“doing what you really want makes you perfect”

DUE ANNI DOPO

-Scarlett! Please can I take a photo with you?-

-Scarlett, I’m your biggest fan! Please can you say “hi Ellen”?-

Ormai la privacy non esiste nemmeno quando voglio andare a prendermi un muffin al cioccolato... Due ragazze davanti a me munite di macchina fotografica mi sorridono saltando da una parte all’altra del locale, come faccio a dire di no? Sono adorabili! Mi alzo e mando a quel paese la tranquillità sfoggiando un sorriso (ma non uno di quelli finti perché amo davvero tutto ciò) e inizio a scattare foto buffe con quelle ragazze.

Passano cinque minuti, poi dopo avermi ringraziata circa mille volte escono dallo Starbucks, io vado a pagare ed esco addentando ciò che era rimasto del mio muffin.

Casa mia non è molto lontana, anzi è davvero una comodità la mattina uscire e fare colazione nella mia caffetteria preferita. Anche se sono piuttosto pigra per svegliarmi presto, il mio Sturbucks non me lo toglie nessuno! Il mio tavolino preferito accanto alla finestra dove mi fermo a guardare la vita che scorre freneticamente, ormai tutti conoscono il mio “rifugio” mattutino ma non ho intenzione di cambiarlo…

Intanto arrivo davanti al portone della mia villetta (vivo da sola quindi non ho mai avuto intenzione di comprare una di quelle ville gigantesche e lussuose adatte ai mega party), frugo dentro la borsa e ne estraggo le chiavi che producono un flebile tintinnio, entro in casa e le lancio sul tavolino del mio ingresso per poi buttarmi sul divano in pelle panna.

Ok ora vi starete chiedendo chi sono e chi è Scarlett... Vi ricordate la sedicenne che due anni fa piangeva rannicchiata nell’angolo della sua stanza per la morte di sua nonna? Sono io! Sì sono Rossella, la ragazza italiana che pensava che il mondo fosse finito.

Siete ancora più confusi di prima? Perfetto.. Credo di dover iniziare con il raccontarvi come ho fatto a diventare Scarlett.

Torniamo a due anni fa...

Durante quel Natale ho riflettuto molto, ho capito che non potevo buttare all’aria tutto ciò che avevo costruito in sedici anni, avevo ancora tutta la vita da vivere, dovevo mettere in atto quei progetti anzi quel progetto che sin da bambina mi “tormentava”.

Un giorno i miei genitori, che ormai da adulti avevano accettato la cosa, sentirono una musica provenire dalla mia camera: stavo cantando. Credo di averli sorpresi abbastanza perché erano le prime parole che mi uscivano dalla bocca dopo circa tre o quattro settimane di mutismo. Mi pare di ricordare che la canzone fosse “They don’t know about us” dei One Direction, una delle mie preferite, la adoravo per la sua melodia carica di emozioni, amavo cantarla!

Insomma avevo iniziato a cantare perché era l’unico modo che mi faceva sentire meglio, cantando ero riuscita a non pensare più a niente e ci mettevo tutta la passione che avevo.

Piano piano incominciai anche a rivedere i miei amici, la mia migliore amica mi portò subito in giro per la città per recuperare il tempo perso, ricominciai a scherzare con mia sorella (sì ho un sorella più piccola)... Tornai me stessa.

Quando la situazione migliorò mi dedicai a me stessa. Ero sempre più decisa del fatto che volevo fare qualcosa nel mondo della musica così decisi di aprire un canale youtube e di pubblicare alcune cover, lo facevano in molti ma a sedici anni è un buon modo per incominciare! Iniziai proprio con il pubblicare la cover di “They don’t know about us” e ricevetti subito i primi apprezzamenti, molte persone chiedevano continuamente altre canzoni e io cercavo di accontentare tutti. Comunque questo canale ebbe molto successo e raggiunsi presto miliardi di visualizzazioni... Non ho mai capito perché proprio io, magari perché mi aprivo ad un pubblico internazionale e scrivevo e cantavo solo in inglese o forse perché quando cantavo ci mettevo l’anima, fatto sta che diventai “famosa” sul web. Eppure ero solo io, il mio microfono e la telecamera del mio computer a comandare tutto questo gioco...

Ben presto mi decisi a pubblicare una mia canzone con la chitarra, spinta un po’ dagli amici e dai miei “fan” se possiamo chiamarli così. L’avevo scritta l’estate precedente e ne andavo molto fiera quindi feci uno dei miei soliti video e cantai “Summer is begun” (la mia canzone) chiedendo alla fine del video cosa ne pensavano.

Da un giorno all’altro la mia canzone fece un successo inimmaginabile e addirittura il mio video andò in onda in un famoso programma musicale inglese, cioè INGHILTERRA! Io, la mia voce e la mia canzone eravamo diventati famosi in Inghilterra!

Sembrava tutto così strano, da un momento all’altro la mia vita era cambiata, non ero più una semplice sedicenne italiana… Ma ciò che fece ribaltare la mia vita fu quella chiamata, la chiamata. Non ho mai chiesto come fossero arrivati al mio numero di casa eppure lui sapeva tutto di me, un’importante produttore discografico inglese voleva farmi firmare un contratto, uno di quelli che non mi avrebbe mai fatta più tornare la stessa.

Ed ecco come nasce Scarlett, chiamata anche Lett: dopo mesi e mesi presi la mia decisione insieme alla mia famiglia, mi trasferii nella mia città preferita, Londra. Abbandonai tutto ciò che avevo promettendo che sarei tornata presto e iniziai a percorrere il duro cammino della mia nuova carriera da cantante. Dato che Rossella era un nome troppo italiano diventai Scarlett, ovvero il corrispondente inglese e fui catapultata letteralmente in sale di registrazione, interviste e tutto ciò che il mondo dello spettacolo ti può offrire agli inizi, dovevo promuovere il mio nuovo cd. L’avevo voluto chiamare “All can change” perché in effetti rappresentava perfettamente la mia situazione, tutto può cambiare e io ho cambiato tutto così velocemente.

Ero diventata una cantante a tutti gli effetti e non mi sono mai pentita di quello che ho fatto perché ho realizzato i sogni di quella bambina di nome Rossella che da piccola diceva a tutti di voler fare la cantante.

Il resto è tutta storia e magari vi racconterò aneddoti di questi due anni più avanti..Almeno ora sapete con chi avete a che fare.

Salveeee!

Allora qui potete iniziare a capire di che si tratta questa storia, ditemi che ne pensate e fatemi sapere se i capitoli devono essere di questa lunghezza o più lunghi.

Nel prossimo capitolo credo che entreranno in scena anche cinque cantanti ma non vi prometto nulla! 

AHAHAHAHAHAH 

Va be' recensite se vi va e boh... ciao!

EverybodyMustacheNow_