L'unico che sembrava uscire indenne da tutti gli incontri/scontri con gli insegnanti era Bartolomeo Dossena. Con i genitori al seguito, si metteva in coda per parlare con tutti, senza un tremolio, un po' di pallore, senza neanche cercare di evitare almeno il professor Vercelli, lo sgorbutico professore di biologia, che in vita sua non aveva mai dato un 7.
I gemelli invece erano riusciti ad eludere almeno la prof. di italiano, ma poi avevano incontrato Monseur Dunard, il tizio francese, che li aspettava con i loro compiti appena corretti:
-Oh, mais bonjour, ragazzì!- li salutò con aria soddisfatta. -Monseur Mariò, ho appena finito di correggere il suo test... è migliorato: 4++! Son frère, Gerrì... 3!
Il padre li guardò impassibile, ormai rassegnato. 
Nella stanza affianco, il prof di ginnastica, o per come diceva lui: ''educazione fisica'', lodava la ''signorina Proietti: è un'ottima giocatrice di pallavolo!''.
L'aula d'informatica invece era diventata teatro di una rissa tra un prof. delle medie e uno delle superiori.
Finiti i colloqui, i genitori furono gentilmente accompagnati fuori dai bidelli inferociti e da una preside quantomai contrariata, perchè: ''quella folla non è educativa per gli allievi!''.
-Gli studenti sono pregati di dirigersi verso la sala mensa, per poi seguire i corsi pomeridiani!- annunciò la direttrice.
I ''corsi pomeridiani'' consistevano in corsi sportivi, artistici e quant'altro. Ogni studente era tenuto a seguirne un minimo di due e un massimo di tre tra quelli proposti e che gli piacevano di più.
-Vado a prepararmi per il corso di tennis!- li salutò allegramente Bianca.
-Ti accompagno?- chiese Emiliano, che non era ancora riuscito a riappacificarsi con lei dopo il rifiuto di ospitarla quella dannata notte.
-No!- rispose lei seccamente, e siccome aveva in mano una bella racchetta, Emiliano pensò fosse meglio non contraddirla. Lui, quel pomeriggio, faceva calcetto, mentre Daniele e Roberto frequentavano il corso di pittura astratta, l'unica che veniva bene a tutti.
-Io faccio basket... tu?- chiese Orlando a Lucia.
-Oggi ho un laboratorio di chimica con Bart!- trillò la ragazza, intenta a lisciarsi i capelli.
-Oh...- fece Orlando, un po' deluso, osservando Bart che baciava Eleonora in cortile.
La campanella suonò mentre ancora mangiavano: avevano due ore libere prima dei corsi:
-Ma che libere! E la traduzione di latino?
E poi sarebbero iniziati i corsi. 
Mentre si dirigevano in camera, Emiliano si lamentò di Bianca con Orlando, che si lamentò di Bart con Emiliano:
-Scusa: io ti dico che Bianca non mi parla perchè sono stato così cretino da cacciarla dalla mia camera, e tu mi vieni a parlare di Bart?
-Beh... non mi piace come si comporta con Lucia ed Eleonora.
-Con Lucia, semmai... comunque lascia perdere, avranno già capito tutto.- replicò l'amico con l'aria di chi la sa lunga. -Beh, a dopo!E las
ciò Orlando in corridoio, davanti alla porta n° 39.

N.d.A.: ehilà U_U
Come vedete, ho aggiornato in tempi quasi umani, e spero che il capitolo vi piacerà >.<
Comunque sia, se avete dubbi o non ricordate qualcosa dei capitoli precedenti, non vi resta che chiedere... o tornarli a leggere! Ricordate che magari alcuni dettagli possono non essere coerenti con la terza serie, perchp la storia è stata scritta prima della messa in onda di RIS ROMA 3.
Fine delle note: buon divertimento!!