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Autore: aduah    16/06/2007    2 recensioni
Revenge, la vendetta.
Sourness, l'acidità.
Vanity, la vanità.
Pleasure, il piacere.
Hate, l'odio.
Perdition, la perdizione.
Chi ha creato questi nuovi Homunculus, e a quale fine?
Genere: Malinconico, Mistero, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi sto ascoltando una canzone che… BWAAAHAAAA!!! Fa piangere taaaantooo… sinff… bando alle cianciuche! Finalmente si sta per scoprire chi è ‘sto fantomatico Sinseven! Ma intanto i “fratellini” homunculus dovranno combattere un po’!
Ok, Buona lettura!


Capitolo 12: FIGHT IN NOWHERE

Finalmente tutti gli homunculus erano stati riuniti.
Revenge, Sourness, Vanity, Envy, Pleasure, Perdition e Hate.
Faccia a faccia, adesso era solo questione di vedere chi sapeva più di tutti circa le loro origini.
Gli ultimi tre arrivati erano immobili al centro della sala, guardavano torvi l’altro gruppo, che non sapeva come reagire al loro arrivo, finché Envy non si fece avanti.
-Ragazzi! Cosa sono quelle facce scure? Avanti, siamo compagni dopotutto!-
Rimasero impassibili.
-Che allegria…-
-Sentite,- si decise Sourness -vogliamo sapere perché siamo stati creati, voi sapete qualcosa di Sinseven e dei suoi piani?-
-Cosa ti fa credere che noi sappiamo più di voi?-
-Il semplice fatto che voi avete protetto questo posto per anni a quanto pare. Non ci credo che non avete mai visto il vostro creatore-
Perdition dispiegò le ali e le sbatté insieme davanti al gruppo dei quattro, creando un forte vento che li fece letteralmente volare via.
Sourness riuscì ad atterrare in piedi, e sorresse Vanity che le finì fra le braccia; Revenge venne scaraventato contro il muro, e come se non bastasse Envy cascò su di lui quando si accasciò a terra.
-Levati di dosso, idiota!-
-Un momento piccoletto, non sono un razzo!-
-Patetici- affermò sbuffando Pleasure.
Revenge si rese conto solo in quel momento che davanti a lui si trovava l’ homunculus della persona che odiava e voleva distruggere. Si rialzò scaraventando Envy a terra, corse verso di esso trasmutando intanto il suo braccio in una lama.
-Te lo faccio vedere io chi è scarso!-
-Non dovresti giocare col fuoco, ragazzino…-
Pleasure aspettò che il biondo fosse più vicino, una volta faccia a faccia, gli afferrò il viso con la mano destra e diede fuoco a tutto il resto del corpo.
Revenge finì carbonizzato, ma si rigenerò subito e si allontanò dal moro di fuoco.
Fu il suo turno di attaccare, così Pleasure iniziò a lanciare fiamme in ogni dove per colpire l’atletico Revenge, riuscendo a colpire di striscio anche i tre in disparte.
Sourness cercò di guardare attraverso le fiamme, e notò che Perdition e Hate non erano più al loro posto.
Si guardò intorno, d’improvviso sentì qualcosa di freddo colpirlo in faccia, e prima di capire cosa fosse stato sbatté la schiena contro il muro, per poi accasciarsi a terra.
Riuscì in tempo ad evitare il nuovo colpo di Hate scomponendo il suo corpo e ricomponendolo sopra uno dei sostegni.
Non fu al sicuro nemmeno lì.
Perdition gli si parò davanti e lo colpì con l’ala destra, facendolo cadere al suolo. Cercò di attaccarlo in impicchiata, per fortuna Vanity le legò i piedi con una corda e la tirò via da Sourness, facendola cadere a terra.
L’ex tenente si voltò, e vide l’estremità della corda sospesa in aria; cercò di liberarsi, ma la corda sembrava muoversi da sola, e in men che non si dica le sue braccia (e di conseguenza anche le ali) vennero bloccate dietro la schiena.
Vanity riapparve non appena il nodo fu stretto.
Intanto la battaglia fra vendetta e piacere si era spostata all’esterno della fabbrica. Revenge era in netto svantaggio, il suo avversario lo aveva già ucciso una cinquantina di volte. Se solo non fosse stato una pietra completa avrebbe dovuto preoccuparsi.
Ma Pleasure non sapeva di questa cosa, dopotutto.
Dopo l’ennesimo attacco, Revenge crollò a terra, facendo finta di essere ormai allo stremo.
Pleasure tornò con l’aspetto di Mustang, si posizionò al fianco del “cadavere” e sorrise ampiamente.
-Io sapevo che la vendetta era il sentimento più forte di tutti… a quanto pare il piacere lo batte, caro Edward…-
Guardò il braccio destro dell’avversario e notò che l’auto-mail era ancora sottoforma di lama.
Si impossessò di quest’ultima strappandola dal resto, e la puntò verso il cuore del corpo.
-Lo so che ormai ti ho battuto, ma questa è una mia piccola bega personale!-
Stava per colpire quando un enorme cane nero gli morse il braccio con violenza, iniziando a sbranarglielo.
Pleasure cercò di farlo staccare, e in quel momento Revenge lo trapassò con la stessa lama che gli aveva sottratto. Il moro sanguinante, strattonò ancora il braccio e finalmente riuscì a farsi mollare dalla bestia, poi sfilò il coltello dal torace e colpì nuovamente Revenge, immobilizzandogli l’auto-mail.
Il cane mutò forma e diventò identico a Revenge, ed iniziò ad attaccate il sorpreso Pleasure, ancora convinto di aver colpito poco prima il suo avversario che ora gli era davanti in ottima forma.
Intanto, il vero Revenge sfilò la lama dal braccio meccanico, costatando che, purtroppo, era completamente fuori uso.
Arrabbiato se lo strappò via, si rialzò e partì anche lui all’attacco di Pleasure, che diventò più confuso di prima, visto che stava lottando contro la stessa persona ripetuta due volte.
Nello stesso momento, i due Revenge saltarono e diedero entrambi un calcio volante al moro, che fu scaraventato lontano da loro.
Quando furono a terra, uno di loro mise una mano sulla fronte e iniziò a guardarsi intorno come una vedetta.
Sorrise divertito.
-Però! Bella vista da quaggiù!-
-Smetti di fare lo spiritoso Envy, e ritorna normale, ti preferisco!-
Questi ubbidì e riprese il suo aspetto originale.
-Almeno io avevo tutti e due i bracci! Come pensi di fare ora, piccoletto d’acciaio?-
-Non lo so, mi inventerò qualcosa… Envy?-
-Sì?-
-… grazie per l’aiuto, forse ti ho giudicato male…-
-Sentimi, se tu fossi ancora quel moccioso di Ed d’acciaio ti avrei lasciato morire, ma non posso voltare le spalle ad un mio simile! Come vendetta mi stai molto più simpatico!-
rientrarono nell’edificio, e videro che gli altri due se l’erano cavata bene: Perdition era ancora legata, e Hate era steso a terra imprigionato in un cerchio di fuoco.
-Lei senza le ali non è un granché…-
-E lui perde le forze se c’è troppo caldo nel posto in cui si trova!-
-Perfetto ragazzi. Ora ci dovete dire dov’è il nostro creatore: Sinseven-
Perdition alzò la testa verso di loro guardandoli con malignità, e se dolo Hate avesse avuto le forze avrebbe fatto lo stesso.
-Noi non sappiamo dove sia!-
La voce proveniva da dietro il gruppo; quella di Pleasure.
-Noi sapevamo solo che quando ci fossimo trovati saremmo dovuti venire qua a proteggere questo luogo-
-Proteggere da cosa?-
-Non lo sappiamo! Questi erano gli ordini! Ora lasciate i miei compagni!-
-E chi ci dite che dopo non ci attaccherete?- chiese Envy.
-Ci avete già battuti! Non siamo così stupidi da riprovarci!-
-… lasciali andare-
-Ma… Revenge!-
-Chiudi il becco e fa come ti ho detto Envy!-
L’invidia ringhiò per la rabbia che stava reprimendo a fatica. Prima aveva detto che gli era simpatico? Bene, allora preferiva di gran più lunga Ed d’acciaio!
Quando Perdition e Hate furono liberi, tutti e sette si riunirono al centro della sala, ma ognuno faceva quello che voleva: Pleasure e Hate parlavano del fatto se era meglio tenerli lì o lasciarli andar via. Envy e Perdition non facevano altro che guardarsi e parlarsi male, offendendosi pesantemente. Sourness, Revenge e Vanity erano i più quieti.
Vanity non faceva che guardare l’attaccatura dove prima c’era il braccio meccanico.
-Non puoi ricostruirlo con l’alchimia?-
-Se non so come si costruiscono gli auto-mail, è impossibile, non si muoverebbe!-
Sourness si intromise nel discorso e propose una grande alternativa.
-Vanity, tu hai ancora ricordi di Winry legati alla costruzione degli auto-mail?-
-Sì tutto, perché?-
-Se Revenge ti procurasse i pezzi non potresti ricostruirglielo?-
-Sì, è vero! Potresti farlo per cortesia?-
-… prima trasmuta quel pezzo di ferro in una chiave inglese!-
-Perché?-
-Perché sennò non posso lavorare, forse?-
Revenge ubbidì e trasmutò la chiave per Vanity, ma appena questa la ebbe in mano sollevò il braccio e sbatté violentemente e ripetutamente l’arnese sulla testa di Revenge.
-MA SEI SCEMA? PERCHÉ L’ HAI FATTO?-
-Non lo so… è la forza dell’abitudine…-
-Sebbene tu non si più Winry, qualcosa di lei è rimasto in te vero? E probabilmente anche in tutti voi altri, mie creature…-
Sulla porta d’entrata, c’era qualcuno con un mantello addosso, e gli occhiali da sole.
-Sinseven!-
-Siete arrivati tutti, a quanto vedo. Bene, ora riparerò io il tuo braccio Revenge, e poi vi esporrò il motivo per cui vi ho creati…-


La prossima volta vi svelo chi è Sinseven… e sarà forse il penultimo capitolo, dipende da come mi girino… speriamo bene, tanto il finale l’ho gia imparato a memoria!
Ok, vi lascio alle vostre cosette!
Come al solito grazie!
Baci Kissosi
ADUAH! >v<
  
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