie, lo apprezzo.
-E’ il minimo che posso fare. E scusami ancora!
-Ciao… anzi… Addio.-iniziò a singhiozzare.
-Addio.-disse Marco anche lui piangendo e chiudendo il telefono.
Quella era la fine di un capitolo, l’indomani sarebbe tornata a casa. Un nuovo capitolo si stava aprendo e questa volta per davvero.
 
  
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