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Autore: dubhe7    28/11/2012    5 recensioni
Vorrei anch'io una storia d'amore così, magari non così travagliata come quella tra i protagonisti ma la vorrei anch'io. Invece mi ritrovo single, nel mio appartamento a sognare.- Hermione si ritrova a vivere un sogno ad occhi aperti con protagonista il bel Malfoy.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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matrimonio
Ecco qui il nuovo capitolo! Scusate l'attesa ma è stato un po' lungo da scrivere. Buona lettura, Dubhe.

Il Matrimonio

Passarono i giorni. Di Draco nessuna traccia, nessuna notizia diretta, solo quello che Blaise riusciva a dirmi. Daphne non ha scoperto nulla di ufficiale riguardo al matrimonio.
-Non esistono documenti. Non c'è nulla di scritto o firmato.- Mi aveva detto durante una lezione che non stavo minimamente seguendo, troppo presa dai miei pensieri.
Ho dato degli esami, tutti passati ma la mia media perfetta ha avuto un tracollo, ma non m'importa, m'importa solo riuscire a riavere Draco. Il mio Draco.
Mi manca come manca l'aria durante un'apnea. Mi sento i polmoni bruciare, il cuore ha smesso di battere, non riesco a ridere. Mi manca quella scintilla di vita che mi ha semrpe caraterizzato, mi manca la positività. Ma non mi manca la determinazione. Mi serve lui per andare avanti, non mi ricordo quasi la mia vita prima che lui vi entrasse. Si ero felice, ho passato dei bellissimi momenti, intensi, gioiosi ma mai intensi o gioiosi come li ho passati con lui. Ho trovato la mia metà. La parte di me che mi è sempre mancata, quella diffidente, quella sarcastica, quella meschina, quella parte di me che non esiste, perchè lui non è più con me. La mia vita in questo momento è come un puzzle a cui mancano dei pezzi. Alcuni devo solo trovare il modo di metterli, ma il più importante, devo solo ritrovarlo. L'ho perso, ma intendo ritrovarlo.
Le mie ricerche ormai sono concluse. Non mi è neanche più servito tornare a Hogwarts, solo che non so come rendere possibile l'idea che ho avuto.

-No, non ho paura di affrontare Lucius Malfoy. Figurati. E' che non posso presentarmi a casa sua, devo farlo in un luogo pubblico.- Harry stava seduto di fronte a me, mi aveva aiutata molto in quest'ultimo periodo, mi lasciava pochissimo da sola. Tra lui e Ginny era una dura battaglia, sembravano darsi il cambio, non riesco quasi ad avere un momento per me.
-Hermione, ma sei sicura che ne valga la pena? Cioè, potresti avere chiunque. Guardati!- Harry continuava a opporsi a ogni mio tentativo di riavere Draco, ma non lo faceva con cattiveria.
-Te l'ho già detto Harry. Cosa faresti se tu perdessi Ginny? Ti accontenteresti di un'altra? Potresti mai provare per un'altra almeno un decimo di quello che provi per Ginny? Riusciresti a sopravvivere?
Harry sbuffando scosse la testa in segno di negazione. -No, non potrei. Ma lui è
-Lo so, lo so. Draco Malfoy. Non è necessario tu me lo dica sempre.- Gli sorrido. -Non capisco perchè per te sia così difficile da accettare.
-Sarà per i sette anni di scuola? Che dici? Per tutte le volte che ti ha derisa? Umiliata?
-Ma hai visto anche te che è cambiato.
-Sarà.- Per Harry accettarlo risultava più difficile che invasare una Mandragola adulta. Cosa quasi impossibile, per lui. -Novità dalla Greengrass?
-No, Daphne non mi ha più detto nulla. Non si parla con il padre per cui le risulta difficile sapere qualcosa. Senza contare che la madre non le dice nulla per timore del marito. A volte mi chiedo lei come sia venuta fuori.
-Vuoi un disegno o ti basta una spiegazione?- Incredibile come Harry riesca sempre a farmi scapppare un sorriso anche durante questo periodo.
-No, grazie.
-Zabini?
-Lui niente, non sa molto...- Ma Harry m'interrompe.
-No no no. Intendevo: che ci fa Zabini qui?
Mi giro e vedo Blaise, fermo sulla porta del pub che si guarda in giro con fare concitato.
Poi ci vede, mi vede, e viene verso di noi.
-Hey! Daphne mi ha detto che potevi essere qui!
-Ciao Bla.
-Zabini.
-Saltiamo i convenevoli. Hermione, ho delle notizie che non ti piaceranno. Il matrimonio è stato fissato, domani sera verrà effettuata le festa. Cerimonia compresa.
Sbianco. Sento Harry che mi prende la mano, Blaise che mi tiene le mani sulle spalle.
Mi si appanna la vista, non vedo più nulla di quello che mi sta intorno, non sento più il calore del tocco di Harry o la presa salda di Blaise.
Non so dire cosa provo, sono totalmente imbambolata. Non capisco quello che mi sta avvenendo attorno. Non capisco cosa diavolo sto facendo ancora seduta.
-E' giunto il momento di agire.- Lo dico con un tono che sembra uscito da un robot. Automatico, senza preavviso. E' come se in me fosse stato premuto un bottone, mi accedo.
Accendo lo spirito grifondoro che è in me. -Ho bisogno di voi ragazzi.- Guardo i due. Annuiscono. Ora sento di nuovo la mano, ormai sudata, di Harry stretta sopra la mia. Sento di nuovo la stretta alle spalle delle mani forti di Blaise.
-Dicci cosa dobbiamo fare.- Mi dice quest'ultimo.
-Vai da Daphne, dille di venire da me. Entrambi. Harry manda un sms a Ginny, poi aspettatemi a casa mia. Io devo prima fare una cosa.
Lascio i galeoni per il conto sul tavolo e come una bashee esco dal locale senza dare loro spiegazione, senza guardare le loro espressioni.
Non ho tempo di mandare un gufo, spero solo che sia vero: Hogwarts da sempre un aiuto a chi lo chiede.

Mi smaterializzo direttamente fuori i cancelli della scuola, non ho tempo per godermi una passeggiata a Hogsmeade.
Aspetto che Gazza venga ad aprirmi.
-Ho bisogno di parlare con il professor Piton, Gazza.- Gli urlo appena arriva a portata.
-Ex studenti. Studenti. Sempre qui.
-Gazza non ho tempo!
Apre il cancello.
-Bene, grazie Gazza.- E corro via, sapendo benissimo che non potrà seguirmi o quantomeno raggiungermi.
-Non si corre nei corridoi!
Alzo gli occhi al cielo, esasperata di quel rimprovero fuori luogo, in tutti i sensi.
Arrivo al portone della scuola con il fiato corto, ma non mi fermo. Non ho tempo.
Scendo, sempre correndo, nei sottorranei verso l'ufficio di Piton.
La porta è chiusa, ma busso. Nessuna risposta, continuo a bussare.
-Cerca me forse, signorina Granger?- Mi giro, Piton, mantello nero, capelli unti, è fermo sul penultimo scalino e mi fissa.
-Professore, ho bisogno del suo aiuto, la prego.
-Venga nel mio ufficio, ma mi lasci la porta intera.- Mi passa davanti e apre l'ufficio. -Presumo lei si qui per un motivo di vitale importanza.- Annuisco.- Bene, ma non le assicuro d poterle essere utile o di poterla aiutare.
-Professore, ho bisogno di un po' di pozione polisucco.
Lui mi guarda interrogativo.
-Mi legga nella mente, farà prima e sarà sicuro che è la verità. Lo faccia la prego.
Lo guardo fissa negli occhi, voglio che lui si fidi di me, voglio che capisca dal più profondo che sono lì spinta da sentimenti reali, veri, sinceri. Sento un fastidio nella testa, sento che sta frugando tra i miei pensieri, non molto delicatamente.
-Infatti lo è, signorina Granger. Bene. Credo di poterla aiutare.
Piton si alza e apre il suo armadio delle pozioni, scorte e quant'altro vi tiene. Prende una fiala vuota e la riempie di pozione polisucco allo stato grezzo. -Ecco le dovrebbe bastare. Durerà un'ora non di più. Ma dovrebbe essere sufficiente.
-Grazie!- Prendo la fiala. -Grazie mille.
-Nobile spirito grifondoro. Peccato che lei non sia stata messa tra i serpeverde, ci sarebbe stata bene.
Abozzo un sorriso.- Sinceramente, professore, sono stata molto bene tra i grifondoro.
-Lo so, l'ho visto. Vada ora, non aveva una certa fretta?
-Si. Grazie ancora.
Esco sal castello così come sono entrata, correndo.
Arrivo ai cancelli e non riprendo neanche fiato, sono a casa.
I miei amici sono già tutti qui, mi stanno aspettando.
-Eccoti! Ma dove eri finita?- Mi chiede Ginny, balzando inpiedi dal divano. -Blaise ci ha aggiornati.
-Scusate. Ragazzi ho bisogno che vou mi ascoltiate bene, ma prima ho bisogno di avere tutte le informazioni possibili riguardo al matrimonio. Blaise, Daphne?
I due serpeverde si guardano un attimo poi la ragazza prendere parola.
-Si celebrerà domani sera, a Villa Malfoy. Ci sarà l'elitè del mondo magico. La mia famiglia sarà li in mattinata, ma non so altro. Mi spiace.
-Io so qualcosina in più. Sono il testimone di Draco, almeno questo Draco è riuscito ad ottenerlo. Andrò da lui, nel pomeriggio, poco prima della cerimonia che si terrà nel giardino della casa. Saremo tutti purosangue serpeverde, più il Ministro della Magia che celebrerà l'unione. Ci sarà una grande squadra di pattuglia per impedire a curiosi e a te, mi dispiace Hermione ma è così, di intrufolarti.
Sorrido tra me, forse il mio piano è più fattibile di quello che pensavo.
-Ok, Blaise, ho bisogno dei tuoi capelli.
-Come scusa?
-Puoi dire che ti ho schiantato e legato, rapito, quello che vuoi ma un tuo capello.
-Non capisco..- Inizia Ginny.
-Io credo di si. Herm dove sei stata?- Harry mi conosceva troppo bene, aveva capito a cosa mi serviva quel capello.
Colta infragrante, alzo gli occhi al cielo, e rispondo al mio migliore amico.- Hogwarts.
-Herm, è pericoloso!
-Volete finirla di parlare in codice voi due! Diteci che state dicendo! Scusate il gioco di parole.- Esplode Ginny.
-Fallo tu.- Mi provoca Harry.
-Bene. Allora, mi serve un capello di Blaise, per assumere le sue sembianze e partecipare alla festa senza destare sospetti.
-Sembra fattibile. Ma come pensi di farlo?- Chiede il serpeverde.
-Pozione Polisucco, ovvio. Ma dove l'hai presa?- Daphne risponde prima di me.
-Piton.
-E lui te l'ha data?-La faccia di Harry è stupore puro.
-Beh, diciamo che l'ho convinto.
-Non mi dire che gli hai fatto vedere i tuoi pensieri.
-Era l'unico modo Daf.
I miei amici seguono il resto del mio piano, Harry diventata sempre più preoccupato.
-Sarai da sola, in un covo di serpi!
-Non sarà sola. Ci sarò io.- Afferma Daphne, sicura ed entusiasta della mia idea.
Blaise emi spiega come muovermi nella reggia dei Malfoy, come trovare la camera di Draco, come non destare sospetti, come comportarmi.
-Dici che non ti ha visto nessuno venire a cercarla al pub?- Gli chiede Harry in un momento di silenzio.
-No, ora sono tutti troppo presi dalle utlime cose. Io non sono il loro problema principale, Draco lo è.
-Che vuoi dire?- Ginny lo incoraggia a dire di più. Ho sempre pensato che a Blaise piacesse essere al centro dell'attenzione e ne ho sempre più una ferma convinzione.
-Che non si vuole sposare. Non vuole uscire dalla sua stanza. E' tornato a casa sua, ma da quando l'ha fatto non è mai uscito dalla sua stanza. Non so di preciso come Lucius l'abbia obbligato a tornare, ma Draco sta tenendo duro. Non vuole sposarsi.
Tiro un sospiro di sollievo.
-Hermione, avevi dei dubbi?- Mi chiede Daphne con una dolcezza nella voce che non le avrei mai attribuito, per quanto lei si sia dimostrata un'ottima amica.
-Sai com'è, mi ha detto di dimenticarlo.

Trascorriamo la serata a parlare dei dettagli del mio piano, detto ad alta voce sembra assurdo. Harry l'ha definito suicida. Ma si sa, lui esagera.
Blaise mi interroga, mi chide dove si trova la stanza, come presentarmi.
-Ti porto i miei vestiti. Prima andrò a farmi vedere là, così controllo la situazione.
Anche Daphne ci lascia. -Ci vediamo dentro il covo. Ti vengo a cercare io.
Mi da un bacio prima di svanire dal mio appartamento.
Harry e Ginny rimangono con me, ci addormentiamo sul divano in posizioni assurde. Avrò dormito si e no, 2 ore in tutto, l'ansia regna sovrana sul mio intero essere.
-Non dormi?- Mi sussurra Ginny.
-Non riesco.
-Brutti sogni?
-Anche. Gin, e se non andasse bene? Se lui non mi volesse? Se..
-Fermati. Lui ti vuole, i suoi più cari amici sono qui e tifano per voi. Lui si sta opponendo al suo matrimonio. Vai là, gli parli. Se non vuole te, te ne vai. Ma credo che dovrai affrontare l'intera elitè magica. Non ti farà andare via.- Ginny mi abbraccia.
-Andrà tutto bene Herm.- Harry, con gli occhi chiusi e la testa appoggiata al bracciolo del divano. I miei amici.
-Grazie.- Mi si stringe il cuore pensando a quello che devo avergli fatto passare, e sto facendo passare. Ma loro sono sempre qui, vicino a me, ci saranno sempre qualsiasi cosa accada.

Blaise ritorno a casa mia, ci trova tutti e tre seduti sul divano, intenti a discutere. Harry continua a tentare di convincermi a non andare sola, vorebbe accompagnarmi.
-La pozione batsa solo per me, Harry.
-E poi non sarà sola, ci sarà Daphne e io entrò in casa poco dopo di lei. Herm, la maggior parte degli invitati è già là, è tutto pronto.
-Lui..- Inzio a dire ma poi mi blocco, Blaise legge la domanda nei miei occhi e mi sorride porgendomi i suoi vestiti.
-Lui sta uno schifo. Ti ho lasciato un cambio in camera sua, lui non lo sa. Troverai gli abiti in un sacchetto nel suo bagno privato dove tiene gli asciugamani.
-Grande Blaise.  Sei prezioso.
-Si lo so. Dai ora vai. Sono pur sempre il testimone, non farmi fare tardi.
La pozione ha un gusto migliore di quella che ho preso all'essenza di gatto, subito sento il mio corpo mutare. Per fortuna, mi sono tolta i vestiti così non ho dovuto imprecare per toglierli. Blaise ha davvero un bel fisico, però torno subito presente alla missione importante che ho.
Esco dal bagno.
-Ottimo. Sapevo di essere bello, manon pensavo così tanto. Pronta?
Ginny mi abbraccia.- Ti aspetto qui. Dovessi starci una settimana.
-E io sarò con lei. Sempre se non riesco a trovare un modo per assistere a come metterai sotto tutte quelle serpi.
Non dico nulla, gli abbracciom anche se con il corpo di Blaise è tutta un'altra sensazione.
-Andiamo?
-Si.
Blasie mi prende per mano e ci smaterializziamo.
-Ok, siamo poco lontani, procedi per quella strada, non ti puoi perdere. Ci vediamo tra poco.
-Grazie Bla. Ti darei un bacio, ma sarebbe strano.
-Si è meglio lasciar stare.
A passo deciso, cammino lungo la strada indicatami dal mio amico; ha ragione è impossibile non vedere la villa dei Malfoy. Il cancello è immenso e ci sono due uomini all'ingresso. Non mi fanno domande quando passo accanto a loro. Anzi fanno un cenno con il capo in segno di saluto.
Proseguo dritta senza intoppi fino all'ingresso della casa. Gli addobbi sono rigorosamente verdi argento, ci sono maghi vestiti in abiti eleganti ovunque, streghe con gli abiti più bizzarri, fontane, fiori, fiocchi, sedie decorate d'argento, musica si diffonde nell'aria. Sarebbe bellissimo se non fosse tra Draco, il mio Draco, e Astoria Greengrass.
Il primo problema sorge quando Narcissa Malfoy mi blocca mentre sto per iniziare a salire le scale. Lancio un'occhiata all'orologio, ho ancora tempo.
-Blaise, ti prego, convincilo. Non so cosa potrebbe fare Lucius. Ti prego, solo tu riesci ad entrare in camera da lui. Convincilo, se non per il suo bene digli di farlo per quello della sua mezzosangue.
-Ci proverò.
Lo sguardo di Narcissa era profondo, pieno di apprensione per il suo unico figlio. Vi era dolore nelle sue parole. .
Mi muovo nella casa secondo le indicazioni datemi da Blaise, riesco a trovare quasi subito la porta della stanza di Draco. Non ho il coraggio di bussare, mi manca la forza di alzare il pugno e picchiarlo contro la porta.
-Cos'è lascia fuori anche il suo testimone adesso? Dovrà uscire con le buone o con le cattive. E gli conviene siano le buone. Non ho problemi ad uccidere quella sporca mezzosangue.
Lucius Malfoy, vestito con un elegante abito nero, camicia bianca e bastone da passeggio, mi sta osservando mentre temporeggio davanti alla porta. Lui pensa che la mia sia una cosa imposta da Draco, non una paura per quello che Draco potrà dirmi. Per tutti io sono Blaise Zabini. Ma ancora per poco.
-Non sarà necessario sporcarsi le bacchette.
-Lo spero. Anche perchè non vorrei dover bombardare una stanza della mia dimora per uno stupido figlio. Se tra mezzora Draco non sarà qui, verrò a prenderlo. E tu, con lui, passerete sotto la mia bacchetta. Poi toccherà a lei. Colei che ha rovinato la mia famiglia.
Non ha mai pronunciato il mio nome, ma è palese che si riferisce a me. Lo guardo andare via, cammina lento, la stessa eleganza del figlio. Se non fosse che Draco vale diecimila volte più di lui.
Inizio a bussare pesantemente.
-Draco apri! Sono io!
Poi mi ricordo che Blaise mi aveva detto che pr entrare in camera di Draco avrei dovuto dire una parola d'ordine.
-Insieme.
La porta si apre. La stanza di Draco è enorme, quasi grande come il mio intero appartamento.
-Bla ma che cazzo fai? Perchè bussavi?
Lo guardo, il volto è scavato, i vestiti stropicciati, gli occhi cerchiati di nero.
-Allora? Novità? Hermione?
Lo guardo, non potevo credere che Lucius avesse permesso che suo figlio diventasse così. Lo spettro di se stesso.
-Blaise che hai da guardare?
Poi mi ricordo che io non sono io, che io sono Blaise Zabini in questo momento. Guardo l'ora, ancora poco e sarei tornata me stessa.
-Draco, ti devo parlare.
-Che le è successo? Mio padre non ha mantenuto la parola?
-Draco io sto bene.
-Si lo vedo, ma senza offesa Bla ma di te non mi importa.
-No voglio dire. Io non sono Blaise
-Certo e non sono Draco. Pianta di fare lo stupido. Non è il momento.
-No! Ascoltami!- Draco si gira e mi guarda, ha lo sguardo omicida. Devo convincerlo.- Sono Hermione. Ho preso la polisucco. Ti prego ascoltami. Credimi.
-Dimostramelo.
-Come posso fare? Il tempo di durata dovrebbe essere quasi scaduto ma ho bisogno che tu mi ascolti e mi creda prima. Potremmo non avere tempo dopo.
Draco sembra pensarci su, mi guarda, osserva quello che sembro. Blaise Zabini.
-Dimmi cosa è successo la prima volta che sono venuto a casa tua. Bla se mi stai facendo uno scherzo giuro su Salazar che ti uccido.
-Ok.- Respiro, chiudo un secondo gli occhi, gli riapro e lui è lì, davanti a me che aspetta la mia risposta.- Ho vomitato, mi hai portata a casa, hai preparato il caffè, mi sono fatta la doccia e sono uscita con solo l'asciugamano addosso pensando di aver sognato. Poi ci siamo seduti sul mio divano e tu mi hai chiesto del mio rapporto con Harry. Alla fine mi hai portata a dormire, e non so se un sogno o meno, mi hai detto che era tua cugina.- Ho parlato velocemente, sputato fuori quello che solo noi due potevamo sapere.
Draco sgrana gli occhi e mi guarda vedendo veramente chi sono, non quello che sembro.
-Hermione.
Sorrido. Avevo quasi dimenticato la dolcezza del mio nome sulle sue labbra.
-Cosa ci fai qui? Ti avevo detto di dimenticarmi! Non dovresti essere qui! Maledizione!- Draco sembra arrabbiato, ma i suoi occhi argentei mi icono il contrario. Mi sento confusa.
-Draco, tu non ti devi sposare. Non devi sposare Astoria. Non se non vuoi.
-Certo che non voglio!- Si avvicina a me, ma il mio aspetto lo blocca.
-Bene- Riesco a dire, la voglia di baciarlo è tropp ma devo resistere, sarebbe troppo strano.
-Tra quanto torni te?
-Tra poco. Anzi mi dovresti dire dov'è il tuo bagno e dove tieni gli asciugamani.
Lui aggrotta la fronte, poi mi indica la porta alla sua destra. -Primo mobiletto.
Do un'ultima occhiata all'orologio.
-Draco, vieni con me, stai fuori dalla porta così ti posso parlare mentre mi cambio.
Lui mi segue senza fare domande. Ho il terrore di tornare me stessa, le poche volte che ho divuto usare la polisucco al termine dell'effetto ho avuto una nausea tremenda. Onde evitare spiacevoli visioni a Draco, accosto la porta. Inizio a togliermi i vestiti di Blaise e intanto inizio a dirgli tutto quello che ho scoperto.
-Beh, non mi dici nulla?
-Hermione...
Draco apre la porta del bagno, io mi sto sistemando il vestito che Blaise aveva preparato per me. Un tubino verde smeraldo.
Le sue mani iniziano ad accarezzarmi il viso, le sue labbra sfiorano le mie. Si nutrono di me, sento il suo sapore, il suo profumo e di muschio e felce mi pervade, il suo tocco delicato ma deciso, quasi prepotente, mi scalda il cuore.
-Non dovresti essere qui.- Mi sussurra guardandomi negli occhi, la sua fronte appoggiata alla mia.
-Dove dovrei essere?
-Ho bisogno del tuo amore.- Me lo dice così, senza un preavviso, senza niente. Mi dice che ha bisogno di me. Non ci sono parole per rispondere per cui faccio l'unica cosa che mi da sicurezza, che si spiega da sola. Lo bacio.
Il bacio dura a lungo, le sue mani scorrono su di me, le mie su di lui. I nostri corpi si cercano, sento il desidero crescere in lui, un fuoco divampare nel mio ventre.
-Fermiamoci. Non possiamo ora.- Gli dico, spostarmi mi costa una fatica assurda.
-Cosa credi di fare adesso?
-Parlerò a tutte quelle serpi che ci sono di sotto.- Affermo decisa. -La vendetta sarà mia. Non si scherza con noi grifoni. Tuo padre dovrà accettarlo.
-Hermione, lui ti lancerà una maledizione appena ne avrà l'occasione. Non posso permettere che questo succeda. Preferisco non averti ma saperti viva, al sicuro.
-E io preferisco morire piuttosto che saperti infelice. Devo farlo. Dobbiamo farlo.
Mi bacia.
-Ti amo.
Lo bacio.
-Vestiti. Devi andare a un matrimonio.
Draco aveva un colorito migliore di quando sono entrata nella stanza. I suoi occhi non sono più spenti, argento vivo brilla nelle sue iridi. Mi si stringe il cuore a vederlo vestirsi per scendere al suo matrimonio. Lo osservo mentre si sistema la giacca dell'abito. Lui mi guarda, inclina la testa.
-Non è per Astoria che mi vesto così.
Abozzo un sorriso. Dentro di me spero che vada tutto bene, che le mie informazioni siano corrette che non spuntino imprevisti.
-Stai tranquilla. Mi fido di te. Sei la migliore strega del nostro tempo. Ho fiducia di te.-Slacciandosi l'ultimo bottone del colletto della camicia, si avvicina a me e mi bacia. Veniamo interrotti dalla porta che si apre e dallo schiarirsi della voce di due persone.
-Ehm ehm. Scusate, ma lo sposo è atteso giù.- Daphne è bellissima, abito color verde acqua lungo fino ai piedi, uno spacco che le arriva a metà coscia, scollo a V molto pronunciato. -Mi dispiace solo non poter sfoggiare troppo questo vestito.- Mi dice ammiccando.- Stai benissimo Herm.
Io chiudo la bocca, sono rimasta folgorata dalla bellezza della mia amica.- Parli? Sei uno spettacolo.
-Si vede che non ti rendi conto di quello che sei, sciocca grifona.- Draco mi passa una mano dietro la schiena invitandomi ad andare.
-Andiamo.
Scendendo le scale, mi sento osservata. Ma ero pronta.
-Sai, mi aspettavo qualche incantesimo, uffa non c'è neanche una bacchetta levata.- La voce di Blaise, mi arriva lontana, sono concentrata sul mio obiettivo: la mia vita con Draco.
Sento gli altri serpeverde ridere. Osservo Draco che mi conduce sicuro nei corridoi di casa sua. Mi rendo conto che stiamo percorrendo una sorta di corridoio secondario, gli addobbi sono presenti ma meno imponenti e d'impatto di quelli che ho visto prima mentre salivo da lui.
draco si sofferma un attimo davanti a una porta chiusa, si gira a guardarmi. Gli occhi sempre accesi da quell'argento liquido che li percorre, li scalda lo sguardo. Il grigio di un tempo è sparito per lasciare posto a quel bellissimo argento fuso.
-Andiamo. Merlino proteggici.
Apre la porta e ci ritroviamo alle spalle del gazebo costruito per celebrare la cerimonia. Ora rimpiango di non aver chiesto a Harry il mantello dell'invisibilità.
Appena Draco mette piede fuori vedo tutti che si girano a guardarlo, Astoria è già al centro della struttura, in abito color verde brillante, con uno strascico argento e una fascia dello stesso colore in vita.
Sento toccarmi la spalla, non mi sono resa conto che Blaise ha seguito Draco fuori, Daphne mi guarda, mi sorride e mi precede.
Rimango un attimo in attesa, poi pregando Godric e gli altri fondatori, esco nel covo delle serpi.
Vengo accolta subito degli "Ohh" o dei gridolini strozzati da parte degli invitati. Cerco Draco con  lo sguardo,lo trovo, lui mi sta guardando mentre a passo deciso mi affianco a lui.
-Ministro, mi oppongo a questo matrimonio.- Una parte di me ha sempre voluto dire una frase del genere, ma in questo momento mi maledico per i giochi che ho fatto da piccola con le mie cugine. Principi e principesse allontanati da matrigne o streghe cattive.
-Tu lurida mezzosangue!- Non ho il tempo di estrarre la bacchetta, il lampo rosso mi avrebbe colpito in pieno se Blaise non fosse già stato pronto.
Forse quando ha fatto quella battuta nei corridoi aveva già la mano sulla bacchetta. La mia mente viaggia veloce.
-Ministro, non ci sono vincoli che costringano Draco Malfoy e Astroia Greengrass a sposarsi contro la loro volontà. Non c'è nessun accordo magico stipulato prima della maggiore età di Draco o della stessa Astoria.- Il Primo Ministro mi guarda, senza sapere cosa dire o fare. Io continuo a parlare sicura che alle mie spalle i miei amici sono pronti a proteggermi. -Ho fatto delle ricerche. Se non vi è un patto, un contratto, non esiste obbligo. Non sussiste un vincolo. per cui se i due ragazzi non vogliono sposarsi, non possono essere obbligati.
Mostro al Ministro della Magia i fogli, con le descrizioni delle varie leggi, i numeri di riferimento e quant'altro ho trovato a sostegno della mia tesi. Lui osserva, lui legge ma non parla.
-Ministro?- Astoria Greengrass fa un passo verso il mago che ho difronte a me.
-Astoria, tu sei splendida ma io non ti amo. Non ti voglio sposare.- Draco, che non ha mai lasciato il mio fianco, mi lascia adesso per andare incontro a quella che dovrebbe essere la sua sposa. Almeno così credevo.
Lo vedo inginocchiarsi davanti a me, sotto gli occhi di tutti.
-Hermione Jane Granger, tutti qui si aspettano un matrimonio.- Mi sorride. Il panico mi invade.- Ma il matrimonio è stato annullato. Io non mi voglio sposare, non oggi almeno, non con lei. Vorrei fossi tu la signora Malfoy. In un futuro, non oggi, non con queste persone che ci osservano come se fossimo sotto qualche maledizione. Vorresti, un giorno, diventare mia moglie?- E' la richiesta di matrimonio più strana, assurda e bella che io abbia mai sentito. Non ho parole per rispondere. -Ti sto chiedendo se vuoi essere ufficialmente la mia fidanzata. -Aggiunge come per chiarire.- Ehm, sarebbe acrino tu dicessi qualcosa.- Il suo sorriso ora è tirato.
Ma io, come poco prima in camera sua, faccio l'unica cosa che mi viene in questi momenti: mi inginocchio e lo bacio.

Intorno a noi nel frattempo è scoppiata una battaglia vera e propria.
-Draco! Hermione! Una mano sarebbe gradita! -Blaise stava mantenendo attivo uno scudo di protezione. Dietro questo Daphne, Astoria, la signora Greengrass, Narcissa Malfoy e altre donne, ragazze e ragazzi serpeverde combattevano contro i padri.
-Benvenuta in famiglia Hermione!- Mi urla la madre di Draco. Inutile dire il mio imbarazzo. -Avrò la mia stasera Draco. Ma credo ne varrà la pena. Per un po' non farti vedere a casa.
Lampi verdi, rossi, blu invadono l'aria. Le decorazioni esplondo, prendono fuoco, vanno in mille pezzi.
-Adesso basta!- Il Primo Ministro ha finalmente finito di leggere i miei fogli.- la signorina Granger ha ragione. Le sue ricerche sono esatte e precise. Il matrimonio tra Malfoy e Greengrass è annullato. Vi avviso se vedo un solo lampo volare ancora vi spedisco ad Azkaban.

Ci ritroviamo tutti nel mio salotto a bere vino, mangiando quello che era del buffet. Harry e Ginny sono arrabbiati per essersi persi la battaglia, la scena di Lucius Malfoy portato in casa da i suoi amici mentre inveiva contro il figlio urlando parole sconesse e incomprensibili.
Daphne festeggiava insieme a sua sorella la vittoria contro il padre, Blaise beveva vantandosi del suo scudo magico.
-Era perfetto! Meglio di quello di Silente!
Io e Draco stavamo semplicemente abbracciati a goderci quei momenti che ci erano mancati. Quei baci non dati, quelle parole non dette.
-Avevo paura che mio padre ti facesse qualcosa. Ha minacciato di ucciderti. Non potevo permettere al mondo di perdere la sua Hermione. La mia Hermione.
Il mio nome sulle sue labbra. Così dolce, così soave. Mi stringo a lui, godendomi il calore del suo corpo.
Quel calore che nessun sogno può rendere reale.


Spero che "Sogno" vi sia piaciuto. Spero di ricevere le vostre opinioni! Fatemi sapere se vi ha appassionato, fatto schifo, fatto sorridere o quant'altro. A presto! Dubhe! Grazie a tutte coloro che l'hanno seguita, messa tra le ricordate o preferite! Grazie a tutte!!!!!!!!
   
 
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